giovedì 7 marzo 2013

Limbo (PS3)

Con Limbo ci troviamo di fronte ad un autentico piccolo gioiello dei videogiochi prodotti da sviluppatori indipendenti.
Un puzzle-platform bidimensionale a scorrimento orizzontale che riesce ancora oggi, quando da oltre un decennio il genere è stato quasi del tutto abbandonato, ad essere originale, una cosa che non si era mai vista dato che usa il bianco e nero e le silhouette. Da non considerarsi pigrizia o un limite dello sviluppatore, dietro c'è grande arte e, suppongo, dato che non sono del campo, tanto impegno.
Non c'è un'ambientazione fissa, si passa da un bosco ad un villaggio indigeno, arrivando in città, fino ad una fabbrica.

All'inizio qualcosa mi ha riportato ad un bel titolo analogo per la prima PlayStation, Heart Of Darkness, forse per il bambino come protagonista o l'oscurità. Ma in Limbo c'è tanto di quel macabro, come le varie morti violente del nostro avatar, che presto ci si dimentica del vecchio titolo più solare e fanciullesco.


Se devo trovare il pelo nell'uovo, dico la storia... ma alla fine cosa è accaduto a 'sto ragazzino? Dal finale direi che
Boooh??
Alla fine chissene, la storia non è affatto rilevante.

Un capolavoro che non potete assolutamente perdere, cacciate 'sti due soldi o scaricatelo, però GIOCATECI!

2 commenti:

  1. capolavoro senza se e senza ma. L'ho apprezzato moltissimo e credo che sia il miglior gioco del suo ambito!

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    1. Credevo di averci giocato solo io tra la nostra cerchia di blogger. Anzi, diciamo che gli indie in generale non vengono trattati molto. Per me sono il meglio del videogaming odierno.
      Per me se la gioca con Rain per il primato ma è passato un po', dovrei rigiocarli entrambi per dichiarare un vincitore.

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