Superman Vol 5 #1-6 The Unity Saga

RIASSUNTO 
L'intero pianeta si ritrova dentro la Zona Fantasma, senza sapere come e per mano di chi. Se ne accorge Superman che, volando nello spazio per una conferma, viene notato da Rogol Zaar, il quale vorrebbe attaccarlo subito ma poi si trattiene, optando per creare un esercito prima.

I supereroi si mettono al lavoro ma l'atmosfera a contatto con la Zona Fantasma, diventa
velenosa e i primi a crollare sono Flash e Batman.

L'Uomo d'Acciaio scopre il responsabile, si tratta Attenzione Spoiler: dei laboratori S.T.A.R., con un esperimento andato male (e non si erano accorti manco di nulla).

Nel frattempo Rogol, a suon di pugni, ha il suo esercito, formato da Jax-Ur e dal altri alieni non kryptoniani. Si dirige verso la Terra e avviene lo scontro con l'Azzurrone, che sgomina senza problemi tutti quanti, tranne il capo, dal quale non fa che prendercele (come in MoS).

Ray Palmer trova la soluzione, Attenzione Spoiler: rimpicciolire la Terra e usare il proiettore di Superman per farla uscire, anche se quest'ultimo, per allontanare i cattivi, rimane dentro, dove continua a menarsi con tutti fino a che arriva Zod, proiettatosi volontariamente.

Viene liberato solo Supes che però vorrebbe tornare in aiuto del generale ma la Terra ha immediato bisogno di lui.

Colpo di scena finale col Attenzione Spoiler: ritorno di Jon, che è diventato adolescente!

Su questo si baserà la seconda parte di The Unity Saga.

NOTE
- in uno dei tanti flashback Lois indossa il pigiama ispirato al costume di Jayna dei Wonder Twins:

- La Fortezza della Solitudine cambia residenza, ora è nel Triangolo delle Bermuda, dopo essere finita in Antartide negli anni 80 e in Amazzonia nei 2000 (che però era una seconda fortezza, non la principale e l'unica).

- Martian Manhunter dice al protagonista che dovrebbe diventare il leader del pianeta, una pretesa fuori personaggio.
- Kal ricorda che Freccia Verde una volta gli ha chiesto se fosse un inferno sentire di continuo le richieste di aiuto ma la risposta è perfetta!

- Appare Nuclear Man in un cameo, il cattivo di Superman IV, senza motivo e col mantello. Comunque Attenzione Spoiler: muore in 4 pagine.

- L'esercito formato da Rogol è del tutto inutile sia per il suo obbiettivo che ai fini della storia.

- Barry viene caratterizzato come la controparte del DCEU, un idiota!

Inoltre gli colorano i capelli rossi come se fosse Wally.

- Scena simpatica con Adam Strange che torna sulla Terra ma il pianeta non c'è:

- Superman arriva al limite due volte, incazzandosi con gli scienziati dei laboratori S.T.A.R. e valutando se uccidere Rogol (o restare in disparte mentre lo fa Zod). Un aspetto che lo rende meno perfettino (e noioso) e più umano.

- Sempre lui usa di nuovo lo strano potere solar flare, in cui col corpo rilascia un bagliore solare, che sembra più un'esplosione. E pensare che all'inizio temeva di rimanere senza poteri per la mancanza del sole, invece non diminuiscono minimamente fino alla conclusione. Bah!
- Comunque sa sempre farsi rispettare con poche parole, in un momento di sciacallaggio:

- Simpatico il flashback col figlio, in cui gli confessa che ogni giorno vorrebbe far esplorare la testa a Batman.
- La presenza di Jax-Ur è forzata e non si capisce quali vecchi incontri ci siano stati con l'Azzurrone. Poi quando arriva Zod manco si incrociano per capire il loro rapporto.
Solo il suo passato viene confermato, ovvero che ha distrutto Wegthor, la luna di Krypton.

- Riguardo il Generale, mi incuriosisce questa sua voglia di redimersi, dovuta a delle visioni indotte da una bevanda del pianeta su cui si rifugia, dove vede un futuro in cui la casata El, la casata Zod e Kandor si uniscono per New Krypton (roba già vista nella saga iniziata da Johns).

CONSIDERAZIONI
La lettura ha momenti piacevoli e momenti noiosi, questi ultimi soprattutto quando si abusa dei flashback, che vengono alternati troppo al presente, con un effetto stroboscopico che rallenta tantissimo la lettura. L'ultima parte poi è la peggiore, con continue splash page ricche di didascalie in cui l'Uomo d'Acciaio si fa decine di pippe mentali e che sono una martellata sui coglioni!

Ci pensano le splendide tavole di Ivan Reis, che non salta e non pecca un numero, ad alleggerire questi momenti.

Nonostante queste parti negative e tutte le cose che mi hanno fatto storcere il naso nelle note, mi sento di promuovere questi primi 6 numeri che mi hanno saputo intrattenere ma il voto va poco sopra la sufficienza.