giovedì 21 ottobre 2010

DC Comics' January 2011 Solicitations

Torna finalmente John Henry Irons in un albo tutto suo, STEEL, dopo oltre un decennio di assenza... Peccato (o per fortuna, dato che ci sono sempre troppe serie) si tratti di uno dei vari one-shot che la DC proporrà questo mese. L'unico che mi interessa, per amore del personaggio, e che prenderò. Anche se da nostalgico mi sarebbe piaciuto rivedere il vecchio creative team, Louise Simonson e Chris Batista.

Mi incuriosice, anche se non lo prenderò, il primo numero della mini di 6 WEIRD WORLDS, un po' per Lobo, è sempre un piacere per me rivederlo, un po' per questo Garbage Man, l'Uomo Rifiuto, che in passato è stata una delle tante incarnazioni di Jimmy Olsen. Interesse zero invece per il personaggio chiamato Tanga...

Rimando all'uscita in volume per BATMAN: EUROPA. Per me Azzarello è sempre una garanzia.

La trama di Grounded continua a incuriosirmi, come avvenuto per la solicits del mese scorso.
In a small town near Omaha, Nebraska, Superman discovers that everyone is terrified of something, but they won't say what - they just want The Man of Steel to leave as fast as possible. Find out what horrible secret awaits Superman as "Grounded" continues!
La quest di Luhor giunge a conclusione, direttamente ad Arkham Asylum, per la precisione dal Joker. Il team up che fa sbavare molti, due tra, se non i, migliori villain del comicdom. Ancora una volta insieme.
Anche il terzo numero di SUPERBOY sembra promettere bene dato che ci presenta una giornata nel liceo di Smallville, con le "solite cose": attacchi psichici da parte di una ragazza problematica; lezione di ginnastica; pranzo con Kid Flash; i compiti e un terrorista alieno direttamente dal futuro.
Dico addio invece a SUPERGIRL. Questo cambio di creative team mi ha fatto imbestialire non poco. Non conosco Spencer ma fare meglio di Gates, con un personaggio tecnicamente demmerda, la vedo dura. Inoltre Chang non lo sopporto proprio.
Primo team up tra Superman e il redivivo Bruce nell'ottantesimo numero di SUPERMAN/BATMAN.

Se non avete già la prima edzione presentata nei primi 3 numeri di Legends of the DC Universe, questo è da mettere in lista: DC COMICS PRESENTS: SUPERMAN – SOLE SURVIVOR

Action Comics #890

The Black Ring - Part One
Storia: Paul Cornell
Matite e chine: Pete Woods
Copertina: David Finch, Joe Weems e Peter Steigerwlad

Debutta con questo numero Paul Cornell, il quale, per volere di J. M. Straczynski (scrittore di Superman) sarà costretto a non usare l'Azzurrone. E così la sua decisione è ricaduta sulla nemesi per eccellenza dell'Uomo d'Acciaio, Lex Luthor.

In questo primo story arc vedremo Luthor imbattersi nella ricerca di un anello nero del potere, con lo scopo di studiarlo e alla fine di crearne uno proprio. Tutto questo dopo, durante gli eventi di Blackest Night, aver assaporato il potere di un anello arancione.
L'idea è originale e nella storia vediamo il villain descritto piuttosto bene, cattivo; furbo e intelligente come lo vogliamo.
Il tutto condito da dei disegni di un irriconoscibile, nel senso buono, Pete Woods, che magicamente sembra aver ritrovato il dono del disegno.
Non è tutto oro quello che luccica però, il disegnatore sa fare ancora di più e nel caso aveste visto solo l'anteprima proposta in rete dalla DC, sappiate che su carta quelle tavole perdono.
Ma non è finita qua, anche la storia, pur partendo con un buon pretesto, è scritta con dei dialoghi non sempre lucidi e spesso macchinosi, tanto da far tirare un sospiro di sollievo ad ogni balloon o vignetta semplice.
Solitamente non do voti a quello che leggo, non mi piace e lo trovo piuttosto riduttivo ma stavolta voglio fare come a scuola, dare un 6-- d'incoraggiamento all'alunno Cornell, sperando che sia ancora in rodaggio o che magari il rodaggio serva a me e col passare dei numeri, mi risulterà sempre più chiaro.

