Uno dei maggiori punti di forza di questo titolo sono gli ambienti classici o, come li chiama qualcuno, "claustrofobici", come corridoi stretti che non danno respiro, in cui non sai mai chi puoi trovare dietro l'angolo, salvo qualche rumore che ti fa presagire qualcosa. Nonostante la differenza coi primi RE in cui c'era la telecamera fissa, qui anche se te la gestisci tu, in ambienti così chiusi cambia ben poco.
I nemici non mi sono piaciuti tutti. Pollice in su per i lupi, che ricordano i dobermann dei bei tempi andati, e gli Ooze, lenti ma pericolosi come i cari e vecchi zombie, anche se mi sembrano più dei mostri di Dead Space.
Viceversa, questi nuovi Hunter, soprattutto quando attaccano in massa, danno una spinta troppo action al gioco.
La storia, nonostante non ci sia più la Umbrella, è ben realizzata e originale ed ho trovato la suddivisione a episodi molto buona. Oltre a ricordare una serie TV, l'alternarsi dei personaggi da giocare costituisce un ulteriore punto a favore perché non induce a farti stancare e/o stressare. Vuoi riprendere fiato da tutti queste zone chiuse? Non c'è problema, subito dopo è facile capitare in un momento più d'azione e in ambienti aperti. E questo ti fa proseguire, pensando tra te e te "ma sì, continuiamo ancora un po'".
Un altro elemento positivo è la linearità, simile al già citato Dead Space. Non si va avanti e indietro a vuoto come accadeva nei primi RE per cercare di capire cosa diavolo ti fossi dimenticato, una combinazione o una chiave, per proseguire. Cosa che spesso ho ritenuto frustrante.