Episode Seven: The Son Also Rises
Episode Eight: The Sting
Episode Nine: Orphans
Episode Ten: It's In the Blood
Storia: Kevin Smith
Disegni: Phil Hester (breakdowns) e Jonathan Lau
Copertine: John Cassaday e Alex Ross
Con mio sommo dispiacere si conclude la run di Kevin Smith. Pur non sapendo ancora come si comporterà Hester nei prossimi mesi, già so che mi mancherà lo stravagante scrittore.
Se questa fosse diventata la trama ufficiale del film, sarei andato al cinema volentieri, convinto che ne sarebbe uscito fuori qualcosa di molto bello. E poi chi se li perde i film di Smith!
Credo quindi che sia inutile che aggiunga il mio parere riguardo questa conclusione, si evince dalle mie parole la mia totale soddisfazione.
La stessa cosa non vale per i disegni che in più di un'occasione, vedi le scene di combattimento o di azione, ho trovato con uno story telling di merda che mi ha provocato confusione e smarrimento.
I particolari:
- nel settimo numero a pagina 19 ci sono un paio di errori.
Nel quarto balloon c'è un A di troppo, "that's how you a keep a secret this big."
A che serve il primo articolo indeterminativo?
Invece nel sesto balloon nasce una nuova città, Wasington. Dove sta l'H?
- nel nono numero invece c'è una scena divertente ai danni della famosa catena di caffetterie Starbucks:
- troppo bello e comico come viene sconfitto Black Hornet!
sabato 29 gennaio 2011
giovedì 27 gennaio 2011
Action Comics #893
The Black Ring - Part Four
Storia: Paul Cornell
Matite: Sean Chen
Chine: Wayne Faucher
Copertina: David Finch, Richard Friend e Peter Straigewald
Sembra procedere senza meta questo story arc di Cornell, sicuramente perché pensato per durare svariati numeri ma questo non giova alla lettura, si ha l'impressione di guardare un episodio di Yattaman, solo per citare un esempio. Come il Trio Drombo ad ogni puntata pare, solo all'apparenza, avvicinarsi alla pietra Docroston, Lex alla fine di ogni numero pare sempre più vicino al suo obbiettivo però è evidente che il traguardo sia ancora lontano. E cosa resta a noi lettori? Poco o niente a parte un racconto carino, nulla di più.
I disegni dei due ospiti, Chen e Faucher, sono buoni e non fanno rimpiangere Woods, finito chissà dove (a letto con l'influenza-DC?).
Trovo solo odiosa un'usanza moderna, quella di copiaincollare le tavole quando qualcun altro sta gurdando la stessa scena da un monitor o qualcosa di simile.
Particolari:
- Ho scoperto un nuovo lato di Grodd, una versione che fa molto Hannibal Lecther (mangia cervelli) e devo dire che non mi piace, a prescindere che lo abbia sempre fatto o meno.
- Parlando sempre dello scimmione, perché non scopre il doppio gioco di Lex quando prende le informazioni dal robo-Lois? Anch'essa era programmata per mandare sulla strada sbagliata l'antagonista di questo mese?
Storia: Paul Cornell
Matite: Sean Chen
Chine: Wayne Faucher
Copertina: David Finch, Richard Friend e Peter Straigewald
Sembra procedere senza meta questo story arc di Cornell, sicuramente perché pensato per durare svariati numeri ma questo non giova alla lettura, si ha l'impressione di guardare un episodio di Yattaman, solo per citare un esempio. Come il Trio Drombo ad ogni puntata pare, solo all'apparenza, avvicinarsi alla pietra Docroston, Lex alla fine di ogni numero pare sempre più vicino al suo obbiettivo però è evidente che il traguardo sia ancora lontano. E cosa resta a noi lettori? Poco o niente a parte un racconto carino, nulla di più.
I disegni dei due ospiti, Chen e Faucher, sono buoni e non fanno rimpiangere Woods, finito chissà dove (a letto con l'influenza-DC?).
Trovo solo odiosa un'usanza moderna, quella di copiaincollare le tavole quando qualcun altro sta gurdando la stessa scena da un monitor o qualcosa di simile.
