Tante belle idee passate in secondo piano per quanto ho sofferto ad arrivare all'ultima pagina.
Mi è piaciuta Lois che nei panni del supereroe distorce l'immagine del suo volto, probabilmente vibrando, come faceva il primo Superman di Byrne; mi è piaciuta la differenza dei superpoteri ricevuti dall'altra Superwoman, seppure la fonte sia indentica; mi è piaciuto il rapporto tra le due protagoniste che prima non si possono vedere ma poi diventano amiche per forza di cose.
Speriamo che i prossimi numeri siano un po' più leggeri.
Debutta anche la Ragazza d'Acciaio con Supergirl Rebirth #1 ma non mi fa impazzire. Al di là dei bei disegni (purtroppo nella serie ci sarà quello di quella schifezza di locandina) e la trama non del tutto da buttare, sono troppe le cose che mi hanno fatto chiedere "ma perché!?" e vado ad elencarle:
- Perché non hanno mantenuto i nomi originali dei Danvers e di Supergirl? Fred, sia nel pre che nel post-Crisis, è diventato Jeremiah. Edna, Sylvia nel post-Crisis, è diventata Eliza. Linda Lee, solo Linda quando era un'umana con cui si è fusa Matrice, la Supergirl post-Crisis, è diventata Kara, quindi usa il suo nome Kryptoniano.
- I mestieri. Papà Danvers da ingegnere missilistico, poliziotto nel post-Crisis, e Mamma Danvers da casalinga, sono diventati agenti della D.E.O. (qualcosa presa dalla serie TV se ho capito bene, non lo so perché non seguo 'ste cagate).
- La base operativa. Perché usare National City invece di Leesburg?
- In inglese la lingua kryptoniana viene chiamata "kryptonese", qui diventa "kryptonian". Perché? Nel telefilm la chiamano così?
- Licantropi kryptoniani. Sì va bene, è colpa della kryptonite rossa ma che idea da adolescenti sceme cresciute con Twilight!
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