Auguro a tutti i miei lettori (siete pochi ma siete i migliori!) un felicissimo anno nuovo!
Scusate l'anticipo ma tra 2 ore parto per la settimana bianca dove sono intenzionato a sciare solamente (di elettronico voglio vedere solo la PS3, niente PC con tanto di connessione internet) e magari a spararmi qualche alcolico per vincere il freddo.
Ci si rilegge l'anno prossimo (sempre se non mi scapicollo in un fuori pista).
Di nuovo auguri!
lunedì 27 dicembre 2010
venerdì 24 dicembre 2010
Un post natalizio al dì /12
Ultimo post. Auguro a tutti di passare una bellissima vigilia e uno splendido Natale... Ai credenti. A tutti gli altri un sonoro pernacchione e mi fermo perché sono più buono, altrimenti inizierei a insultare come il sergente maggiore Hartman
Bellissimo episodio di Alvin che da piccolo adoravo, quando I Chipmunks incontrano Charls Dickens!
Qui invece c'è la versione classica:
Bellissimo episodio di Alvin che da piccolo adoravo, quando I Chipmunks incontrano Charls Dickens!
giovedì 23 dicembre 2010
martedì 21 dicembre 2010
Superboy #1
Smallville Attacks! - Part One
Storia: Jeff Lemire
Disegni: Pier Gallo
Copertina: Rafael Albuquerque
Erano più di otto anni che attendevo una nuova serie sul clone di Superman, dalla chiusura della sua prima serie, e finalmente sono stato accontentato.
Debutto promosso a pieni voti per la nuova serie di Superboy.
Con questo albo vengono imbastite le trame future e quindi non succede tantissimo, 22 pagine che volano via in un attimo e con molto piacere.
Ripensando alla second feature su Action Comics resto un po' disorientato dato che le vicende non proseguono come avevano detto alla fine di quella storia breve. Mi sa tanto di quei trailer che infilano scene che non ci saranno nel film...
I disegni di Gallo sono belli però non mi convincono i visi maschili, hanno un qualcosa di strano, di deformed oserei dire. Cosa che non succede per i volti femminili, anzi, sono davvero molto belli quelli.
Storia: Jeff Lemire
Disegni: Pier Gallo
Copertina: Rafael Albuquerque
Erano più di otto anni che attendevo una nuova serie sul clone di Superman, dalla chiusura della sua prima serie, e finalmente sono stato accontentato.
Debutto promosso a pieni voti per la nuova serie di Superboy.
Con questo albo vengono imbastite le trame future e quindi non succede tantissimo, 22 pagine che volano via in un attimo e con molto piacere.
Ripensando alla second feature su Action Comics resto un po' disorientato dato che le vicende non proseguono come avevano detto alla fine di quella storia breve. Mi sa tanto di quei trailer che infilano scene che non ci saranno nel film...
I disegni di Gallo sono belli però non mi convincono i visi maschili, hanno un qualcosa di strano, di deformed oserei dire. Cosa che non succede per i volti femminili, anzi, sono davvero molto belli quelli.
domenica 19 dicembre 2010
sabato 18 dicembre 2010
Un post natalizio al dì /8
Anche ieri ho saltato, scusate, era venerdì sera, ero stanco e reduce da 5 ore in macchina causa fottuta neve (di cui magari domani posto qualche foto o video).
Ma credo di rifarmi alla grande postando questo gran video! Come potete leggere dal mio profilo, sapete cosa penso di questo personaggio!
Ma credo di rifarmi alla grande postando questo gran video! Come potete leggere dal mio profilo, sapete cosa penso di questo personaggio!
giovedì 16 dicembre 2010
Un post natalizio al dì /7
Ieri per motivi da salute non ho potuto fare l'intervento.
Ma veniamo ad oggi, intervento dedicato alle locandine di quelle che io reputo le più belle commedie natalizie di sempre. Da guardare e riguardare ogni anno sotto il periodo natalizio.
Ma veniamo ad oggi, intervento dedicato alle locandine di quelle che io reputo le più belle commedie natalizie di sempre. Da guardare e riguardare ogni anno sotto il periodo natalizio.
Una Poltrona Per Due (1983)
Scrooged (1988)
putroppo titolo cambiato nel bruttissimo SOS Fantasmi, sicuramente per richiamare il successo di Ghostbuster di cui Murray era uno dei protagonisti.
putroppo titolo cambiato nel bruttissimo SOS Fantasmi, sicuramente per richiamare il successo di Ghostbuster di cui Murray era uno dei protagonisti.
Christmans Vacation - Un Natale Esplosivo (1989)
(di questo purtroppo non ho trovato la locandina italiana)
(di questo purtroppo non ho trovato la locandina italiana)
Mamma Ho Perso L'Aereo (1990)
Mamma Ho Riperso L'Aereo - Mi Sono Smarrito a New York (1992)
martedì 14 dicembre 2010
lunedì 13 dicembre 2010
Dead Run #1
Soggetto: Andrew Cosby
Sceneggiatura: Michael Alan Nelson
Disegni: Francesco Biagini
Copertina: Eric Canete
Troppo poche 22 pagine per un giudizio.
Il fumetto inizia lento, con l'ennesima situazione post apocalittica e piano piano assume un po' di originalità... Ma poi purtroppo nel finale cade di nuovo nel già visto con l'ennesima vittima che viene rapita per ricattare il protagonista.
Se dovessi decidere da questo numero se proseguire o meno, mi fermerei ma visti i bei disegni, particolari e adattissimi al genere, e visti i dialoghi scorrevoli e ben orchestrati, vengo spinto a dare un'altra possibilita alla serie.
Sceneggiatura: Michael Alan Nelson
Disegni: Francesco Biagini
Copertina: Eric Canete
Troppo poche 22 pagine per un giudizio.
Il fumetto inizia lento, con l'ennesima situazione post apocalittica e piano piano assume un po' di originalità... Ma poi purtroppo nel finale cade di nuovo nel già visto con l'ennesima vittima che viene rapita per ricattare il protagonista.
Se dovessi decidere da questo numero se proseguire o meno, mi fermerei ma visti i bei disegni, particolari e adattissimi al genere, e visti i dialoghi scorrevoli e ben orchestrati, vengo spinto a dare un'altra possibilita alla serie.
Un post natalizio al dì /5
Dedicato ai cinici che non apprezzano il Natale. Troppo forte Riccardo Garrone!
domenica 12 dicembre 2010
Hexed #1
Storia: Michael Alan Nelson
Disegni e copertina: Emma Rios
Fumetto che colpisce più per i bei disegni e i bellissimi colori.
La storia non è originale però c'è un elemento nuovo, almeno a me e mi riferisco al modo in cui la protagonista entra non ho ancora capito bene dove, credo lo si capirà meglio nel prossimo numero. Insomma, i portali che usa Lucifer sono più che originali... E anche un po' disgustosi.
Non mi sento di dare ancora un giudizio ma la curiosità di proseguire, anche se minimale, c'è.
Disegni e copertina: Emma Rios
Fumetto che colpisce più per i bei disegni e i bellissimi colori.
La storia non è originale però c'è un elemento nuovo, almeno a me e mi riferisco al modo in cui la protagonista entra non ho ancora capito bene dove, credo lo si capirà meglio nel prossimo numero. Insomma, i portali che usa Lucifer sono più che originali... E anche un po' disgustosi.
Non mi sento di dare ancora un giudizio ma la curiosità di proseguire, anche se minimale, c'è.
sabato 11 dicembre 2010
venerdì 10 dicembre 2010
Un post natalizio al dì /2
Oggi voglio dedicarto tutto alla musica l'intervento natalizio.
Due bei riadattamenti di canzoni natalizie da parte dei Ramones:
The Ramones - Merry Christmas (I Don't Want To Fight Tonight)
Joey Ramone - Christmas (Baby Please Come Home)
Due bei riadattamenti di canzoni natalizie da parte dei Ramones:
The Ramones - Merry Christmas (I Don't Want To Fight Tonight)
Joey Ramone - Christmas (Baby Please Come Home)
giovedì 9 dicembre 2010
Un post natalizio al dì /1
Da oggi e fino al 24 voglio postare qualcosa di natalizio ogni giorno. Sono in inguaribile tradizionalista del Natale tanto che di fronte a me i Nonsochi passerebbero inosservati.
Sono l'uomo del Natale come Steve Finch in Conciati Per le Feste (Deck the Halls).
Pazzo di Natale come Buddy l'elfo.
Voglioso di un Natale freddo come Kevin McCallister.
Ecc. ecc.
Iniziamo con un video dei Twisted Sister, Oh Come All Ye Faithful.
Poi un'altra scena di Natale di uno dei miei personaggi preferiti del cinema, Patrick Bateman.
Per oggi è tutto.
Sono l'uomo del Natale come Steve Finch in Conciati Per le Feste (Deck the Halls).
Pazzo di Natale come Buddy l'elfo.
Voglioso di un Natale freddo come Kevin McCallister.
Ecc. ecc.
Iniziamo con un video dei Twisted Sister, Oh Come All Ye Faithful.
Poi un'altra scena di Natale di uno dei miei personaggi preferiti del cinema, Patrick Bateman.
Per oggi è tutto.
The Unknown - L'Ignoto #1
Storia: Mark Waid
Disegni: Minck Oosterveer
Copertina: Erik Jobes
Waid lascia per un attimo da parte il genere supereroistico e si concentra sul genere investigativo o, come lo definisce Paolo Accolti Gil, su un supernatural thriller e lo fa in modo ottimo presentandoci un personaggio non del tutto originale ma con un suo perché.
A mettere pepe nella trama, oltra l'estrema bravura investigativa della protagonista, c'è la sua estrema scadenza (Attenzione Spoiler: le restano pochi mesi di vita ) che secondo me influirà in modo prepotente nelle storie.
Non da sottovalutare la spalla di Cat, l'ex buttafuori, anche lui molto interessante. Non geniale come la sua datrice di lavoro ma neanche una mezza calzetta.
I disegni di Oosterveer sono semplici ma molto belli.
Disegni: Minck Oosterveer
Copertina: Erik Jobes
Waid lascia per un attimo da parte il genere supereroistico e si concentra sul genere investigativo o, come lo definisce Paolo Accolti Gil, su un supernatural thriller e lo fa in modo ottimo presentandoci un personaggio non del tutto originale ma con un suo perché.
A mettere pepe nella trama, oltra l'estrema bravura investigativa della protagonista, c'è la sua estrema scadenza (Attenzione Spoiler: le restano pochi mesi di vita ) che secondo me influirà in modo prepotente nelle storie.
Non da sottovalutare la spalla di Cat, l'ex buttafuori, anche lui molto interessante. Non geniale come la sua datrice di lavoro ma neanche una mezza calzetta.
I disegni di Oosterveer sono semplici ma molto belli.
lunedì 29 novembre 2010
Daje Roma Daje! /3
Sottotitolo: un par de palle!
