giovedì 15 dicembre 2011
venerdì 2 dicembre 2011
Uncharted 3
E finito anche questo CAPOLAVORO, in lizza insieme a Batman per il miglior gioco dell'anno. Per me, non interessandomi Arkham City, il vincitore è il videogioco della Naughty Dog. Spettacolo puro! Forse l'unico, tra quelli dell'ultima generazione di console, che riesco a finire in meno di una settimana senza che alla lunga mi stanchi e mi costringa a fare delle pause forzate per mancanza di voglia.
Non confondete la longevità di Ucharted 3, perché SEMBRA corto, a causa della linearità e del modo in cui ti coinvolge, anzi, ti incastra. In realtà non è affatto corto.
Non confondete la longevità di Ucharted 3, perché SEMBRA corto, a causa della linearità e del modo in cui ti coinvolge, anzi, ti incastra. In realtà non è affatto corto.
I commenti sono disabilitati dato che ho fatto una nuova recensione del videogioco. Per commentare, usate il nuovo post:
Modificato il 12/07/2021 ore 07:10
domenica 23 ottobre 2011
Prince of Persia (PS3)
Preso dall'entusiasmo de Le Sabbie Dimenticate, ho subito comprato anche questo (9,90 € da GameStop).
Non è il massimo, paragonato alle controparti classiche, e la giocabilità è inferiore al capitolo sopra citato. Inoltre Elika, la compagna che vi seguirà per tutta l'avventura, più che un aiuto, spesso e volentieri risulta un bastone tra le ruote. Per intenderci era meno ingombrante la ragazza scassapalle del bellissimo Enslaved.
Altro difetto sono i vari livelli troppo simili tra loro che rendono il gioco piuttosto ripetitivo.
Non è il massimo, paragonato alle controparti classiche, e la giocabilità è inferiore al capitolo sopra citato. Inoltre Elika, la compagna che vi seguirà per tutta l'avventura, più che un aiuto, spesso e volentieri risulta un bastone tra le ruote. Per intenderci era meno ingombrante la ragazza scassapalle del bellissimo Enslaved.
Altro difetto sono i vari livelli troppo simili tra loro che rendono il gioco piuttosto ripetitivo.
domenica 16 ottobre 2011
Prince of Persia: Le Sabbie Dimenticate
Preso da Game Stop a 13,50 € e pienamente soddisfatto dal'acquisto, davvero un gran bel gioco!
Era dal primo capitolo che non mi divertivo così tanto, è fatto troppo bene, per 3 giorni mi sono incastrato davanti la PS3, cosa che mi succede raramente.
Ha tutto ciò che mi piace, arrampicate folli con percorsi da scoprire, è lineare e non ha troppi combattimenti.
Peccato l'elemento GDR riguardo il potenziamento del personaggio, che non sopporto mai ma che però è davvero lieve e semplice da utilizzare.
Era dal primo capitolo che non mi divertivo così tanto, è fatto troppo bene, per 3 giorni mi sono incastrato davanti la PS3, cosa che mi succede raramente.
Ha tutto ciò che mi piace, arrampicate folli con percorsi da scoprire, è lineare e non ha troppi combattimenti.
Peccato l'elemento GDR riguardo il potenziamento del personaggio, che non sopporto mai ma che però è davvero lieve e semplice da utilizzare.
lunedì 3 ottobre 2011
Vasco vattene in pensione, vecchio rincoglionito!
Il mio odio per questo personaggio è risaputo ma ogni volta ne combina una nuova, direttamente o indirettamente, per farsi odiare ancora di più.
Questo misero rincoglionito ubriacone, incapace di scrivere un testo sensato... ma non perché sotto l'effetto di sostanze stupefacenti come i poeti maledetti (rispetto per quei veri artisti), bensì perché è proprio un musicista handicappato (con tutto il rispetto per gli handicappati) che per qualche strano fato (ha venduto l'anima al diavolo?) è riuscito ad avere successo di fronte ad un grandissimo numero di pecore.
Ecco l'ultima cosa che ha combinato:
Questo misero rincoglionito ubriacone, incapace di scrivere un testo sensato... ma non perché sotto l'effetto di sostanze stupefacenti come i poeti maledetti (rispetto per quei veri artisti), bensì perché è proprio un musicista handicappato (con tutto il rispetto per gli handicappati) che per qualche strano fato (ha venduto l'anima al diavolo?) è riuscito ad avere successo di fronte ad un grandissimo numero di pecore.
Ecco l'ultima cosa che ha combinato:
Nonciclopedia chiude: "Colpa di Vasco Rossi"Continua qui.
"Nonciclopedia - si legge sull'homepage - chiude i battenti a tempo indeterminato per colpa di quelle persone che si prendono troppo sul serio. Un sentito ringraziamento a Vasco Rossi e ai suoi avvolt... avvocati".
I responsabili del sito hanno deciso di chiudere i battenti dopo che Vasco Rossi, tramite i suoi avvocati, ha querelato il sito satirico per diffamazione. Il primo avvertimento era arrivato agli amministratori del sito nell'aprile del 2010: gli avvocati di Vasco chiedevano la rimozione della pagina dedicata al rocker italiano.
I responsabili di Nonciclopedia dichiarano di aver contattato più volte i legali del cantante per accordarsi sull'eliminazione delle parti diffamatorie riguardarti il loro assistito, non ricevendo però alcuna risposta.
Non ho parole, solo parolacce... hanno già detto tutto i mitici di Nonciclopedia, quindi mi congedo mandando a cagare tutti quelli che hanno contribuito a far diventare qualcuno 'sto cerebroleso.
giovedì 22 settembre 2011
Young Justice 1x10
Targets
Torna finalmente dopo svariati mesi questa bella serie aniamata e lo fa con una puntata davvero gradevole, ancora una volta divisa in due tra azione e vita quotidiana.
Ovviamente da amante della soap opera e della vita quitidiana di un supereroe, che sia di liceali, universitari o lavoratori, la mia parte preferita è stata quella dedicata a Superboy e Miss Martian durante il loro primo giorno di scuola. Anche se si è trattato della parte meno longeva dell'episodio, è stata realizzata molto bene e il fatto che non sia stata interrotta da qualche emergenza, me l'ha fatta apprezzare ancora di più.
Invece per quanto riguarda la trama principale, è proseguita la sottotrama che riguarda The Light, incentrata tutta su Red Arrow e il mio personaggio preferito, Lex Luthor, coi vari comprimari come Ra's Al Ghul e Ceshire (ex moglie di Roy Harper nella continuity pre-Flashpoint, non a caso è da notare il flirt tra i due).
Tutto molto interessante, nonostante ogni volta che veniva trattata questa vicenda, non vedevo l'ora che si tornasse sui due neo liceali.
Torna finalmente dopo svariati mesi questa bella serie aniamata e lo fa con una puntata davvero gradevole, ancora una volta divisa in due tra azione e vita quotidiana.
Ovviamente da amante della soap opera e della vita quitidiana di un supereroe, che sia di liceali, universitari o lavoratori, la mia parte preferita è stata quella dedicata a Superboy e Miss Martian durante il loro primo giorno di scuola. Anche se si è trattato della parte meno longeva dell'episodio, è stata realizzata molto bene e il fatto che non sia stata interrotta da qualche emergenza, me l'ha fatta apprezzare ancora di più.
Invece per quanto riguarda la trama principale, è proseguita la sottotrama che riguarda The Light, incentrata tutta su Red Arrow e il mio personaggio preferito, Lex Luthor, coi vari comprimari come Ra's Al Ghul e Ceshire (ex moglie di Roy Harper nella continuity pre-Flashpoint, non a caso è da notare il flirt tra i due).
Tutto molto interessante, nonostante ogni volta che veniva trattata questa vicenda, non vedevo l'ora che si tornasse sui due neo liceali.
venerdì 19 agosto 2011
Diabolik anno L - n. 8; Diabolik - Gli Anni Del Terrore Vol 1
Ero in vacanza e non sapevo cosa leggere in spiaggia. La DC m'ha rotto le palle e non mi sono portato nulla della miriade di cose che ho da leggere. Extra DC ho poco. Così mi sono recato in edicola e tra le varie (poche) cosa da scegliere, tra Dylan Dog che non mi attrae più da anni, altri Bonelli che non mi va di iniziare ora, c'erano le solite svariate edizioni di Diabolik, che ho sempre letto molto volentieri, così ho preso l'ultimo numero, Una Maschera Per Ginko. Una storia molto bella che ti sorpende se pensi che sono quasi 50 anni che il personaggio esce in edicola, e che quindi dovrebbe aver finito ciò che ha da dire. Invece...
Un racconto dedicato tutto a Ginko. Attenzione Spoiler: All'apparenza, dato che poi c'è una sorpresa con Diabolik e Eva che sbucano all'improvviso, mascherati da due persone che non mi sarei aspettato, almeno io che leggo D. mooolto occasionalmente. Conclusione emozionante e degna del personaggio!
L'ultimo numero lo avevo letto a novembre, quando diretto in Spagna, l'aereo aveva ritardato, così ho trovato un buon modo per passare quell'ora di ritardo.
Questo per dire che la passione c'è... solo che non sono mai riuscito a smuovermi iniziando a comprarlo regolarmente. Sicuramente, e questo lo avrà immaginato chiunque mi conosca, le storie autoconclusive prive di continuity mi bloccano.
Questi giorni, in albergo ero con la TV accesa mente mi preparavo per uscire, quando è passata la pubblicità dell'iniziativa di Panorama.
Mi sono detto "wow, che bell'edizione cartonata... e poi è a colori!"
Altra cosa che sanno tutti quelli che mi conoscono, è la mia riluttanza verso il b/n.
Ma veniamo al punto, i colori non sono 'sto granché, cambia poco dal bianco e nero, però per uno come me che apprezza anche quel poco, la cosa è gradita.
Un'altra sorpresa è stata quella della presenza della continuity, ovvero prima storia che non finisce e in quella seguente non ci si dimentica degli elementi che non hanno avuto una vera conclusione, così ritroviamo ben due personaggi, uno con Ginko e uno con Diabolik, ancora presenti che proseguono la trama del primissimo numero.
Inoltre nonostante le storie siano datate 1962 risultano tranquillamente leggibili come se fossero recenti. Forse l'unica pecca sono i disegni, con uno story telling molto vecchio e con anatomie e prospettive non sempre al meglio, addirittura sbagliate. E pensare che questi primi due racconti sono anche stati ridisegnati perché Angela Giussani non era soddisfatta dai due precedenti disegnatori che non erano del settore.
Bastano queste cose, oltre alla bella edizione che messa insieme a tutti i prossimi numeri faranno la loro sporca figura nella libreria, a farmi decidere di proseguire con la raccolta.
Un racconto dedicato tutto a Ginko. Attenzione Spoiler: All'apparenza, dato che poi c'è una sorpresa con Diabolik e Eva che sbucano all'improvviso, mascherati da due persone che non mi sarei aspettato, almeno io che leggo D. mooolto occasionalmente. Conclusione emozionante e degna del personaggio!
L'ultimo numero lo avevo letto a novembre, quando diretto in Spagna, l'aereo aveva ritardato, così ho trovato un buon modo per passare quell'ora di ritardo.
Questo per dire che la passione c'è... solo che non sono mai riuscito a smuovermi iniziando a comprarlo regolarmente. Sicuramente, e questo lo avrà immaginato chiunque mi conosca, le storie autoconclusive prive di continuity mi bloccano.
Questi giorni, in albergo ero con la TV accesa mente mi preparavo per uscire, quando è passata la pubblicità dell'iniziativa di Panorama.
Mi sono detto "wow, che bell'edizione cartonata... e poi è a colori!"
Altra cosa che sanno tutti quelli che mi conoscono, è la mia riluttanza verso il b/n.
Ma veniamo al punto, i colori non sono 'sto granché, cambia poco dal bianco e nero, però per uno come me che apprezza anche quel poco, la cosa è gradita.
Un'altra sorpresa è stata quella della presenza della continuity, ovvero prima storia che non finisce e in quella seguente non ci si dimentica degli elementi che non hanno avuto una vera conclusione, così ritroviamo ben due personaggi, uno con Ginko e uno con Diabolik, ancora presenti che proseguono la trama del primissimo numero.
Inoltre nonostante le storie siano datate 1962 risultano tranquillamente leggibili come se fossero recenti. Forse l'unica pecca sono i disegni, con uno story telling molto vecchio e con anatomie e prospettive non sempre al meglio, addirittura sbagliate. E pensare che questi primi due racconti sono anche stati ridisegnati perché Angela Giussani non era soddisfatta dai due precedenti disegnatori che non erano del settore.
Bastano queste cose, oltre alla bella edizione che messa insieme a tutti i prossimi numeri faranno la loro sporca figura nella libreria, a farmi decidere di proseguire con la raccolta.
mercoledì 29 giugno 2011
Vasco si toglie finalmente dai coglioni!
ultima tournèe per Vasco Rossi, 'Mi ritiro da rockstar'Segue qui.
Dopo 30 anni di rock, musica e canzoni Vasco Rossi conclude la sua attività di rockstar. L'annuncio al Tg1 sconvolge i milioni di fan che, salvo rare eccezioni, pregano e chiedono alla rockstar di tornare sui suoi passi.
Ma sarà vero? Io ci spero poco ma nel frattempo mi godo la notizia, dopo 30 anni che mi fracassa le palle... e i timpani!
venerdì 17 giugno 2011
Non sono morto...
... ho solo avuto un gran da fare e questo ha portato via il poco tempo libero che solitamente uso per leggere fumetti.
Aggiungeteci che l’annuncio del reboot DC (di cui sto dettagliatamente parlando nel blog di Superman, da questo articolo in su) ha definitivamente ammazzato l’alto interesse che ho nutrito per parecchi anni verso questa casa editrice, tanto da rendermi un DC fan DOC... Diciamo che è stata la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Era un po’ che ero deluso e che aspettavo un pretesto per mollare e ora ce l’ho avuto finalmente!
Ma vediamo il lato positivo, da settembre non avrò più la grossa spesa mensile che impegnavo negli albetti DC, così potrò finalmente dedicarmi al recupero di materiale arretrato che rimando da anni, quale gli omnibus dello Starman di Robinson o la JSA di Johns, solo per fare due esempi di fumetti approssimativamente recenti.
Potrò realizzare uno dei miei sogni nel cassetto, ovvero aggiungere nella mia collezione gli albetti in carta e inchiostro di Superman del sommo Elliot S! Maggin, che per ora possiedo in minima parte nelle costose e ottime Edizioni Cenisio e in gran parte in edizioni provenienti dal boomdotto. Questi albetti originali sono cari ma non troppo, si trovano attorno ai 5-10 dollari, poco alla volta posso riuscire nell’impresa. Poi se faranno delle ristampe omnibus, prenderò anche quelle, dato che gli albetti di quegli anni sono invecchiati male tra carta scadente e inchiostro sbiadito. Insomma, li prendo giusto per collezione, come fossero dei francobolli.