Particolari:
- Ho scoperto un nuovo lato di Grodd, una versione che fa molto Hannibal Lecther (mangia cervelli) e devo dire che non mi piace, a prescindere che lo abbia sempre fatto o meno.
- Parlando sempre dello scimmione, perché non scopre il doppio gioco di Lex quando prende le informazioni dal robo-Lois? Anch'essa era programmata per mandare sulla strada sbagliata l'antagonista di questo mese?
martedì 25 gennaio 2011
Teen Titans #89
Bruised Egos
Storia: J. T. Krull
Matite: Nicola Scott
Chine: Doug Hazlewood
Copertina: N. Scott; D. Hazlewood e Wright
La seconda parte del duo Krull/Scott non delude e vengono portate avanti due trame, quella dell'odioso Damian, sempre più odioso e sempre più da cancellare dal DCU, e quella di Barney, il ragazzo problematico introdotto nello scorso numero.
Il tutto, scusate se sono sempre ripetitivo quando commento le storie di Krull, in un ottimo bilanciamento tra bei dialoghi e bella trama.
Viene introdotta anche una nuova sottotrama. Ma solo una pagina ambientata in india. Vedremo nei prossimi numeri dove porterà.
Lo riterrei un albo perfetto se non fossi continuamente infastidito dal figlio di Batman.
Scusate ma non ce la faccio proprio a digerirlo. Vorrei tanto che Superboy gli calasse le braghe e iniziasse a sculacciarlo con la super forza, come facevano i genitori di una volta. Quel vecchio metodo sì che riaddrizzava i figli!
Per fortuna però ci sono anche scene come questa che mi addolciscono la pillola:
Storia: J. T. Krull
Matite: Nicola Scott
Chine: Doug Hazlewood
Copertina: N. Scott; D. Hazlewood e Wright
La seconda parte del duo Krull/Scott non delude e vengono portate avanti due trame, quella dell'odioso Damian, sempre più odioso e sempre più da cancellare dal DCU, e quella di Barney, il ragazzo problematico introdotto nello scorso numero.
Il tutto, scusate se sono sempre ripetitivo quando commento le storie di Krull, in un ottimo bilanciamento tra bei dialoghi e bella trama.
Viene introdotta anche una nuova sottotrama. Ma solo una pagina ambientata in india. Vedremo nei prossimi numeri dove porterà.
Lo riterrei un albo perfetto se non fossi continuamente infastidito dal figlio di Batman.
Scusate ma non ce la faccio proprio a digerirlo. Vorrei tanto che Superboy gli calasse le braghe e iniziasse a sculacciarlo con la super forza, come facevano i genitori di una volta. Quel vecchio metodo sì che riaddrizzava i figli!
Per fortuna però ci sono anche scene come questa che mi addolciscono la pillola:
Young Justice 1x03
Welcome to Happy Harbor
Carino anche il terzo episodio, nulla di trascendentale ma si lascia guardare beatamente.
Parlando di un paio di particolari negativi, come per il pilot non mi piace quando Robin sghignazza nell'ombra... Ma chi è, il figlio del Joker?
E poi chi è questo Superboy scontroso? Va bene che non siamo nel DCU e questo oltre ad essere stato creato in un contesto diverso, ha anche subito dei traumi, però avrei preferito rivedere il Superboy buffone/sbruffone dei fumetti degli anni 90. Mi manca quel personaggio, tenendo in conto che ormai non è più così neanche nei fumetti (troppo malinconico e pensieroso, insomma, un nuovo Peter Parker).
Carino anche il terzo episodio, nulla di trascendentale ma si lascia guardare beatamente.
Parlando di un paio di particolari negativi, come per il pilot non mi piace quando Robin sghignazza nell'ombra... Ma chi è, il figlio del Joker?