Delusione massima dopo la pessima prestazione di ieri sera.
Non so che dire a parte parolacce. Vorrei anche bestemmiare ma è una cosa che non faccio... Però mi aiuterebbe a liberarmi.
Intervengo lo stesso che c'è gente che ha il coraggio di dire che i romanisti si vedono solo quando la squadra vince. Crepate, sfigati di merda!
Non sono un tifoso occasionale, quindi eccomi qua, anche se con tanta amarezza.
'fanculo a Pizarro che ha sbagliato tutto.
'fanculo a Ranieri che lo ha fatto giocare.
'fanculo a tutti i giocatori che nel secondo tempo invece di tirare fuori le palle come contro il Bayern, si sono letteralmente cacati addosso.
'fanculo ancora una volta alla squadra, tutta, titolari e riserve, che ogni volta che c'è l'occasione di riscattarsi, arriva la paura e non regge la tensione.
'fanculo alla sfiga, sempre onnipresente con noi poveri romanisti, senza quella il primo tempo sarebbe potuto finire 2 a 0 per noi.
Per oggi è tutto.
Alla prossima.
Delusione massima dopo la pessima prestazione di ieri sera.
Non so che dire a parte parolacce. Vorrei anche bestemmiare ma è una cosa che non faccio... Però mi aiuterebbe a liberarmi.
Intervengo lo stesso che c'è gente che ha il coraggio di dire che i romanisti si vedono solo quando la squadra vince. Crepate, sfigati di merda!
Non sono un tifoso occasionale, quindi eccomi qua, anche se con tanta amarezza.
'fanculo a Pizarro che ha sbagliato tutto.
'fanculo a Ranieri che lo ha fatto giocare.
'fanculo a tutti i giocatori che nel secondo tempo invece di tirare fuori le palle come contro il Bayern, si sono letteralmente cacati addosso.
'fanculo ancora una volta alla squadra, tutta, titolari e riserve, che ogni volta che c'è l'occasione di riscattarsi, arriva la paura e non regge la tensione.
'fanculo alla sfiga, sempre onnipresente con noi poveri romanisti, senza quella il primo tempo sarebbe potuto finire 2 a 0 per noi.
Per oggi è tutto.
Alla prossima.
Young Justice 1x01-02
Buona la prima.
Con questo episodio doppio debutta la nuova serie della Warner Bros. e lo fa in modo più che soddisfacente. Animazioni, doppiaggio, regia, character design, sono tutti degni di nota, con nulla da invidiare (cito per via dei protagonisti adolescenti che hanno in comune) a Legion of Super-Heroes o a Spectacular Spider-Man.
Se proprio devo trovare un difetto, facendo quello che cerca il pelo nell'uovo, allora mi tocca puntare il dito su come il gruppo viene a formarsi. Ricorda troppo la visione sbagliata che hanno gli adulti americani sui loro adolescenti, sempre in una perenne e fantomatica lotta.
Ma sono un alieno io che ai miei tempi d'adolescente non mi facevo la guerra coi miei genitori e né se la facevano tutti i miei amici coetanei o giù di lì che frequentavo?
Tra le altre piccole osservazioni che non mi hanno preso particolarmente, dico il costume di Guardiano, bello ma potevano tenere il classico e la sede del Progetto Cadumus, a Washington D.C. anziché Metropolis.
Per non parlare del non-costume di Superboy che come anticipato dalle immagini già da tempo, sarà identico a quello dei fumetti. A 'sto punto avrei preferito la tuta bianca che ha all'inizio.
Con questo episodio doppio debutta la nuova serie della Warner Bros. e lo fa in modo più che soddisfacente. Animazioni, doppiaggio, regia, character design, sono tutti degni di nota, con nulla da invidiare (cito per via dei protagonisti adolescenti che hanno in comune) a Legion of Super-Heroes o a Spectacular Spider-Man.
Se proprio devo trovare un difetto, facendo quello che cerca il pelo nell'uovo, allora mi tocca puntare il dito su come il gruppo viene a formarsi. Ricorda troppo la visione sbagliata che hanno gli adulti americani sui loro adolescenti, sempre in una perenne e fantomatica lotta.
Ma sono un alieno io che ai miei tempi d'adolescente non mi facevo la guerra coi miei genitori e né se la facevano tutti i miei amici coetanei o giù di lì che frequentavo?
Tra le altre piccole osservazioni che non mi hanno preso particolarmente, dico il costume di Guardiano, bello ma potevano tenere il classico e la sede del Progetto Cadumus, a Washington D.C. anziché Metropolis.
Per non parlare del non-costume di Superboy che come anticipato dalle immagini già da tempo, sarà identico a quello dei fumetti. A 'sto punto avrei preferito la tuta bianca che ha all'inizio.
giovedì 25 novembre 2010
Rise and Fall /1
Green Arrow Unbound
Testi: J. T. Krul
Matite: Diogenes Neves; Mike Mayhem e Fabrizio Fiorentino
Chine: Mayhem; Vicente Cifuentes e Ruy José
Copertina: Art Germ
Prima parte del mini crossover che segue i tragici eventi di Cry For Justice. Un one-shot che mi ha tenuto incollato sulle pagine per tutta la durata. Dialoghi freschi, trama interessante, velocità nelle vicende e bei disegni, di entrambi i disegnatori.
Mi ha fatto giusto strano vedere con che facilità Ollie riesca ad uccidere Promethus, quando questo aveva messo in difficoltà l'intera formazione della JLA più annessi e connessi. Ma quello è stato un problema anche della mini di Robinson dato che questo fatto era già stato mostrato lì.
The Fall of Green Arrow
Testi: J. T. Krul
Disegni: Federico Dallocchio
Copertina: Mauro Cascioli
Anche in questo numero Krul fa un ottimo lavoro tra dialoghi, scorrevolezza e intrattenimento. Giusto un po' ripetitive alcune vignette che ci riassumono ancora una volta quello che è accaduto. Dato che è una cosa appena avvenuta, io l'avrei evitata o al massimo l'avrei alleggerita di più.
Ripetitiva è stata anche la fuga di Ollie, anche se qui cambia, in peggio. Invece di rubare il mezzo di teletrasporto di Promethus, come avveniva nello speciale della JLA, qui corre via a piedi nel modo più banale.
Bravo anche l'argentino Dallocchio nei disegni, fatta eccezione forse per la frangetta di Black Canary (da quand'è che porta la frangetta così corta?).
Mi ha fatto un po' ridere la Ghost Zone, una brutta copia della Phantom Zone sia per nome che per efficacia? Inventarsi qualcos'altro, no? Che originalità...
A Father's Loss
Testi: J. T. Krul
Matite: Geraldo Borges
Chine: Marlo Alquizia
Copertina: Greg Horn
Non c'è due senza tre, Krul fa tris e anche la terza parte è all'altenza delle prime due. Il dolore di un padre che perde una figlia è sempre troppo difficile da spiegare perché troppo forte ma qui lo scrittore riesce a descrivere in modo ottimo la situazione, coinvolgendo il lettore che riesce a sentire il dolore del protagonista.
Bravo Borges ai disegni, un tratto chiaro e semplice come piace a me.
Per gli altri tre numeri della mini, rimando alla prossima parte in cui li commenterò tutti insieme.
Stessa cosa per il seguito delle vicende di Ollie.
La quarta parte, sul #43 di JLA, è stata commentata qui.
Conclusioni generali: ok, il grim'n'gritty ha rotto il cazzo... Ma quanto mi è piaciuto vedere Roy e Ollie incazzati neri con la voglia di spaccare tutto? Giustamente direi, dopo quello che hanno perso.
Chi se ne frega dei principi dei super-eroi e della JLA, non sono Superman o Batman o Wonder Woman, io a loro li giustifico. Sono umani proprio come me e mi sarei incazzato se avessero agito diversamente.
Testi: J. T. Krul
Matite: Diogenes Neves; Mike Mayhem e Fabrizio Fiorentino
Chine: Mayhem; Vicente Cifuentes e Ruy José
Copertina: Art Germ
Prima parte del mini crossover che segue i tragici eventi di Cry For Justice. Un one-shot che mi ha tenuto incollato sulle pagine per tutta la durata. Dialoghi freschi, trama interessante, velocità nelle vicende e bei disegni, di entrambi i disegnatori.
Mi ha fatto giusto strano vedere con che facilità Ollie riesca ad uccidere Promethus, quando questo aveva messo in difficoltà l'intera formazione della JLA più annessi e connessi. Ma quello è stato un problema anche della mini di Robinson dato che questo fatto era già stato mostrato lì.
The Fall of Green Arrow
Testi: J. T. Krul
Disegni: Federico Dallocchio
Copertina: Mauro Cascioli
Anche in questo numero Krul fa un ottimo lavoro tra dialoghi, scorrevolezza e intrattenimento. Giusto un po' ripetitive alcune vignette che ci riassumono ancora una volta quello che è accaduto. Dato che è una cosa appena avvenuta, io l'avrei evitata o al massimo l'avrei alleggerita di più.
Ripetitiva è stata anche la fuga di Ollie, anche se qui cambia, in peggio. Invece di rubare il mezzo di teletrasporto di Promethus, come avveniva nello speciale della JLA, qui corre via a piedi nel modo più banale.
Bravo anche l'argentino Dallocchio nei disegni, fatta eccezione forse per la frangetta di Black Canary (da quand'è che porta la frangetta così corta?).
Mi ha fatto un po' ridere la Ghost Zone, una brutta copia della Phantom Zone sia per nome che per efficacia? Inventarsi qualcos'altro, no? Che originalità...
A Father's Loss
Testi: J. T. Krul
Matite: Geraldo Borges
Chine: Marlo Alquizia
Copertina: Greg Horn
Non c'è due senza tre, Krul fa tris e anche la terza parte è all'altenza delle prime due. Il dolore di un padre che perde una figlia è sempre troppo difficile da spiegare perché troppo forte ma qui lo scrittore riesce a descrivere in modo ottimo la situazione, coinvolgendo il lettore che riesce a sentire il dolore del protagonista.
Bravo Borges ai disegni, un tratto chiaro e semplice come piace a me.
Per gli altri tre numeri della mini, rimando alla prossima parte in cui li commenterò tutti insieme.
Stessa cosa per il seguito delle vicende di Ollie.
La quarta parte, sul #43 di JLA, è stata commentata qui.
Conclusioni generali: ok, il grim'n'gritty ha rotto il cazzo... Ma quanto mi è piaciuto vedere Roy e Ollie incazzati neri con la voglia di spaccare tutto? Giustamente direi, dopo quello che hanno perso.
Chi se ne frega dei principi dei super-eroi e della JLA, non sono Superman o Batman o Wonder Woman, io a loro li giustifico. Sono umani proprio come me e mi sarei incazzato se avessero agito diversamente.
mercoledì 24 novembre 2010
Justice Society of America #36/40 - Fatherland
Storia: Bill Willingham
Matite: Jesus Merino
Chine: Jesse Delperdang
Copertine: Merino
Si conclude con questo story arc la bella run di Willingham, spesso trascurata dal sottoscritto per via del suo inglese non proprio semplicissimo o scorrevole.
