mercoledì 4 dicembre 2019

Natalissimo (Dinseytime n. 10, 1996)

Storie e disegni: di AA.VV.
Copertina: Marco Ghiglione
Casa: The Walt Disney Company Italia S.p.A.
Prezzo: L. 4.000
Pagine: 240
Data d'uscita: dicembre 1996

Altro vecchio Disneytime recuperato la scorsa primavera da uno degli scatolini a casa dei miei. Con una copertina cromata di rosso, tanto da sembrare una carta regalo natalizia (purtroppo in foto non rende), credevo fosse molto più vecchio, dato che negli anni precedenti era un'usanza più comune.

Come al solito, cliccando sul titolo si va su INDUCKS, con tutti i dati e le pubblicazioni della storia.

Topolino e il Natale Movimentato (di Asteriti, 1986)
Babbo Natale chiede aiuto al topo poiché quest'anno non è arrivata nessuna letterina da parte dei bambini di Topolinia.
Arricchita di addobbi tra una vignetta e l'altra, che la rende forse un po' pacchiana, però perfettamente a tema. Il cattivo è troppo scontato.
Note:
- Il protagonista e Pippo stanno facendo l'albero la sera del 23, vengono convocati e iniziano subito le indagini, non passa un giorno ma alla fine scocca la mezzanotte del 24... come?
- Gamba qui fa "argh argh" anziché "ahr ahr" e sembra più un lamento che una risata.

I 3 Nipotini Commessi Natalizi (di ?/Hubbard, 1956)
I 3 gemelli vogliono fare il regalo per la Befana (?) allo zio, dato che a Natale non glielo hanno fatto. Iniziano così a cercare di fare i soldi.
Simpatica ma nulla di memorabile.
Note:
- Storia americana, arrivata sul settimanale nel '58 ha qualcosa che non mi convince, dato che sono tutti ancora in festa, alla ricerca di un regalo e il 6 gennaio gli americani non lo festeggiano. Libertà di traduzione?
- Qui, Quo e Qua sono molto più simili alle loro origini, più pasticcioni e meno sapientoni.

Paperino e le Renne Rubate (di ?/Strobl, 1956)
I Bassotti rubano la slitta e le renne di Babbo Natale, chiedendo in riscatto un miliardo a Paperone, il quale ovviamente non vuole pagare e di conseguenza viene bersagliato da tutti.
Invecchiata abbastanza bene, si legge con piacere anche se ho trovato assurde le pretese dei cittadini  nei confronti dello zione.
Note:
- Altra storia americana, stavolta senza libertà di traduzione... almeno credo.
- I Bassotti sono solo due, con rispettivi numeri 176-333 e 176-860.
- Che bello leggere la parola "negro" senza troppi problemi!

Topolino e il Panettone dell'Imperatore (di Martini/Chierchini, 1959)
Paperone manda i nipoti in India a ritirare un regalo da parte del secondo uomo più ricco del mondo, il rajah di Barbabuk, in una storia che coinvolge tutta la banda Disney.
Una piacevole avventura orientale, con un Paperino saccente quanto odioso, affiancato dai rassegnati nipoti. Il modo in cui viene inserito Topolino, Pippo e Minni non è brillante ma fa sempre piacere vedere topi e paperi in un'unica storia.

Zio Paperone e la Consegna della Vigilia (di Jacon, Avenelli e Vicar, 1985)
Un insolito zione vuole consegnare personalmente, a tutti i costi, i regali di Natale ai suoi dipendenti di una piattaforma petrolifera in Alaska.
A parte la bontà del riccastro, che spiazza, abbiamo un'altra bella avventura (danese) nel freddo nord, tra neve, ghiacciai, iglù abbandonati. Ad accompagnarci c'è il Manuale delle Giovani Marmotte, guida imprescindibile per Qui, Quo e Qua, spesso sminuita dallo zione.

Zio Paperone e il Binocolo degli Affari (di Staff di If, 1984)
L'avido riccastro riceve in dono da Babbo Natale un binocolo degli affari, il quale, puntandolo su un luogo, mostra come sarà in futuro. Inizia così ad investire ma col vecchio del Polo Nord la morale è dietro l'angolo.
30 pagine che filano scorrevoli, con una trama prevedibile ma non troppo.