E poi chi è questo Superboy scontroso? Va bene che non siamo nel DCU e questo oltre ad essere stato creato in un contesto diverso, ha anche subito dei traumi, però avrei preferito rivedere il Superboy buffone/sbruffone dei fumetti degli anni 90. Mi manca quel personaggio, tenendo in conto che ormai non è più così neanche nei fumetti (troppo malinconico e pensieroso, insomma, un nuovo Peter Parker).
giovedì 20 gennaio 2011
Rise and Fall /2
The Fall of Green Arrow - Part II
Testi: J. T. Krul
Disegni: Federico Dallocchio
Copertina: Mauro Cascioli
Ultimo numero per la serie di Green Arrow, partita in coppia con Black Canary ma divenuta un assolo negli ultimi mesi, in vista della terza nuova serie.
Ha senso questa ripartenza dato che lo scrittore resterà lo stesso? Secondo me no, però lo abbineranno al fatto che questo sarà un corso del tutto nuovo per Ollie.
Parlando di questo numero avrei poco da dire dato che il soggetto non è nulla di che ma dato che Krull continua a fare centro, non posso che elogiare ancora una volta questo autore che condisce tutto in modo ottimo tra bellissimi dialoghi e belle sequenze.
Mi sono trovato giusto spaesato un attimo quando Dinah ha nominato i due figli di Ollie... Di Connor ne avevo sentito parlare (in rete e nelle scorse vicende), anche se ho rimosso gran parte delle nozioni, ma dell'altro non mi pare. Ma vabbè, chissene, sono riuscito a godermi ugualmente il racconto.
I disegni li ho trovati altanelanti.
Staring Into the Abyss
Testi: J. T. Krul
Matite: Geraldo Borges e Kevin Sharpe
Chine: Marlo Alquizia e Mark McKenna
Copertina: Greg Horn
In questa seconda parte della mini sono poche le cose che non mi hanno convinto.
Ad esempio:
- ho trovato Dinah un po' ingenua nel chiedere a Roy se fosse FELICE per la morte di Prometheus. Ovviamente lui resta allibito, cazzo, ha appena perso la figlia, ma che cazzo di domande fai? Non esiste la felicità dopo un evento tragico del genere.
Il bravissimo Krull poteva evitarlo...
- Roy è ingiusto con Ollie, non è vero che non è mai stato un padre per lui. Va bene il momento di rabbia dovuto alla perdita ma quando ti bucavi chi c'era accanto a te per farti uscire dal tunnel della droga?
- Siamo in un mondo dove la tecnologia permette cose inimagginabili, come un braccio meccanico che si muove a tuo piacimento con estrema facilità e come lo monta Cyborg? Come se dovesse sbudellare un maiale... Mah!
Domestic Disturbance
Testi: J. T. Krul
Matite: Geraldo Borges, Kevin Sharpe e Sergio Ariño
Chine: Marlo Alquizia e John Dell
Copertina: Greg Horn
La terza parte fila lisca come l'olio.
Un po' esagerato il finale tra lui e Cheshire, dopo un evento del genere non penso proprio che finisci Attenzione Spoiler: col fare sesso, per di più dopo una lotta violenta.
Giustificato ma del tutto evitabile Roy che Attenzione Spoiler: fa cilecca. C'era proprio bisogno di riportarlo chiaramente nel dialogo? Va bene che tra sangue e arti strappati, un allusione al sesso è niente, però...
Invece rivedere Roy Attenzione Spoiler: cedere all'eroina è stato scioccante!
Point of No Return
Testi: J. T. Krul
Matite: Geraldo Borges, Kevin Sharpe e Fabio Jansen
Chine: Marlo Alquizia e Scott Hanna
Copertina: Greg Horn
E dopo 3 numeri che mi hanno lasciato a bocca aperta, l'ultimo non è da meno e sciocca ancora più del precedente, con un Roy che tocca ancora di più il fondo. Ormai la perdita della figlia lo ha portato ad oltrepassare la linea, il punto di non ritorno (anche se nei comics 'sta frase fa ridere dato che il ritorno allo status quo è all'ordine del giorno).
Certo, più che l'ascesa di Arsenal (che in effetti "ritorna"), questa mini è decisamente la caduta di Roy. Ma visto quello che era accaduto nella mini Cry For Justice, la cosa era inevitabile.
Miniserie bellissima, scritta e raccontata bene con un Krull in formissima, scatenato. Capace di tenermi incollato per tutta la durata e di farmi avvicinare alla Arrow Family nonostante non sia mai stato un amante di questi personaggi.