In Fatherland veniamo trasportati in un possibile futuro in cui il Quarto Reich è riuscito a trionfare e salire al potere, prendendo il sopravvento su scala mondiale.
Una storia, col solito futuro andato in rovina, che mi ha ricordato Camelot Falls (in comune hanno Merino, oltre al tema), però meglio orchestrata e a differenza di quella di Busiek, non ti fa esclamare un "che palle, sempre le solite cose".
Buoni i disegni di Merino.
Concludo con le bellissime parole di Michael all'inizio del terzo albo, che devono per forza essere citate.
Matite: Jesus Merino
Chine: Jesse Delperdang
Copertine: Merino
Si conclude con questo story arc la bella run di Willingham, spesso trascurata dal sottoscritto per via del suo inglese non proprio semplicissimo o scorrevole.
In Fatherland veniamo trasportati in un possibile futuro in cui il Quarto Reich è riuscito a trionfare e salire al potere, prendendo il sopravvento su scala mondiale.
Una storia, col solito futuro andato in rovina, che mi ha ricordato Camelot Falls (in comune hanno Merino, oltre al tema), però meglio orchestrata e a differenza di quella di Busiek, non ti fa esclamare un "che palle, sempre le solite cose".
Buoni i disegni di Merino.
Concludo con le bellissime parole di Michael all'inizio del terzo albo, che devono per forza essere citate.
Vuoi sapere cosa significhi per davvero essere un super-eroe?Rivolte a Superman, che improvvisamente ritrovatosi senza poteri a 60 piedi d'altezza con un criminale tra le mani, nella caduta pensa prima a questo che a sé stesso. Finendo quasi per morire.
Significa continuare a lottare anche quando le armi ti sono state portate via.
Quando tutti i mezzi sono a terra e le chance di sopravvivenza sono pari a zero.
E' il non prendere in considerazione zero come possibilità
Significa anche ispirare gli altri. Trovando l'eroe che è in tutti noi, quando ce ne è più bisogno.
E infine significa continuare a mettere gli altri prima di te, anche quelli che hanno appena provato ad ucciderti.
Daje Roma Daje /2
Che Roma. CHE ROMA!
Deludente nel primo tempo, con tanti errori e tanta sfortuna. Il solito portiere avversario che con noi fa il fenomeno, mannaggia a Sottiletta Kraft, che lo possino!
Bayern con un culo della Madonna.
Ma il secondo tempo... In campo sono scesi 11 lupi affamati di vittoria.
Ménéz e Borriello splendidi come sempre. Totti, inspiegabilmente in panchina, appena entra fa notare la differenza. Cassetti che più che un trentenne, ieri sembrava un ventenne, nun j'ha fatto vede' 'a palla a Ribery, con tanto di tunnel.
Anche i pessimi Vucinic e De Rossi firmano il gol del pareggio.
Ma che fenomeno è Ménéz? Cosa ha fatto nel primo gol della Roma? Per non parlare di tutte le altre azioni che purtroppo non sono finite col gol.
Deludente nel primo tempo, con tanti errori e tanta sfortuna. Il solito portiere avversario che con noi fa il fenomeno, mannaggia a Sottiletta Kraft, che lo possino!
Bayern con un culo della Madonna.
Ma il secondo tempo... In campo sono scesi 11 lupi affamati di vittoria.
Ménéz e Borriello splendidi come sempre. Totti, inspiegabilmente in panchina, appena entra fa notare la differenza. Cassetti che più che un trentenne, ieri sembrava un ventenne, nun j'ha fatto vede' 'a palla a Ribery, con tanto di tunnel.
Anche i pessimi Vucinic e De Rossi firmano il gol del pareggio.
Ma che fenomeno è Ménéz? Cosa ha fatto nel primo gol della Roma? Per non parlare di tutte le altre azioni che purtroppo non sono finite col gol.
lunedì 22 novembre 2010
Superman Earth One
Storia: J. Michael Straczynski
Matite: Shane Davis
Chine: Sandra Hope
Copertina: Davis
Iniziamo con l'edizione, quando si ha una bella confenzione è sempre un bel piacere. Un ottimo cartonato senza l'odiosa sovracoperta che si rovina sempre troppo facilmente. Ottimi i puntini in rilievo, compresa la S sul petto di Superman, che è anche lucida. I colori, rosso e nero, faranno la gioia dei milanisti ma al di là di questo si accostano bene anche se magari un blu notte sarebbe stato più conforme al personaggio.
Il fumetto. Criticato da una parte, lodato dall'altra, esaurito in pochi giorni e già pronto per la prima ristampa. Cosa ci presenta? Sicuramente un Superman diverso, più affine ai giovani d'oggi, anche se visto il formato, dubito raggiungerà molti giovani. Una versione con un Clark d'età più vicina agli adolescenti, più fico, tenebroso, addirittura emo su alcuni aspetti (vedi la depressione e il capello), con qualche elemento realistico.
A qualcuno hanno pesato di più questi "stravolgimenti", a qualcuno di meno. A me? A parte la depressione, sono riuscito a mandare giù questo Clark, ripetendomi che ci troviamo in una Terra alternativa.
Alla fine questo volume mi ha tenuto incollato per un'intera domenica sera. Una cosa rara per uno come me, abituato alle letture seriali, un albetto al mese, che legge i volumi in più giorni. Quindi ha raggiunto l'obbiettivo di intrattenermi alla grande.
I disegni di Davis, a dispetto di alcune critiche che ho letto, sono ottimi al 90%, peccato per alcune tavole in cui si è perso un po' nelle anatomie. Ma si trattava di eccezioni, non della regola. Città e astronavi vengono rese molto bene (a parte Roma, non ho capito cosa volesse ritrarre, il Colosseo forse?).
Non ho molto digerito il sorrisetto da finocchio quando per la prima volta si traveste da Clark occhialuto. Sorriso preso da Val Kilmer.
E ora veniamo ai mini particolari:
- carine le strade dedicate ad Ordway e a Jurgens ma mi ha fatto strano vederle, non sono né morti e né si sono ritirati
- Jimmy Olsen quasi coetaneo a Clark mi ha fatto storcere il naso all'inizio ma dopo l'ho apprezzato, magari fosse così anche nelle serie regolari, non dico fin da subito ma oggi, dopo oltre 10 anni di carriera al Planet... Mi ha ricordato la versione determinata di Kirby
- la spiegazione sul perché non indossare una maschera, parte bene, perché la gente si deve fidare e con un viso scoperto è più facile, ma finisce male dato che torna la vecchia teoria, sbagliata, in cui la maschera è Clark Kent
E per ora è tutto, aspettando il prossimo volume!
Matite: Shane Davis
Chine: Sandra Hope
Copertina: Davis
Iniziamo con l'edizione, quando si ha una bella confenzione è sempre un bel piacere. Un ottimo cartonato senza l'odiosa sovracoperta che si rovina sempre troppo facilmente. Ottimi i puntini in rilievo, compresa la S sul petto di Superman, che è anche lucida. I colori, rosso e nero, faranno la gioia dei milanisti ma al di là di questo si accostano bene anche se magari un blu notte sarebbe stato più conforme al personaggio.
Il fumetto. Criticato da una parte, lodato dall'altra, esaurito in pochi giorni e già pronto per la prima ristampa. Cosa ci presenta? Sicuramente un Superman diverso, più affine ai giovani d'oggi, anche se visto il formato, dubito raggiungerà molti giovani. Una versione con un Clark d'età più vicina agli adolescenti, più fico, tenebroso, addirittura emo su alcuni aspetti (vedi la depressione e il capello), con qualche elemento realistico.
A qualcuno hanno pesato di più questi "stravolgimenti", a qualcuno di meno. A me? A parte la depressione, sono riuscito a mandare giù questo Clark, ripetendomi che ci troviamo in una Terra alternativa.
Alla fine questo volume mi ha tenuto incollato per un'intera domenica sera. Una cosa rara per uno come me, abituato alle letture seriali, un albetto al mese, che legge i volumi in più giorni. Quindi ha raggiunto l'obbiettivo di intrattenermi alla grande.
I disegni di Davis, a dispetto di alcune critiche che ho letto, sono ottimi al 90%, peccato per alcune tavole in cui si è perso un po' nelle anatomie. Ma si trattava di eccezioni, non della regola. Città e astronavi vengono rese molto bene (a parte Roma, non ho capito cosa volesse ritrarre, il Colosseo forse?).
Non ho molto digerito il sorrisetto da finocchio quando per la prima volta si traveste da Clark occhialuto. Sorriso preso da Val Kilmer.
E ora veniamo ai mini particolari:
- carine le strade dedicate ad Ordway e a Jurgens ma mi ha fatto strano vederle, non sono né morti e né si sono ritirati
- Jimmy Olsen quasi coetaneo a Clark mi ha fatto storcere il naso all'inizio ma dopo l'ho apprezzato, magari fosse così anche nelle serie regolari, non dico fin da subito ma oggi, dopo oltre 10 anni di carriera al Planet... Mi ha ricordato la versione determinata di Kirby
- la spiegazione sul perché non indossare una maschera, parte bene, perché la gente si deve fidare e con un viso scoperto è più facile, ma finisce male dato che torna la vecchia teoria, sbagliata, in cui la maschera è Clark Kent
E per ora è tutto, aspettando il prossimo volume!
domenica 21 novembre 2010
Daje Roma Daje! /1
In questo weekend dedicato quasi del tutto ai miei tesooori, dove ho speso la bellezza di 134,90 €, tra albetti e volumi (solo 2), prosciugando quasi del tutto i miei risparmi, c'è stato un gran sabato pomeriggio grazie al mio grande amoR, con un Houdinì (Menez) strepitoso.
E infine i fumetti che ho preso ieri:
- Teenage Mutant Ninja Turtles secondo volume
- S. Earth One
- Green Hornet 7-8 + Annual + Kato 4
- GH Blood Ties 1
- the GH Strikes 3-4
- GH Year One 5-6 + Kato Origins 4
- Last Family of Krypton 2-3
- Sman 703-704
- AC 893-894
- Sgirl 56-57 + Annual 2
- Adv. 518-519
- Legion 5-6
- Flash 5
- JLA 49-50
- JSA 43 (e con questo chiudo) + Special di Kolins
- Untold Tales of BN
- GL 57-58
- GL Corps 52-53
- GL Emerald Wariors 2-3
IL GOL
LA CANZONE
E infine i fumetti che ho preso ieri:
- Teenage Mutant Ninja Turtles secondo volume
- S. Earth One
- Green Hornet 7-8 + Annual + Kato 4
- GH Blood Ties 1
- the GH Strikes 3-4
- GH Year One 5-6 + Kato Origins 4
- Last Family of Krypton 2-3
- Sman 703-704
- AC 893-894
- Sgirl 56-57 + Annual 2
- Adv. 518-519
- Legion 5-6
- Flash 5
- JLA 49-50
- JSA 43 (e con questo chiudo) + Special di Kolins
- Untold Tales of BN
- GL 57-58
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sabato 20 novembre 2010
Justice League of America 41-42-43
Team Hestory
Storia: James Robinson
Matite: Mark Bagley
Chine: Rob Hunter e Norm Rapmund
Copertine: Bagley
Dopo gli eventi legati a Blackest Night, inizia veramente la run di Robinson sulla Lega della Giustizia, anche se queste prime storie sono un diretto seguito di Cry For Justice.