Ma non è finita, finalmente potrò smorzare la pila di arretrati che mi segue e cresce sempre di più, da anni ormai. Che sia giunta la volta buona che mi farà cancellare quella mia citazione nel logo del blog?
Però un vero fa di Superman come me riuscirà ad allontanarsi dal suo beniamino? Dite di no? Eh, lo penso anche io, così evito di sparare cazzate. Nel Preview di luglio i miei ordini legati al DCU principale (quello di Earth-0) saranno pari allo zero. Se non verrà chiuso, continuerò solo il mensile dedicato alla Young Justice televisiva. E Action Comics e Superman? Per ora li assaggerò solo via boomdotto. Più per il primo, perché Morrison mi sta incuriosendo molto, che per il secondo, che potrei sfogliare giusto per curiosità. E poi se ne varrà la pena recuperò gli hardcover.
Uno come me che passa ai volumi… E davvero la fine del mondo!
Le serie lanterniante, che finora erano le mie preferite, soprattutto quelle scritte da Tomasi, le lascio a malincuore, mi spiace ma a me ‘ste paraculate dei numeri 1 fanno girare altamente i coglioni.
Poi resto in attesa di Batman Inc. ma ancora non so in che formato lo proseguirò...
A presto, sperando di ritrovare il tempo di leggere fumetti e la voglia di leggere DC.
Aggiungeteci che l’annuncio del reboot DC (di cui sto dettagliatamente parlando nel blog di Superman, da questo articolo in su) ha definitivamente ammazzato l’alto interesse che ho nutrito per parecchi anni verso questa casa editrice, tanto da rendermi un DC fan DOC... Diciamo che è stata la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Era un po’ che ero deluso e che aspettavo un pretesto per mollare e ora ce l’ho avuto finalmente!
Ma vediamo il lato positivo, da settembre non avrò più la grossa spesa mensile che impegnavo negli albetti DC, così potrò finalmente dedicarmi al recupero di materiale arretrato che rimando da anni, quale gli omnibus dello Starman di Robinson o la JSA di Johns, solo per fare due esempi di fumetti approssimativamente recenti.
Potrò realizzare uno dei miei sogni nel cassetto, ovvero aggiungere nella mia collezione gli albetti in carta e inchiostro di Superman del sommo Elliot S! Maggin, che per ora possiedo in minima parte nelle costose e ottime Edizioni Cenisio e in gran parte in edizioni provenienti dal boomdotto. Questi albetti originali sono cari ma non troppo, si trovano attorno ai 5-10 dollari, poco alla volta posso riuscire nell’impresa. Poi se faranno delle ristampe omnibus, prenderò anche quelle, dato che gli albetti di quegli anni sono invecchiati male tra carta scadente e inchiostro sbiadito. Insomma, li prendo giusto per collezione, come fossero dei francobolli.
Ma non è finita, finalmente potrò smorzare la pila di arretrati che mi segue e cresce sempre di più, da anni ormai. Che sia giunta la volta buona che mi farà cancellare quella mia citazione nel logo del blog?
Però un vero fa di Superman come me riuscirà ad allontanarsi dal suo beniamino? Dite di no? Eh, lo penso anche io, così evito di sparare cazzate. Nel Preview di luglio i miei ordini legati al DCU principale (quello di Earth-0) saranno pari allo zero. Se non verrà chiuso, continuerò solo il mensile dedicato alla Young Justice televisiva. E Action Comics e Superman? Per ora li assaggerò solo via boomdotto. Più per il primo, perché Morrison mi sta incuriosendo molto, che per il secondo, che potrei sfogliare giusto per curiosità. E poi se ne varrà la pena recuperò gli hardcover.
Uno come me che passa ai volumi… E davvero la fine del mondo!
Le serie lanterniante, che finora erano le mie preferite, soprattutto quelle scritte da Tomasi, le lascio a malincuore, mi spiace ma a me ‘ste paraculate dei numeri 1 fanno girare altamente i coglioni.
Poi resto in attesa di Batman Inc. ma ancora non so in che formato lo proseguirò...
A presto, sperando di ritrovare il tempo di leggere fumetti e la voglia di leggere DC.
giovedì 2 giugno 2011
domenica 29 maggio 2011
Green Lantern Corps #53/57
The Weaponer
Storia: Tony Bedard
Matite: Tyler Kirkham
Chine: Batt
Copertine: Kirkham, Batt e Ruffino
Bedard ci riprova e fa di nuovo centro, proponendo un interessantissimo story arc dedicato a colui che forgiò l'anello a Sinestro, sul pianeta Qward, anni fa.
Peccato solo per la pessima caratterizzazione del Weponer. Il personaggio è risultato altanelante per tutta la storia.
All'inizio è Attenzione Spoiler: un malvagio costruttore di armi che estingue una razza aliena per forgiare l'anello a Sinestro.
In seguito, agli occhi di Soranik Natu, e del lettore stesso direi, diventa una vittima, un buono, un martire... Tanto che ti chiedi "ma è lo stesso personaggio delle prime tavole?"
Nello stesso momento in cui appare buono, in una vignetta benedice la venuta di Sinestro, il quale fa scoprire ai Qwardiani che esistono dei mondi da conquistare, per sfruttare le loro armi.
Durante la battaglia è di nuovo buono, fino alla conclusione, in cui accetta di unirsi al Sinestro Corps.
Mah...
Altro difetto dell'albo sono i disegni, veramete bruttini. Si passa dal buon Syaf a questo Kirkham che ci regala uno dei più brutti Sinestro della storia. Sembra un pulcino spennacchiato...
Peccato perché ogni tanto qualche personaggio gli è riuscito bene.
Aggiungici anche che lo stile poco rifinito non è per niente di mio gusto... E la bocciatura è certa.
Però un pregio ce l'ha: il modo in cui si creano i costrutti del Weaponer sono resi benissimo come pochi altri hanno saputo fare in passato. Non abbiamo direttamente il costrutto ma in più di una vignetta si vede l'oggetto prendere forma.
Note:
- all'inizio, quando Kyle effettua il salvataggio del treno, la pelle dei korugariani pare come quella terrestre. Vanno bene le variazioni, come è per noi, ma non dovrebbero mantenersi sulla tonalità di Sinestro?
Anche Sinestro e figlia ce l'hanno diversa, e va bene, ma perché in una vignetta in cui appaiono faccia a faccia, la tonalità diventa identica? Una reazione camaleontica korugariana?
- Ganthet ha 5 miliardi di anni, più o meno l'età della Terra... Quindi ancora una volta cade la brutta idea di Johns di rendere la Terra come originaria della vita.
- mi ha fatto un po' ridere l'armeria del Weaponer, con armi decisamente terrestri, molte delle quali proveniente dal nostro passato remoto.
Storia: Tony Bedard
Matite: Tyler Kirkham
Chine: Batt
Copertine: Kirkham, Batt e Ruffino
Bedard ci riprova e fa di nuovo centro, proponendo un interessantissimo story arc dedicato a colui che forgiò l'anello a Sinestro, sul pianeta Qward, anni fa.
Peccato solo per la pessima caratterizzazione del Weponer. Il personaggio è risultato altanelante per tutta la storia.
All'inizio è Attenzione Spoiler: un malvagio costruttore di armi che estingue una razza aliena per forgiare l'anello a Sinestro.
In seguito, agli occhi di Soranik Natu, e del lettore stesso direi, diventa una vittima, un buono, un martire... Tanto che ti chiedi "ma è lo stesso personaggio delle prime tavole?"
Nello stesso momento in cui appare buono, in una vignetta benedice la venuta di Sinestro, il quale fa scoprire ai Qwardiani che esistono dei mondi da conquistare, per sfruttare le loro armi.
Durante la battaglia è di nuovo buono, fino alla conclusione, in cui accetta di unirsi al Sinestro Corps.
Mah...
Altro difetto dell'albo sono i disegni, veramete bruttini. Si passa dal buon Syaf a questo Kirkham che ci regala uno dei più brutti Sinestro della storia. Sembra un pulcino spennacchiato...
Peccato perché ogni tanto qualche personaggio gli è riuscito bene.
Aggiungici anche che lo stile poco rifinito non è per niente di mio gusto... E la bocciatura è certa.
Però un pregio ce l'ha: il modo in cui si creano i costrutti del Weaponer sono resi benissimo come pochi altri hanno saputo fare in passato. Non abbiamo direttamente il costrutto ma in più di una vignetta si vede l'oggetto prendere forma.
Note:
- all'inizio, quando Kyle effettua il salvataggio del treno, la pelle dei korugariani pare come quella terrestre. Vanno bene le variazioni, come è per noi, ma non dovrebbero mantenersi sulla tonalità di Sinestro?
Anche Sinestro e figlia ce l'hanno diversa, e va bene, ma perché in una vignetta in cui appaiono faccia a faccia, la tonalità diventa identica? Una reazione camaleontica korugariana?
- Ganthet ha 5 miliardi di anni, più o meno l'età della Terra... Quindi ancora una volta cade la brutta idea di Johns di rendere la Terra come originaria della vita.
- mi ha fatto un po' ridere l'armeria del Weaponer, con armi decisamente terrestri, molte delle quali proveniente dal nostro passato remoto.
mercoledì 25 maggio 2011
Micronauti Vol. 1 (fumetto DDP/Italycomics)
Altro volume Italycomics preso grazie allo sconto della prima metà di maggio, proposto da ecomics.it, questa volta purtroppo di un volume che non ha avuto seguito in Italia, nonostante ci fossero altri 6 numeri (la serie originale arriva all'undicesimo e in questo volume ci sono i primi cinque).
Rivoluzione!
Storia: Scott Wherle
Matite: Eric Wolfe Hanson (1-3) e E, J. Su (4-5)
Chine: Barbara Schulz con Clayton Brown (1-2) e Steven Hall (2-3)
Copertina: Eric Wolfe Hanson
Casa: Devil's Due Publishing (Italycomics per l'Italia)
Prezzo: € 10,00 (5,00 scontato)
Pagine: 120
Data d'uscita: 1 gennaio 2005
Acquistabile in fumetteria o sul sito Italycomics
Rapito da soldati proveniente da un'altra dimensione, il giovane Ryan Archer inizia da prigioniero il suo viaggio fantastico nella città Mechopolis, capitale dell'impero planetario del dittatore noto come Baron Karza. Presto Ryan scopre di avere alleati che vedono in lui la chiave della sconfitta del tiranno e insieme a Galactic Defender e al misterioso Acroyear diventa involontario protagonista della Rivoluzione!
Tornano i protagonisti di una delle più popolari serie di action figures! Baron Karza, Acroyear, Biotron, Galactic Defender: questi e tanti altri i nomi che scatenarono la fantasia dei bambini italiani alla fine degli anni '70, sia grazie alla varietà dei personaggi umani e alieni proposti che all'intercambiabilità degli accessori. Con questo primo volume, Italycomics inizia a presentarvi la versione rivisitata dalla Devil's Due dei MICRONAUTI!
Non ho mai vissuto l'era delle action figure (non ero lontanamente in programma di nascere quando andavano forte) e neanche me le ricordo dai discorsi delle persone più grandi (cosa che mi capita con altre cose). Ad attrarmi di questo titolo è stato maggiormente il nome, se c'è un "nauta" alla fine, questo porta all'avventura, nel 90% dei casi un'avventura sci-fi, ovvero l'altro motivo dell'acquisto.
Rivoluzione!
Storia: Scott Wherle
Matite: Eric Wolfe Hanson (1-3) e E, J. Su (4-5)
Chine: Barbara Schulz con Clayton Brown (1-2) e Steven Hall (2-3)
Copertina: Eric Wolfe Hanson
Casa: Devil's Due Publishing (Italycomics per l'Italia)
Prezzo: € 10,00 (5,00 scontato)
Pagine: 120
Data d'uscita: 1 gennaio 2005
Acquistabile in fumetteria o sul sito Italycomics
Rapito da soldati proveniente da un'altra dimensione, il giovane Ryan Archer inizia da prigioniero il suo viaggio fantastico nella città Mechopolis, capitale dell'impero planetario del dittatore noto come Baron Karza. Presto Ryan scopre di avere alleati che vedono in lui la chiave della sconfitta del tiranno e insieme a Galactic Defender e al misterioso Acroyear diventa involontario protagonista della Rivoluzione!
Tornano i protagonisti di una delle più popolari serie di action figures! Baron Karza, Acroyear, Biotron, Galactic Defender: questi e tanti altri i nomi che scatenarono la fantasia dei bambini italiani alla fine degli anni '70, sia grazie alla varietà dei personaggi umani e alieni proposti che all'intercambiabilità degli accessori. Con questo primo volume, Italycomics inizia a presentarvi la versione rivisitata dalla Devil's Due dei MICRONAUTI!
Non ho mai vissuto l'era delle action figure (non ero lontanamente in programma di nascere quando andavano forte) e neanche me le ricordo dai discorsi delle persone più grandi (cosa che mi capita con altre cose). Ad attrarmi di questo titolo è stato maggiormente il nome, se c'è un "nauta" alla fine, questo porta all'avventura, nel 90% dei casi un'avventura sci-fi, ovvero l'altro motivo dell'acquisto.
domenica 22 maggio 2011
Ant
Approfittando del mega sconto (60% off) di ecomics.it, ho acquistato qualche vecchio volume della Italycomics. Tra questi ho pescato Ant per la sua copertina particolare, per il fatto che era un fumetto indipendente, e poi perché mi ricordava The Tick (non chiedetemi perché), anche se era evidente che all'interno non ci sarebbero stati temi leggeri e comici come quel cartone animato.
Giorni Come Questi
Storia: Mario Gully, Sean O'Reilly, Ken Levin, Tina Gully
Matite: M. Gully
Chine: Peter Repovski (numero 1) e Mario Gully
Copertina: M. Gully
Fumetto molto carino con un pizzico di originalità, dove non abbiamo l'ennesima eroina ma solo un personaggio in maschera che appare di tanto in tanto nelle fantasie di una bambina. Nel frattempo procede la storia di un padre accusato ingiustamente di omicidio, la vera trama che mi ha incollato alle pagine.
Quello che mi è piaciuto particolarmente è stato il finale alla Attenzione Spoiler: Shutter Island, col solito matto che si immagina tutto, anche se questa volta... Un qualcosa di vero c'è.
Sui disegni sono un po' contrastante. Ad esempio tutti i personaggi, il 90% delle volte, mi sono sembrati tirati via, tranne Ant, disegnata sempre in modo eccelente. Nonostante le pose strane, l'anatomia non ha avuto mai pecche.
