giovedì 4 aprile 2024

Deadlight: Director's Cut (PS4), gli zombie fanno paura anche a due dimensioni - la NON recensione

Sviluppato dal team spagnolo Tequila Works e pubblicato dalla Microsoft Studios l'1 agosto 2012 per Xbox 360 e il 5 ottobre per Windows, è stato ripreso 4 anni dopo dalla Deep Silver e il 21 giugno 2016 è uscito per tutte le altre console con la director's cut, Deadlight è un platform bidimensionale a scorrimento orizzontale, con caratteristiche puzzle, action e survive.

In un 1986 apocalittico, un attacco zombi ha messo in ginocchio l'umanità. Vestirai i panni di Randall Wayne, un padre che cerca la sua famiglia fra le strade devastate di Seattle. Ti troverai in molte situazioni pericolose, ma il combattimento non è sempre la decisione migliore contro i non morti contrattacca usando le scarse risorse o nasconditi e superali sgattaiolando e sfruttando l'ambiente che ti circonda.
Deadlight: Director's Cut è la miglior versione di Deadlight con gameplay e comandi potenziati e modalità extra di gioco.
Caratteristiche:
  • Combatti o scappa dagli zombi in duri scontri e diversi scenari
  • Scopri il fato della famiglia di Randall mentre esplora Seattle
  • Risoluzione a 1080p con animazioni e comandi migliorati
  • Sopravvivi alla modalità 'Incubo', per la prima volta su console
  • Lotta per la tua vita nella nuova modalità 'Arena di Sopravvivenza'. Usa armi e tattiche nuove per superare le ondate di zombi, entrando nelle classifiche online
Mi è capitato per caso sullo Store l'1 aprile 2022 scontato dell'80%, a € 2,99 anziché 14,99 e non ci ho pensato due volte ad acquistarlo, da amante degli indie, del bidimensionale e del post-apocalittico a tema zombie!
Iniziato lo scorso 2 gennaio e finito il 6, ho proseguito per un po' cercando di prendere più trofei possibili, fino a rinunciarci.

Non avendo mai provato la versione originale, non parlerò delle differenze e migliorie ma tanto in rete ci sono professionisti che ne hanno già ampiamente discusso, ormai, quasi 8 anni fa!


L'ambientazione negli anni 80 mi ha gasato all'inizio ma procedendo questo aspetto si rivela solo marginale e lo si percepisce di nuovo solo dopo aver trovato 3 videogiochi in stile GiG Tiger, che poi si dovranno giocare, superando il record, solo per ottenere 3 relativi trofei.
Si salta da una piattaforma all'altra sempre senza troppo difficoltà, correndo col quadrato per avere maggiore slancio e fallire è solo per una mancanza di tempismo. Ma non sempre, più di una volta si ha la sensazione di essere presi per il culo proprio come quei platform degli anni 80 e 90, dove la paraculata era per far gettare più monete al videogiocatore in sala giochi. Proprio per questo mancato tempismo, si potrebbe incappare in qualche bestemmia e istigazione alla distruzione del controller.


Coi morti viventi coinvolti non può mancare l'azione e non mancano le armi da fuoco, ovviamente con munizioni limitante come i migliori survival horror insegnano, anche se a me, da buon parsimonioso, formato a pane e Resindet Evil, non sono mai mancate, ritrovandomi mai a secco!
Volendo si può saltare contro gli zombie con una spallata ma è un suicidio, perché si finisce a terra e si viene assaliti, non dandoti modo di rialzarti. Meglio usare la spallata per aprire le porte bloccate.

La grafica è di grande livello, come si può vedere dalle immagini, con scenari mozzafiato, spesso con l'utilizzo della silhouette che dona ancora più fascino!
Il comparto sonoro anche ne esce vittorioso. Ad accompagnare l'ottimo aspetto visivo, c'è un'altrettanta ottima colonna sonora, con effetti nella media ma non da sottostimare... un po' "macchinosi e graffianti", passatemi il paragone, con quel senso di "ruggine", tanto da ricordarmi quel capolavoro di Dead Nation, sempre post apocalittico zombie ma con visuale isometrica. I dialoghi purtroppo sono tutti in inglese ma almeno sono presenti i sottotitoli in italiano e la voce narrante, del protagonista stesso, è coinvolgente.
Se si cerca longevità allora si resta delusi. La campagna principale finisce in un soffio, bastano circa 3 ore. A prolungare l'esperienza, oltre all'ottenimento di alcuni trofei, ci pensa la modalità incubo, dove in un ospedale a più piani, si viene attaccati da ogni lato e restare fermi è un suicidio. Qualcosa di assurdo, che ho provato 5-6 volte e poi abbandonato, rinunciando al platino.


Un titolo da promuovere a pieni voti, nonostante i pochi difetti e la strategia paracula utile a portarlo a termine al 100%. Imperdibile se si trova scontato, altrimenti meglio aspettare.
★★★★★/5


P.s./diario
Ultimamente sto spesso fuori casa e non sto giocando molto, di conseguenza non ho molte non-recensioni da recuperare, quindi godetevi questa, in attesa della prossima che arriverà non so quando!

4 commenti:

  1. Ne parlai più di dieci anni fa, agli albori del blog. Ne ho un buon ricordo, ma me lo ricordo anche piuttosto facile, non mi sembra di aver mai provato particolare frustrazione. Nè mi ricordo dei gig tiger, quelli e l'aumento della difficoltà saranno aggiunte di questa versione...

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    1. La campagna principale e a livello normale non è difficile (a parte i salti mancati e i comandi non sempre immediati) però se aumenti la difficoltà e vai alla caccia dei trofei, in quel caso diventa difficile, praticamente impossibile.
      Probabile che i GiG Tiger siano stati aggiunti.
      Devo assolutamente recuperare il tuo vecchio post!

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  2. Non so, ma mi trovo meglio in prima o terza persona se devo affrontare uno zombie ;)

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    1. Per comodità, ti do ragione ma anche a due dimensioni ti assicuro che funziona. Qui poi c'è una bidimensionalità per i movimenti del protagonista ma gli zombie arrivano anche dal fondo! 😱

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