Dalle miriadi di critiche che ho letto in giro mi sento quasi un alieno nel continuare ad apprezzare l'operato di questo autore dal potenziale alto ma sempre molto discusso.
Robinson, seppure seguendo gli eventi legati a Prometheus, crea una trama lineare, facilmente comprensibile per ogni lettore (fino a metà del #43). Qualcuno sta rubando dei vecchi manufatti e il giovane gruppo, essendo composto da nuovi membri di cui alcuni non hanno mai lavorato insieme o addirittura in gruppo, si muove a stento per fermarli.
Nel finale è bello vedere questa nuova formazione iniziare a muoversi bene, anche se la squadra è dimezzata (a causa delle vicende legate a Rise and Fall o per altri impegni personali). E non manca la consueta conclusione aperta che apre la strada alle prossime trame.
Purtroppo la storia non è autocontenuta e nel bel mezzo del terzo numero si fa un salto temporale in avanti, così, d'improvviso e senza avvertire. Accade questo evento (che viene detto nell'albo ma che non sto qui a spoilerare) che spezza la trama lineare in un modo non del tutto "cordiale" e che potrebbe infastidire il lettore più esigente.
Anche se ho letto solo ora queste storie, ricordo benissimo delle premesse fatte dall'autore in un albo di Superman. Avrebbe dovuto trasferire le vicende di Guardiano e Dr. Light su questa serie ma invece alla fine il primo dà forfait per impegni a Metropolis e la seconda resta nel gruppo ma part-time dato che la sua priorità sono i due figli.
Peccato, mi sarebbe piaciuta una storia tra i due.
E peccato anche per Mon-El, sfruttato solo in questi 3 numeri per cause di forza maggiore (leggi: War of the Supermen). Se magari avessero evitato i tie-in a BN...
Disegni di un Bagley in forma. Nulla da aggiungere.
Storia: James Robinson
Matite: Mark Bagley
Chine: Rob Hunter e Norm Rapmund
Copertine: Bagley
Dopo gli eventi legati a Blackest Night, inizia veramente la run di Robinson sulla Lega della Giustizia, anche se queste prime storie sono un diretto seguito di Cry For Justice.
Dalle miriadi di critiche che ho letto in giro mi sento quasi un alieno nel continuare ad apprezzare l'operato di questo autore dal potenziale alto ma sempre molto discusso.
Robinson, seppure seguendo gli eventi legati a Prometheus, crea una trama lineare, facilmente comprensibile per ogni lettore (fino a metà del #43). Qualcuno sta rubando dei vecchi manufatti e il giovane gruppo, essendo composto da nuovi membri di cui alcuni non hanno mai lavorato insieme o addirittura in gruppo, si muove a stento per fermarli.
Nel finale è bello vedere questa nuova formazione iniziare a muoversi bene, anche se la squadra è dimezzata (a causa delle vicende legate a Rise and Fall o per altri impegni personali). E non manca la consueta conclusione aperta che apre la strada alle prossime trame.
Purtroppo la storia non è autocontenuta e nel bel mezzo del terzo numero si fa un salto temporale in avanti, così, d'improvviso e senza avvertire. Accade questo evento (che viene detto nell'albo ma che non sto qui a spoilerare) che spezza la trama lineare in un modo non del tutto "cordiale" e che potrebbe infastidire il lettore più esigente.
Anche se ho letto solo ora queste storie, ricordo benissimo delle premesse fatte dall'autore in un albo di Superman. Avrebbe dovuto trasferire le vicende di Guardiano e Dr. Light su questa serie ma invece alla fine il primo dà forfait per impegni a Metropolis e la seconda resta nel gruppo ma part-time dato che la sua priorità sono i due figli.
Peccato, mi sarebbe piaciuta una storia tra i due.
E peccato anche per Mon-El, sfruttato solo in questi 3 numeri per cause di forza maggiore (leggi: War of the Supermen). Se magari avessero evitato i tie-in a BN...
Disegni di un Bagley in forma. Nulla da aggiungere.
The Walking Dead 1x02-03
La serie continua a tenere incollati me e i centinaia di migliaia di spettatori in tutto il mondo. E lo fa alla grande. Successo del tutto meritato.
Episodi non al livello del primo ma non per questo da bocciare. Forse un po' lenti ma solo perché ci si aspetta qualcosa di più frenetico con un tema del genere. Senza dimenticare che nella mia mente ronzava il fatto che la prima stagione è composta da soli 6 episodi e quindi spero di vederla giungere a qualcosa alla chiusura dei conti.
Però, come sa meglio di me chi ha letto il fumetto, questa serie gioca più sulle vicende dei protagonisti che su quelle di orrore o tensione.
Un po' esagerata la scena della puzza di morto che va via con due gocce di pioggia ma vabbè, ci si può passare sopra.
Episodi non al livello del primo ma non per questo da bocciare. Forse un po' lenti ma solo perché ci si aspetta qualcosa di più frenetico con un tema del genere. Senza dimenticare che nella mia mente ronzava il fatto che la prima stagione è composta da soli 6 episodi e quindi spero di vederla giungere a qualcosa alla chiusura dei conti.
Però, come sa meglio di me chi ha letto il fumetto, questa serie gioca più sulle vicende dei protagonisti che su quelle di orrore o tensione.
Un po' esagerata la scena della puzza di morto che va via con due gocce di pioggia ma vabbè, ci si può passare sopra.
giovedì 18 novembre 2010
DC Comics' February 2011 Solicitations
Inizio col crossover tra Red Robin e i Teen Titans che vedo di buon occhio dato che entrambe le serie sono carine e perché continuo a sperare che Damian si tolga dalle palle. Magari è la volta buona che Tim lo prende a calci in culo. Se poi lo caccia anche dal gruppo e torna lui, ancora meglio.
Un anno fa non mi sarei mai aspettato che Tim mi andasse in simpatia, eppure...
Pronostico interessante per Superman 708.
"Superman meets the new Wonder Woman for the first time! But why can’t he shake the feeling that he already knows her?"
Mi piace quando qualcosa della continuity è cambiata ma qualcuno ricorda ancora le vecchie vicende. Anche se per quanto sta accadendo all'Amazzone, il discorso è un po' più complesso.
Dopo il delizioso albo dello scorso anno, non posso che apprezzare l'uscita di un nuovo Superman 80-Page Giant.
Leggendo le trame resto annoiato giusto alla storia vampiresca che segue il filone di Twilight et simila. I vampiri non sono il mio tema preferito e lo sono ancora di meno all'interndo del DCU e se poi ne è coinvolta la mia famiglia preferita...
Per il resto, interessante il tema sui cloni di Jimmy ma quello che non vedo l'ora di leggere è la versione bizzarra di Grounded, ambientata su Mondo Bizarro!
La solicitis di Justice League of America #54, con The Rise of Eclipso, mi lascia abbastanza indifferente tanto che sarei tentato di lasciare la serie.
Moderatamente interessato a Legion Accademy, su Adventure Comics #523. Sì a Jimenez di nuovo alla DC ma no a un'altra ondata di personaggi in calzamaglia, il cast della Legione è sovrabbondante da una vita, già faccio fatica a riconoscerne un decimo, da lettore in erba, figuriamoci se continua a crescere il numero...
Però la trama mi intriga.
Un anno fa non mi sarei mai aspettato che Tim mi andasse in simpatia, eppure...
Pronostico interessante per Superman 708.
"Superman meets the new Wonder Woman for the first time! But why can’t he shake the feeling that he already knows her?"
Mi piace quando qualcosa della continuity è cambiata ma qualcuno ricorda ancora le vecchie vicende. Anche se per quanto sta accadendo all'Amazzone, il discorso è un po' più complesso.
Dopo il delizioso albo dello scorso anno, non posso che apprezzare l'uscita di un nuovo Superman 80-Page Giant.
Leggendo le trame resto annoiato giusto alla storia vampiresca che segue il filone di Twilight et simila. I vampiri non sono il mio tema preferito e lo sono ancora di meno all'interndo del DCU e se poi ne è coinvolta la mia famiglia preferita...
Per il resto, interessante il tema sui cloni di Jimmy ma quello che non vedo l'ora di leggere è la versione bizzarra di Grounded, ambientata su Mondo Bizarro!
La solicitis di Justice League of America #54, con The Rise of Eclipso, mi lascia abbastanza indifferente tanto che sarei tentato di lasciare la serie.
Moderatamente interessato a Legion Accademy, su Adventure Comics #523. Sì a Jimenez di nuovo alla DC ma no a un'altra ondata di personaggi in calzamaglia, il cast della Legione è sovrabbondante da una vita, già faccio fatica a riconoscerne un decimo, da lettore in erba, figuriamoci se continua a crescere il numero...
Però la trama mi intriga.
martedì 9 novembre 2010
Superman/Batman Annual #1
Stop Me If You've Heard This One...
Storia: Joe Kelly
Matite: Ed McGuinness; Ryan Ottley; Sean Murphy e Carlo Barberi
Chine: Dexter Vines; Cliff Rathburn; Murphy; Don Hillsman II; Bob Petrecca; Andy Ownes e Rodney Ramos
Copertina: McGuinness; Vines e Guy Major
Con un ritardo di "soli" 4 anni sono riuscito a trovare la forza di leggere questo annual che non mi ha mai attirato, vuoi per i disegni, vuoi per lo scarso interesse che mi suscitava e suscita tutt'ora la serie, vuoi per la trama che non mi sembrava una genialata.
Vabbè, oggi dopo 4 anni sono qui ad ammettere di aver avuto un pregiudizio sbagliato, se non per i disegni che ho trovato il più possibile lontani ai miei gusti, almeno per la storia, anche se la si apprezza solo dopo l'ultima tavola perché la prima cosa che salta alla mente di un supermaniano DOC è la caratterizzazione fuori personaggio dell'Uomo d'Acciaio.
Spassosa, divertente, stramba, priva di senso... Sono questi i primi aggettivi che mi vengono in mente da attribuire a questo annual che ci fa dimenticare, nell'arco della lettura, dell'universo DC grim-n-gritty a cui assistiamo un po' troppo di frequente negli ultimi anni. Non a caso Mxy alla fine ci fa anche una battuta sopra.