Sicuramente il problema sono le chine, troppo calcate, problema che infatti non c'è nella prima storial, l'unica in cui Gully non si inchiostra da solo.
Un'unica osservazione: che senso ha avuto, se Attenzione Spoiler: trattandosi tutto di una fantasia, giungere alla verità sia per merito di Hanna che per merito del'ex di Daniel? Non bastava dare il merito ad Hanna?
La poliziotta alla fine dice alla protagonista che se l'identità la scoprirà Ant del futuro, il padre non verrà scagionato. E no, invece! Dato che il padre è stato scagionato per merito del video di sorveglianza...
Insomma, c'è solo 'sto piccolo errore narrativo. Per il resto, tutto ok.
Giorni Come Questi
Storia: Mario Gully, Sean O'Reilly, Ken Levin, Tina Gully
Matite: M. Gully
Chine: Peter Repovski (numero 1) e Mario Gully
Copertina: M. Gully
Fumetto molto carino con un pizzico di originalità, dove non abbiamo l'ennesima eroina ma solo un personaggio in maschera che appare di tanto in tanto nelle fantasie di una bambina. Nel frattempo procede la storia di un padre accusato ingiustamente di omicidio, la vera trama che mi ha incollato alle pagine.
Quello che mi è piaciuto particolarmente è stato il finale alla Attenzione Spoiler: Shutter Island, col solito matto che si immagina tutto, anche se questa volta... Un qualcosa di vero c'è.
Sui disegni sono un po' contrastante. Ad esempio tutti i personaggi, il 90% delle volte, mi sono sembrati tirati via, tranne Ant, disegnata sempre in modo eccelente. Nonostante le pose strane, l'anatomia non ha avuto mai pecche.
Sicuramente il problema sono le chine, troppo calcate, problema che infatti non c'è nella prima storial, l'unica in cui Gully non si inchiostra da solo.
Un'unica osservazione: che senso ha avuto, se Attenzione Spoiler: trattandosi tutto di una fantasia, giungere alla verità sia per merito di Hanna che per merito del'ex di Daniel? Non bastava dare il merito ad Hanna?
La poliziotta alla fine dice alla protagonista che se l'identità la scoprirà Ant del futuro, il padre non verrà scagionato. E no, invece! Dato che il padre è stato scagionato per merito del video di sorveglianza...
Insomma, c'è solo 'sto piccolo errore narrativo. Per il resto, tutto ok.
sabato 21 maggio 2011
Supergirl #58-59
Day of the Dollmaker
Storia: Sterling Gates
Disegni: Jamal Igle
Chine: Jon Simabl e Robin Riggs
Copertine: Amy Reeder, Richard Friend e Guy Major
E con un'altra bellissima storia, si conclude il ciclo di Gates e Ingle su Supergirl. Mi devo ripetere ancora una volta, DC TI ODIO per aver fatto andare via questo duo meraviglia, l'unico capace di far apprezzare al pubblico un personaggio odioso, e inizialmente privo di motivi di esistere, come la Kara Zor-El del post-Crisis.
La loro run, durata due anni, si conclude come era iniziata, con un articolo su Supergirl di Cat Grant e se andiamo a guardare i due pezzi, possiamo notare l'evoluzione del personaggio, di come era quando i due autori la presere e di come è oggi che la lasciano. Due articoli che ci sottolineano l'evoluzione del personaggio.
Riguardo il villain della storia, che lasciava indizi fin dagli inizi di questa run, non mi è piaciuta affatto la sua identità. Non si incastra bene con le origini che aveva scritto Johns su Action Comics #865. La famiglia Schott non aveva Attenzione Spoiler: nessun figlio e la signora Schott era contenta di donare gioia ai bambini insieme al marito, a differenza della storia che ha raccontato Anton.
Da Gates non me lo sarei mai aspettato... Ma visto che Anton è uno psicopatico, probabile che si sia inventato tutto. Almeno lo spero.
Dal dopo NK, a parte Supergirl, gli altri personaggi supermaniani non hanno affrontato le conseguenze della guerra dei Supermen. Superman se ne è andato a passeggio per gli Stati Uniti e Lois gli è andata dietro.
In questa storia arriva l'epilogo della famiglia Lane, con Lois che va a parlare alla sorella.
Un bellissimo epilogo, con Lois che esprime il mio stesso pensiero (che ho ripetuto negli ultimi anni), Lucy è morta (sia metaforicamente che letteralmente), ora c'è solo Superwoman, il mostro creato dal Generale Lane, che non è certo la brillante sorella che tutti ricordavamo.
Venendo ai particolari:
- Riot (Multiplo) torna ad avere la faccia disegnata. Che palle!
- Finalmente scopriamo cosa ha fatto Cat durante questi anni e perché è diventata così rude in ambito lavorativo. Finora sapevamo solo che era stata a Los Angeles.
- Si vede Superman coi capelli lunghi. Fa sempre piacere rivederlo e sapere che ai vertici della DC non vogliono dimenticarlo.
- Lois accenna alla cecità di Lucy, elemento importante della mini di Byrne che riscriveva le origini dell'Uomo d'Acciaio nell'86, Man of Steel. Non tutto è perduto.
- Non mi tornano i conti sull'età che dovrebbe avere oggi Adam, il figlio di Cat. Lei dice che dovrebbe avere l'età di Anton. Ma quanti anni ha lo psicopatico? Sembra grandicello... Calcolando che dalla morte possono essere passati MASSIMO 3 anni, come potrebbero essere coetanei i due?
-Il team creativo dimostra ancora una volta di avere grande passione per il personaggio, basta guardare una piccola vignetta in cui appare la Gang, nemici anni 80 di Kara, apparsi la prima volta nella sua ultima serie pre-Crisis, The Daring New Adventures of Supergirl #4.
Storia: Sterling Gates
Disegni: Jamal Igle
Chine: Jon Simabl e Robin Riggs
Copertine: Amy Reeder, Richard Friend e Guy Major
E con un'altra bellissima storia, si conclude il ciclo di Gates e Ingle su Supergirl. Mi devo ripetere ancora una volta, DC TI ODIO per aver fatto andare via questo duo meraviglia, l'unico capace di far apprezzare al pubblico un personaggio odioso, e inizialmente privo di motivi di esistere, come la Kara Zor-El del post-Crisis.
La loro run, durata due anni, si conclude come era iniziata, con un articolo su Supergirl di Cat Grant e se andiamo a guardare i due pezzi, possiamo notare l'evoluzione del personaggio, di come era quando i due autori la presere e di come è oggi che la lasciano. Due articoli che ci sottolineano l'evoluzione del personaggio.
Riguardo il villain della storia, che lasciava indizi fin dagli inizi di questa run, non mi è piaciuta affatto la sua identità. Non si incastra bene con le origini che aveva scritto Johns su Action Comics #865. La famiglia Schott non aveva Attenzione Spoiler: nessun figlio e la signora Schott era contenta di donare gioia ai bambini insieme al marito, a differenza della storia che ha raccontato Anton.
Da Gates non me lo sarei mai aspettato... Ma visto che Anton è uno psicopatico, probabile che si sia inventato tutto. Almeno lo spero.
Dal dopo NK, a parte Supergirl, gli altri personaggi supermaniani non hanno affrontato le conseguenze della guerra dei Supermen. Superman se ne è andato a passeggio per gli Stati Uniti e Lois gli è andata dietro.
In questa storia arriva l'epilogo della famiglia Lane, con Lois che va a parlare alla sorella.
Un bellissimo epilogo, con Lois che esprime il mio stesso pensiero (che ho ripetuto negli ultimi anni), Lucy è morta (sia metaforicamente che letteralmente), ora c'è solo Superwoman, il mostro creato dal Generale Lane, che non è certo la brillante sorella che tutti ricordavamo.
Venendo ai particolari:
- Riot (Multiplo) torna ad avere la faccia disegnata. Che palle!
- Finalmente scopriamo cosa ha fatto Cat durante questi anni e perché è diventata così rude in ambito lavorativo. Finora sapevamo solo che era stata a Los Angeles.
- Si vede Superman coi capelli lunghi. Fa sempre piacere rivederlo e sapere che ai vertici della DC non vogliono dimenticarlo.
- Lois accenna alla cecità di Lucy, elemento importante della mini di Byrne che riscriveva le origini dell'Uomo d'Acciaio nell'86, Man of Steel. Non tutto è perduto.
- Non mi tornano i conti sull'età che dovrebbe avere oggi Adam, il figlio di Cat. Lei dice che dovrebbe avere l'età di Anton. Ma quanti anni ha lo psicopatico? Sembra grandicello... Calcolando che dalla morte possono essere passati MASSIMO 3 anni, come potrebbero essere coetanei i due?
-Il team creativo dimostra ancora una volta di avere grande passione per il personaggio, basta guardare una piccola vignetta in cui appare la Gang, nemici anni 80 di Kara, apparsi la prima volta nella sua ultima serie pre-Crisis, The Daring New Adventures of Supergirl #4.
venerdì 20 maggio 2011
DC Comics' August 2011 Solicitations
Tornano anche questo mese i miei commenti cinici sulle uscite DC, alla faccia dei rincoglioniti DC fan che sanno solo sbavare nei loro commenti, ad ogni cazzata che gli rifila mamma DC.
Ma Green Lantern che fine ha fatto? Va bene un mese di pausa, visto il bel da farsi che sta dando Flashpoin a Johns, però due mesi mi sembrano troppi. Se nun te regge la pompa, non prendere troppi incarichi, Geof!
Due numeri di Flashpoint 'sto mese? E perché? Che palle... Ero contento di risparmiare grazie alla chiusura della serie regolare di Flash e poi mi fanno uscire due numeri in un mese.
E comunque hanno rotto er cazzo con ‘sti "flash fact" ad ogni descrizione! La cosa è carina ma abusata inizia a stacare, come ogni cosa… Tranne che la gnocca, ovviamente.
Non avevo notato il titolo della mini dedicata all’uomo pesce della DC: Emeperor Aquaman… IMPERATORE AQUAMAN… Che merda. Imperatore Arthur pareva brutto?
Per Action Comics #904 c’è una variant cover di Jerry Ordway!? Se non costassero così tanto la prenderei subito.
I DC Retroactive dovevano uscire una decade al mese e invece ‘sto mese escono gli anni 80 e i 90 insieme... Chi li capisce è bravo.
Comunque chi è 'sto Superman pelato? A parte questo, sono contento di rivedere la coppia Simonson/Bogdanove di nuovo insieme.
Di Superman Beyond ne ho parlato già nel blog di Superman.
E anche 2 numeri di Superboy e Teen Titans (tra l’altro esce il centesimo numero con più pagine e a prezzo più alto), ma che è 'sto mese?
Insomma, bel modo di riprendere la routine dopo le vacanze estive, quando si ha il portafogli vuoto… Mah!
Ma Green Lantern che fine ha fatto? Va bene un mese di pausa, visto il bel da farsi che sta dando Flashpoin a Johns, però due mesi mi sembrano troppi. Se nun te regge la pompa, non prendere troppi incarichi, Geof!
Due numeri di Flashpoint 'sto mese? E perché? Che palle... Ero contento di risparmiare grazie alla chiusura della serie regolare di Flash e poi mi fanno uscire due numeri in un mese.
E comunque hanno rotto er cazzo con ‘sti "flash fact" ad ogni descrizione! La cosa è carina ma abusata inizia a stacare, come ogni cosa… Tranne che la gnocca, ovviamente.
Non avevo notato il titolo della mini dedicata all’uomo pesce della DC: Emeperor Aquaman… IMPERATORE AQUAMAN… Che merda. Imperatore Arthur pareva brutto?
Per Action Comics #904 c’è una variant cover di Jerry Ordway!? Se non costassero così tanto la prenderei subito.
I DC Retroactive dovevano uscire una decade al mese e invece ‘sto mese escono gli anni 80 e i 90 insieme... Chi li capisce è bravo.
Comunque chi è 'sto Superman pelato? A parte questo, sono contento di rivedere la coppia Simonson/Bogdanove di nuovo insieme.
Di Superman Beyond ne ho parlato già nel blog di Superman.
E anche 2 numeri di Superboy e Teen Titans (tra l’altro esce il centesimo numero con più pagine e a prezzo più alto), ma che è 'sto mese?
Insomma, bel modo di riprendere la routine dopo le vacanze estive, quando si ha il portafogli vuoto… Mah!
domenica 8 maggio 2011
Green Lantern Emerald Wariors #1/7
Last Will
Storia: Peter J. Tomasi
Matite: Fernando Pasarin
Chine: Cam Smith
Copertine: Rodolfo Migliari
L'universo lanterniano è troppo bello e vasto, così l'inizio di una terza serie non può che avermi fatto piacere, nonostante solitamente propenda per il minor numero di serie possibili. Poi se a scriverla è il bravissimo Tomasi, che a differenza di quel farabutto di Gleason non ha abbandonato le serie smeralde, tanto di guadagnato.
Serie stupenda che non ti lascia un attimo di respiro, alla fine di ogni numero c'è un colpo di scena. Ma non colpi di scena per nerd, dei VERI colpi di scena.
Altro che Johns, Tomasi è la vera star lanterniana. Ho sempre preferito il Corpo alla serie ammiraglia, quando la scriveva lui, e ora che è passato a questa nuova serie, è questa quella che preferisco.
Magari poi le idee sono tutte di Johns, non lo so, però vengono gestite meglio da Tomasi.
I disegni di Pasarin, che ricordavo solo come sostituto di Eaglesham su Justice Society of America, mi hanno fatto ricredere. Ricordo che all'anteprima del primo numero non ero rimasto molto entusiasta. Invece in questi primi sette numeri ha fatto un ottimo lavoro e ho imparato ad apprezzarlo veramente tanto. Ora mi piace proprio!
Note:
- "home to the Guardians--" ma è corretto quel to?
- da quand'è che una voce che esce da un costrutto dell'anello, è rossa?
- l'immagine copiaincollata (quella che appare nel display della videocamera) l'accetto perché è all'interno della stessa vignetta e dalla stessa identica prospettiva.
- mi chiedo come mai venga chiamato Guy per l'emergenza, non c'è la Lanterna del settore?
- fantastico Guy in Harley Davidson!
- chissà se gli operai che lavorano su Oa faranno parte delle 7200 Lanterne o sono comuni civili.
- l'ennesimo soprannome divertente di Guy che stavolta chiama brother Warth, Babar.
- il ragazzino dice a Soadm: "once you changed our sun back to yellow, all our powers shut off like a light."
Ma che cazzo sta dicendo? Il sole giallo mica annulla i poteri, è il contrario.