Molto bella la copertina di Finch, che solitamente non mi piace ma qui ne esce con successo.

Venendo ai particolari:
- ma vi sembra normale che Lex spii con una telecamera Superboy, posta proprio nei pressi della Kent farm, tanto da far apprendere al villain la doppia identità usata dal ragazzo e di conseguenza, dato che il pelato non è stupido, anzi, fargli capire anche la doppia identità di Superman?
- è sempre un "piacere" vedere un Luthor che uccide un dipendente che lo affronta ma la cosa sa di già visto, la prima che ricordo è ai tempi della morte di Superman, in cui aveva ucciso Sasha Green, la sua personale istruttrice di arti marziali.
- non mi è chiara la scelta di Lois in questo ruolo. In passato post-Crisis, il vecchio Lex ci provava e ci usciva anche, idem per il telefilm con Dean Cain che era ispirato strettamente a quel periodo. In queste nuove origini post-IC ancora non l'ho capito bene.
Quindi ha scelto lei per una vecchia attrazione o semplicemente perché è la sua arcinemica mediatica?
Molto più probabile, e intelligente, la seconda ipotesi. Anche perché il ruolo della giornalista è quello di far avere a Lex un opposto al proprio fianco.

Tornando ai disegni:
- spesso Luthor ha la bocca chiusa mentre parla e la cosa lo rende abbastanza inespressivo.
- inoltre viene disegnato senza sopracciglia, come aveva fatto Manapul su Adventure Comics e non ne capisco il motivo, mica ha l'alopecia universalis, è solo calvo.
Nel disegno poi le sopracciglia sono spesso essenziali per mostrare umori ma soprattutto, come per questo caso, la cattiveria di un personaggio.
Eppure in passato le disegnava le sopracciglia al villain... Mah!
- in più di una vignetta ci sono state delle scintille e posso dire con certezza che siano state le scintille più brutte che abbia mai visto.
- gli occhi di John Henry sono diventati magicamente blu. Oppure è diventato un fanatico e usa le lenti colorate...

mercoledì 20 ottobre 2010

Adventure Comics #12 /515

Playing Hooky
Storia: Paul Levitz
Matite: Kevin Sharpe
Chine: Marlo Alquiza e Marc Deering
Copertina: Scott Clark e Dave Beaty

Ho letto il 12 e pur concordando in toto sulla recesione del blog della Legione a proposito dei disegni, sono riuscito a godermi la storia, leggera e deliziosa.
Mi piace sempre leggere di giornate spensierate dove il massimo del pericolo è un palazzo pericolante o un incendio in un laboratorio.

Attenzione Spoiler: Il primo volo nello spazio da una parte mi è piaciuto ma dall'altro preferirei sempre che queste prime espereinze le facesse da adulto o comunque da solo nel presente, anche se alla fine Saturn Girl gli manomette la memoria.

E a proposito di questo volevo dire che la cosa non mi ha convinto molto... Ma diciamo anche che non l'ho capita. Gli fa credere che TUTTO sia un sogno (così pare nell'ultima pagina)? In questo caso la cosa non filerebbe dato che Superman si ricorda della Legione, nel presente. Gli fa credere che siano dei sogni solo le cose che gli accadranno da adulto ma le avventure con la Legione restano? Cazzata, percé un sogno lo ricordi bene o male. Cancella i ricordi del suo futuro ma le avventure con la Legione le ricorda come sogno? Magari più sensata come cosa ma non vedo il motivo di rendere un sogno anche le vicende coi legionari.