Disegni buoni. Borges non è male, anzi, però si è fatto aiutare troppo dagli altri e non riesco a capire se senza quegli aiuti sarebbe stato migliore o peggiore.
Anche le chine hanno visto troppe mani, quindi stesso discorso.
Testi: J. T. Krul
Disegni: Federico Dallocchio
Copertina: Mauro Cascioli
Ultimo numero per la serie di Green Arrow, partita in coppia con Black Canary ma divenuta un assolo negli ultimi mesi, in vista della terza nuova serie.
Ha senso questa ripartenza dato che lo scrittore resterà lo stesso? Secondo me no, però lo abbineranno al fatto che questo sarà un corso del tutto nuovo per Ollie.
Parlando di questo numero avrei poco da dire dato che il soggetto non è nulla di che ma dato che Krull continua a fare centro, non posso che elogiare ancora una volta questo autore che condisce tutto in modo ottimo tra bellissimi dialoghi e belle sequenze.
Mi sono trovato giusto spaesato un attimo quando Dinah ha nominato i due figli di Ollie... Di Connor ne avevo sentito parlare (in rete e nelle scorse vicende), anche se ho rimosso gran parte delle nozioni, ma dell'altro non mi pare. Ma vabbè, chissene, sono riuscito a godermi ugualmente il racconto.
I disegni li ho trovati altanelanti.
Staring Into the Abyss
Testi: J. T. Krul
Matite: Geraldo Borges e Kevin Sharpe
Chine: Marlo Alquizia e Mark McKenna
Copertina: Greg Horn
In questa seconda parte della mini sono poche le cose che non mi hanno convinto.
Ad esempio:
- ho trovato Dinah un po' ingenua nel chiedere a Roy se fosse FELICE per la morte di Prometheus. Ovviamente lui resta allibito, cazzo, ha appena perso la figlia, ma che cazzo di domande fai? Non esiste la felicità dopo un evento tragico del genere.
Il bravissimo Krull poteva evitarlo...
- Roy è ingiusto con Ollie, non è vero che non è mai stato un padre per lui. Va bene il momento di rabbia dovuto alla perdita ma quando ti bucavi chi c'era accanto a te per farti uscire dal tunnel della droga?
- Siamo in un mondo dove la tecnologia permette cose inimagginabili, come un braccio meccanico che si muove a tuo piacimento con estrema facilità e come lo monta Cyborg? Come se dovesse sbudellare un maiale... Mah!
Domestic Disturbance
Testi: J. T. Krul
Matite: Geraldo Borges, Kevin Sharpe e Sergio Ariño
Chine: Marlo Alquizia e John Dell
Copertina: Greg Horn
La terza parte fila lisca come l'olio.
Un po' esagerato il finale tra lui e Cheshire, dopo un evento del genere non penso proprio che finisci Attenzione Spoiler: col fare sesso, per di più dopo una lotta violenta.
Giustificato ma del tutto evitabile Roy che Attenzione Spoiler: fa cilecca. C'era proprio bisogno di riportarlo chiaramente nel dialogo? Va bene che tra sangue e arti strappati, un allusione al sesso è niente, però...
Invece rivedere Roy Attenzione Spoiler: cedere all'eroina è stato scioccante!
Point of No Return
Testi: J. T. Krul
Matite: Geraldo Borges, Kevin Sharpe e Fabio Jansen
Chine: Marlo Alquizia e Scott Hanna
Copertina: Greg Horn
E dopo 3 numeri che mi hanno lasciato a bocca aperta, l'ultimo non è da meno e sciocca ancora più del precedente, con un Roy che tocca ancora di più il fondo. Ormai la perdita della figlia lo ha portato ad oltrepassare la linea, il punto di non ritorno (anche se nei comics 'sta frase fa ridere dato che il ritorno allo status quo è all'ordine del giorno).
Certo, più che l'ascesa di Arsenal (che in effetti "ritorna"), questa mini è decisamente la caduta di Roy. Ma visto quello che era accaduto nella mini Cry For Justice, la cosa era inevitabile.
