sabato 21 maggio 2011

Supergirl #58-59

Day of the Dollmaker
Storia: Sterling Gates
Disegni: Jamal Igle
Chine: Jon Simabl e Robin Riggs
Copertine: Amy Reeder, Richard Friend e Guy Major

E con un'altra bellissima storia, si conclude il ciclo di Gates e Ingle su Supergirl. Mi devo ripetere ancora una volta, DC TI ODIO per aver fatto andare via questo duo meraviglia, l'unico capace di far apprezzare al pubblico un personaggio odioso, e inizialmente privo di motivi di esistere, come la Kara Zor-El del post-Crisis.

La loro run, durata due anni, si conclude come era iniziata, con un articolo su Supergirl di Cat Grant e se andiamo a guardare i due pezzi, possiamo notare l'evoluzione del personaggio, di come era quando i due autori la presere e di come è oggi che la lasciano. Due articoli che ci sottolineano l'evoluzione del personaggio.
Riguardo il villain della storia, che lasciava indizi fin dagli inizi di questa run, non mi è piaciuta affatto la sua identità. Non si incastra bene con le origini che aveva scritto Johns su Action Comics #865. La famiglia Schott non aveva Attenzione Spoiler: nessun figlio e la signora Schott era contenta di donare gioia ai bambini insieme al marito, a differenza della storia che ha raccontato Anton.
Da Gates non me lo sarei mai aspettato... Ma visto che Anton è uno psicopatico, probabile che si sia inventato tutto. Almeno lo spero.

Dal dopo NK, a parte Supergirl, gli altri personaggi supermaniani non hanno affrontato le conseguenze della guerra dei Supermen. Superman se ne è andato a passeggio per gli Stati Uniti e Lois gli è andata dietro.
In questa storia arriva l'epilogo della famiglia Lane, con Lois che va a parlare alla sorella.
Un bellissimo epilogo, con Lois che esprime il mio stesso pensiero (che ho ripetuto negli ultimi anni), Lucy è morta (sia metaforicamente che letteralmente), ora c'è solo Superwoman, il mostro creato dal Generale Lane, che non è certo la brillante sorella che tutti ricordavamo.


Venendo ai particolari:
- Riot (Multiplo) torna ad avere la faccia disegnata. Che palle!
- Finalmente scopriamo cosa ha fatto Cat durante questi anni e perché è diventata così rude in ambito lavorativo. Finora sapevamo solo che era stata a Los Angeles.
- Si vede Superman coi capelli lunghi. Fa sempre piacere rivederlo e sapere che ai vertici della DC non vogliono dimenticarlo.
- Lois accenna alla cecità di Lucy, elemento importante della mini di Byrne che riscriveva le origini dell'Uomo d'Acciaio nell'86, Man of Steel. Non tutto è perduto.
- Non mi tornano i conti sull'età che dovrebbe avere oggi Adam, il figlio di Cat. Lei dice che dovrebbe avere l'età di Anton. Ma quanti anni ha lo psicopatico? Sembra grandicello... Calcolando che dalla morte possono essere passati MASSIMO 3 anni, come potrebbero essere coetanei i due?
-Il team creativo dimostra ancora una volta di avere grande passione per il personaggio, basta guardare una piccola vignetta in cui appare la Gang, nemici anni 80 di Kara, apparsi la prima volta nella sua ultima serie pre-Crisis, The Daring New Adventures of Supergirl #4.

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