Tornando al volo nello spazio, Clark (non credo lo chiamerò mai Superboy) pare che dica una scemenza, oppure è solo la sequenza ad essere scritta male. Prima si chiede come possa respirare nello spazio e subito dopo dice che ce la farà sicuramente perché i legionari dicono che può. In verità Cos dice solo che può volare nello spazio, non fa accenni al respirare. Sicuramente Clark si riferiva alle parole del legionario solo che il monologo è impostato così male da far pensare in modo sbagliato (?).
Comunque alla fine Clark ce la fa, respira nello spazio tanto che esclama "wow". Il respiro nello spazio, un nuovo potere che non conoscevo...

Una cosa che mi ha fatto ridere invece c'è stata durante la partita di Baseball, quando Clark fa un discorso lunghissimo nel mentre la palla viaggia velocissima da Cos a lui. Abbiamo un altro potere, il dialogo a supervelocità.
Però c'è da dire che quando ha iniziato a muoversi a supervolicità coprendo tutti i ruoli, un sorriso di gioia me lo ha regalato dato che da piccolo immaginavo cose del genere quando giocavo coi pupazzetti. Poi mi ha anche ricordato una scena del telefilm Lois & Clark, in cui lui gioca da solo proprio allo stesso sport.

Mi piace l'attrazione che c'è da parte di Phantom Girl verso Clark. Ci prova qui. Ci provava nella serie animata. Insomma ci prova sempre!

Comunque Clark fa sega a scuola se ho capito bene. Non mi piace 'sta cosa, non l'ho mai visto come un secchione ma neanche come un giovane ribelle che odia la scuola. Vedi il dialogo iniziale con Brainy.

Kato #2-3

Storia: Andre Parks
Disegni: Diego Bernard
Copertine: Joe Benitez

Non accade molto nel secondo numero a parte qualche flashback ai giorni da innamorati di Kato e, l'allora, futura consorte. Per il resto è un lungo combattimento tra l'ex eroe mascherato e il futuro Black Hornet. Tutto reso bene dalle ottime matite di Bernard, da questo numero in assolo, senza Garza.
Non da sottovalutare i flashback, anche se brevi, arricchiscono la storia che a sua volta tira fuori al meglio lo stato d'animo del protagonista.
Molto belle anche le ultime pagine con l'addio a Sayomi.

Decisamente più bello il terzo numero, soprattutto l'inizio che vede un giovanissimo Kato nella Cina del '60, sotto il comunismo di Mao. Poche pagine ma di impatto.
Nel resto dell'albo inizia la guerra contro l'assassino di Sayomi, con una Mulan ancora inesperta.


Note:
- Credo ci sia un'incongruenza con la serie di Smith, lì Juuma dice di essere cresciuto nella povertà, senza un padre. In questa serie invece ha dei fratelli e vivono tutti nella ricchezza ereditata dal padre.
- l'aspetto di Kato è migliore in questa serie, dimostra più la sua età (57 anni) mentre nella serie di Smith pare un vecchietto.

lunedì 18 ottobre 2010

Kevin Smith's Green Hornet #5-6

Episode Five: Crash Course
Episode Six: Wearing o' the Green

Storia: Kevin Smith
Disegni: Phil Hester (breakdowns) e Jonathan Lau
Copertine: Alex Ross

Altri due numeri veramente belli, promossi come i primi 4.
La cosa che mi ha colpito di più di questi due numeri, soprattutto il sesto, è stata la comicità. Pur non cadendo nel banale, ci sono state delle gag col nuovo Green Hornet, troppo divertenti. Una su tutte? I vari tentativi e conseguenti fallimenti per un nuovo costume. Che per fortuna alla fine portano alla scelta migliore.
Ma non è da sottovalutare la caduta in "grande stile" in cui debutta il nuovo eroe mascherato, tanto che dopo un nuovo personaggio ci scherzerà su, dicendo che sarebbe da aprirci un canale su Youtube.

Durante l'inseguimento Kato mette una canzone di James Brown, con tanto di scambio di battute divertenti. Porvate a leggere quella parte, in cui le parole della canzone vengono scritte a mo' di fumetto, ascoltando quella canzone. La cosa, almeno con me, ha avuto effetto.