Storia: Joe Kelly
Matite: Ed McGuinness; Ryan Ottley; Sean Murphy e Carlo Barberi
Chine: Dexter Vines; Cliff Rathburn; Murphy; Don Hillsman II; Bob Petrecca; Andy Ownes e Rodney Ramos
Copertina: McGuinness; Vines e Guy Major
Con un ritardo di "soli" 4 anni sono riuscito a trovare la forza di leggere questo annual che non mi ha mai attirato, vuoi per i disegni, vuoi per lo scarso interesse che mi suscitava e suscita tutt'ora la serie, vuoi per la trama che non mi sembrava una genialata.
Vabbè, oggi dopo 4 anni sono qui ad ammettere di aver avuto un pregiudizio sbagliato, se non per i disegni che ho trovato il più possibile lontani ai miei gusti, almeno per la storia, anche se la si apprezza solo dopo l'ultima tavola perché la prima cosa che salta alla mente di un supermaniano DOC è la caratterizzazione fuori personaggio dell'Uomo d'Acciaio.
Spassosa, divertente, stramba, priva di senso... Sono questi i primi aggettivi che mi vengono in mente da attribuire a questo annual che ci fa dimenticare, nell'arco della lettura, dell'universo DC grim-n-gritty a cui assistiamo un po' troppo di frequente negli ultimi anni. Non a caso Mxy alla fine ci fa anche una battuta sopra.
Action Comics #892
The Black Ring - Part Three
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods e Pere Pérez
Copertina: David Finch, Joe Weems e Peter Steigerwlad
Questa run è in continua crescita, ogni numero è megliore di quello precedente e sebbene all'inizio non mi aveva molto preso, ora mi sono totalmente ricreduto tanto tra trovarla oltre che interessante, molto ben scritta.
Purtroppo i disegni di Woods questo mese sono un po' sottotono, sempre meglio del periodo di WoNK ma non ai livelli dei due precedenti numeri.
Probabile che il motivo sia il mio odio per l'armatura di Lex però quella che si è vista in questo numero mi ha ricordato Iron Man 2 con la sua tuta da battaglia portatile che indossa a Monte Carlo. Insomma, un po' forzata questa scopiazzatura di Tony Stark. Lex funziona benissimo da solo col suo intelletto, senza scazzottate.
Molto bella e accurata nei dettagli la cover.
Nota per chi è attento ai particolari: quando Lex viene posseduto dall'energia, prende il sopravvento il suo lato animalesco, con tanto di occhi che si colorano interamente di nero, proprio come avvenuto agli abitanti di Bon Temps, nella seconda stagione di True Blood.
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods e Pere Pérez
Copertina: David Finch, Joe Weems e Peter Steigerwlad
Questa run è in continua crescita, ogni numero è megliore di quello precedente e sebbene all'inizio non mi aveva molto preso, ora mi sono totalmente ricreduto tanto tra trovarla oltre che interessante, molto ben scritta.
Purtroppo i disegni di Woods questo mese sono un po' sottotono, sempre meglio del periodo di WoNK ma non ai livelli dei due precedenti numeri.
Probabile che il motivo sia il mio odio per l'armatura di Lex però quella che si è vista in questo numero mi ha ricordato Iron Man 2 con la sua tuta da battaglia portatile che indossa a Monte Carlo. Insomma, un po' forzata questa scopiazzatura di Tony Stark. Lex funziona benissimo da solo col suo intelletto, senza scazzottate.
Molto bella e accurata nei dettagli la cover.
Nota per chi è attento ai particolari: quando Lex viene posseduto dall'energia, prende il sopravvento il suo lato animalesco, con tanto di occhi che si colorano interamente di nero, proprio come avvenuto agli abitanti di Bon Temps, nella seconda stagione di True Blood.
lunedì 8 novembre 2010
Adventure Comics #516
Brande Speaks
Storia: Paul Levitz
Matite: Kevin Sharpe
Chine: Marlo Alquiza
Copertina: Scott Clark e Dave Beaty
Il giudizio non cambia molto dal precedente numero, i disegni hanno gli stessi problemi e questo mese si aggiunge il solito Levitz macchinoso che mi fa sudare 7 camicie ogni volta per finire un albo scritto da lui. Probabile che sia solo io a trovarlo difficoltoso ma non si spiega il motivo per cui con la maggior parte delle serie che leggo tutto fila liscio e invece nelle serie della Legione, mi devo fermare a leggere e rileggere più volte un balloon (la maggior parte in questo numero) per capire il verso senso della frase.
Per fortuna, superati questi ostacoli (se non ci siete riusciti non ve ne farò una colpa) la storia è carina come per lo scorso numero. Mi è piaciuto conoscere le origini di Brande e qualche emozione mi è uscita nel vedere questi Legionari ascoltare le ultime parole del loro defunto fondatore, nonostante l'albo non fosse scritto al meglio.
L'unica perplessità è stata riguardo il coinvolgimento del giovane Superman al posto della sua versione adulta. Che senso ha avuto?
Storia: Paul Levitz
Matite: Kevin Sharpe
Chine: Marlo Alquiza
Copertina: Scott Clark e Dave Beaty
Il giudizio non cambia molto dal precedente numero, i disegni hanno gli stessi problemi e questo mese si aggiunge il solito Levitz macchinoso che mi fa sudare 7 camicie ogni volta per finire un albo scritto da lui. Probabile che sia solo io a trovarlo difficoltoso ma non si spiega il motivo per cui con la maggior parte delle serie che leggo tutto fila liscio e invece nelle serie della Legione, mi devo fermare a leggere e rileggere più volte un balloon (la maggior parte in questo numero) per capire il verso senso della frase.
Per fortuna, superati questi ostacoli (se non ci siete riusciti non ve ne farò una colpa) la storia è carina come per lo scorso numero. Mi è piaciuto conoscere le origini di Brande e qualche emozione mi è uscita nel vedere questi Legionari ascoltare le ultime parole del loro defunto fondatore, nonostante l'albo non fosse scritto al meglio.
L'unica perplessità è stata riguardo il coinvolgimento del giovane Superman al posto della sua versione adulta. Che senso ha avuto?
No Ordinary Family 1x03-04
Non molto da dire sull'ultimo episodio, molto carino come gli altri e con qualcosina che inizia a smuoversi. Per il resto si procede sulla commedia familiare, i soliti problemi e risoluzioni viste in ogni telefilm, solo che questi in più hanno delle doti particolari.
Invece del terzo episodio qualcosa ce l'ho da dire, che sarebbe positivo anche questo se non per una piccola cosa: l'anello.
Ho trovato solo io assurdo il fatto che alla fine venga ritrovato sul lugo di UN'ALTRA rapina? Ma questo rapinatore è così fesso da portarsi appresso un gioiello rubato in una rapina precedente e poi, GUARDA CASO, lo perde, viene ritrovato e invece di usarlo come prova, viene restituito a Powell. Mah!
Comunque troppo divertenti le scene in cui Jim e George si intrufolano alle feste per beccare i rapinatori, facevano molto Due Single A Nozze.
E ora aspettiamo mercoledì per il quinto episodio, dato che la scorsa settimana Fox si è presa una pausa. Per mia fortuna, dato che ero indietro con la visione e così ho avuto modo di recuperare.
Invece del terzo episodio qualcosa ce l'ho da dire, che sarebbe positivo anche questo se non per una piccola cosa: l'anello.
Ho trovato solo io assurdo il fatto che alla fine venga ritrovato sul lugo di UN'ALTRA rapina? Ma questo rapinatore è così fesso da portarsi appresso un gioiello rubato in una rapina precedente e poi, GUARDA CASO, lo perde, viene ritrovato e invece di usarlo come prova, viene restituito a Powell. Mah!
Comunque troppo divertenti le scene in cui Jim e George si intrufolano alle feste per beccare i rapinatori, facevano molto Due Single A Nozze.
E ora aspettiamo mercoledì per il quinto episodio, dato che la scorsa settimana Fox si è presa una pausa. Per mia fortuna, dato che ero indietro con la visione e così ho avuto modo di recuperare.
venerdì 5 novembre 2010
Legion of Super-Heroes #2
The Day After Titanfall
Storia: Paul Levitz
Matite: Yildiray Cinar e Francis Portela
Chine: Wayne Faucher e Portela
Copertina: Cinar e Faucher
Proseguono le trame lanciate nel primo numero, come la distruzione di Titano, il nuovo ruolo di Earth-Man e la ricerca dei gemelli da parte di Saturn Girl, anche se questo numero si concentra più sul primo tema.
Gli argomenti sono buoni però sono sviluppati male da un Levitz macchinoso che massacra la scorrevolezza della storia, tanto che spesso ho avuto l'impressione che le pagine fossero infinite e non si arrivasse più alla fine dell'albo.
Da amante della soap opera avrei gradito anche un po' di dettagli in più sulle storie d'amore di Mon-El e Ultra Boy dato che leggendo il dialogo dei due legionari mi sono sentito un po' spaesato. Non un grave difetto dato che non tutti i film/serie TV/telenovelas partono sempre dall'inizio, lasciando alcuni dettagli alla fantasia o agli episodi/alle scene seguenti, però sicuramente evitabile o se non altro, da alleggerire un po'.
Oltre a questo, concordo con le 3 maggiori critiche affrontate in questa recensione del caro amico Fabio.
Senza che riporto tutto, in breve la lamentela si direge verso il ruolo di Saturn Queen, ossia una scusa per far partire una scazzottata senza senso.
Se alla fine del primo albo c'era un cliffhanger riguardo la scelta di Earth-Man, in questo numero non ci viene mostrato nulla e tutto è stato risolto. A me va benissimo se non si vuole mostrare tutto però non prendete per il culo il lettore che per un mese aspetta quel determinato evento.
Infine l'abuso di didascalie che vanno a rendere la storia poco scorrevole, come avevo anche accennato all'inizio.
Ai disegni vanno gli stessi elogi dello scorso numero, nonostante stavolta in aiuto di Cinar sia arrivato Portela, altrettanto bravo.
Storia: Paul Levitz
Matite: Yildiray Cinar e Francis Portela
Chine: Wayne Faucher e Portela
Copertina: Cinar e Faucher
Proseguono le trame lanciate nel primo numero, come la distruzione di Titano, il nuovo ruolo di Earth-Man e la ricerca dei gemelli da parte di Saturn Girl, anche se questo numero si concentra più sul primo tema.
Gli argomenti sono buoni però sono sviluppati male da un Levitz macchinoso che massacra la scorrevolezza della storia, tanto che spesso ho avuto l'impressione che le pagine fossero infinite e non si arrivasse più alla fine dell'albo.
Da amante della soap opera avrei gradito anche un po' di dettagli in più sulle storie d'amore di Mon-El e Ultra Boy dato che leggendo il dialogo dei due legionari mi sono sentito un po' spaesato. Non un grave difetto dato che non tutti i film/serie TV/telenovelas partono sempre dall'inizio, lasciando alcuni dettagli alla fantasia o agli episodi/alle scene seguenti, però sicuramente evitabile o se non altro, da alleggerire un po'.