Miniserie bellissima, scritta e raccontata bene con un Krull in formissima, scatenato. Capace di tenermi incollato per tutta la durata e di farmi avvicinare alla Arrow Family nonostante non sia mai stato un amante di questi personaggi.
Disegni buoni. Borges non è male, anzi, però si è fatto aiutare troppo dagli altri e non riesco a capire se senza quegli aiuti sarebbe stato migliore o peggiore.
Anche le chine hanno visto troppe mani, quindi stesso discorso.
mercoledì 19 gennaio 2011
Supergirl #56
Mad World
Storia: Sterling Gates
Matite: Jamal Igle
Chine: Jon Sibal
Copertina: Guy Major
Penultima parte dello story arc con Bizzarrogirl. Storia che continua su ottimi livelli, come poche altre made in DC.
Johns aveva fatto bene reintroducendo il Bizarro World (che poi, detto fra noi, è stata una delle tante scopiazzature ad All Star Superman di Morrison) ma Gates fa addirittura meglio, riuscendo ad arricchire questo mondo, come ad esempio un Bizarro Luthor che parla correttamente solo perché è il più intelligente del pianeta. Oppure la scusa che lo stesso personaggio dà ai vari modi di parlare e cioè per i dialetti. Ancora rido se ci penso!
Unico contro che ho trovato nell'albeto è stato il paragone che fa Kara tra la madre Alura e Dr. Light (Kimio). La prima ha torturato il prigioniero (Reactron), invece le intenzioni della seconda erano solo quelle di studiare l'essere (che non significa far del male) e tenerlo rinchiuso evitando altre morti.
Metterle sullo stesso piano mi è sembrato assurdo.
Venendo ai disegni, senza ripetermi coi vari elogi, voglio solo riportare una tavola:
Da notare che solo con un'immagine il tema è sempre quello di un mondo che "gira al contrario", se il razzo del piccolo Kal-El lasciava Krypton nel momento dell'esplosione, il razzo in cui sono Kara e la sua versione bizzarra va verso la Terra bizzarra in distruzione invece di scapparne.
Storia: Sterling Gates
Matite: Jamal Igle
Chine: Jon Sibal
Copertina: Guy Major
Penultima parte dello story arc con Bizzarrogirl. Storia che continua su ottimi livelli, come poche altre made in DC.
Johns aveva fatto bene reintroducendo il Bizarro World (che poi, detto fra noi, è stata una delle tante scopiazzature ad All Star Superman di Morrison) ma Gates fa addirittura meglio, riuscendo ad arricchire questo mondo, come ad esempio un Bizarro Luthor che parla correttamente solo perché è il più intelligente del pianeta. Oppure la scusa che lo stesso personaggio dà ai vari modi di parlare e cioè per i dialetti. Ancora rido se ci penso!
Unico contro che ho trovato nell'albeto è stato il paragone che fa Kara tra la madre Alura e Dr. Light (Kimio). La prima ha torturato il prigioniero (Reactron), invece le intenzioni della seconda erano solo quelle di studiare l'essere (che non significa far del male) e tenerlo rinchiuso evitando altre morti.
Metterle sullo stesso piano mi è sembrato assurdo.
Venendo ai disegni, senza ripetermi coi vari elogi, voglio solo riportare una tavola:
Da notare che solo con un'immagine il tema è sempre quello di un mondo che "gira al contrario", se il razzo del piccolo Kal-El lasciava Krypton nel momento dell'esplosione, il razzo in cui sono Kara e la sua versione bizzarra va verso la Terra bizzarra in distruzione invece di scapparne.
lunedì 17 gennaio 2011
Superman #703
Grounded - Part Three
Storia: J. Michael Straczynski
Matite: Eddy Barrows
Chine: J.P. Mayer
Copertina: John Cassaday e David Baron
Grounded arriva alla terza parte, sempre con bei dialoghi e vicende raccontate veramente bene.
