mercoledì 21 febbraio 2024

Cuphead Vol. 1 - Fole e Fanfaluche a Fumetti

Sceneggiatura: Zack Keller
Disegni: Shawn Dickinson
Copertina: Shawn Dickinson
Casa: Dark Horse
In Italia: Editoriale Cosmo
Prezzo: € 12,90
Pagine: 72
Data d'uscita: 28 gennaio 2021
Acquistabile sul sito di Editoriale Cosmo

Ritrova i coloratissimi personaggi delle isole Calamaio in questa collezione di storie di Cuphead e Mugman nuove di pacca! Sempre al centro di situazioni complicate e avventure al fulmicotone, Cuphead e Mugman prendono il centro della scena in una serie di storielle brevi ma brillanti che re immaginano il mondo del magico videogioco. Questo fumetto include nuovissime storie originali, disegnate in modo da adattarsi allo stile vintage del celeberrimo e pluripremiato videogioco Cuphead!

Non perderti l'esordio di Cuphead e Mugman, scritto da Zack Keller e illustrato in tutto il suo splendore anni Trenta da Shawn Dickinson.
[Sinossi presa dalla quarta di copertina del volume]

Non ho avuto modo di giocare al videogioco, anche se ne sono interessato, ma ho voluto assaggiare questo mondo, ispirato ai bellissimi corti animati degli anni 30 (ho iniziato anche la serie animata Netflix ma ne parlerò in seguito), così tra il 17 e il 19 febbraio ho letto questo primo volume (di 2) edito dalla Editoriale Corno.
La formula è simile alle storie brevi della Archie Comics, poche pagine, tra 4 e 7 (talvolta solo una), per ognuna.

Si inizia subito con una storia in perfetto stile vintage, ambientata al cimitero!


Si prosegue con una dedicata solo a Mugman, in un luna park.
Poi in montagna a sciare, con tanto di monte senziente, con una conclusione che non ho capito.
Arrivando a quella piratesca col Capitan Barbabrina (da quel che ho capito, un personaggio importante), con una conclusione che in italiano ha poco senso, perché quando il pirata esclama "siete licenziati!", Mugman lo prende alla lettera e fa saltare per aria l'imbarcazione con un colpo di cannone. In inglese "licenziare" si dice "to fire" che significa anche "fare fuoco"; "silurare"; "sparare". L'adattamento poteva essere fatto in modo migliore... non chiedetemi come, se non ci sono arrivati i traduttori, perché io che non vengo pagato?


Subito dopo Cuphead se la deve vedere con uno scienziato pazzo e il suo robot gigante, categoricamente rappresentato nello stile di quegli anni!
A seguire un paio di storie da una pagina ma la prima è decisamente strepitosa, a tema proibizionismo, con una tavola "collegata", ovvero che si legge nell'ordine giusto, da sinistra a destra, dall'alto verso il basso, ma mostrando un unico luogo. Non so se mi sono spiegato ma le immagini parlano più di mille parole!


Dopodiché Nonno Bricco e Cuphead vanno al cinema, riprendendo un tema moderno, ovvero quello dei molesti in sala! A quanto pare capitava anche nei primi anni al cinematografo, o almeno così sembra. Il risultato è qualcosa di meta-fumetto/film che potrebbe essere una citazione al treno che fece scappare tutti dalla sala (ripreso anche ne Le Comiche con Pozzetto e Villaggio).
Si arriva verso la fine con un racconto ambientato in un casinò truffaldino (di ben 7 pagine, 8 se si conta la "pubblicità progresso"); poi tocca a Sally Stageplay, tradotta con Brunilde Butterfly (ne ignoro il motivo), nella sua vicenda a teatro; non manca il genio della lampada nel deserto e con le piramidi sullo sfondo, con risvolti comici; si chiude coi due fratelli dalla testa a tazza in sala giochi.


Una lettura che per la maggior parte del tempo ho affrontato con un volto impassibile, qualche sorriso c'è stato ma poca roba, soprattutto dovuto al cogliere certe citazioni. 12,90 euro sono troppi per 72 pagine e ciò che offre, anche se l'ho un po' rivalutato dopo aver visto i primi 3 episodi della serie.
Consigliato solo a chi ama questa ambientazione stile Silly Symphonies, agli appassionati del videogioco e anche a chi è cresciuto col diario di Vitt (non ci sono i salami ma tanti dettagli sullo sfondo o le comparse che si vedono, spesso me lo hanno ricordato).
Dato che si tratta solo di 2 volumi, ho deciso di recuperare anche il secondo, nonostante non mi abbia entusiasmato. Restate sintonizzati per il seguito!


P.s. Finalmente torno a trattare fumetti americani, oltre ai soliti della Archie o delle case minori, se legati a qualche festività. E lo faccio con piacere, con l'unico post della settimana (i videogiochi tornano la prossima), anche se avevo previsto di fare qualcosa di più conciso! Volevo buttare giù due righe, solo sul giudizio complessivo ma poi mi sono lasciato trasportare e ne è uscita una recensione lunga e dettagliata. Spero almeno che piacerà a chi la leggerà tutta.

2 commenti:

  1. AL videogioco non sono riuscito a giocare, troppo difficile per me, ma la serie animata mi è piaciuta. Questo fumetto me lo ero perso, ma da come me ne parli direi che posso rimanere tranquillo così.

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    1. Anche Daniele/Conte Gracula mi ha sempre detto che il gioco è troppo difficile e per quello l'ho messo da parte ma dopo aver platinato The Messenger, sento che nulla mi può più fermare! 💪
      Il fumetto magari a te piace, avendo già visto e apprezzato la serie e avendo provato il gioco ma come primo tuffo in questo mondo non è il massimo.

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