- la spada infuocata di Zardor mi ricorda l'arma del protagonista del videogioco God of War.
- fa strano vedere degli alieni capaci di viaggiare nello spazio, usare ancora piccone, carrelli da miniera su ruote, o altri attrezzi antichi.
Storia: Peter J. Tomasi
Matite: Fernando Pasarin
Chine: Cam Smith
Copertine: Rodolfo Migliari
L'universo lanterniano è troppo bello e vasto, così l'inizio di una terza serie non può che avermi fatto piacere, nonostante solitamente propenda per il minor numero di serie possibili. Poi se a scriverla è il bravissimo Tomasi, che a differenza di quel farabutto di Gleason non ha abbandonato le serie smeralde, tanto di guadagnato.
Serie stupenda che non ti lascia un attimo di respiro, alla fine di ogni numero c'è un colpo di scena. Ma non colpi di scena per nerd, dei VERI colpi di scena.
Altro che Johns, Tomasi è la vera star lanterniana. Ho sempre preferito il Corpo alla serie ammiraglia, quando la scriveva lui, e ora che è passato a questa nuova serie, è questa quella che preferisco.
Magari poi le idee sono tutte di Johns, non lo so, però vengono gestite meglio da Tomasi.
I disegni di Pasarin, che ricordavo solo come sostituto di Eaglesham su Justice Society of America, mi hanno fatto ricredere. Ricordo che all'anteprima del primo numero non ero rimasto molto entusiasta. Invece in questi primi sette numeri ha fatto un ottimo lavoro e ho imparato ad apprezzarlo veramente tanto. Ora mi piace proprio!
Note:
- "home to the Guardians--" ma è corretto quel to?
- da quand'è che una voce che esce da un costrutto dell'anello, è rossa?
- l'immagine copiaincollata (quella che appare nel display della videocamera) l'accetto perché è all'interno della stessa vignetta e dalla stessa identica prospettiva.
- mi chiedo come mai venga chiamato Guy per l'emergenza, non c'è la Lanterna del settore?
- fantastico Guy in Harley Davidson!
- chissà se gli operai che lavorano su Oa faranno parte delle 7200 Lanterne o sono comuni civili.
- l'ennesimo soprannome divertente di Guy che stavolta chiama brother Warth, Babar.
- il ragazzino dice a Soadm: "once you changed our sun back to yellow, all our powers shut off like a light."
Ma che cazzo sta dicendo? Il sole giallo mica annulla i poteri, è il contrario.
- la spada infuocata di Zardor mi ricorda l'arma del protagonista del videogioco God of War.
- fa strano vedere degli alieni capaci di viaggiare nello spazio, usare ancora piccone, carrelli da miniera su ruote, o altri attrezzi antichi.
lunedì 2 maggio 2011
Superman #707
Grounded - Part Five
Trama: J. Michael Straczynski
Testi: Chris Robenson
Matite: Allan Goldman
Chine: Eber Ferreira
Copertina: John Cassaday e David Baron
Se nella scorsa parte il tema era stato le violenze domestiche, in questa i temi abbondano e sono tutti succulenti. E' questo che vorrei vedere più spesso su un fumetto di Superman, non sempre e solo scazzottate con supernemici, che m'hanno scassato la minchia!
La storia inizia con un riassunto dei salvataggi del protagonista, tutte cose normalissime ma che richiedono il suo intervento.
Nel pieno della storia invece lo vediamo prima estinguere un incendio e poi vedersela con un dilemma profondo, tra inquinamento e disoccupazione.
Caspita quante cose in un solo albo... E sono rimasto incollato nonostante non ci fossero battaglie epiche.
Qualcuno potrebbe storcere il naso all'atteggiamento dell'Azzurrone, io invece lo trovo estremamente riflessivo e alla fine fa la scelta più giusta (a parte l'intimidazione nei confronti della moglie, nonché giornalista, cosa che non è neanche lontanamente da lui), anche se Lois non sembra prenderla molto bene. Cosa certa però è che ultimamente si sta comportando in modo diverso e ce lo conferma anche quel gruppo di persone che appare nell'ultima tavola.
I disegni di Goldman, disegnatore ospite, non sono male, mi ricordano il bravissimo Julian Lopez, però avrei preferito vedere il solito Barrows, che per fortuna torna nel prossimo numero in una storia adatta al suo stile.
Note:
- Superman che blocca un treno, rischiando di ferire qualcuno, invece di spostare semplicemente la bambina, lo potevano evitare.
- Anche se viene motivato, con una motivazione del cavolo, Superman col cellulare in mano, in mezzo alla gente, non si può guardare.
- Da notare nella seconda pagina l'espressione della folla, dal punto di vista del nostro eroe, sembra contrariata, invece, da un punto di vista esterno, è entusiasta del suo slavataggio. Sento puzza di controllo mentale, qualcuno gli sta facendo credere di non essere apprezzato.
- Divertente la citazione di Lois a uno dei superpoteri del pre-Crisis, il superventriloquismo.
- Orignale il tizio del camion che si incazza quando l'Azzurrone prende in prestito dei ferri che stava trasportando.
Trama: J. Michael Straczynski
Testi: Chris Robenson
Matite: Allan Goldman
Chine: Eber Ferreira
Copertina: John Cassaday e David Baron
Se nella scorsa parte il tema era stato le violenze domestiche, in questa i temi abbondano e sono tutti succulenti. E' questo che vorrei vedere più spesso su un fumetto di Superman, non sempre e solo scazzottate con supernemici, che m'hanno scassato la minchia!
La storia inizia con un riassunto dei salvataggi del protagonista, tutte cose normalissime ma che richiedono il suo intervento.
Nel pieno della storia invece lo vediamo prima estinguere un incendio e poi vedersela con un dilemma profondo, tra inquinamento e disoccupazione.
Caspita quante cose in un solo albo... E sono rimasto incollato nonostante non ci fossero battaglie epiche.
Qualcuno potrebbe storcere il naso all'atteggiamento dell'Azzurrone, io invece lo trovo estremamente riflessivo e alla fine fa la scelta più giusta (a parte l'intimidazione nei confronti della moglie, nonché giornalista, cosa che non è neanche lontanamente da lui), anche se Lois non sembra prenderla molto bene. Cosa certa però è che ultimamente si sta comportando in modo diverso e ce lo conferma anche quel gruppo di persone che appare nell'ultima tavola.
I disegni di Goldman, disegnatore ospite, non sono male, mi ricordano il bravissimo Julian Lopez, però avrei preferito vedere il solito Barrows, che per fortuna torna nel prossimo numero in una storia adatta al suo stile.
Note:
- Superman che blocca un treno, rischiando di ferire qualcuno, invece di spostare semplicemente la bambina, lo potevano evitare.
- Anche se viene motivato, con una motivazione del cavolo, Superman col cellulare in mano, in mezzo alla gente, non si può guardare.
- Da notare nella seconda pagina l'espressione della folla, dal punto di vista del nostro eroe, sembra contrariata, invece, da un punto di vista esterno, è entusiasta del suo slavataggio. Sento puzza di controllo mentale, qualcuno gli sta facendo credere di non essere apprezzato.
- Divertente la citazione di Lois a uno dei superpoteri del pre-Crisis, il superventriloquismo.
- Orignale il tizio del camion che si incazza quando l'Azzurrone prende in prestito dei ferri che stava trasportando.
sabato 30 aprile 2011
Action Comics #897
The Black Ring - Part Eight
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods
Copertina: David Finch e Peter Steigerwald
Numero breve ma scritto bene. Breve perché si limita a mostare Lex e il Joker in una cella dell'Arkhan Asylum, dove c'è un lungo dialogo tra i due e, nonostante alcune difficoltà nei balloon - principalmente ambigui - del principe clown, una volta giunto all'ultima pagina mi son detto "già finito?". Ma questo come sa chi mi conosce bene non è affatto un difetto, anzi.
Altro punto di merito per come Cornell riesca a descrivere la diversità tra i due personaggi.
I disegni si mantengono sul medio-buono. Alcune tavole mi sono piaciute molto, altre non mi hanno convinto.
Unico appunto: l'interazione col resto del DCU non mi fa impazzire, soprattutto quando sei costretto a seguire altre serie per capire cosa stia accadendo. Però quando la cosa è moderata tanto da far sorridere chi sa e lasciare indifferente chi non sa, allora è cosa buona e giusta.
Infatti questo numero parte con una citazione alla Batman Inc. e si conclude con Larfleeze a Las Vegas, dove lo avevamo visto l'ultima vota sulle pagine di Green Lantern (alla ricerca della sua lanterna).
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods
Copertina: David Finch e Peter Steigerwald
Numero breve ma scritto bene. Breve perché si limita a mostare Lex e il Joker in una cella dell'Arkhan Asylum, dove c'è un lungo dialogo tra i due e, nonostante alcune difficoltà nei balloon - principalmente ambigui - del principe clown, una volta giunto all'ultima pagina mi son detto "già finito?". Ma questo come sa chi mi conosce bene non è affatto un difetto, anzi.
Altro punto di merito per come Cornell riesca a descrivere la diversità tra i due personaggi.
I disegni si mantengono sul medio-buono. Alcune tavole mi sono piaciute molto, altre non mi hanno convinto.
Unico appunto: l'interazione col resto del DCU non mi fa impazzire, soprattutto quando sei costretto a seguire altre serie per capire cosa stia accadendo. Però quando la cosa è moderata tanto da far sorridere chi sa e lasciare indifferente chi non sa, allora è cosa buona e giusta.
Infatti questo numero parte con una citazione alla Batman Inc. e si conclude con Larfleeze a Las Vegas, dove lo avevamo visto l'ultima vota sulle pagine di Green Lantern (alla ricerca della sua lanterna).
sabato 23 aprile 2011
DC Comics' July 2011 Solicitations
Lo scorso mese, l'aftermath di BD ho deciso di saltarlo ma quello di War of the Green Lanterns, non saltando alcun albetto dedicato al mondo lanterniano, mi toccherà prenderlo. Però non è che mi attiri molto.
In compenso, con Bedard impegnato su questo aftermath, si guadagna il ritorno di Tomasi su GL Corps! Non che mi dispiaccia il lavoro che sta facendo, però Tomasi è Tomasi.
Su Booster Gold #46 (che ho ripreso a seguire) c'è la comparsa di un personaggio che questi mesi non abbiami visto mai, che strano!
Non mancherò l'acquisto dei DC Retroactive, questo mese dedicati agli anni 70: Superman, Green Lantern, Flash e JLA. Wonder Woman e Batman non mi interessano.
Su Superman #713 l'Uomo d'Acciaio vorrebbe rinunciare a indossare l'abito da eroe... Ma che idea originale! Ne parlerò nel dettaglio sul blog di Superman.
E ultimo ma non ultimo, il ritorno di un personaggio che tutti non vedevamo l'ora di vedere, su Teen Titans #98 ecco che torna Superboy Prime! Che palle...
In compenso, con Bedard impegnato su questo aftermath, si guadagna il ritorno di Tomasi su GL Corps! Non che mi dispiaccia il lavoro che sta facendo, però Tomasi è Tomasi.
Su Booster Gold #46 (che ho ripreso a seguire) c'è la comparsa di un personaggio che questi mesi non abbiami visto mai, che strano!
Non mancherò l'acquisto dei DC Retroactive, questo mese dedicati agli anni 70: Superman, Green Lantern, Flash e JLA. Wonder Woman e Batman non mi interessano.
Su Superman #713 l'Uomo d'Acciaio vorrebbe rinunciare a indossare l'abito da eroe... Ma che idea originale! Ne parlerò nel dettaglio sul blog di Superman.
E ultimo ma non ultimo, il ritorno di un personaggio che tutti non vedevamo l'ora di vedere, su Teen Titans #98 ecco che torna Superboy Prime! Che palle...
martedì 19 aprile 2011
Green Lantern #57-58-59-60
What Happens in Las Vegas
Hope Burns Bright
Lorek Tarr Lok
Fear Factor
Storia: Geoff Johns
Matite: Doug Mahnke
Chine: Christian Alamy, Tom Nguyen, Keith Champagne e Mahnke
Copertine: Mahnke e Hi-Fi (57), Mahnke; Alamy e Mayor (58-59), Gary Frank e Nathan Eyring (60)
Prosegue l'avventura terrestre di Hal Jordan, e lo fa con ottime idee e bellissimi disegni.
Due importanti rivelazioni ci vengono fatte in questi numeri, ovvero un segreto dietro l'Indigo Tribe e l'identità dell'essere alla ricerca delle entità.
La prima rivelazione mi è piaciuta molto, anche se prima di un giudizio definitivo, vorrei qualche dettaglio in più.
Invece la seconda per ora non mi ha fatto impazzire, mi sembra una retcon un po' sciapa ma è solo un'impressione dato che alla fine del #60 viene mostrata solo l'identità, non tutta la sua storia.
Note:
- Larfleeze è sempre unp spasso, solo due vignette del #57 valgolo l'acquisto dell'albo: quando nel casinò pronincia "viva Las Vegas" e nell'ultima quando dice "voglio essere una regina".
- ancora non riesco a capire se Johns farà tornare Carol e Hal insieme o meno, io continuo a sperare di no. I litigi mi suggeriscono di sì ma le parole di Carol no, come anche l'atteggiamento spaesato di Hal. Vedremo.
- tanto per cambiare Hal chiama per nome proprio Flash, davanti alla quattordicenne (#59)...
- bella la citazione a The Time Machine di H. G. Wells.
- ma l'energia delle lanerne non derivava anche dalla tecnologia e non solo dalle entità? Almeno così si era capito dalle intenzioni di Carol con le Star Sapphire. Invece secondo il "cacciatore" di entità pare che attribuisca tutto alle entità (visto quello che dice ad Hal).
Hope Burns Bright
Lorek Tarr Lok
Fear Factor
Storia: Geoff Johns
Matite: Doug Mahnke
Chine: Christian Alamy, Tom Nguyen, Keith Champagne e Mahnke
Copertine: Mahnke e Hi-Fi (57), Mahnke; Alamy e Mayor (58-59), Gary Frank e Nathan Eyring (60)
Prosegue l'avventura terrestre di Hal Jordan, e lo fa con ottime idee e bellissimi disegni.
Due importanti rivelazioni ci vengono fatte in questi numeri, ovvero un segreto dietro l'Indigo Tribe e l'identità dell'essere alla ricerca delle entità.
La prima rivelazione mi è piaciuta molto, anche se prima di un giudizio definitivo, vorrei qualche dettaglio in più.
Invece la seconda per ora non mi ha fatto impazzire, mi sembra una retcon un po' sciapa ma è solo un'impressione dato che alla fine del #60 viene mostrata solo l'identità, non tutta la sua storia.
