mercoledì 28 marzo 2018

Superwoman #13-18 The Midnight Hour

Si conclude con quest'ultimo story arc la serie dedicata a Superwoman/Lana Lang, i motivi non li conosco, non mi sono informato, se per scarse vendite o perché aveva ormai detto tutto (il voler proseguire la serie senza Jimenez mi è sembrata una forzatura (nonostante la serie ci avesse acquistato secondo me). Comunque io vedo sempre il lato positivo dalla chiusura di una serie, una serie in meno da seguire, dato che ne leggo fin troppe!

Nella prima storia si torna a Smallville, con la protagonista che
cerca ancora di comprendere la fonte dei suoi poteri, con l'aiuto di un vecchi amico, Amos Aimes che Attenzione Spoiler: è diventato un cattivo di nome Red Sun, a causa della kryptonite rossa, che oltre a donargli i poteri, fa uscire di testa sia lui che la rossa (non è chiaro perché Lex conosca già la sua identità, dato che è la sua prima apparizione, credevo fosse una vicenda del New 52 ma mi sbagliavo).
La vicenda nel presente non è nulla di che ma il flashback ai tempi del liceo di Lana e Clark è molto interessante, soprattutto per me che amo il passato di Superman!
Hanno fatto talmente tanti reboot e retcon che non posso affermare se sia coerente ma Lex coetaneo e compagno di classe dei due protagonisti è solo la seconda volta che mi capita (la prima era in un vecchio secret files). Stessa cosa per un Clark troppo di successo (versione che adoro ma non la si usa più dalla metà degli anni 2000).

La seconda storia è tutta azione (in cui si cerca di salvare 'sto cazzo di Amos) e infatti non mi è piaciuta. Inoltre faccio la conoscenza di una nuova Maxima, versione New 52 e amica di Supergirl (ha debuttato proprio sulla sue precedente serie), una versione piuttosto anonima confronto alla precedente, che qui è la cattiva (sempre che si tratti di lei, graficamente mi sembra di sì, vedi immagine accanto, con entrambe le Maxima).

Disegna entrambi i numeri Segovia, che mi piace come sempre.

Col quindicesimo numero inizia ufficialmente l'ultimo sotry arc, con Superwoman che se la vede con un programma informatico creato da lei stessa quando ha sconfitto Lena Luthor... in realtà è stata solo la scintilla che ha attivato tutto ma chi se ne frega, la storia resta pessima, letta a fatica, con un femminismo forzato (a differenza di quello di Jimenez, utile ai fini delle vicende) ed un epilogo per nulla degno di quella che è stata, almeno fino al #14, una bella serie.
Un peccato perché era iniziato bene, con le varie sparizioni in città ma poi inizia a perdersi in cazzate (second aparte), con Traci 13 che fa Capitan Ovvio (deduce che gli zero e gli uno fanno parte di un sistema binario e quindi il nemico è un software, roba che io ho fatto alle medie e oggi faranno alle elementari, insomma, un genio dell'informatica o almeno è come volevano farla apparire). Il peggio comincia nella terza parte, che diventa un pippone (=sproloquio) tra la protagonista e il nemico, con discorsi che hanno più o meno senso (Midnight, il software, vorrebbe uscire da questa specie di limbo con una forma propria ma 'sta cosa è già accaduta qualche pagina prima). L'unica parte bella è quella in sogno con Superman.
Ah ecco perché non lo ha chiamato. Secondo voi regge?
Alla fine non viene detto se Lana abbia perso i superpoteri o meno, sarebbe sensato il sì perché la serie ha chiuso ma tutta la faccenda di Superman che recluta e avvisa la sua family per l'imminente minaccia (Manhattan)? Tutto a tarallucci e vino, almeno per ciò che riguarda lei, gli altri ci sono ancora.

Disegnano 4 artisti diversi, per fortuna non troppo distanti come stile, in ordine c'è Sami Basri che fa dei bei volti femminili, forse un po' troppo da bambole, poi c'è Segovia e si sa come la penso, prosegue il compaesano Federico Dallocchio, peccato solo che non gli venga bene il volto dell'Uomo d'Acciaio e si conclude con Max Raynor, a tratti spigoloso ma bravo.

12 commenti:

  1. Nella prima copertina c'è Harry Potter XD. Mi piace questa versione 'grafica' di Superwoman e anche il suo costume bianco-rosso! Bello anche Superman...peccato per la mutanda rossa assente!

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    1. Ahahah non lo avevo notato ma ci prende parecchio! Pensa che io avevo pensato a Tom Welling, però somiglia molto di più a Harry Potter (l'attore che ora è cresciuto) 😂
      Superwoman è ispirata al Superman elettrico degli anni 90 (anche per i poteri), piace molto anche a me.
      La mutanda sta per tornare, almeno nei flashback dei prossimi numeri di Action Comics!

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  2. E' vero, nella copertina i protagonisti hanno un che della loro controparte nel telefilm Smallville, e là Luthor non andava a scuola con loro ma poco ci mancava, era quasi coetaneo

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    1. Il richiamo a Smallville penso proprio sia voluto!
      Anche nell'ultima riscrittura delle origini pre-Flashpoint, Lex veniva da Smallville ed era un po' più grande, però non era ricco (per diventarlo stipula un'assicurazione sul padre, un violento ubriacone che picchiava lui e la sorella Lena e gli manomette i freni della macchina, riesce a farlo ammazzare solo dopo vari tentativi, una volta lo salva anche il misterioso super boy, Clark col costume ma non si faceva mai vedere, tanto da diventare una leggenda di paese), che poi queste sono di nuovo le origini ufficiali da qualche tempo.

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  3. Questa versione di Superwoman m'intriga, me la segno

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    1. La serie merita e dura solo 3 volumi.
      Giusto un po' logorroica all'inizio e con alcune idee che non mi sono piaciute riguardo Lex e la sorella.

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  4. Bel post e bel blog.
    Ti seguo.
    Se ti va ricambia. :P







    Comunque per fortuna chiude questa serie, sinceramente l'ho sempre mal tollerata...

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    1. 😠

      Dai, non era male a parte che hanno reso Lex un coglione copione e la sorella il vero genio.

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    2. Non so...l'ho trovato davvero verbosissimo e pesantissimo da leggere...

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    3. Quello è vero, i primi numeri mi hanno fatto venire le crisi isteriche, soprattutto quando non capivo l'inglese. Non si arrivava mai alla fine, mi sembrava il libro de La Storia Infinita, tanto che mi sono chiesto "ma che continuano a crearsi nuove pagine?". Però superato il trauma sono riuscito ad apprezzarla.

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  5. Erroneamente pensavo si trattasse di Lois...

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    1. All'inizio era lei Superwoman, o meglio, lo erano entrambe ma poi è morta subito sul primo numero.

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