Purtroppo però come al solito ci sono cose qua e là che fanno storcere il naso come ad esempio un Superman sempre disponibile a una scazzottata gratuita ma che si dimentica dei danni che reca durante essa. Dai, non hai Doomsday di fronte, usa un attimo la tua superintelligenza ed evita certi disagi urbani. Come ho detto in passato, mi manca l'Uomo d'Acciaio degli anni 90, quello che si preoccupava prima dei passanti e poi di tutto il resto (anche se pure quello non mancava a distruggere l'ambiente circostante).
Altra cosa, JMS pare dimenticarsi completamente di Clark Kent, la connessione tra il protagonista e gli umani. Che senso ha il discorso di Dick, seppure bellissimo, riguardo il varcare la soglia per sempre? Ci sono sempre le doppie identità per farti tornare indietro.
Passando ai disegni ma continuando a parlare del discorso di Dick, ho trovato davvero ben fatta la tavola in cui l'Azzurrone si dissolve all'orizzonte, un perfetto mix con le didascalie che riportavano le parole del nuovo Batman.
Ma quella tavola è solo il top, tutto l'albo è disegnato in modo ottimo.
Invece una cosa che non mi ha fatto semplicemente storcere il naso ma che boccio proprio è stata la funzione del cristallo che mi ha ricordato quella orribile che ha la kryptonite nel telefilm Smallville.
Magari è solo un richiamo alle storie Silver Age dell'Uomo d'Acciaio, in cui i kryptoniani della Zona Fantasma in qualche modo grazie al cristallo controllavano le persone... Ma per ora mi ricorda più il bruttissimo telefilm.
Ciliegina sulla torta: il finale, con ancora una volta la domanda se Superman faccia più male che bene al mondo. E bastaaaa... Che palle!
Storia: J. Michael Straczynski
Matite: Eddy Barrows
Chine: J.P. Mayer
Copertina: John Cassaday e David Baron
Grounded arriva alla terza parte, sempre con bei dialoghi e vicende raccontate veramente bene.
Purtroppo però come al solito ci sono cose qua e là che fanno storcere il naso come ad esempio un Superman sempre disponibile a una scazzottata gratuita ma che si dimentica dei danni che reca durante essa. Dai, non hai Doomsday di fronte, usa un attimo la tua superintelligenza ed evita certi disagi urbani. Come ho detto in passato, mi manca l'Uomo d'Acciaio degli anni 90, quello che si preoccupava prima dei passanti e poi di tutto il resto (anche se pure quello non mancava a distruggere l'ambiente circostante).
Altra cosa, JMS pare dimenticarsi completamente di Clark Kent, la connessione tra il protagonista e gli umani. Che senso ha il discorso di Dick, seppure bellissimo, riguardo il varcare la soglia per sempre? Ci sono sempre le doppie identità per farti tornare indietro.
Passando ai disegni ma continuando a parlare del discorso di Dick, ho trovato davvero ben fatta la tavola in cui l'Azzurrone si dissolve all'orizzonte, un perfetto mix con le didascalie che riportavano le parole del nuovo Batman.
Ma quella tavola è solo il top, tutto l'albo è disegnato in modo ottimo.
Invece una cosa che non mi ha fatto semplicemente storcere il naso ma che boccio proprio è stata la funzione del cristallo che mi ha ricordato quella orribile che ha la kryptonite nel telefilm Smallville.
Magari è solo un richiamo alle storie Silver Age dell'Uomo d'Acciaio, in cui i kryptoniani della Zona Fantasma in qualche modo grazie al cristallo controllavano le persone... Ma per ora mi ricorda più il bruttissimo telefilm.
Ciliegina sulla torta: il finale, con ancora una volta la domanda se Superman faccia più male che bene al mondo. E bastaaaa... Che palle!
sabato 15 gennaio 2011
Batman Incorporated #2
Resurrector!
Storia: Grant Morrison
Matite: Yanick Paquette
Chine: Michel Lacombe
Copertina: J.H. Williams e Paquette
Continua nel migliore dei modi questo viaggio di Batman in Giappone con un perfetto dosaggio di azione ed ottimi dialoghi.
Conclusione più che soddisfacente! E mi riferisco soprattutto all'epilogo di Mr. Unknown.