Note:
- Larfleeze è sempre unp spasso, solo due vignette del #57 valgolo l'acquisto dell'albo: quando nel casinò pronincia "viva Las Vegas" e nell'ultima quando dice "voglio essere una regina".
- ancora non riesco a capire se Johns farà tornare Carol e Hal insieme o meno, io continuo a sperare di no. I litigi mi suggeriscono di sì ma le parole di Carol no, come anche l'atteggiamento spaesato di Hal. Vedremo.
- tanto per cambiare Hal chiama per nome proprio Flash, davanti alla quattordicenne (#59)...
- bella la citazione a The Time Machine di H. G. Wells.
- ma l'energia delle lanerne non derivava anche dalla tecnologia e non solo dalle entità? Almeno così si era capito dalle intenzioni di Carol con le Star Sapphire. Invece secondo il "cacciatore" di entità pare che attribuisca tutto alle entità (visto quello che dice ad Hal).
domenica 17 aprile 2011
sabato 16 aprile 2011
Superboy #4
The New Adventures of Psionic Lad - Part Two
Storia: Jeff Lemire
Disegni: Pier Gallo
Copertina: Eddy Barrows, J. P. Mayer e Jamie Grant
Ogni trama e sottotrama di questo fumetto continua a intrigarmi! Lemire sta facendo davvero un bel lavoro.
Ora sono curioso di sapere il motivo per cui gli Sience-Hunters scappano alla vista di Simon. Che sia dovuto al suo futuro? Sarà davvero il nuovo Lex Luthor? Spero di no, anche per il fatto che non nulla in comune col villain a parte una mente brillante.
Nel commento dello scorso numero mi sono avvicinato al motivo dell'imunità di Lori verso l'attacco psichico.
Per ora non ha nulla a che fare con la mamma ma ancora non è esclusa la cosa.
Storia: Jeff Lemire
Disegni: Pier Gallo
Copertina: Eddy Barrows, J. P. Mayer e Jamie Grant
Ogni trama e sottotrama di questo fumetto continua a intrigarmi! Lemire sta facendo davvero un bel lavoro.
Ora sono curioso di sapere il motivo per cui gli Sience-Hunters scappano alla vista di Simon. Che sia dovuto al suo futuro? Sarà davvero il nuovo Lex Luthor? Spero di no, anche per il fatto che non nulla in comune col villain a parte una mente brillante.
Nel commento dello scorso numero mi sono avvicinato al motivo dell'imunità di Lori verso l'attacco psichico.
Per ora non ha nulla a che fare con la mamma ma ancora non è esclusa la cosa.
venerdì 15 aprile 2011
Superman #706
Breaking News
A Grounded Interlude
Testi: G. Willow Wilson
Disegni: Amilcar Pinna
Copertina: John Cassaday e David Baron
Ci risiamo, nenche due mese ed ecco un altro interludio e per quanto le storia possano essere carine, sono pur sempre dei break dall'arco prinicipale, e come tali rompono il cazzo.
Un racconto gradevole dedicato a Perry e a un giovane photoreporter che stavolta non è Jmmy ma che avrei apprezzato sicuramente di più in un racconto da 10 pagine in un 80-Page Giant. Insomma, dedicargli un intero numero mi è sembrato eccessivo.
L'idea di base è interessante anche se non originale. E' un po' il contrario di quella storia in cui Jimmy scopriva la fede nuziale sulla mano di Supes e con photophop la cancellava. Anche se la situazione è diversa, la sensazione di già visto resta.
Comunque bel finale con un Perry che si dimostra l'ottimo editor-in-chief quale è.
I disegni non mi sono piaciuti affatto, questo Pinna sembra la brutta copia di Guedes, ho l'impressione che voglia emularlo ma la cosa gli riesce male.
Note:
- Non è un po' eccessivo mandare due dei migliori reporter a seguire un'unica storia, anche se uno si occupa della gente e l'altra di Superman? Non poteva coprire entrambe le cose un unico giornalista?
A Grounded Interlude
Testi: G. Willow Wilson
Disegni: Amilcar Pinna
Copertina: John Cassaday e David Baron
Ci risiamo, nenche due mese ed ecco un altro interludio e per quanto le storia possano essere carine, sono pur sempre dei break dall'arco prinicipale, e come tali rompono il cazzo.
Un racconto gradevole dedicato a Perry e a un giovane photoreporter che stavolta non è Jmmy ma che avrei apprezzato sicuramente di più in un racconto da 10 pagine in un 80-Page Giant. Insomma, dedicargli un intero numero mi è sembrato eccessivo.
L'idea di base è interessante anche se non originale. E' un po' il contrario di quella storia in cui Jimmy scopriva la fede nuziale sulla mano di Supes e con photophop la cancellava. Anche se la situazione è diversa, la sensazione di già visto resta.
Comunque bel finale con un Perry che si dimostra l'ottimo editor-in-chief quale è.
I disegni non mi sono piaciuti affatto, questo Pinna sembra la brutta copia di Guedes, ho l'impressione che voglia emularlo ma la cosa gli riesce male.
Note:
- Non è un po' eccessivo mandare due dei migliori reporter a seguire un'unica storia, anche se uno si occupa della gente e l'altra di Superman? Non poteva coprire entrambe le cose un unico giornalista?
giovedì 14 aprile 2011
Teen Titans #92
On The Shoulders of Titans
Storia: J. T. Krul
Matite: Georges Jeanty
Chine: Rob Hunter
Copertina: Nicola Scott e Doug Hazlewood
Storia in due parti partita su Red Robin #20, che non commento ma che ho letto, ben scritta e con un finale davvero soddistacente dato che Attenzione Spoiler: toglie dalle palle Damian, visto il ritorno di Tim.
Il disegnatore ospite non mi è piaciuto granché ma poteva andare peggio. Peccato perché a tratti non era male ma purtroppo compensava con tavole tirate via.
Note:
- va bene che questo Attenzione Spoiler: Calculator è solo un altro robot ma trovo lo stesso assurdo che si chieda dove stiano andando i Titani, mentre Superboy scava sopra la sua testa. Ma che non lo hai ancora capito che stanno sopra di te? Eppure le copie/bomba le hai mandate tu...
Storia: J. T. Krul
Matite: Georges Jeanty
Chine: Rob Hunter
Copertina: Nicola Scott e Doug Hazlewood
Storia in due parti partita su Red Robin #20, che non commento ma che ho letto, ben scritta e con un finale davvero soddistacente dato che Attenzione Spoiler: toglie dalle palle Damian, visto il ritorno di Tim.
Il disegnatore ospite non mi è piaciuto granché ma poteva andare peggio. Peccato perché a tratti non era male ma purtroppo compensava con tavole tirate via.
Note:
- va bene che questo Attenzione Spoiler: Calculator è solo un altro robot ma trovo lo stesso assurdo che si chieda dove stiano andando i Titani, mentre Superboy scava sopra la sua testa. Ma che non lo hai ancora capito che stanno sopra di te? Eppure le copie/bomba le hai mandate tu...
mercoledì 13 aprile 2011
JLA #44/48 - JSA #41/43
The Dark Things
Storia: James Robinson
Matite: Mark Bagley, Jesus Merino
Chine: Rob Hunter, Norm Rapmund, Jesse Delperdang
Copertine: Bagley e Merino con Nei Ruffino - Bagley, Hunter e Arreola (JLA #44) - Shane Davis e Sandra Hope con Barbara Chardo (JSA #43)
Crossover tra la League e la Society non tra i più coinvolgenti anche se, col procedere della storia l'interesse cresce almeno da darti la voglia di sapere come va a finire.
Il tema non è malaccio e soprattutto è originale, cosa rara di questi tempi. Però la storia viene diluita in troppe parti, con scazzottate infinite che non lasciano respirare, ne finisce una e ne inizia un'altra.
Frotunatamente tra una rissa e l'altra viene infilato qualche situazione molto interessante, come la vicenda legata a Mister Miracle o il tentativo di salvataggio del Dr. Midnite.
I disegni di Bagley evolvono proprio su queste pagine e verso la fine si ha un netto miglioramento. Non credo di averlo mai visto a questi livelli da quando è alla DC, anche il maggior difetto che gli rimproveravo, ovvero i volti femminili veramente brutti, sparisce.
Sebbene promuova con un voto più che positivo l'intero arco, sono rimasto molto deluso dall'epilogo dove Robinson usa un intero albetto solo per una conversazione tra padre e figlio, tra Alan e Todd. Si poteva fare in meno pagine e calcolando che ce ne era già stato uno alla fine della run di Willingham si poteva abbreviare ancora di più.
Ma non è tutto, viene inserita un'idea che avrei preferito si evitasse. Ma magari questo è un problema solo mio che non sopporto il lato magico/fantasy della DC. Una città incantata sulla Luna, ma che è, Jonathan Steele?
Non mi piace per niente questo nuovo ruolo da ambasciatore di Alan Scott.
Forse sono troppo vecchio per la DC, che è diventata un luogo dove ogni fantasia e ogni leggenda, è reale.
Molto carina la storia apparsa in appendice dei numeri 46, 47 e 48 della JLA, dedicata a Red Tornando e a Cyborg. Era ora che tornasse 'sto personaggio!
Note:
- anche se solo per qualche secondo, Batman finisce nel vuoto dello spazio, uscendo fuori dal satellite. La sospensione dell'incredulità non regge dal momento in cui dopo, quando si sigilla la falla del satellite, lui sta benissimo.
- ma 'sti americani la studiano geografia a scuola? Ma Bagley come cavolo l'ha disegnata l'Europa? Magari è colpa del colorista, io comunque quel lago al posto della Svizzera non lo ricordo.
- Nell'ultima storia, dalla lato oscuro della Luna si vede la Terra... Nessuno ha detto a Merino che si chiama lato oscuro perché è quello che non si rivolge mai verso la terra... Ma lui forse pensa che si tratti di un lato che non vede mai la luce del sole...
Storia: James Robinson
Matite: Mark Bagley, Jesus Merino
Chine: Rob Hunter, Norm Rapmund, Jesse Delperdang
Copertine: Bagley e Merino con Nei Ruffino - Bagley, Hunter e Arreola (JLA #44) - Shane Davis e Sandra Hope con Barbara Chardo (JSA #43)
Crossover tra la League e la Society non tra i più coinvolgenti anche se, col procedere della storia l'interesse cresce almeno da darti la voglia di sapere come va a finire.
Il tema non è malaccio e soprattutto è originale, cosa rara di questi tempi. Però la storia viene diluita in troppe parti, con scazzottate infinite che non lasciano respirare, ne finisce una e ne inizia un'altra.
Frotunatamente tra una rissa e l'altra viene infilato qualche situazione molto interessante, come la vicenda legata a Mister Miracle o il tentativo di salvataggio del Dr. Midnite.
I disegni di Bagley evolvono proprio su queste pagine e verso la fine si ha un netto miglioramento. Non credo di averlo mai visto a questi livelli da quando è alla DC, anche il maggior difetto che gli rimproveravo, ovvero i volti femminili veramente brutti, sparisce.
Sebbene promuova con un voto più che positivo l'intero arco, sono rimasto molto deluso dall'epilogo dove Robinson usa un intero albetto solo per una conversazione tra padre e figlio, tra Alan e Todd. Si poteva fare in meno pagine e calcolando che ce ne era già stato uno alla fine della run di Willingham si poteva abbreviare ancora di più.
Ma non è tutto, viene inserita un'idea che avrei preferito si evitasse. Ma magari questo è un problema solo mio che non sopporto il lato magico/fantasy della DC. Una città incantata sulla Luna, ma che è, Jonathan Steele?
Non mi piace per niente questo nuovo ruolo da ambasciatore di Alan Scott.
Forse sono troppo vecchio per la DC, che è diventata un luogo dove ogni fantasia e ogni leggenda, è reale.
Molto carina la storia apparsa in appendice dei numeri 46, 47 e 48 della JLA, dedicata a Red Tornando e a Cyborg. Era ora che tornasse 'sto personaggio!
Note:
- anche se solo per qualche secondo, Batman finisce nel vuoto dello spazio, uscendo fuori dal satellite. La sospensione dell'incredulità non regge dal momento in cui dopo, quando si sigilla la falla del satellite, lui sta benissimo.
- ma 'sti americani la studiano geografia a scuola? Ma Bagley come cavolo l'ha disegnata l'Europa? Magari è colpa del colorista, io comunque quel lago al posto della Svizzera non lo ricordo.
- Nell'ultima storia, dalla lato oscuro della Luna si vede la Terra... Nessuno ha detto a Merino che si chiama lato oscuro perché è quello che non si rivolge mai verso la terra... Ma lui forse pensa che si tratti di un lato che non vede mai la luce del sole...
martedì 12 aprile 2011
Action Comics Annual #13
Young Lex Luhotr in: Fahter Box
Storia: Paul Cornell
Disegni: Marco Rudy
Copertina: Ethan Van Sciver e Hi-Fi
Solitamente non mi faccio influenzare dalle idee di una storia, anche perché dal post-IC non le ho quasi mai apprezzate dato che mandavano a puttane la vecchia continuity.
Questa volta non ce la faccio, la cacca è uscita troppo fuori dal vaso.
La storia è scritta bene, disegnata altrettanto. Troviamo un giovane Luthor caratterizzato davvero bene, riconoscibile sia dall'esperto che dal lettore occasionale, perché è proprio così che deve essere. Anche se il passato tra Perry e Lex era di gran lunga migliore nel post-Crisis, coi due amici fin dall'infazia, cresciuti a Suicide Slum, quartieraccio di Metropolis, a fronte di questa nuova continuity Cornell se la cava più che bene nel raccontare il loro nuovo primo incontro.
Il problema arriva quando si prensenta una retcon del cazzo, come si può capire dalla copertina.
Che senso ha far incontrare questi due villain prima del dovuto, se non lo scopo di farsi belli agli occhi dei nerd più coglioni, come ad esempio accade per Smerdville, in cui le retcon sono all'ordine del giorno e si anticipano tutti i primi incontri/le prime apparizioni?
Non ha senso che Darkseid si interessi a Metropolis prima della venuta di Superman.
E poi con questa storia vai a far benedire una bellissima sottotrama in cui c'era Desaad, che si spacciava per Darkseid, dietro l'Intergang.
Simpatica comunque la Lois-robot che dice a Lex di aver sentito una storia tutta "mi sono finiti i capelli negli occhi" ma la fine dei capelli non viene raccontata (anche se non finisce la frase, si intende) e il cattivone pelato le risponde che ci sono cose riguardo lui che neanche lei potrà mai sapere.