Oltre a questo, concordo con le 3 maggiori critiche affrontate in questa recensione del caro amico Fabio.
Senza che riporto tutto, in breve la lamentela si direge verso il ruolo di Saturn Queen, ossia una scusa per far partire una scazzottata senza senso.
Se alla fine del primo albo c'era un cliffhanger riguardo la scelta di Earth-Man, in questo numero non ci viene mostrato nulla e tutto è stato risolto. A me va benissimo se non si vuole mostrare tutto però non prendete per il culo il lettore che per un mese aspetta quel determinato evento.
Infine l'abuso di didascalie che vanno a rendere la storia poco scorrevole, come avevo anche accennato all'inizio.
Ai disegni vanno gli stessi elogi dello scorso numero, nonostante stavolta in aiuto di Cinar sia arrivato Portela, altrettanto bravo.
giovedì 4 novembre 2010
Supergirl #55
Fakeouts
Storia: Sterling Gates
Matite: Jamal Igle
Chine: John Dell; Marc Deering e Richard Friend
Copertina: Amy Reeder, Friend e Guy Major
Prosegue "l'avventura bizzarra" della Ragazza d'Acciaio anche se in questo numero non accade molto, a parte la provenienza di Bizarrogirl (sono lieto non si tratti dell'ennesimo clone riuscito male) e il motivo della sua presenza sulla Terra e a parte 2 misere paginette dedicate al prossimo scoop di Cat Grant, nonché a una futura trama con Toyman (suppongo, dato che, oltre alle esplicite anticipazioni a fine albo su Superman #700, nel #38 la sexy giornalista aveva ricevuto un pupazzo riproducente Sgirl, questa volta invece riceve un altro pacco, anche se non viene mostrato cosa ci sia all'interno), l'albo è tutta una scazzottata tra le due ragazze. Scazzottata con battute divertenti, ovviamente, trattandosi di una simile di Bizarro.
Se il mese scorso rimanevo perplesso per il nuovo potere di Bizarrogirl, questo mese tocca al modo in cui ne esce Supergirl. Carino il flashback con Flash ma le cose non tornano, anche con la sospensione dell'icredulità al massimo.
Da notare oltre ai capelli lunghi, il top più corto che va a simboleggiare un evento abbastanza lontano nel passato. Mi piace quando gli autori non contraddicono il passato, bello o brutto. In questo caso non si rinnega un periodo più "Paris Hilton" (i tempi di Churchill, per intenderci).
Venendo ai particolari, mi ha fatto un po' storcere il naso la perfezione della nave spaziale di Bizarrogirl, troppo sofisticata per venire dalla mano di Bizarro, fatta eccezione per i cristalli rossi al posto dei classici.
Se per i disegni non dico nulla è solo per non ripetermi.
Storia: Sterling Gates
Matite: Jamal Igle
Chine: John Dell; Marc Deering e Richard Friend
Copertina: Amy Reeder, Friend e Guy Major
Prosegue "l'avventura bizzarra" della Ragazza d'Acciaio anche se in questo numero non accade molto, a parte la provenienza di Bizarrogirl (sono lieto non si tratti dell'ennesimo clone riuscito male) e il motivo della sua presenza sulla Terra e a parte 2 misere paginette dedicate al prossimo scoop di Cat Grant, nonché a una futura trama con Toyman (suppongo, dato che, oltre alle esplicite anticipazioni a fine albo su Superman #700, nel #38 la sexy giornalista aveva ricevuto un pupazzo riproducente Sgirl, questa volta invece riceve un altro pacco, anche se non viene mostrato cosa ci sia all'interno), l'albo è tutta una scazzottata tra le due ragazze. Scazzottata con battute divertenti, ovviamente, trattandosi di una simile di Bizarro.
Se il mese scorso rimanevo perplesso per il nuovo potere di Bizarrogirl, questo mese tocca al modo in cui ne esce Supergirl. Carino il flashback con Flash ma le cose non tornano, anche con la sospensione dell'icredulità al massimo.
Da notare oltre ai capelli lunghi, il top più corto che va a simboleggiare un evento abbastanza lontano nel passato. Mi piace quando gli autori non contraddicono il passato, bello o brutto. In questo caso non si rinnega un periodo più "Paris Hilton" (i tempi di Churchill, per intenderci).
Venendo ai particolari, mi ha fatto un po' storcere il naso la perfezione della nave spaziale di Bizarrogirl, troppo sofisticata per venire dalla mano di Bizarro, fatta eccezione per i cristalli rossi al posto dei classici.
Se per i disegni non dico nulla è solo per non ripetermi.
mercoledì 3 novembre 2010
Action Comics #891
The Black Ring - Part Two
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods e Cafu
Copertina: David Finch, Batt e Peter Steigerwlad
Decisamente meglio questa seconda parte di The Black Ring.
Stavolta non ho riscontrato una lettura macchinosa (anche perché non c'erano termini fantascientifici), così l'albo è filato via liscio, sia per merito della storia molto carina che per i disegni, un tantino superiori al mese scorso (merito di Cafu?).
Con questa storia Cornell fa il verso a Morrison catapultando Luthor in vari periodi storici, anche se non si tratta di viaggi nel tempo, come vedrete leggendo l'albo. Una serie di scenette, una più bella dell'altra, soprattutto la seconda che mi ha ricordato l'Elseworld The Superman Monster (inedito in Italia).
Da notare la retorica sulla sua fissazione, presente in ogni contesto. Lui deve essere il migliore, lui deve essere il salvatore del mondo, lui deve essere l'Über-Übermensch.
Se devo trovare un difetto, dico il finale sbrigativo che si risolve con Attenzione Spoiler: un semplice calcio e un nemico che si spiaccica, fino a quel momento abbastanza temibile, al suolo dopo essere volato dalla Lex Tower.
Altro mini difetto lo si trova nella tavola in cui Lex mima Superman, strappandosi la camicia, solo che sotto non ha nulla. Che senso ha? Anche per il fatto che il villain non ha mai sospettato che il suo acerrimo nemico indossasse abiti civili sopra il costume.
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods e Cafu
Copertina: David Finch, Batt e Peter Steigerwlad
Decisamente meglio questa seconda parte di The Black Ring.
Stavolta non ho riscontrato una lettura macchinosa (anche perché non c'erano termini fantascientifici), così l'albo è filato via liscio, sia per merito della storia molto carina che per i disegni, un tantino superiori al mese scorso (merito di Cafu?).
Con questa storia Cornell fa il verso a Morrison catapultando Luthor in vari periodi storici, anche se non si tratta di viaggi nel tempo, come vedrete leggendo l'albo. Una serie di scenette, una più bella dell'altra, soprattutto la seconda che mi ha ricordato l'Elseworld The Superman Monster (inedito in Italia).
Da notare la retorica sulla sua fissazione, presente in ogni contesto. Lui deve essere il migliore, lui deve essere il salvatore del mondo, lui deve essere l'Über-Übermensch.
Se devo trovare un difetto, dico il finale sbrigativo che si risolve con Attenzione Spoiler: un semplice calcio e un nemico che si spiaccica, fino a quel momento abbastanza temibile, al suolo dopo essere volato dalla Lex Tower.
Altro mini difetto lo si trova nella tavola in cui Lex mima Superman, strappandosi la camicia, solo che sotto non ha nulla. Che senso ha? Anche per il fatto che il villain non ha mai sospettato che il suo acerrimo nemico indossasse abiti civili sopra il costume.
lunedì 1 novembre 2010
The Walking Dead 1x01
Visto. Bellissimo. Guardatelo!
Non è horror come speravo (ad esempio è quasi sempre ambientato di giorno) ma la suspense non manca.
Le scene Attenzione Spoiler: del protagonista che esce dall'ospedale al buio con dei fiammiferi che si spengono; nella casa con mamma zombie fuori e nel carrarmato alla fine, sono degne di nota.
In attesa del secondo episodio, ecco il promo italiano proposto fa Fox alla fine del primo:
Non è horror come speravo (ad esempio è quasi sempre ambientato di giorno) ma la suspense non manca.
Le scene Attenzione Spoiler: del protagonista che esce dall'ospedale al buio con dei fiammiferi che si spengono; nella casa con mamma zombie fuori e nel carrarmato alla fine, sono degne di nota.
In attesa del secondo episodio, ecco il promo italiano proposto fa Fox alla fine del primo:
Teen Titans #88
Team Building
Storia: J. T. Krull
Matite: Nicola Scott
Chine: Doug Hazlewood
Copertina: N. Scott; D. Hazlewood e Wright
Ho trovato questo debutto del nuovo creative team più che soddisfacente.
I disegni della Scott, come si poteva intendere dalle anteprime, sono stupendi e Krull conferma di saperci fare coi Titani (avevo letto BN Titans scritto da lui). Bei dialoghi, belle trame, belle situazioni. Insomma, una bella soap opera con adolescenti, una sorta di 90210 con protagonisti dei supereroi invece che dei figli di papà. Alla fine è quello che cerco io.
Purtroppo anche stavolta non ci salviamo da certe scene crude, violente e anche immotivate. Ad esempio Attenzione Spoiler: Revenger taglia la mano di un ragazzo infetto da qualche mutamento biologico, e fin qui tutto regolare conoscendo il personaggio, il bello è che lo fa davanti a tutti i suoi compagni che non dicono nulla, a parte una lieve lamentela di Cassie (che poi spiega a Garth il perché della calma ma la scusa non regge).
Quale diritto hai di mutilare un ragazzo non sapendo la causa del suo comportamento. E se quello poi torna normale chi si va a scusare col poveretto che non potrà più farsi il bidè con la mano sinistra?
Altre note:
- Bart ogni tanto viene disegnato coi capelli rossi e non ne capisco il motivo, mica è Wally.
- non mi convince neanche quello che ha combinato nel futuro e il bello è che un Superboy ormai maturo, non gli dice della cazzata che sta commettendo.
- la scena in macchina tra Dick e Damian è presa papale papale da B&R: Reborn, magari è solo una citazione ma a me è parso più uno scopiazzamento.
- comunque bellissimo il dialogo. Da applausi quando Dick dice di avere una cosa in più di Bruce e cioè gli amici.
- nell'ultima tavola/anteprima agli eventi futuri, c'è solo una parte degna di nota: il Attenzione Spoiler: bacio di Conner verso una misteriosa ragazza, con Cassie sullo sfondo. Godo!
Storia: J. T. Krull
Matite: Nicola Scott
Chine: Doug Hazlewood
Copertina: N. Scott; D. Hazlewood e Wright
Ho trovato questo debutto del nuovo creative team più che soddisfacente.
I disegni della Scott, come si poteva intendere dalle anteprime, sono stupendi e Krull conferma di saperci fare coi Titani (avevo letto BN Titans scritto da lui). Bei dialoghi, belle trame, belle situazioni. Insomma, una bella soap opera con adolescenti, una sorta di 90210 con protagonisti dei supereroi invece che dei figli di papà. Alla fine è quello che cerco io.
