34 anni fa mia sorella aveva appena iniziato la prima elementare (facendo la primina) ma prima della fine dell'anno si ammalò di broncopolmonite e dovette passare un intero mese all'ospedale, in pratica tutto dicembre (poi è uscita dopo Natale e hanno ricoverato me, non ricordo per quale motivo, facendomi passare il capodanno del 1992 al Bambin Gesù).
Mia madre, casalinga, stava fissa con lei in ospedale. Mio padre lavorava di continuo ma mi accompagnava a scuola (e probabilmente mi veniva a riprendere prima di pranzo, non c'era ancora il doposcuola). C'erano anche i miei nonni paterni, che abitavano due piani sotto di noi, dove in quel mese andavamo sempre a cena. Non è che passassi molto tempo con loro, ero un bambino complicato, ma probabilmente qualche volta di pomeriggio sarò stato controllato anche da nonna Minuccia (ho proprio un vuoto).
Un pomeriggio rimasi coi nonni e andai con loro a fare spesa in un grosso supermercato del Foro Italico (legato al ministero degli esteri, non so se fosse riservato a ministri e dipendenti statali ma nel caso loro avevano una tessera per poter acquistare). Tra queste enormi corsie che ricordavano quei grandi magazzini degli Stati Uniti che vendono prodotti giganti (c'è anche un episodio de I Simpson di una delle prime stagioni in cui ci va Marge), più simile a Ikea, piano inferiore dove ritiri i mobili, o a Tecnomat, quel giorno ricevetti un regalo inaspettato, non solo perché le attenzioni erano tutte per mia sorella ma anche perché era una cosa insolita!