Young Lex Luhotr in: A Father's Box
Storia: Paul Cornell
Disegni: Ed Benes
La seconda storia, oltre all'inutile retcon (nelle storie degli ultimi anni avete mai avuto l'impressione che i due avessero condiviso una tale vicenda insieme?), è totalmente didascalica, rendendo pesante la lettura.
Ma poi qualcuno sa spiegarmi il senso della Attenzione Spoiler: morte e ressurezione di Lex? A che scopo fargli avere questa esperienza in così giovane età?
I disegni li salvo, Benes colorato così mi piace.
Insomma, tra i pochi alti e i tanti bassi, un annual da dimenticare.
Storia: Paul Cornell
Disegni: Marco Rudy
Copertina: Ethan Van Sciver e Hi-Fi
Solitamente non mi faccio influenzare dalle idee di una storia, anche perché dal post-IC non le ho quasi mai apprezzate dato che mandavano a puttane la vecchia continuity.
Questa volta non ce la faccio, la cacca è uscita troppo fuori dal vaso.
La storia è scritta bene, disegnata altrettanto. Troviamo un giovane Luthor caratterizzato davvero bene, riconoscibile sia dall'esperto che dal lettore occasionale, perché è proprio così che deve essere. Anche se il passato tra Perry e Lex era di gran lunga migliore nel post-Crisis, coi due amici fin dall'infazia, cresciuti a Suicide Slum, quartieraccio di Metropolis, a fronte di questa nuova continuity Cornell se la cava più che bene nel raccontare il loro nuovo primo incontro.
Il problema arriva quando si prensenta una retcon del cazzo, come si può capire dalla copertina.
Che senso ha far incontrare questi due villain prima del dovuto, se non lo scopo di farsi belli agli occhi dei nerd più coglioni, come ad esempio accade per Smerdville, in cui le retcon sono all'ordine del giorno e si anticipano tutti i primi incontri/le prime apparizioni?
Non ha senso che Darkseid si interessi a Metropolis prima della venuta di Superman.
E poi con questa storia vai a far benedire una bellissima sottotrama in cui c'era Desaad, che si spacciava per Darkseid, dietro l'Intergang.
Simpatica comunque la Lois-robot che dice a Lex di aver sentito una storia tutta "mi sono finiti i capelli negli occhi" ma la fine dei capelli non viene raccontata (anche se non finisce la frase, si intende) e il cattivone pelato le risponde che ci sono cose riguardo lui che neanche lei potrà mai sapere.
Young Lex Luhotr in: A Father's Box
Storia: Paul Cornell
Disegni: Ed Benes
La seconda storia, oltre all'inutile retcon (nelle storie degli ultimi anni avete mai avuto l'impressione che i due avessero condiviso una tale vicenda insieme?), è totalmente didascalica, rendendo pesante la lettura.
Ma poi qualcuno sa spiegarmi il senso della Attenzione Spoiler: morte e ressurezione di Lex? A che scopo fargli avere questa esperienza in così giovane età?
I disegni li salvo, Benes colorato così mi piace.
Insomma, tra i pochi alti e i tanti bassi, un annual da dimenticare.
lunedì 11 aprile 2011
Superboy #3
The New Adventures of Psionic Lad - Part One
Storia: Jeff Lemire
Disegni: Pier Gallo
Copertina: Phil Noto
Saltando i soliti elogi allo scrittore e al disegnatore, vengo subito ai particolari.
La prima pagina mi ha fatto pensare alle prime pagine paracule della Silver Age. In quel periodo sia nella cover che nella prima tavola poteva capitare una scena impossibile da incastrare nella storia. Venivano usate per catturare l'interesse, senza badare che tutto filasse dopo.
Questa prima tavola non può essere inserita da nessuna parte tra quelle che seguono. Andrebbe dopo l'ultima ma c'è un'incongruenza: gli studenti svenuti che una volta ci sono e una no.
I colori... Sono molto belli ma perché Bart è biondo!?
Confermo il mio disappunto, che avevo avuto quando uscì l'anteprima dell'albo, riguardo l'ennesima persona che scopre l'identità segreta di un supereroe. Esiste ancora qualcuno che non si fa scoprire o che non confessa la propria doppia identità a più persone di quanto dovrebbe?
Come per Flash, anche qui storco il naso per la troppa facilità in cui nel futuro si viaggi nel tempo. Alla fine pare che lo facciano tutti con facilità tranne la Legione, che invece dovrebbe avere più credenzialità avendo un Brainiac nel gruppo e trovandosi in una collocazione temporale dalla tecnologia più avanzata.
Curiosa l'immunità di Lori. Nella Silver Age Lena Luthor, mamma di Lori e sorella di Lex, aveva ricevuto dei poteri extrasensoriali dopo essere stata esposta al cervello di un alieno.
Non è stato ancora stabilito se la Lena post-Crisis abbia vissuto una vicenda simile ma nel caso, Lori potrebbe aver ereditato qualche potere dalla mamma?
Storia: Jeff Lemire
Disegni: Pier Gallo
Copertina: Phil Noto
Saltando i soliti elogi allo scrittore e al disegnatore, vengo subito ai particolari.
La prima pagina mi ha fatto pensare alle prime pagine paracule della Silver Age. In quel periodo sia nella cover che nella prima tavola poteva capitare una scena impossibile da incastrare nella storia. Venivano usate per catturare l'interesse, senza badare che tutto filasse dopo.
Questa prima tavola non può essere inserita da nessuna parte tra quelle che seguono. Andrebbe dopo l'ultima ma c'è un'incongruenza: gli studenti svenuti che una volta ci sono e una no.
I colori... Sono molto belli ma perché Bart è biondo!?
Confermo il mio disappunto, che avevo avuto quando uscì l'anteprima dell'albo, riguardo l'ennesima persona che scopre l'identità segreta di un supereroe. Esiste ancora qualcuno che non si fa scoprire o che non confessa la propria doppia identità a più persone di quanto dovrebbe?
Come per Flash, anche qui storco il naso per la troppa facilità in cui nel futuro si viaggi nel tempo. Alla fine pare che lo facciano tutti con facilità tranne la Legione, che invece dovrebbe avere più credenzialità avendo un Brainiac nel gruppo e trovandosi in una collocazione temporale dalla tecnologia più avanzata.
Curiosa l'immunità di Lori. Nella Silver Age Lena Luthor, mamma di Lori e sorella di Lex, aveva ricevuto dei poteri extrasensoriali dopo essere stata esposta al cervello di un alieno.
Non è stato ancora stabilito se la Lena post-Crisis abbia vissuto una vicenda simile ma nel caso, Lori potrebbe aver ereditato qualche potere dalla mamma?
sabato 9 aprile 2011
Brightest Day #0-10
Storia: Geoff Johns e Peter J. Tomasi
Matite: Fernando Pasarin, Ivan Reis, Patrick Gleason, Ardian Syaf, Scott Clark, Joe Prado
Chine: AA.VV.
Copertine: David Finch, AA.VV.
Devo dire che letta tutta di seguito questa serie ha un altro sapore.
Dopo aver letto a fatica i primi 3 (#0-1-2) qualche mese fa, ieri mi sono divorato 8 numeri, arrivando al decimo, tutti di seguito.
E' molto scorrevole e questo è un gran punto a favore per me, perché non basta una bella/buona storia se poi si fa fatica a leggerla (vedi Action Comics, ad esempio). Inoltre le trame sono tutte interessanti e oserei dire gestite meglio di 52, progetto lontamanete simile, che a tratti era dispersivo e confusionario.
Ci sono un po' troppe scene splatter che fanno sorridere a un fumetto con un titolo del genere, però questo è l'unico difetto che gli ho trovato.
Un paio di momenti che mi sono rimasti impressi:
- #4: la scena divertente in camera da letto di Dove, tra lei, Boston e Hawk
- #6: la scena divertenteissima con Firestorm nel cantiere, altro che Hancock, Ronnie è ancora meglio!
Matite: Fernando Pasarin, Ivan Reis, Patrick Gleason, Ardian Syaf, Scott Clark, Joe Prado
Chine: AA.VV.
Copertine: David Finch, AA.VV.
Devo dire che letta tutta di seguito questa serie ha un altro sapore.
Dopo aver letto a fatica i primi 3 (#0-1-2) qualche mese fa, ieri mi sono divorato 8 numeri, arrivando al decimo, tutti di seguito.
E' molto scorrevole e questo è un gran punto a favore per me, perché non basta una bella/buona storia se poi si fa fatica a leggerla (vedi Action Comics, ad esempio). Inoltre le trame sono tutte interessanti e oserei dire gestite meglio di 52, progetto lontamanete simile, che a tratti era dispersivo e confusionario.
Ci sono un po' troppe scene splatter che fanno sorridere a un fumetto con un titolo del genere, però questo è l'unico difetto che gli ho trovato.
Un paio di momenti che mi sono rimasti impressi:
- #4: la scena divertente in camera da letto di Dove, tra lei, Boston e Hawk
- #6: la scena divertenteissima con Firestorm nel cantiere, altro che Hancock, Ronnie è ancora meglio!
giovedì 7 aprile 2011
Supergirl Annual #2
Supergirl and the Legion of Super-Heroes
Storia: Sterling Gates
Disegni: Matt Camp, Marco Rudy
Copertina: Amy Reeder, Richard Friend e Guy Major
Ancora una volta Gates dimostra quando sarebbe adatto su una serie legionaria (la prima volta è stata nel crossover Last Stand of New Krypton), fresco come pochi altri autori di oggi.
I disegni di Camp non mi hanno fatto impazzire, fa dei bei volti ma i corpi in alcune tavole li ho trovati molto "action figure". Comunque tutto sommato non ci si può lamentare.
La parte disegnata da Rudy invece, nonostante lo stile non sia dei miei preferiti, mi ha riportato alla vecchia serie di Supergril, quella scritta da Peter David e disegnata da Leonard Kirk. Non so se è per la colorazione o per il chiaroscuro, non di certo per le fisionimie, ma mi viene in mente quel disegnatore.
Note:
- ogni volta che è coinvolta la Legione, ci sono anticipazioni sul futuro. The Scion of Superwoman, The Deadly Day of the Dollmaker, Lex Luthor's Other Son. Quali vedremo scritte dal bravo Gates? Mi sa solo la seconda dato che quei coglioni della DC hanno avuto la brillante idea di congedarlo, insieme all'ottimo Igle, dalla Ragazza d'Acciaio (e pensare che ora non fanno che passarla da autore ad autore, sigh, ti odio DC!).
Comunque sono sorpreso per l'ultima anticipazione, allora c'è ancora qualcuno che si ricorda di JLoA #0 e del viaggetto a Smallville tra Lex e Brainiac (su Adv. Comics, dove accadeva qualcosa sulla nave di B che faceva pensare a una clonazione). Sono commosso e allo stesso tempo ancora più incazzato per il congedo di Gates.
- non mi è chiaro perché non succeda nulla dopo i 4 secondi che Brainiac 5 aveva calcolato. Ma non doveva avvenire un esplosione magica-temporale... La spiegazione è solo una, i suoi calcoli erano errati ma mi pare strano per una mente come la sua, anche se in questa storia è ancora giovanissimo.
- gli autori continuano ad autoironizzare la brutta piega grim'n'gritty presa dalla DC. In questa pagine Supergirl, reduce da eventi tragici, è contenta di aver incontrato questa Legione spensierata.
- a differenza dell'incontro avventuno in Last Stand, stavolta Kara si ricorda delle sue avventure con l'altra Legione.
- Kara fa un complimento sincero al costume da bagno rosa che indossa Imra... Sarà per questo che in seguito cambierà il costume da legionaria?
- sempre nella stessa vignetta la S sulla tetta destra di Kara, riporta al vecchio costume che indossava nel pre-Crisis.
- da quando le statue al museo di Superman sono dei robot? Vedi l'esercito di cui si serve Sgirl.
- ho apprezzato molto la determinazione di B5 nell'ultima vignetta dell'albo, quasi estranea a lui in determinati contesti, come quelli che implicano il rischio di cambiare la storia.
Storia: Sterling Gates
Disegni: Matt Camp, Marco Rudy
Copertina: Amy Reeder, Richard Friend e Guy Major
Ancora una volta Gates dimostra quando sarebbe adatto su una serie legionaria (la prima volta è stata nel crossover Last Stand of New Krypton), fresco come pochi altri autori di oggi.
I disegni di Camp non mi hanno fatto impazzire, fa dei bei volti ma i corpi in alcune tavole li ho trovati molto "action figure". Comunque tutto sommato non ci si può lamentare.
La parte disegnata da Rudy invece, nonostante lo stile non sia dei miei preferiti, mi ha riportato alla vecchia serie di Supergril, quella scritta da Peter David e disegnata da Leonard Kirk. Non so se è per la colorazione o per il chiaroscuro, non di certo per le fisionimie, ma mi viene in mente quel disegnatore.
Note:
- ogni volta che è coinvolta la Legione, ci sono anticipazioni sul futuro. The Scion of Superwoman, The Deadly Day of the Dollmaker, Lex Luthor's Other Son. Quali vedremo scritte dal bravo Gates? Mi sa solo la seconda dato che quei coglioni della DC hanno avuto la brillante idea di congedarlo, insieme all'ottimo Igle, dalla Ragazza d'Acciaio (e pensare che ora non fanno che passarla da autore ad autore, sigh, ti odio DC!).
Comunque sono sorpreso per l'ultima anticipazione, allora c'è ancora qualcuno che si ricorda di JLoA #0 e del viaggetto a Smallville tra Lex e Brainiac (su Adv. Comics, dove accadeva qualcosa sulla nave di B che faceva pensare a una clonazione). Sono commosso e allo stesso tempo ancora più incazzato per il congedo di Gates.
- non mi è chiaro perché non succeda nulla dopo i 4 secondi che Brainiac 5 aveva calcolato. Ma non doveva avvenire un esplosione magica-temporale... La spiegazione è solo una, i suoi calcoli erano errati ma mi pare strano per una mente come la sua, anche se in questa storia è ancora giovanissimo.
- gli autori continuano ad autoironizzare la brutta piega grim'n'gritty presa dalla DC. In questa pagine Supergirl, reduce da eventi tragici, è contenta di aver incontrato questa Legione spensierata.
- a differenza dell'incontro avventuno in Last Stand, stavolta Kara si ricorda delle sue avventure con l'altra Legione.
- Kara fa un complimento sincero al costume da bagno rosa che indossa Imra... Sarà per questo che in seguito cambierà il costume da legionaria?
- sempre nella stessa vignetta la S sulla tetta destra di Kara, riporta al vecchio costume che indossava nel pre-Crisis.
- da quando le statue al museo di Superman sono dei robot? Vedi l'esercito di cui si serve Sgirl.