Purtroppo anche stavolta non ci salviamo da certe scene crude, violente e anche immotivate. Ad esempio Attenzione Spoiler: Revenger taglia la mano di un ragazzo infetto da qualche mutamento biologico, e fin qui tutto regolare conoscendo il personaggio, il bello è che lo fa davanti a tutti i suoi compagni che non dicono nulla, a parte una lieve lamentela di Cassie (che poi spiega a Garth il perché della calma ma la scusa non regge).
Quale diritto hai di mutilare un ragazzo non sapendo la causa del suo comportamento. E se quello poi torna normale chi si va a scusare col poveretto che non potrà più farsi il bidè con la mano sinistra?
Altre note:
- Bart ogni tanto viene disegnato coi capelli rossi e non ne capisco il motivo, mica è Wally.
- non mi convince neanche quello che ha combinato nel futuro e il bello è che un Superboy ormai maturo, non gli dice della cazzata che sta commettendo.
- la scena in macchina tra Dick e Damian è presa papale papale da B&R: Reborn, magari è solo una citazione ma a me è parso più uno scopiazzamento.
- comunque bellissimo il dialogo. Da applausi quando Dick dice di avere una cosa in più di Bruce e cioè gli amici.
- nell'ultima tavola/anteprima agli eventi futuri, c'è solo una parte degna di nota: il Attenzione Spoiler: bacio di Conner verso una misteriosa ragazza, con Cassie sullo sfondo. Godo!
giovedì 21 ottobre 2010
DC Comics' January 2011 Solicitations
Torna finalmente John Henry Irons in un albo tutto suo, STEEL, dopo oltre un decennio di assenza... Peccato (o per fortuna, dato che ci sono sempre troppe serie) si tratti di uno dei vari one-shot che la DC proporrà questo mese. L'unico che mi interessa, per amore del personaggio, e che prenderò. Anche se da nostalgico mi sarebbe piaciuto rivedere il vecchio creative team, Louise Simonson e Chris Batista.
Mi incuriosice, anche se non lo prenderò, il primo numero della mini di 6 WEIRD WORLDS, un po' per Lobo, è sempre un piacere per me rivederlo, un po' per questo Garbage Man, l'Uomo Rifiuto, che in passato è stata una delle tante incarnazioni di Jimmy Olsen. Interesse zero invece per il personaggio chiamato Tanga...
Rimando all'uscita in volume per BATMAN: EUROPA. Per me Azzarello è sempre una garanzia.
La trama di Grounded continua a incuriosirmi, come avvenuto per la solicits del mese scorso.
In a small town near Omaha, Nebraska, Superman discovers that everyone is terrified of something, but they won't say what - they just want The Man of Steel to leave as fast as possible. Find out what horrible secret awaits Superman as "Grounded" continues!
La quest di Luhor giunge a conclusione, direttamente ad Arkham Asylum, per la precisione dal Joker. Il team up che fa sbavare molti, due tra, se non i, migliori villain del comicdom. Ancora una volta insieme.
Anche il terzo numero di SUPERBOY sembra promettere bene dato che ci presenta una giornata nel liceo di Smallville, con le "solite cose": attacchi psichici da parte di una ragazza problematica; lezione di ginnastica; pranzo con Kid Flash; i compiti e un terrorista alieno direttamente dal futuro.
Dico addio invece a SUPERGIRL. Questo cambio di creative team mi ha fatto imbestialire non poco. Non conosco Spencer ma fare meglio di Gates, con un personaggio tecnicamente demmerda, la vedo dura. Inoltre Chang non lo sopporto proprio.
Primo team up tra Superman e il redivivo Bruce nell'ottantesimo numero di SUPERMAN/BATMAN.
Se non avete già la prima edzione presentata nei primi 3 numeri di Legends of the DC Universe, questo è da mettere in lista: DC COMICS PRESENTS: SUPERMAN – SOLE SURVIVOR
Mi incuriosice, anche se non lo prenderò, il primo numero della mini di 6 WEIRD WORLDS, un po' per Lobo, è sempre un piacere per me rivederlo, un po' per questo Garbage Man, l'Uomo Rifiuto, che in passato è stata una delle tante incarnazioni di Jimmy Olsen. Interesse zero invece per il personaggio chiamato Tanga...
Rimando all'uscita in volume per BATMAN: EUROPA. Per me Azzarello è sempre una garanzia.
La trama di Grounded continua a incuriosirmi, come avvenuto per la solicits del mese scorso.
In a small town near Omaha, Nebraska, Superman discovers that everyone is terrified of something, but they won't say what - they just want The Man of Steel to leave as fast as possible. Find out what horrible secret awaits Superman as "Grounded" continues!
La quest di Luhor giunge a conclusione, direttamente ad Arkham Asylum, per la precisione dal Joker. Il team up che fa sbavare molti, due tra, se non i, migliori villain del comicdom. Ancora una volta insieme.
Anche il terzo numero di SUPERBOY sembra promettere bene dato che ci presenta una giornata nel liceo di Smallville, con le "solite cose": attacchi psichici da parte di una ragazza problematica; lezione di ginnastica; pranzo con Kid Flash; i compiti e un terrorista alieno direttamente dal futuro.
Dico addio invece a SUPERGIRL. Questo cambio di creative team mi ha fatto imbestialire non poco. Non conosco Spencer ma fare meglio di Gates, con un personaggio tecnicamente demmerda, la vedo dura. Inoltre Chang non lo sopporto proprio.
Primo team up tra Superman e il redivivo Bruce nell'ottantesimo numero di SUPERMAN/BATMAN.
Se non avete già la prima edzione presentata nei primi 3 numeri di Legends of the DC Universe, questo è da mettere in lista: DC COMICS PRESENTS: SUPERMAN – SOLE SURVIVOR
Action Comics #890
The Black Ring - Part One
Storia: Paul Cornell
Matite e chine: Pete Woods
Copertina: David Finch, Joe Weems e Peter Steigerwlad
Debutta con questo numero Paul Cornell, il quale, per volere di J. M. Straczynski (scrittore di Superman) sarà costretto a non usare l'Azzurrone. E così la sua decisione è ricaduta sulla nemesi per eccellenza dell'Uomo d'Acciaio, Lex Luthor.
In questo primo story arc vedremo Luthor imbattersi nella ricerca di un anello nero del potere, con lo scopo di studiarlo e alla fine di crearne uno proprio. Tutto questo dopo, durante gli eventi di Blackest Night, aver assaporato il potere di un anello arancione.
L'idea è originale e nella storia vediamo il villain descritto piuttosto bene, cattivo; furbo e intelligente come lo vogliamo.
Il tutto condito da dei disegni di un irriconoscibile, nel senso buono, Pete Woods, che magicamente sembra aver ritrovato il dono del disegno.
Non è tutto oro quello che luccica però, il disegnatore sa fare ancora di più e nel caso aveste visto solo l'anteprima proposta in rete dalla DC, sappiate che su carta quelle tavole perdono.
Ma non è finita qua, anche la storia, pur partendo con un buon pretesto, è scritta con dei dialoghi non sempre lucidi e spesso macchinosi, tanto da far tirare un sospiro di sollievo ad ogni balloon o vignetta semplice.
Solitamente non do voti a quello che leggo, non mi piace e lo trovo piuttosto riduttivo ma stavolta voglio fare come a scuola, dare un 6-- d'incoraggiamento all'alunno Cornell, sperando che sia ancora in rodaggio o che magari il rodaggio serva a me e col passare dei numeri, mi risulterà sempre più chiaro.
Molto bella la copertina di Finch, che solitamente non mi piace ma qui ne esce con successo.
Venendo ai particolari:
- ma vi sembra normale che Lex spii con una telecamera Superboy, posta proprio nei pressi della Kent farm, tanto da far apprendere al villain la doppia identità usata dal ragazzo e di conseguenza, dato che il pelato non è stupido, anzi, fargli capire anche la doppia identità di Superman?
- è sempre un "piacere" vedere un Luthor che uccide un dipendente che lo affronta ma la cosa sa di già visto, la prima che ricordo è ai tempi della morte di Superman, in cui aveva ucciso Sasha Green, la sua personale istruttrice di arti marziali.
- non mi è chiara la scelta di Lois in questo ruolo. In passato post-Crisis, il vecchio Lex ci provava e ci usciva anche, idem per il telefilm con Dean Cain che era ispirato strettamente a quel periodo. In queste nuove origini post-IC ancora non l'ho capito bene.
Quindi ha scelto lei per una vecchia attrazione o semplicemente perché è la sua arcinemica mediatica?
Molto più probabile, e intelligente, la seconda ipotesi. Anche perché il ruolo della giornalista è quello di far avere a Lex un opposto al proprio fianco.
Tornando ai disegni:
- spesso Luthor ha la bocca chiusa mentre parla e la cosa lo rende abbastanza inespressivo.
- inoltre viene disegnato senza sopracciglia, come aveva fatto Manapul su Adventure Comics e non ne capisco il motivo, mica ha l'alopecia universalis, è solo calvo.
Nel disegno poi le sopracciglia sono spesso essenziali per mostrare umori ma soprattutto, come per questo caso, la cattiveria di un personaggio.
Eppure in passato le disegnava le sopracciglia al villain... Mah!
- in più di una vignetta ci sono state delle scintille e posso dire con certezza che siano state le scintille più brutte che abbia mai visto.
- gli occhi di John Henry sono diventati magicamente blu. Oppure è diventato un fanatico e usa le lenti colorate...
Storia: Paul Cornell
Matite e chine: Pete Woods
Copertina: David Finch, Joe Weems e Peter Steigerwlad
Debutta con questo numero Paul Cornell, il quale, per volere di J. M. Straczynski (scrittore di Superman) sarà costretto a non usare l'Azzurrone. E così la sua decisione è ricaduta sulla nemesi per eccellenza dell'Uomo d'Acciaio, Lex Luthor.
In questo primo story arc vedremo Luthor imbattersi nella ricerca di un anello nero del potere, con lo scopo di studiarlo e alla fine di crearne uno proprio. Tutto questo dopo, durante gli eventi di Blackest Night, aver assaporato il potere di un anello arancione.
L'idea è originale e nella storia vediamo il villain descritto piuttosto bene, cattivo; furbo e intelligente come lo vogliamo.
Il tutto condito da dei disegni di un irriconoscibile, nel senso buono, Pete Woods, che magicamente sembra aver ritrovato il dono del disegno.
Non è tutto oro quello che luccica però, il disegnatore sa fare ancora di più e nel caso aveste visto solo l'anteprima proposta in rete dalla DC, sappiate che su carta quelle tavole perdono.
Ma non è finita qua, anche la storia, pur partendo con un buon pretesto, è scritta con dei dialoghi non sempre lucidi e spesso macchinosi, tanto da far tirare un sospiro di sollievo ad ogni balloon o vignetta semplice.