Nel quinto numero si scopre l'identità di Black Hornet, così chi avesse avuto la fortuna di non spoilerarsela leggendo il primo numero della serie parallela dedicata a Kato, da questo momento potrà iniziare a laggerla.

Ancora una volta una copertina trae in inganno e se nelle precedenti venivano mostrati i nuovi Green Hornet e Kato, senza che all'interno ci fossero in coppia i nuovi Green Hornet e Kato, quella del sesto numero, per mano di Ross, ci mostra un bacio che all'interno non avviene. Anche se molto probabilmente qualcosa tra i due prima o poi accadrà.
Meglio per quella del quinto, dove all'interno dell'albo avviene una scena in discoteca simile.

domenica 17 ottobre 2010

Legion of Super-Heroes #1

The Scream Heard 'cross the Universe
Storia: Paul Levitz
Matite: Yildiray Cinar
Chine: Wayne Faucher
Copertina: Cinar e Faucher

Questo inizio mi è moderatamente piaciuto. Inizio di serialità più che di trame dato che vengono ripresi i temi visti in questi ultimi anni come Superman and the Legion of Super-Heroes o Legion of 3 World (due parti della trilogia, come la chiamo io, dedicata al ritorno della Legione originale - il primo capitolo di questa trilogia è Lightining Saga). Però la cosa non pesa più di tanto e anche se non è il solito numero con origini e presentazioni dei personaggi (personalmente mi basta la mini descrizione con nome; provenienza e poteri, basta con 'ste origini riscritte ad ogni numero uno o ad ogni numero celebrativo!) può considerarsi lo stesso uno starting point e sono sicuro che se invece del numero 1, questo fosse stato un numero qualsiasi, nessuno si sarebbe lamentanto considerandolo tranquillamente un normale punto di inizio.

Quelle che sembravano trame slegate alla fine dell'albo si sono riunite tutte e la cosa non so se ritenerla positiva. A me interessavano le vicende di Imra, le vicende del Time Institute o la faccenda di Earth Man, solo inizialmente ma poi mi ritrovo anche qui uno scopiazzamento a Johns e alle sue profezie lanterniane. E che palle! A me già non va a genio il personaggio di Sodam Yat, poi se lo affiancano anche a questi eventi inizio a provare un'intolleranza.

I disegni dell'emergente Cinar li ho trovati deliziosi, a parte per alcuni problemi col chiaroscuro, che come scriveva un amico fanno sembrare i personaggi troppo giovani in alcune pagine e vecchi in altre.

Per il resto, solo curiosità o note.
- ancora una volta nella mini storia della Legione (quella accanto ai credits) viene scritto che si ispirarono a Superman e non a Superboy. Strano dato che ormai da tempo la DC è tornata a usare tranquillamente il nome. Ma meglio così! A parte che nell'ultima pagina di Secret Origin #1 e nell'ultima di questo numero, dove nominano Superboy e la Legione, all'interno delle storie ancora non l'ho visto nominare con quel nome ma solo coi nomi propri (Kal o Clark) o come "misterioso super-boy".
- mi fa strano che i Legionari, ormai adulti, usino ancora i nomi giovanili, a parte Starman e Superman.
- quella della Science Police, Gigi, ma che minchia di nome ha? Porella.
- forse ho letto male il monologo ma Imra non dice Attenzione Spoiler: di non aver mai detto a Garth dei propri sentimenti? Se è così come ha fatto a farci 2 gemelli? Sesso e basta dopo una notte alcolica?
- non mi piacciono gli anelli sull'anulare e Cinar li disegna tutti su quel dito. Con un brillocco del genere, il dito più indicato è il medio.
- a proposito delle lacrime di Yat Attenzione Spoiler: che finendo sul suolo di Oa attivano la lumaca aliena. Ora possibile, che durante i tempi di splendore del pianeta, quando i membri del Corpo andavano e venivano, nessuno abbia mai versato una lacrima sul suolo? Mah.