- ho apprezzato molto la determinazione di B5 nell'ultima vignetta dell'albo, quasi estranea a lui in determinati contesti, come quelli che implicano il rischio di cambiare la storia.
mercoledì 30 marzo 2011
Young Justice 1x09
Bereft
Episodio che cattura l'interessa grazie all'interrogativo su cosa sia successo ai protagonisti, dato che hanno perso tutti i ricordi da quando il gruppo si è formato.
Oltre a questo, una bella storia che fa il punto della situazione sull'amicizia nata durante le avventure che abbiamo visto fino ad oggi, su quanto abbiano legato i protagnosti, chi più e chi meno, chi da subito e chi molto lentamente.
Per finire, evento! Superboy riesce a sorridere!
Episodio che cattura l'interessa grazie all'interrogativo su cosa sia successo ai protagonisti, dato che hanno perso tutti i ricordi da quando il gruppo si è formato.
Oltre a questo, una bella storia che fa il punto della situazione sull'amicizia nata durante le avventure che abbiamo visto fino ad oggi, su quanto abbiano legato i protagnosti, chi più e chi meno, chi da subito e chi molto lentamente.
Per finire, evento! Superboy riesce a sorridere!
giovedì 24 marzo 2011
Action Comics #896
The Black Ring - Part Seven
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods
Copertina: David Finch, Batt e Peter Straigewald
Numero pieno d'azione che però risolleva la qualità della storia, o perlomeno è riuscito ad intrattenermi meglio dei due precedenti, senza faticare nella lettura.
Merito di questo giudizio positivo è anche la nuova rivelazione di un nuovo misterioso personaggio che sta dietro la ricerca di Lex, così dopo che avevamo saputo Attenzione Spoiler: di qualcuno interessato al nemico per eccellenza di Superman, e che forse ne sta influenzando anche le vicende, scopriamo che la Lois-robot è segretamente controllata da questo e non solo, anche Mr. Mind, visto nella prima storia, sta lavorando dietro qualcuno di misterioso.
Insomma, nonostante la storia proceda a rilento e nonostante spesso faccia fatica a leggere gli albi, ogni tanto spunta fuori qualcosa di interessante.
Una sola cosa da annotare di questo albo, che non mi ha convinto, ovvero i Secret Six consapevoli della natura di Lois-robot. Come facevano a sapere che si trattava di un androide?
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods
Copertina: David Finch, Batt e Peter Straigewald
Numero pieno d'azione che però risolleva la qualità della storia, o perlomeno è riuscito ad intrattenermi meglio dei due precedenti, senza faticare nella lettura.
Merito di questo giudizio positivo è anche la nuova rivelazione di un nuovo misterioso personaggio che sta dietro la ricerca di Lex, così dopo che avevamo saputo Attenzione Spoiler: di qualcuno interessato al nemico per eccellenza di Superman, e che forse ne sta influenzando anche le vicende, scopriamo che la Lois-robot è segretamente controllata da questo e non solo, anche Mr. Mind, visto nella prima storia, sta lavorando dietro qualcuno di misterioso.
Insomma, nonostante la storia proceda a rilento e nonostante spesso faccia fatica a leggere gli albi, ogni tanto spunta fuori qualcosa di interessante.
Una sola cosa da annotare di questo albo, che non mi ha convinto, ovvero i Secret Six consapevoli della natura di Lois-robot. Come facevano a sapere che si trattava di un androide?
mercoledì 23 marzo 2011
Superman #705
Grounded Part Four: Visitation Rights
Storia: J. Michael Straczynski
Matite: Wellington Dias e Eddy Barrows
Chine: J.P. Mayer con Eber Ferreira
Copertina: John Cassaday e David Baron
Bellissimo numero! Senza super nemici da affrontare (a parte in un paio di tavole) ma, come ormai ci ha abituati Stracz, un altro problema di vita quitodiana (un po' come ci avevano abituati Siegel e Shuster), ovvero, come si intuisce dalla copertina, le violenze casalinghe.
Che emozioni che mi ha donato questa storia, con questo bambino che crede così tanto in Superman, nonostante dovrebbe essere sommerso dal pessimismo, nonostante la sua giovanissima età.
Per non parlare di un Superman iperincazzato. Credo di non averlo mai visto così furioso, neanche di fronte a Luthor o Brainiac!
Questo mese Barrows non è da solo e il risultato mi è parso un gradino al di sotto del solito.
Storia: J. Michael Straczynski
Matite: Wellington Dias e Eddy Barrows
Chine: J.P. Mayer con Eber Ferreira
Copertina: John Cassaday e David Baron
Bellissimo numero! Senza super nemici da affrontare (a parte in un paio di tavole) ma, come ormai ci ha abituati Stracz, un altro problema di vita quitodiana (un po' come ci avevano abituati Siegel e Shuster), ovvero, come si intuisce dalla copertina, le violenze casalinghe.
Che emozioni che mi ha donato questa storia, con questo bambino che crede così tanto in Superman, nonostante dovrebbe essere sommerso dal pessimismo, nonostante la sua giovanissima età.
Per non parlare di un Superman iperincazzato. Credo di non averlo mai visto così furioso, neanche di fronte a Luthor o Brainiac!
Questo mese Barrows non è da solo e il risultato mi è parso un gradino al di sotto del solito.
domenica 20 marzo 2011
Action Comics #895
The Black Ring - Part Six
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods
Copertina: David Finch, Batt e Peter Straigewald
E la delusione continua, fatta eccezione per l'ultima parte della storia. E' sempre eccitante la calma di Lex in certe situazioni impossibili.
La scrittura di Cornell è sempre macchinosa. Prendo un esempio (pagina 11; prima vignetta; quarto balloon): "this will be just like a visit to our space station, when we were setting up that part of the plan."
C'ho messo un'ora a capirlo e ancora non sono sicuro di averlo fatto nel modo corretto. Ma aggiungere un "as" dopo la virgola pareva brutto!?
Non ne so molto di grammatica inglese e probabilmente è corretto anche così... Ma una grammatica corretta non è sempre sinonimo di scorrevolezza. Poi magari è solo un problema mio, boh?
I disegni di Woods sono sempre uguali, né peggiori e né migliori.
Entrando nei dettagli, mi è piaciuta l'idea del sogno di Lex.
Cosa diversa per la profezia, non tanto per l'idea di per sé ma perché sono sempre quello contrario alle casualità (vedi ad esempio lo stesso personaggio, Vandal, che CASUALMENTE si è trovato insieme ad Antro nel paleolitico e CASUALMENTE il luogo era la futura Gotham e CASUALMENTE ha il suo primo incontro con Bruce). Diciamo che non mi piacciono quasi mai questi interventi di "retro-continuity".
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods
Copertina: David Finch, Batt e Peter Straigewald
E la delusione continua, fatta eccezione per l'ultima parte della storia. E' sempre eccitante la calma di Lex in certe situazioni impossibili.
La scrittura di Cornell è sempre macchinosa. Prendo un esempio (pagina 11; prima vignetta; quarto balloon): "this will be just like a visit to our space station, when we were setting up that part of the plan."
C'ho messo un'ora a capirlo e ancora non sono sicuro di averlo fatto nel modo corretto. Ma aggiungere un "as" dopo la virgola pareva brutto!?
Non ne so molto di grammatica inglese e probabilmente è corretto anche così... Ma una grammatica corretta non è sempre sinonimo di scorrevolezza. Poi magari è solo un problema mio, boh?
I disegni di Woods sono sempre uguali, né peggiori e né migliori.
Entrando nei dettagli, mi è piaciuta l'idea del sogno di Lex.
Cosa diversa per la profezia, non tanto per l'idea di per sé ma perché sono sempre quello contrario alle casualità (vedi ad esempio lo stesso personaggio, Vandal, che CASUALMENTE si è trovato insieme ad Antro nel paleolitico e CASUALMENTE il luogo era la futura Gotham e CASUALMENTE ha il suo primo incontro con Bruce). Diciamo che non mi piacciono quasi mai questi interventi di "retro-continuity".
sabato 19 marzo 2011
Teen Titans #91
After School Special
Storia: J. T. Krull
Matite: Nicola Scott
Chine: Doug Hazlewood e Scott Kobush
Copertina: N. Scott; D. Hazlewood e Wright
"Sììì!" è stata la parola che ho esclamato verso la fine dell'albo, alla fine della chiaccerata tra Cassie e Conner. A buon intenditor poche parole... Ma un piccolo spoiler.
Per il resto altro albo molto bello che si legge tutto d'un fiato, senza eccessiva violenza, giusto un pizzico ma dato che i personaggi coinvolti sono Damian e Rose non mi aspettavo altro. E a proposito di loro, nonostante l'odio per il primo e una parziale indifferenza per la seconda, ho apprezzato molto il duetto che a giochi fatti sì è rivelato decisamente azzeccato. Una di quelle poche volte in cui tollero Damian.
Sui disegni c'è poco da dire, adorabili come sempre.
Unico difetto è la velocità con cui viene sconfitto Barney. Fino ad un momento nessuno riesce a contrastarlo, poi "puff", Attenzione Spoiler: Raven si incazza e Barney perde i sensi.
E' una di quelle conclusioni immotivate, che vengono usate perché il tempo a disposizione è finito.
Peccato, perché altrimenti l'albo sarebbe stato privo di difetti.
Nota: mi è piaciuto il flahsback di Bart sulla propria morte, ogni tanto temo che ci si dimentichi (o ci si voglia dimenticare) di alcune vicende passate, magari solo per la tanta voglia di stabilizzare il personaggio nel suo status quo, o magari perché la cosa è avvenuta in una storia che in molti vogliono dimenticare.
Per me quel che è fatto è fatto, bello o brutto che sia.
Storia: J. T. Krull
Matite: Nicola Scott
Chine: Doug Hazlewood e Scott Kobush
Copertina: N. Scott; D. Hazlewood e Wright
"Sììì!" è stata la parola che ho esclamato verso la fine dell'albo, alla fine della chiaccerata tra Cassie e Conner. A buon intenditor poche parole... Ma un piccolo spoiler.
Per il resto altro albo molto bello che si legge tutto d'un fiato, senza eccessiva violenza, giusto un pizzico ma dato che i personaggi coinvolti sono Damian e Rose non mi aspettavo altro. E a proposito di loro, nonostante l'odio per il primo e una parziale indifferenza per la seconda, ho apprezzato molto il duetto che a giochi fatti sì è rivelato decisamente azzeccato. Una di quelle poche volte in cui tollero Damian.
Sui disegni c'è poco da dire, adorabili come sempre.
Unico difetto è la velocità con cui viene sconfitto Barney. Fino ad un momento nessuno riesce a contrastarlo, poi "puff", Attenzione Spoiler: Raven si incazza e Barney perde i sensi.
E' una di quelle conclusioni immotivate, che vengono usate perché il tempo a disposizione è finito.
Peccato, perché altrimenti l'albo sarebbe stato privo di difetti.
Nota: mi è piaciuto il flahsback di Bart sulla propria morte, ogni tanto temo che ci si dimentichi (o ci si voglia dimenticare) di alcune vicende passate, magari solo per la tanta voglia di stabilizzare il personaggio nel suo status quo, o magari perché la cosa è avvenuta in una storia che in molti vogliono dimenticare.
Per me quel che è fatto è fatto, bello o brutto che sia.
venerdì 18 marzo 2011
Supergirl #57
This Am The Way The (Bizarro) World Ends
Storia: Sterling Gates
Disengi: Vernard Chang
Copertina: Amy Reeder, Richard Friend e Guy Major
Si conclude lo story arc dedicato a Bizarro Girl e disegni a parte, che proprio non mi piacciono, avviene tutto nel migliore dei modi. Ma non mi aspettavo altro da Gates, che sfrutta l'eredita di Johns sul Bizarro World nel migliore dei modi.
Se proprio devo essere pignolo, ho trovato confusionario il funzionamento di Bizarro Girl, che per alcune cose, a differenza di Bizarro nei confronti di Kal, è il riflesso e invece per altre è l'opposto di Supergirl.
Nel dettaglio, la prima cosa che mi viene in mente: uguali nel carattere ma opposte nel coraggio/paura.
Storia: Sterling Gates
Disengi: Vernard Chang
Copertina: Amy Reeder, Richard Friend e Guy Major
Si conclude lo story arc dedicato a Bizarro Girl e disegni a parte, che proprio non mi piacciono, avviene tutto nel migliore dei modi. Ma non mi aspettavo altro da Gates, che sfrutta l'eredita di Johns sul Bizarro World nel migliore dei modi.
Se proprio devo essere pignolo, ho trovato confusionario il funzionamento di Bizarro Girl, che per alcune cose, a differenza di Bizarro nei confronti di Kal, è il riflesso e invece per altre è l'opposto di Supergirl.
Nel dettaglio, la prima cosa che mi viene in mente: uguali nel carattere ma opposte nel coraggio/paura.
giovedì 17 marzo 2011
Young Justice 1x08
Downtime
Finalmente un episodio come si deve, senza violenza e tante vicende degne di un gruppo di adolescenti. Vicende che puntano principalmente su Aqualad, tra la sua importante decisione da prendere e i sentimenti verso una vecchia conoscenza, ma che hanno dato piccoli spazi agli altri membri, come la situazione imbarazzante tra Superboy e Miss Martian, la gelosia di Robin, conclusa con una bella scena tra il ragazzo e il suo mentore, Bruce, il compleanno in famiglia in cui si ritrova Wally, o la situazione difficile di Artemis.
Certo, la trama principale è dedicata alla minaccia di turno ma vedere anche queste piccole occhiatine mi ha fatto apprezzare molto l'episodio.
Finalmente un episodio come si deve, senza violenza e tante vicende degne di un gruppo di adolescenti. Vicende che puntano principalmente su Aqualad, tra la sua importante decisione da prendere e i sentimenti verso una vecchia conoscenza, ma che hanno dato piccoli spazi agli altri membri, come la situazione imbarazzante tra Superboy e Miss Martian, la gelosia di Robin, conclusa con una bella scena tra il ragazzo e il suo mentore, Bruce, il compleanno in famiglia in cui si ritrova Wally, o la situazione difficile di Artemis.
Certo, la trama principale è dedicata alla minaccia di turno ma vedere anche queste piccole occhiatine mi ha fatto apprezzare molto l'episodio.
mercoledì 16 marzo 2011
Teenage Mutant Ninja Turtles 02
Storia, disegni e copertina: Kevin Eastman e Peter Laird
In questo secondo numero viene abbandonata l'ambientazione urbana per dar posto a quella fantascientifica.
Questo è un pro, un contro o è indifferente?
