giovedì 4 novembre 2010

Supergirl #55

Fakeouts
Storia: Sterling Gates
Matite: Jamal Igle
Chine: John Dell; Marc Deering e Richard Friend
Copertina: Amy Reeder, Friend e Guy Major

Prosegue "l'avventura bizzarra" della Ragazza d'Acciaio anche se in questo numero non accade molto, a parte la provenienza di Bizarrogirl (sono lieto non si tratti dell'ennesimo clone riuscito male) e il motivo della sua presenza sulla Terra e a parte 2 misere paginette dedicate al prossimo scoop di Cat Grant, nonché a una futura trama con Toyman (suppongo, dato che, oltre alle esplicite anticipazioni a fine albo su Superman #700, nel #38 la sexy giornalista aveva ricevuto un pupazzo riproducente Sgirl, questa volta invece riceve un altro pacco, anche se non viene mostrato cosa ci sia all'interno), l'albo è tutta una scazzottata tra le due ragazze. Scazzottata con battute divertenti, ovviamente, trattandosi di una simile di Bizarro.

Se il mese scorso rimanevo perplesso per il nuovo potere di Bizarrogirl, questo mese tocca al modo in cui ne esce Supergirl. Carino il flashback con Flash ma le cose non tornano, anche con la sospensione dell'icredulità al massimo.
Da notare oltre ai capelli lunghi, il top più corto che va a simboleggiare un evento abbastanza lontano nel passato. Mi piace quando gli autori non contraddicono il passato, bello o brutto. In questo caso non si rinnega un periodo più "Paris Hilton" (i tempi di Churchill, per intenderci).

Venendo ai particolari, mi ha fatto un po' storcere il naso la perfezione della nave spaziale di Bizarrogirl, troppo sofisticata per venire dalla mano di Bizarro, fatta eccezione per i cristalli rossi al posto dei classici.

Se per i disegni non dico nulla è solo per non ripetermi.

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