giovedì 14 ottobre 2010

No Ordinary Family 1x02

Ancora meglio il secondo episodio che inizia a ingranare anche se non prosegue molto sulla trama dei "cattivi". Meglio, è la parte che sopporto di meno, preferisco di gran lunga le vicende della famiglia alle prese coi nuovi poteri, dove cercano di capirci qualcosa di più o di fare esperienze per sfruttarli al meglio.
Come per i fumetti o altri telefilm simili: BASTA con 'sti superereoi contro supercriminali, se raccontate bene, sono fantasiche anche le scene con semplici rapinatori di banche.
Ah! Non mi ero accorto che mamma Stephanie è la Rita di Dexter, , me lo ha fatto notare mia sorella che stasera ha iniziato a vedere la serie con me. Qui è molto più gnocca!
Invece per caso ho scoperto che lui è la Cosa de I Fantastici Quattro (non ho mai visto i film a parte qualche scena).

lunedì 11 ottobre 2010

Cry For Justice

Storia: James Robinson
Matite: Mauro Cascioli; Scott Clark; Ibraim Roberson
Chine: (solo per l'ultimo numero) Cascioli; Clark; Roberson e David Beaty
Copertine: Mauro Cascioli

Dovevo leggerla.
Anche controvoglia dato che ovunque mi girassi, c'era qualcuno pronto a parlarne bene.
La scrive Robinon, quindi un motivo in più.
E poi... E poi sono un nerd, un evento importante a livello di continuity, anche se brutto e scritto male, non me lo perdo.

La mini, che inizialmente doveva essere una serie parallela all'altra della JLA (o una mini che portava a una nuova serie, ora non ricordo), come è successo alla JSA con All Star, partiva con una premessa, spezzare la Lega della Giustizia a casua di divergenze di pensieri, e infatti è proprio così che inizia.
Il problema viene sicuramente dopo, quandi la DC decide di ritornare sui propri passi, facendo scrivere la serie principale a Robinson e elimando questa nuova. Perché "problema"? Perché si evince durante gli eventi che accadono ai protagonisti i quali tornano troppo improvvisamente sui propri passi, proprio come la casa editrice (Hal e Ollie si separano dalla League Attenzione Spoiler: ma poi all'improvviso capiscono di aver sbagliato, ci ripensano e tutti amici come prima, a parte Dinah che resta amareggiata soprattutto nei confronti del marito).

Altro grave problema della miniserie è l'abuso del grimm'n'gritty da parte della DC Comics, in Cry For Justice abbiamo morti, tragedia, gente mutilata, sangue ovunque... Roba da far vomitare i più deboli di stomaco. Ma è un fumetto di supereroi o un fumetto splatter uscito dalla mente del peggior Tarantino?
Inoltre i personaggi vengono già da una crisi (quella "finale") e sono prossimi a un altro evento tragico (Blackest Night). Era proprio necessario un altro evento tragico-catastrofico che addirittura fa crollare i palazzi di più citta causando migliaia di morti?

Sorvolando questi due maggiori difetti (lo so, sembra impossibile ma io ci sono riuscito) la mini non è malaccia, anzi tutta la trama dietro Prometheus è interessante e incolla con curiosità alle pagine e per uno come me che cerca del semplice intrattenimento, alla fin fine può ritenersi soddisfatto. Anche perché è scritta e diretta bene.

I disegni purtroppo non sono stati realizzati tutti da Cascioli, sempre bravissimo, ma anche da Clark, sufficiente, e da Roberson, pessimo, al limite dell'orrido.

giovedì 7 ottobre 2010

No Ordinary Family 1x01

Promossa a pieni voti questa nuova serie TV, nonostante usi cose trite e ritrite.

Gli attori che interpretano i figli non mi fanno impazzire, però. Lui ha la faccia un po' da down e lei mi pare Juliet Lewis, attrice che non mi ha fatto mai impazzire per il suo aspetto, anche se è brava.

Il padre, anche se è bello robusto, mi ha convinto totalmente nel suo ruolo. Credo puntino sul fattore simpatia del personaggio piuttosto che su quello di supermacho.

Rivediamo sul piccolo schermo il reverendo Camden (Stephen Collins), questa volta nel ruolo di superiore di Stephanie (la mamma), il Dr. Dayton King.