Pippo e Topolino Modelli di Peluche (di Corteggiani/Gen-Clo, 1990-1991)
Gli gnometti (elfi) di Babbo Natale sono a letto col raffreddore, tanto da costringerlo a chiedere aiuto ai protagonisti per un suo progetto alternativo.
Da come era stato impostato, questo racconto francese sembrava più articolato, invece si rivela una storia breve con il vero protagonista che è Gambadilegno. Scommetto che oggi avrebbero messo lui nel titolo! Carino ma nulla di che.

José Carioca e un Natale Tutto... Brasiliano (di ?/Miyaura, 1985-1990)
In una storia brasiliana, ambientata in Brasile, il pappagallo antropomorfo prova ad inventare un Natale tutto suo, con tradizioni carioca. Ovviamente non andrà tutto come programmato.
Breve ma divertente, anche se infrange troppe tradizioni del nostro emisfero.

Archimede Pitagorico e la Situazione Vischiosa (di Christensen/Bradbury, 1962)
L'inventore crea un dispositivo che crea neve artificiale in estate ma mentre Qui, Quo e Qua ci giocano, i Bassotti li scoprono e decidono di usare l'invenzione per i loro loschi affari.
A parte la neve, non c'è nient'altro di natalizio, in poche pagine carine ma prevedibili e con un finale spezzato.

Topolino e l'Anno di un Sol Giorno (di Martina/Carpi, 1959)
Paperone raggira l'ingenuo Pippo, comprando la sua casa in cambio di una miniera d'oro che potrà tenere solo fino alla mezzanotte del 1959, ovvero dopo solo poche ore. Dopodiché toccherà al topo aiutare il goffo amico.
Un lungo racconto che ha caratteristiche lontane a quelle di oggi, dal veder interagire topi e paperi come se abitassero nella stessa città, arrivando a un Paperone infame che ormai non si legge più. Tutto sommato il risultato è più che buono e si rimane incollati fino alla fine, sia per scoprire il movente del riccastro, che le azioni di Topolino per vedere come sbroglia la faccenda. Peccato non sia una storia natalizia ma di capodanno.
Note:
- Topolino deve spedire agli amici una sua poesia per gli auguri di capodanno e si riferisce a loro come "la banda Disney".
- Dato che il pippide non ha un cognome, nella lettura del contratto ci si riferisce a lui con "Pippo eccetera".


Nonostante quasi tutte le storie siano datatissime, resta un'ottima raccolta con quasi tutte storie a tema, tranne le ultime due, perfettamente leggibili, nonostante alcune differenze di situazioni che oggi sono la base e qualche caratterizzazione un po' sopra le righe, confronto a quelle attuali. Sono certo di essermi divertito a leggerle nel 1996 quanto l'ho fatto ora, 25 anni dopo!

18 commenti:

  1. Che deliziosi questi speciali tematici, da ragazzino li adoravo e purtroppo non ne ho potuti comprare quanti ne avrei voluti. Cioè tutti! :-P

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    1. Pensa che io continuo a prenderli, almeno questo e Estatissima non li salto mai.
      Anche se, vista la qualità, sarebbe meglio puntare al recupero dei vecchi, nei vari mercatini 😆

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  2. Forse ricordo quella del binocolo degli affari..comunque è vero, una volta topi e paperi interagivano di più, ora le occasioni sono veramente poche

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    1. Non capisco perché abbiano alzato 'sto muro invisibile...
      I Bassotti non possono fare un colpo a Topolinia? Babbo Natale non può passare prima a Paperopoli e poi a Topolinia nella stessa storia?

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  3. Sì, c'era più libertà, ora bisogna stare attenti altrimenti t'arrestano..