Solitamente non do voti a quello che leggo, non mi piace e lo trovo piuttosto riduttivo ma stavolta voglio fare come a scuola, dare un 6-- d'incoraggiamento all'alunno Cornell, sperando che sia ancora in rodaggio o che magari il rodaggio serva a me e col passare dei numeri, mi risulterà sempre più chiaro.
Molto bella la copertina di Finch, che solitamente non mi piace ma qui ne esce con successo.
Venendo ai particolari:
- ma vi sembra normale che Lex spii con una telecamera Superboy, posta proprio nei pressi della Kent farm, tanto da far apprendere al villain la doppia identità usata dal ragazzo e di conseguenza, dato che il pelato non è stupido, anzi, fargli capire anche la doppia identità di Superman?
- è sempre un "piacere" vedere un Luthor che uccide un dipendente che lo affronta ma la cosa sa di già visto, la prima che ricordo è ai tempi della morte di Superman, in cui aveva ucciso Sasha Green, la sua personale istruttrice di arti marziali.
- non mi è chiara la scelta di Lois in questo ruolo. In passato post-Crisis, il vecchio Lex ci provava e ci usciva anche, idem per il telefilm con Dean Cain che era ispirato strettamente a quel periodo. In queste nuove origini post-IC ancora non l'ho capito bene.
Quindi ha scelto lei per una vecchia attrazione o semplicemente perché è la sua arcinemica mediatica?
Molto più probabile, e intelligente, la seconda ipotesi. Anche perché il ruolo della giornalista è quello di far avere a Lex un opposto al proprio fianco.
Tornando ai disegni:
- spesso Luthor ha la bocca chiusa mentre parla e la cosa lo rende abbastanza inespressivo.
- inoltre viene disegnato senza sopracciglia, come aveva fatto Manapul su Adventure Comics e non ne capisco il motivo, mica ha l'alopecia universalis, è solo calvo.
Nel disegno poi le sopracciglia sono spesso essenziali per mostrare umori ma soprattutto, come per questo caso, la cattiveria di un personaggio.
Eppure in passato le disegnava le sopracciglia al villain... Mah!
- in più di una vignetta ci sono state delle scintille e posso dire con certezza che siano state le scintille più brutte che abbia mai visto.
- gli occhi di John Henry sono diventati magicamente blu. Oppure è diventato un fanatico e usa le lenti colorate...
mercoledì 20 ottobre 2010
Adventure Comics #12 /515
Playing Hooky
Storia: Paul Levitz
Matite: Kevin Sharpe
Chine: Marlo Alquiza e Marc Deering
Copertina: Scott Clark e Dave Beaty
Ho letto il 12 e pur concordando in toto sulla recesione del blog della Legione a proposito dei disegni, sono riuscito a godermi la storia, leggera e deliziosa.
Mi piace sempre leggere di giornate spensierate dove il massimo del pericolo è un palazzo pericolante o un incendio in un laboratorio.
Attenzione Spoiler: Il primo volo nello spazio da una parte mi è piaciuto ma dall'altro preferirei sempre che queste prime espereinze le facesse da adulto o comunque da solo nel presente, anche se alla fine Saturn Girl gli manomette la memoria.
E a proposito di questo volevo dire che la cosa non mi ha convinto molto... Ma diciamo anche che non l'ho capita. Gli fa credere che TUTTO sia un sogno (così pare nell'ultima pagina)? In questo caso la cosa non filerebbe dato che Superman si ricorda della Legione, nel presente. Gli fa credere che siano dei sogni solo le cose che gli accadranno da adulto ma le avventure con la Legione restano? Cazzata, percé un sogno lo ricordi bene o male. Cancella i ricordi del suo futuro ma le avventure con la Legione le ricorda come sogno? Magari più sensata come cosa ma non vedo il motivo di rendere un sogno anche le vicende coi legionari.
Tornando al volo nello spazio, Clark (non credo lo chiamerò mai Superboy) pare che dica una scemenza, oppure è solo la sequenza ad essere scritta male. Prima si chiede come possa respirare nello spazio e subito dopo dice che ce la farà sicuramente perché i legionari dicono che può. In verità Cos dice solo che può volare nello spazio, non fa accenni al respirare. Sicuramente Clark si riferiva alle parole del legionario solo che il monologo è impostato così male da far pensare in modo sbagliato (?).
Comunque alla fine Clark ce la fa, respira nello spazio tanto che esclama "wow". Il respiro nello spazio, un nuovo potere che non conoscevo...
Una cosa che mi ha fatto ridere invece c'è stata durante la partita di Baseball, quando Clark fa un discorso lunghissimo nel mentre la palla viaggia velocissima da Cos a lui. Abbiamo un altro potere, il dialogo a supervelocità.
Però c'è da dire che quando ha iniziato a muoversi a supervolicità coprendo tutti i ruoli, un sorriso di gioia me lo ha regalato dato che da piccolo immaginavo cose del genere quando giocavo coi pupazzetti. Poi mi ha anche ricordato una scena del telefilm Lois & Clark, in cui lui gioca da solo proprio allo stesso sport.
Mi piace l'attrazione che c'è da parte di Phantom Girl verso Clark. Ci prova qui. Ci provava nella serie animata. Insomma ci prova sempre!
Comunque Clark fa sega a scuola se ho capito bene. Non mi piace 'sta cosa, non l'ho mai visto come un secchione ma neanche come un giovane ribelle che odia la scuola. Vedi il dialogo iniziale con Brainy.
Storia: Paul Levitz
Matite: Kevin Sharpe
Chine: Marlo Alquiza e Marc Deering
Copertina: Scott Clark e Dave Beaty
Ho letto il 12 e pur concordando in toto sulla recesione del blog della Legione a proposito dei disegni, sono riuscito a godermi la storia, leggera e deliziosa.
Mi piace sempre leggere di giornate spensierate dove il massimo del pericolo è un palazzo pericolante o un incendio in un laboratorio.
Attenzione Spoiler: Il primo volo nello spazio da una parte mi è piaciuto ma dall'altro preferirei sempre che queste prime espereinze le facesse da adulto o comunque da solo nel presente, anche se alla fine Saturn Girl gli manomette la memoria.
E a proposito di questo volevo dire che la cosa non mi ha convinto molto... Ma diciamo anche che non l'ho capita. Gli fa credere che TUTTO sia un sogno (così pare nell'ultima pagina)? In questo caso la cosa non filerebbe dato che Superman si ricorda della Legione, nel presente. Gli fa credere che siano dei sogni solo le cose che gli accadranno da adulto ma le avventure con la Legione restano? Cazzata, percé un sogno lo ricordi bene o male. Cancella i ricordi del suo futuro ma le avventure con la Legione le ricorda come sogno? Magari più sensata come cosa ma non vedo il motivo di rendere un sogno anche le vicende coi legionari.
Tornando al volo nello spazio, Clark (non credo lo chiamerò mai Superboy) pare che dica una scemenza, oppure è solo la sequenza ad essere scritta male. Prima si chiede come possa respirare nello spazio e subito dopo dice che ce la farà sicuramente perché i legionari dicono che può. In verità Cos dice solo che può volare nello spazio, non fa accenni al respirare. Sicuramente Clark si riferiva alle parole del legionario solo che il monologo è impostato così male da far pensare in modo sbagliato (?).
Comunque alla fine Clark ce la fa, respira nello spazio tanto che esclama "wow". Il respiro nello spazio, un nuovo potere che non conoscevo...
Una cosa che mi ha fatto ridere invece c'è stata durante la partita di Baseball, quando Clark fa un discorso lunghissimo nel mentre la palla viaggia velocissima da Cos a lui. Abbiamo un altro potere, il dialogo a supervelocità.
Però c'è da dire che quando ha iniziato a muoversi a supervolicità coprendo tutti i ruoli, un sorriso di gioia me lo ha regalato dato che da piccolo immaginavo cose del genere quando giocavo coi pupazzetti. Poi mi ha anche ricordato una scena del telefilm Lois & Clark, in cui lui gioca da solo proprio allo stesso sport.
Mi piace l'attrazione che c'è da parte di Phantom Girl verso Clark. Ci prova qui. Ci provava nella serie animata. Insomma ci prova sempre!
Comunque Clark fa sega a scuola se ho capito bene. Non mi piace 'sta cosa, non l'ho mai visto come un secchione ma neanche come un giovane ribelle che odia la scuola. Vedi il dialogo iniziale con Brainy.
Kato #2-3
Storia: Andre Parks
Disegni: Diego Bernard
Copertine: Joe Benitez
Non accade molto nel secondo numero a parte qualche flashback ai giorni da innamorati di Kato e, l'allora, futura consorte. Per il resto è un lungo combattimento tra l'ex eroe mascherato e il futuro Black Hornet. Tutto reso bene dalle ottime matite di Bernard, da questo numero in assolo, senza Garza.
Non da sottovalutare i flashback, anche se brevi, arricchiscono la storia che a sua volta tira fuori al meglio lo stato d'animo del protagonista.
Molto belle anche le ultime pagine con l'addio a Sayomi.
Decisamente più bello il terzo numero, soprattutto l'inizio che vede un giovanissimo Kato nella Cina del '60, sotto il comunismo di Mao. Poche pagine ma di impatto.
Nel resto dell'albo inizia la guerra contro l'assassino di Sayomi, con una Mulan ancora inesperta.
Note:
- Credo ci sia un'incongruenza con la serie di Smith, lì Juuma dice di essere cresciuto nella povertà, senza un padre. In questa serie invece ha dei fratelli e vivono tutti nella ricchezza ereditata dal padre.
- l'aspetto di Kato è migliore in questa serie, dimostra più la sua età (57 anni) mentre nella serie di Smith pare un vecchietto.
Disegni: Diego Bernard
Copertine: Joe Benitez
Non accade molto nel secondo numero a parte qualche flashback ai giorni da innamorati di Kato e, l'allora, futura consorte. Per il resto è un lungo combattimento tra l'ex eroe mascherato e il futuro Black Hornet. Tutto reso bene dalle ottime matite di Bernard, da questo numero in assolo, senza Garza.
Non da sottovalutare i flashback, anche se brevi, arricchiscono la storia che a sua volta tira fuori al meglio lo stato d'animo del protagonista.
Molto belle anche le ultime pagine con l'addio a Sayomi.
Decisamente più bello il terzo numero, soprattutto l'inizio che vede un giovanissimo Kato nella Cina del '60, sotto il comunismo di Mao. Poche pagine ma di impatto.
Nel resto dell'albo inizia la guerra contro l'assassino di Sayomi, con una Mulan ancora inesperta.
Note:
- Credo ci sia un'incongruenza con la serie di Smith, lì Juuma dice di essere cresciuto nella povertà, senza un padre. In questa serie invece ha dei fratelli e vivono tutti nella ricchezza ereditata dal padre.
- l'aspetto di Kato è migliore in questa serie, dimostra più la sua età (57 anni) mentre nella serie di Smith pare un vecchietto.
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