A proposito di Stephanie, molto bella la scena al campo da corsa, mi ha ricordato il primo episodio di Flash, che non vedo dalla sua prima messa in onda italiana (deve essermi rimasto proprio impresso). Attenzione Spoiler: Questa volta però i vestiti non si strappano e viene spiegato anche il perché.

L'unica cosa che non mi è piaciuta c'è stata verso il finale, Attenzione Spoiler: l'ennesimo società segreta che fa esperimenti su super esseri (creandoli o controllandoli, questo ancora non si sa ma opto per la prima).
Non so, il tema supereroe in generale non mi stanca quasi mai ma invece quest'altro tema non è di mio gradimento.

Bravissimi i doppiatori italiani.

Per ora è tutto.

sabato 2 ottobre 2010

Supergirl #54

Looking Glass
Storia: Sterling Gates
Matite: Jamal Igle
Chine: Jon Sibal
Copertina: Shane Davis e Grant

Altro bel numero con Jimmy sempre più cool, la cosa non può che farmi piacere e incrocio le dita affinché non torni più per l'ennesima volta il porta caffè del Planet. Negli ultimi 20 anni quante volte lo abbiamo visto evolversi per poi tornare indietro? Negli anni 90 era diventato Mr. Azione e poi? Poi un reboot o qualcos'altro, anche un menefreghismo da parte degli scrittori, riportava tutto allo status quo, che potrebbe risultare funzionante solo nei primi anni, non oggi, dopo che ci lavora da oltre 10 anni. C'è anche una battuta autoironica del povero sventurato.
Nuovo taglio di capelli per Kara, non cambiano molto, sono solo più corti. Mi piacciono.
Invece il nuovo potere di Bizarrogirl lo avrei evitato, l'ho trovato abbastanza assurdo anche usando la sospensione dell'incredulità a potenza massima.
Molto interessante la sottotrama sul bambino e il poliziotto, sono curioso di vedere come procederà.

Mi vorrei soffermare nelle due tavole ambientate al Planet. Bruttezza di Perry a parte che viene disegnato con le sembianze di Dirk Armstrong (pace all'anima sua, non ricordo se sia morto in Last Son o durante le vicende di NK), l'ediore del giornale nomina l'SCU come sostituta alla Science Police, la quale è in ricostruzione. Allora non è stata dimenticata!
Subito dopo chiede di Lois, assente nella redazione per coprire la storia di Superman a Philadephia. Anche se il triangolino negli albi è sparito, la coordinazione tra le seire supermaniane resta e la cosa non può che darmi gioia.
Infine da notare i computer dell'ufficio, sono tutti dei Kord Computers. Marchio della Kord Industries? Immagino proprio di sì.

Per quelli attenti ai particolari, ulteriori annotazioni.
La camera da letto di Supergirl: sorvolando l'impossibilità di immaginare una camera insonorizzata a prova di kryptoniano, nello stanzino segreto ci sono molte cose riguardanti il passato di Kara.
- In alto le varie cinture usate.
- Il frammento dell'S-scudo di Alura, ritrovato dopo l'esplosione di New Krypton su WorS #2.
- Una foto di lei e Wonder Girl che catturano King Shark (?) già vista sulla scrivania di Kara, quando stava su New Krypton (#43).
- Un souvenir della Tour Eiffel probabilmente recuperato dal suo appartamento in Francia.
- Il Blood Petal visto su Superman Secret Files 2010, nell'avventura su Krypton insieme a Thara.
- Un giocattolo di Superman, proveniente molto probabilmente dalla mini World's Finest.
- La fascetta usata quando era disegnata da Garza.
- La parrucca castana indossata nel suo breve periodo liceale, nei panni di Claire Kent.
- Una lancia amazzone del suo periodo di allenamento sull'Isola Paradiso.
- L'elmetto da Flamebird, inspiegabilmente colorato di porpora, dell'avventura a Kandor (Supergirl #6-8).

Copertina veramente bruttina di un Davis irriconoscibile.