Per me, pur amando la sci-fi, le tartarughe dovrebbero sempre restare nel loro habitat naturale, ovvero la città e le fogne. Il cambio può andare bene per un paio di numeri, dopo inizia a stanare, come è proprio accaduto a me prima di arrivare alla fine della seconda storia. Una storia che ti sapeva prendere, sì, ma non aiutava la nostalgia di New York.
E proprio quando mi ero abituato al tema fantascientifico, ecco che si risolve tutto in fretta e furia (si vede che anche gli autori si erano rotti) ma non solo, tutta un'ipotetica seconda avventura spazile viene lasciata all'immaginazione del lettore.
Ammetto che nonostante mi fossi rotto degli alieni, ci sono rimasto male leggendo le ultime due tavole.
Carina la storia con Fugitoid.
Molto bella quella natalizia con Michelangelo, anche se la neve nei disegni ha reso le tavole poco chiare. Oppure il testacoda della macchina della polizia c'ho messo un po' per capirlo. Poi c'è una tavola (184) davvero sproporzionata, il camion è troppo alto, pare si trovi su un altro livello e invece è sulla stessa strada/altezza del poliziotto che spara.
Un volume tutto sommato carino ma che ho letto a più riprese, a differenza del primo che avevo letto tutto d'un fiato.
Purtroppo anche questo volume ha qualche erroretto sparso qua e là.
Non me li sono segnati tutti, quindi dico solo gli ultimi che mi ricordo:
- pagina 140; vignetta 3 c'è un "quando" di troppo e dato che non si tratta della canzone di Tony Renis, credo sia proprio un errore.
- pagina 147; vignetta 6 "quadra" invede di "squadra".
- pagine 152; vignetta 2 "un occhiata" senza apostrosfo.
In questo secondo numero viene abbandonata l'ambientazione urbana per dar posto a quella fantascientifica.
Questo è un pro, un contro o è indifferente?
Per me, pur amando la sci-fi, le tartarughe dovrebbero sempre restare nel loro habitat naturale, ovvero la città e le fogne. Il cambio può andare bene per un paio di numeri, dopo inizia a stanare, come è proprio accaduto a me prima di arrivare alla fine della seconda storia. Una storia che ti sapeva prendere, sì, ma non aiutava la nostalgia di New York.
E proprio quando mi ero abituato al tema fantascientifico, ecco che si risolve tutto in fretta e furia (si vede che anche gli autori si erano rotti) ma non solo, tutta un'ipotetica seconda avventura spazile viene lasciata all'immaginazione del lettore.
Ammetto che nonostante mi fossi rotto degli alieni, ci sono rimasto male leggendo le ultime due tavole.
Carina la storia con Fugitoid.
Molto bella quella natalizia con Michelangelo, anche se la neve nei disegni ha reso le tavole poco chiare. Oppure il testacoda della macchina della polizia c'ho messo un po' per capirlo. Poi c'è una tavola (184) davvero sproporzionata, il camion è troppo alto, pare si trovi su un altro livello e invece è sulla stessa strada/altezza del poliziotto che spara.
Un volume tutto sommato carino ma che ho letto a più riprese, a differenza del primo che avevo letto tutto d'un fiato.
Purtroppo anche questo volume ha qualche erroretto sparso qua e là.
Non me li sono segnati tutti, quindi dico solo gli ultimi che mi ricordo:
- pagina 140; vignetta 3 c'è un "quando" di troppo e dato che non si tratta della canzone di Tony Renis, credo sia proprio un errore.
- pagina 147; vignetta 6 "quadra" invede di "squadra".
- pagine 152; vignetta 2 "un occhiata" senza apostrosfo.
martedì 15 marzo 2011
DC Comics' Jun 2011 Solicitations
Tutte queste uscite legate a Flashpoint mi procurano solo un grosso sbadiglio, oltre a farmi sempre più perdere interesse verso questo crossover.
Alla fine prenderò Lois Lane and the Resistance e Project Superman giusto per il mio legame verso l'Uomo d'Acciaio.
Brightest Day Aftermath non lo so, non mi attirano gli autori...
Supergirl (#65) torna a scuola dopo la brutta esperienza avuta nella gestione Kelly, lo fa sotto copertura per aiutare Lois a indagare riguardo degli studenti scomparsi. La trama sembra interessante ma non si doveva iscrivere al college la Ragazza d'Acciaio? Almeno era stata questa una delle anticipazioni fatte parecchio tempo fa...
Anche se non seguo più la serie regolare, potrei essere interessato a questo JSA 80-Page Giant 2011 #1, dato che il precedente mi aveva lasciato positivamente colpito.
Alla fine prenderò Lois Lane and the Resistance e Project Superman giusto per il mio legame verso l'Uomo d'Acciaio.
Brightest Day Aftermath non lo so, non mi attirano gli autori...
Supergirl (#65) torna a scuola dopo la brutta esperienza avuta nella gestione Kelly, lo fa sotto copertura per aiutare Lois a indagare riguardo degli studenti scomparsi. La trama sembra interessante ma non si doveva iscrivere al college la Ragazza d'Acciaio? Almeno era stata questa una delle anticipazioni fatte parecchio tempo fa...
Anche se non seguo più la serie regolare, potrei essere interessato a questo JSA 80-Page Giant 2011 #1, dato che il precedente mi aveva lasciato positivamente colpito.
domenica 13 marzo 2011
Action Comics #894
The Black Ring - Part Five
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods
Copertina: David Finch, Batt e Peter Straigewald
Altro numero insulso. Ma non solo, come nella prima parte, sono tornato ad avere difficolta nella lettura.
In questa storia Cornell ha un modo di scrivere poco chiaro che causa smarrimento. I personaggi sembrano (?) passare da un argomento all'altro senza un filo conduttore.
Anche la caratterizzazione di Lex non mi è piaciuta. Ma chi è 'sto cacasotto? Il Lex che conosco io ha vinto un tumore senza speranza di guarigione, clonandosi un nuovo corpo. E' tornato dall'inferno (come ricorda lui stesso nelle pagine di quest'albo - si riferisce al crossover Underworld Unleashed, per chi non lo sapesse). Non può aver paura della vecchia signora, soprattutto quando ha sembianze di un'adolescente. Ci mancava poco che si mettesse in ginocchio a implorare...
Anche questo mese un Woods sottotono, migliore confronto ai vecchi tempi ma non ai livelli delle prime parti di questo story arc.
Note:
- Gli sci a cui accenna la morte sono quelli del Black Racer? Perché io la morte con gli sci non credo di averla mai vista, a parte nel DCU.
- Con mia somma gioia, nel flashback che riassume la vita di Lex, appare il buon vecchio Luthor II, quello barbuto e capellone. Quindi la storia della clonazione è ancora in continuity!
Storia: Paul Cornell
Disegni: Pete Woods
Copertina: David Finch, Batt e Peter Straigewald
Altro numero insulso. Ma non solo, come nella prima parte, sono tornato ad avere difficolta nella lettura.
In questa storia Cornell ha un modo di scrivere poco chiaro che causa smarrimento. I personaggi sembrano (?) passare da un argomento all'altro senza un filo conduttore.
Anche la caratterizzazione di Lex non mi è piaciuta. Ma chi è 'sto cacasotto? Il Lex che conosco io ha vinto un tumore senza speranza di guarigione, clonandosi un nuovo corpo. E' tornato dall'inferno (come ricorda lui stesso nelle pagine di quest'albo - si riferisce al crossover Underworld Unleashed, per chi non lo sapesse). Non può aver paura della vecchia signora, soprattutto quando ha sembianze di un'adolescente. Ci mancava poco che si mettesse in ginocchio a implorare...
Anche questo mese un Woods sottotono, migliore confronto ai vecchi tempi ma non ai livelli delle prime parti di questo story arc.
Note:
- Gli sci a cui accenna la morte sono quelli del Black Racer? Perché io la morte con gli sci non credo di averla mai vista, a parte nel DCU.
- Con mia somma gioia, nel flashback che riassume la vita di Lex, appare il buon vecchio Luthor II, quello barbuto e capellone. Quindi la storia della clonazione è ancora in continuity!
sabato 12 marzo 2011
Superman #704
The Road Least Travelled
A Grounded Interlude
Storia: G. Willow Wilson
Matite: Leandro Oliveira
Chine: Walden Wong
Copertina: John Cassaday e David Baron
Il mio giudizio su questa storia è spezzato a metà...
Parte positiva:
- La storia è scritta molto bene.
- Amo sempre le storie prive di super mostri o super villain, in cui le vicende normali non vengono interrotte da qulche scena d'azione (che solitamente si prende la maggior parte dell'albo).
Parte negativa:
- I disegni, all'apparenza belli, sembrano di un principiante che disegna per diletto e non per professione (guardate il seggiolone del bimbo ad esempio o come i personaggi sono posti in proporzione agli sfondi).
- Una Lois così insicura sarebbe fuori personaggio anche con 15 anni di meno, figuriamoci la donna matura che è oggi. Pare una desperate housewife.
A Grounded Interlude
Storia: G. Willow Wilson
Matite: Leandro Oliveira
Chine: Walden Wong
Copertina: John Cassaday e David Baron
Il mio giudizio su questa storia è spezzato a metà...
Parte positiva:
- La storia è scritta molto bene.
- Amo sempre le storie prive di super mostri o super villain, in cui le vicende normali non vengono interrotte da qulche scena d'azione (che solitamente si prende la maggior parte dell'albo).
Parte negativa:
- I disegni, all'apparenza belli, sembrano di un principiante che disegna per diletto e non per professione (guardate il seggiolone del bimbo ad esempio o come i personaggi sono posti in proporzione agli sfondi).
- Una Lois così insicura sarebbe fuori personaggio anche con 15 anni di meno, figuriamoci la donna matura che è oggi. Pare una desperate housewife.
sabato 26 febbraio 2011
Young Justice 1x07
Denial
Anche questo episodio mi è piaciuto molto.
Finalmente si cambia tema e abbiamo una trama orginale (rispetto agli episodi precedenti). Tema magico per l'esattezza, che, come sa bene che mi conosce, non apprezzo molto nel DCU, ma qui riesco a digerirlo, anche perché la torre di Fate mi affasccina un poco.
Non si vede quasi nessun muso lungo, tranne quando Superboy si brucia gli stivali e dice che erano i suoi preferiti (nei fumetti lo avrebbe detto sorridendo a mo' di battuta, invece qui pareva proprio incazzato).
Anche questo episodio mi è piaciuto molto.
Finalmente si cambia tema e abbiamo una trama orginale (rispetto agli episodi precedenti). Tema magico per l'esattezza, che, come sa bene che mi conosce, non apprezzo molto nel DCU, ma qui riesco a digerirlo, anche perché la torre di Fate mi affasccina un poco.
Non si vede quasi nessun muso lungo, tranne quando Superboy si brucia gli stivali e dice che erano i suoi preferiti (nei fumetti lo avrebbe detto sorridendo a mo' di battuta, invece qui pareva proprio incazzato).
giovedì 24 febbraio 2011
DC Comics' May 2011 Solicitations
Ora va bene cavalcare l'onda del film ma GREEN LANTERN SUPER SPECTACULAR!? Ma chi è, l'Uomo Ragno?
Al di là del titolo ridicolo, si tratta di una raccolta di storie vecchie, quindi passo.
Idem per gli one-shot che fanno da prequel al film. Quelli di Superman Returns erano stati carini ma per ora non sono interessato, forse li recupererò in TP.
Concludendo le uscite lanterniane, ma quanto è brutta la copertina di GL Corps #60?
Per fortuna ci pensa Mahnke, giunto ad una maturità strepitosa, a farmi rifare gli occhi con la copertina di GL #66, che non è nulla di che, solo alcuni personaggi in un riquadro, ma cavolo, quanto sono disegnati bene!
Inizia finalmente Flashpoint che, vista la bellezza di Blackest Night e il soggetto di questa trama, mi fa ben sperare in un buon prodotto.
Mi fa piacere anche che Booster Gold sia legato al crossover, peccato solo che abbia tagliato la serie già da tempo. Forse è giunta l'ora di recuperare. Torna il mio adorato Jurgens!
Non conosco il disegnatore e copertinista di Action Comics #901, però non mi sembra male e difficilmente mi farà rimpiangere Woods. Forse giusto un po' troppo spigoloso.
Mi fa abbastanza rodere il culo l'assenza di sincronia con la testata di Superman, mi sembra di essere tornato ai tempi di Last Son, dove per colpa dei ritardi di Kubert, i due mensili si erano spezzati. Ora le vicende di Grounded fanno parte del passato e quelle di AC del periodo subito successivo, dato che l'Azzurrone è tornato in "sé". Oppure no, ha fatto solo una pausa dalla sua passeggiata per una scazzottata con Doomsday.
La trama di Superboy #7 non mi fa impazzire
Parlando sempre di Conner, interessante il bacio in copertina di Teen Titans #95!
E per questo mese è tutto.
Al di là del titolo ridicolo, si tratta di una raccolta di storie vecchie, quindi passo.
Idem per gli one-shot che fanno da prequel al film. Quelli di Superman Returns erano stati carini ma per ora non sono interessato, forse li recupererò in TP.
Concludendo le uscite lanterniane, ma quanto è brutta la copertina di GL Corps #60?
Per fortuna ci pensa Mahnke, giunto ad una maturità strepitosa, a farmi rifare gli occhi con la copertina di GL #66, che non è nulla di che, solo alcuni personaggi in un riquadro, ma cavolo, quanto sono disegnati bene!
Inizia finalmente Flashpoint che, vista la bellezza di Blackest Night e il soggetto di questa trama, mi fa ben sperare in un buon prodotto.
Mi fa piacere anche che Booster Gold sia legato al crossover, peccato solo che abbia tagliato la serie già da tempo. Forse è giunta l'ora di recuperare. Torna il mio adorato Jurgens!
Non conosco il disegnatore e copertinista di Action Comics #901, però non mi sembra male e difficilmente mi farà rimpiangere Woods. Forse giusto un po' troppo spigoloso.
Mi fa abbastanza rodere il culo l'assenza di sincronia con la testata di Superman, mi sembra di essere tornato ai tempi di Last Son, dove per colpa dei ritardi di Kubert, i due mensili si erano spezzati. Ora le vicende di Grounded fanno parte del passato e quelle di AC del periodo subito successivo, dato che l'Azzurrone è tornato in "sé". Oppure no, ha fatto solo una pausa dalla sua passeggiata per una scazzottata con Doomsday.
La trama di Superboy #7 non mi fa impazzire
Ever wake up on the wrong side of the bed? Well, have you ever woken up to discover that you’ve given in to your evil side and taken over your hometown? Superboy has. And as much as he wishes it were just a dream, the stakes are all too real!E poi che fine ha fatto Gallo?
Parlando sempre di Conner, interessante il bacio in copertina di Teen Titans #95!
E per questo mese è tutto.
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