mercoledì 24 novembre 2010

Justice Society of America #36/40 - Fatherland

Storia: Bill Willingham
Matite: Jesus Merino
Chine: Jesse Delperdang
Copertine: Merino

Si conclude con questo story arc la bella run di Willingham, spesso trascurata dal sottoscritto per via del suo inglese non proprio semplicissimo o scorrevole.

In Fatherland veniamo trasportati in un possibile futuro in cui il Quarto Reich è riuscito a trionfare e salire al potere, prendendo il sopravvento su scala mondiale.
Una storia, col solito futuro andato in rovina, che mi ha ricordato Camelot Falls (in comune hanno Merino, oltre al tema), però meglio orchestrata e a differenza di quella di Busiek, non ti fa esclamare un "che palle, sempre le solite cose".

Buoni i disegni di Merino.

Concludo con le bellissime parole di Michael all'inizio del terzo albo, che devono per forza essere citate.
Vuoi sapere cosa significhi per davvero essere un super-eroe?
Significa continuare a lottare anche quando le armi ti sono state portate via.
Quando tutti i mezzi sono a terra e le chance di sopravvivenza sono pari a zero.
E' il non prendere in considerazione zero come possibilità
Significa anche ispirare gli altri. Trovando l'eroe che è in tutti noi, quando ce ne è più bisogno.
E infine significa continuare a mettere gli altri prima di te, anche quelli che hanno appena provato ad ucciderti.
Rivolte a Superman, che improvvisamente ritrovatosi senza poteri a 60 piedi d'altezza con un criminale tra le mani, nella caduta pensa prima a questo che a sé stesso. Finendo quasi per morire.

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