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    1. Oggi nessun autore si sognerebbe mai di farlo, anche perché i supervisori lo cancellerebbero prima di andare in stampa.
      L'arresto ancora no ma sicuramente vieni crocifisso nella sala mensa di ogni social e nessuno ti fa più lavorare! 🤦‍♂️

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  4. Mi hai messo in crisi sulla storia d'apertura.
    Ho quel Topolino, ma non la ricordo assolutamente (sì, è uno dei Topolino che ho comprato qualche anno fa, ma possibile che non ho alcuna traccia di questa storia nella memoria?
    Sono invece sicuro che il disegnatore di "Zio Paperone e il binocolo degli affari" sia uno di quelli che non ho mai digerito :D! Staff di Iff poi aveva molti artisti all'interno, quindi alcuni mi piacevano, altri - come questo - decisamente no.
    Comunque numero molto retrò, infatti il mio contributo sta solo nella breve del 1990-1991: divertente!
    Sulla parola nero con la g :D ti dirò: quando ero bambino compariva in qualche Topolino d'epoca e mia sorella e mia madre mi dicevano che non andava bene usarla.
    Quindi già strano che venisse lasciata in una ristampa di metà anni '90!

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    1. La prima non è una storia che resta, forse è anche per questo.
      Quella del binocolo non è tra le migliori ma a me i disegni sono piaciuti. Però lo sai, mi basta che siano classici, senza deformed o libere interpretazioni (tipo Lavoradori, il nuovo DuckTales o le versioni modernizzate col ciuffo a Paperino o a Qui, Quo e Qua).
      Sì, tante storie vecchissime ma per fortuna tutte ancora molto scorrevoli, invecchiate solo su alcuni aspetti, non nello story telling.
      Sul "nero con la g" ti mando amichevolmente a cagare! E mettila 'sta cazzo di g, non fare il bianco paladino dei negri, che loro non lo hanno mai chiesto 😝
      Sorella e mamma un po' rompi, la prima volta che mi è stato detto che non si poteva dire, è stato a metà anni 2000 su un forum e io mi sono incazzato coi moderatori!
      Le ristampe vengono ritoccate? Sui disegni so per certo di no, dato che in quelle vecchie in cui Manetta fuma ancora il sigaro, non viene ritoccato nelle raccolte recenti ma mi rendo conto che ritoccare un disegno sia più dispendioso.

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  5. "Non andava bene usarla" è perché dicevano sempre "non va bene.."ahahahah

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    1. "Non si fa!", magari mettendoti l'indice che mima il no davanti la faccia 😄

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  6. Eppure ce lo devo avere perché sta copertina non mi è nuova. Ma le storie mica me le ricordo. Però mi ricordo il fatto di mettere gli addobbi natalizi tra le vignette che in effetti appesantiscono. Poi soprattutto se ci sono le vignette di Asteriti che sono di loro sempre piene di dettagli.

    Ma gli hanno messo "Eccetera" come cognome, a Pippo? :-O?

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    1. Vero, appesantivano le vignette. Sui bordi o in fondo intorno al numero di pagina (quest'ultima cosa la fanno oggi) va pure bene ma all'interno direi proprio di no.
      Asteriti lo conosci meglio di me, dato che leggo gli autori solo da qualche anno. Da piccolo, a parte Cavazzano, non mi restava in mente nessuno.

      Sul cognome di Pippo non ne sono certo, dato che è su un balloon di Paperone. Potrebbe essere il cognome o un modo per andare veloce nella lettura del contratto. La cosa certa è che non sapevano cosa metterci 😝

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  7. Mi sa che possiedo ancora questo numero devo verificare....

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    1. Verifica e se ce lo hai, rileggilo entro Natale! 😉

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  8. Quelle anni '80 le avrò lette sicuro, ma ricordo con certezza solo quella del binocolo.

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  9. Ma vedi... il fatto che fossero storie datate, era proprio questo che rendeva uniche queste raccolte. Oggi, le stesse raccolte hanno storie degli anni 2000 e oltre, già moderne.
    Prima c'era quel senso di vintage che avvolgeva ancora di più.

    P.s. interessante la questione della befana, chissà cos'era in originale.

    Moz-

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    1. Effettivamente in questa raccolta ce ne è solo una recente, pubblicata sul settimanale ben 5 anni prima, altrimenti tute dai 10 anni a salire. Mentre oggi sono quasi tutte di meno di 10 anni prima, con una sola degli anni 90. Magari lo fanno per non ripetere sempre le stesse ma non mi sembra che in altre occasioni si siano fatti problemi... Come scritto a Lucius, sono sempre più propenso ad andare per mercatini a recuperare i vecchi Disneytime.

      La storia americana sarebbe da recuperare in qualche modo ma non saprei dove cercare, lì ristampano più roba famosa e a parte Barks e Don Rosa, tutta recente.

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