Come per il primo numero, se proprio vogliamo trovare un difetto con la lente d'ingrandimento, questo mese tocca alla scena col bisturi all'obitorio. Ma possiamo passarci sopra visto il personaggio... Oddio, la conseguente scena con la spillatrice l'avrei evitata però.
Storia: Grant Morrison
Matite: Yanick Paquette
Chine: Michel Lacombe
Copertina: J.H. Williams e Paquette
Continua nel migliore dei modi questo viaggio di Batman in Giappone con un perfetto dosaggio di azione ed ottimi dialoghi.
Conclusione più che soddisfacente! E mi riferisco soprattutto all'epilogo di Mr. Unknown.
Come per il primo numero, se proprio vogliamo trovare un difetto con la lente d'ingrandimento, questo mese tocca alla scena col bisturi all'obitorio. Ma possiamo passarci sopra visto il personaggio... Oddio, la conseguente scena con la spillatrice l'avrei evitata però.
Superboy #2
Smallville Attacks! - Part Two
Storia: Jeff Lemire
Disegni: Pier Gallo
Copertina: Phil Noto
In questo secondo numero la serie ingrana veramente bene.
Sebbene la storia non sia colma, succedono cose a sufficienza.
Interessanti e ben gestiti tutti i comprimari.
Disegni molto belli anche stavolta.
Note:
- bella l'idea delle Rane Parassita anche se avrei evitato di metterle in costume...
- sempre più interessante il personaggio di Simon, una degna spalla per Superboy, sperando che non sia destinato a diventare il prossimo Luthor.
- il simbolo che si vede tra i frammenti della macchina che imprigionava Gilliam non è lo stesso di Arion?
E ora vediamo cosa succede nei prossimi numeri con questo misterioso "silo".
Storia: Jeff Lemire
Disegni: Pier Gallo
Copertina: Phil Noto
In questo secondo numero la serie ingrana veramente bene.
Sebbene la storia non sia colma, succedono cose a sufficienza.
Interessanti e ben gestiti tutti i comprimari.
Disegni molto belli anche stavolta.
Note:
- bella l'idea delle Rane Parassita anche se avrei evitato di metterle in costume...
- sempre più interessante il personaggio di Simon, una degna spalla per Superboy, sperando che non sia destinato a diventare il prossimo Luthor.
- il simbolo che si vede tra i frammenti della macchina che imprigionava Gilliam non è lo stesso di Arion?
E ora vediamo cosa succede nei prossimi numeri con questo misterioso "silo".
mercoledì 5 gennaio 2011
E' nato "Superman L'Uomo d'Acciaio"
Il nuovo blog dedicato interamente a Superman, di cui io sono parte attiva!
Blog per modo di dire, è solo strutturato come questi, altrimenti è un sito di notizie e recensioni sul primo supereroe.
Amanti dell'Azzurrone accorrete numerosi per essere sempre informati riguardo il personaggio.
Blog per modo di dire, è solo strutturato come questi, altrimenti è un sito di notizie e recensioni sul primo supereroe.
Amanti dell'Azzurrone accorrete numerosi per essere sempre informati riguardo il personaggio.
martedì 4 gennaio 2011
Batman Incorporated #1
Mr Unknown Is Dead
Storia: Grant Morrison
Matite: Yanick Paquette
Chine: Michel Lacombe
Copertina: J.H. Williams e Paquette, con Michel Lacombe e Nathan Fairbairn
Ho provato questo primo numero inizialmente via boomdotto.
Mi è piaciuto, l'ho trovato molto carino, trama interessante, scrittura scorrevole, eventi lineari con una sottotrama che vedremo svilupparsi nel corso dei prossimi numeri. Questo mi ha spinto ad iniziare la mia prima serie batmaniana in albetti (finora solo volumi, qualche albo italiano e tanto boomdotto).
Avendolo finalmente tra le mani l'ho sfogliato e leggiucchiato di nuovo. Il giudizio è rimasto positivo e non mi pento della mia decisione.
A voler essere pignoli è stata macabra giusto la scena inizale con l'acido.
Disegni molto buoni fatta eccezione per il mento di Bruce, troppo pronunciato, peggio di quello di Timm.
