giovedì 29 marzo 2018

Topostorie n. 29 Alla Ricerca Del Libro Perduto

Si tratta di un numero vecchio recuperato in fumetteria dato che gli ultimi numeri usciti non mi interessavano, uscito nel settembre del 2016.

Per questa bella e originale testata, che raccoglie vecchi racconti e li unisce in un'unica storia, in questo numero ne sono state raccolte solo 4 lunghe anziché prenderne di più ma corte. Una cosa che non mi ha fatto impazzire, da non amante delle storie lunghe.

Come al solito l'indice è privo della prima pubblicazione, grosso demerito ma rimedio grazie al forum del Papersera e a Inducks:
- Topolino e la canzone di Nerone, di Panaro e Asteriti, Topolino n. 1814 (1990)
- Topolino in "Il nome della mimosa", di Sarda e Ubezio, Topolino n. 1693 (1988)
- Topolino e il segreto di Napoleone, di Concina e De Vita, Topolino n. 1559 (1985)
- Topolino e la guerra di Troia, di Pezzin e Asteriti, Topolino nn. 1561-1562 (1985)
Tutte storie vecchie, non oltre i 90 e quindi è un gran pregio!

La frame-story, la storia che lega insieme tutte quelle raccolte in questa serie, è firmata da Massimo Marconi e Salvatore Deiana, i
quali, a differenza degli altri 3 numeri che ho letto, hanno avuto più spazio con più pagine a loro disposizione, ed è l'unica cosa positiva, perché questo Topostorie ha un grosso difetto, ovvero il collegamento tra i vari racconti, è collegato in malo modo, nel più pigro di tutti, quello del mettiamoci a tavolino e ricordiamo le vecchie avventure, cercando di ricordare che fine abbia fatto 'sto libro perduto da Pippo, che vorrebbe far decifrare a Gilberto, per capire di cosa parli. Viceversa, negli altri 3 numeri mi è sempre capitato un ottimo collegamento, come se i protagonisti si muovessero tra un'avventura e l'altra in tempo reale!
Molto deludente nel finale, quando si scopre che fine ha fatto il libro!

Venendo alle singole storie, che non avevo mai letto, c'è la prima che mi ha fatto ridere soprattutto per i pantaloni ascellari di Topolino.
L'idea principale, col concorso per la canzone, non mi ha fatto impazzire (sarebbe potuta andare bene per le storie dedicate a Sanremo di quest'anno) ma il difetto maggiore per me, è che si risolva tutto frettolosamente e fortuitamente.
Simpatica la scena della lite fra i due tifosi di corsa delle bighe, uno giallorosso e l'altro biancoceleste.

Per quanto riguarda la seconda, tanto osannata, ho amato le atmosfere più di ogni cosa, da vecchio college che ricorda L'Attimo Fuggente o qualsiasi film di quel genere. Ho creduto anche io di stare in quel college, soprattutto nei momenti notturni, mentre leggevo il fumetto ero sotto le coperte e mi immedesimavo nei personaggi che vagavano per questo edificio!
Non è tanto il viaggio temporale a farla da padrone, bensì il mistero! Con tutti i piccoli indizi e colpi di scena. È presentato tutto in modo magistrale. Decisamente la migliore storia!
La terza invece è la più "breve", confronto alle altre perché conta ben 38 pagine!
Comunque non da meno delle altre, c'è sempre una bella atmosfera e siccome leggevo sempre di notte, mi sono sentito stanco insieme a Pippo e Topolino, quando dopo tanto duro lavoro, si sono dovuti alzare dopo poche ore di sonno.
Il mistero della mano di Napoleone nella camicia mi ha ricordato la soluzione de I Predatori del Tempo, in cui la teneva per reggersi i pantaloni, a causa della mancanza di una cinta. Qui invece lo fa per tutt'altro motivo che non sto a svelare.

L'ultima e conclusiva è quella più sottotono ma comunque ottima! L'inizio a Monte Boscoso l'ho adorato, anche se poi diventa una totale parodia dell'Iliade, che mi ha divertito ma che ho trovato spesso troppo forzata.

Se vi dovesse capitare in fumetteria e non avete mai letto queste quattro storie, è un numero che consiglio senz'ombra di dubbio!

Se ti piacciono i Topostorie, potrebbe interessarti anche:
- Topostorie n. 38 In Viaggio Con Lo Zio

6 commenti:

  1. Io fortunatamente ho tutte le storie, anche se quella di Napoleone ce l'ho in un grande classico dell'ottobre 2015 e l'ho letta UNA sola volta..per cui vado a rileggermela!

    La storia più bella è indubbiamente "Nel nome della mimosa". Ma Bruno Sarda è una garanzia assoluta! E l'atmosfera di mistero esce bene grazie all'ottima prova del disegnatore Ubezio (io lo adoro!).

    La storia di apertura: sai che apprezzo molto Carlo Panaro, ma questa storia è una di quelle che mi è rimasta meno impressa, anche se l'espediente del walkman è simpatico! Però sì, la peggiore è la versione topolinesca dell'Iliade.

    Nel complesso comunque un volume sopra la sufficienza, decisamente.

    Ps devi fare più recensioni topolinesche!!! (pugno che rotea)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come sai io sono ignorante coi nomi degli autori, esclusi i più famosi come Cavazzano, Barks e Don Rosa.
      Concordo però su Ubezio, è altamente classico, proprio come piace a me!

      La trovata del walkman è carina ma fa concludere troppo in fretta la vicenda, lasciandomi un senso di incompiuto.

      Comunque sì, tutte valide e nel complesso siamo sopra la sufficienza!

      Cercherò di farne di più comprando più raccolte. Dei numeri anni 80 purtroppo ne ho trovati pochi, quindi non ci saranno molte recensioni.

      Elimina
  2. Ricordo vagamente il nome della mimosa, ma ricordo benone quella su Napoleone e la spiegazione della mano in camicia :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che memoria!
      Sono entrambe storie che come loro forte hanno le atmosfere 😍
      Mentre le altre due puntano più sul periodo storico in cui sono ambientate.

      Elimina
  3. Non conoscevo questo volume di Topostorie, ma i pantaloni ascellari del topo sono sempre il top XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono peggiori dei classici pantaloncini rossi con bottoni bianchi 😆

      Elimina