Storia: Grant Morrison
Matite: Yanick Paquette
Chine: Michel Lacombe
Copertina: J.H. Williams e Paquette, con Michel Lacombe e Nathan Fairbairn
Ho provato questo primo numero inizialmente via boomdotto.
Mi è piaciuto, l'ho trovato molto carino, trama interessante, scrittura scorrevole, eventi lineari con una sottotrama che vedremo svilupparsi nel corso dei prossimi numeri. Questo mi ha spinto ad iniziare la mia prima serie batmaniana in albetti (finora solo volumi, qualche albo italiano e tanto boomdotto).
Avendolo finalmente tra le mani l'ho sfogliato e leggiucchiato di nuovo. Il giudizio è rimasto positivo e non mi pento della mia decisione.
A voler essere pignoli è stata macabra giusto la scena inizale con l'acido.
Disegni molto buoni fatta eccezione per il mento di Bruce, troppo pronunciato, peggio di quello di Timm.
DC Comics' March 2011 Solicitations
Superman #709 come ospite ha il buon vecchio Flash. La cosa non mi dispiace ma spero di non vedere l'ennesima gara. Ce ne sono state di belle in passato, ricordiamo con piacere quelle e non ripetiamole, soprattutto in un momento pessimista dell'Azzurrone.
Action Comics #899 ripropone un team-up che adoro sempre, quello tra Lex e Brainiac. Anche se ho trovato l'ultimo, nel periodo di New Krypton, veramente senza un vero scopo e che non ha portato a nulla. Leggendo Adventure Comics di Johns pareva stessero orchestrando qualcosa (vedi il clone) ma poi che fine ha fatto? Nel dimenticatoio tra le mille cose che semina lo scrittore ma che poi si dimentica di raccogliere o far raccogliere per lui.
Su Superboy #5 invece c'è la prima corsa tra il Ragazzo d'Acciaio e Kid Flash, come annunciato nel teaser del primo numero.
A differenza di quello tra Superman e Flash sono curioso di vederla dato che è la prima volta.
Non che ne sentissi tutta 'sta necessità ma dato che il convento lo passa, me lo godo volentieri, soprattutto per via del bravissimo scrittore.
La coperitna comunque non mi piace, Sboy pare un trentenne...
Il one-shot di Jimmy Olsen non me lo perdo di certo, mi sta piacendo il periodo che sta passando. Ha smesso di portare caffè al capo ed è tutto di guadagnato per delle trame interessanti.
Ho letto solo la prima parte della co-feature su AC e ne sono rimasto soddisfatto, soprattutto per i disegni.
Stupenda la copertina della Conner! Anche se Supergirl che fa la calzetta non l'ho capita.
Action Comics #899 ripropone un team-up che adoro sempre, quello tra Lex e Brainiac. Anche se ho trovato l'ultimo, nel periodo di New Krypton, veramente senza un vero scopo e che non ha portato a nulla. Leggendo Adventure Comics di Johns pareva stessero orchestrando qualcosa (vedi il clone) ma poi che fine ha fatto? Nel dimenticatoio tra le mille cose che semina lo scrittore ma che poi si dimentica di raccogliere o far raccogliere per lui.
Su Superboy #5 invece c'è la prima corsa tra il Ragazzo d'Acciaio e Kid Flash, come annunciato nel teaser del primo numero.
A differenza di quello tra Superman e Flash sono curioso di vederla dato che è la prima volta.
Non che ne sentissi tutta 'sta necessità ma dato che il convento lo passa, me lo godo volentieri, soprattutto per via del bravissimo scrittore.
La coperitna comunque non mi piace, Sboy pare un trentenne...
Il one-shot di Jimmy Olsen non me lo perdo di certo, mi sta piacendo il periodo che sta passando. Ha smesso di portare caffè al capo ed è tutto di guadagnato per delle trame interessanti.
Ho letto solo la prima parte della co-feature su AC e ne sono rimasto soddisfatto, soprattutto per i disegni.
Stupenda la copertina della Conner! Anche se Supergirl che fa la calzetta non l'ho capita.
lunedì 3 gennaio 2011
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