mercoledì 18 dicembre 2019

Natalissimo (Disneytime n. 88, 2018) - con Riky

Storie e disegni: di AA.VV.
Copertina: Andrea Freccero
Casa: Panini Comics
Prezzo: € 3,90
Pagine: 240
Data d'uscita: 21 novembre 2018

Iniziato lo scorso anno ma senza riuscire a finirlo, complice lo stremante blogendario dell'Avvento da cellulare (per via della morte del portatile). L'ho riletto e concluso quest'anno, per poterne parlare, ancora una volta, insieme a Riky de Il bazar del calcio!
Questa è una copertina che adoro, a differenza del numero di quest'anno, che sprizza Natale da ogni fibra della carta! La scritta dorata, la neve sopra, lo sfondo rosso con le luminarie e poi ci sono tutti i personaggi, come quello del 2017, topi e paperi insieme!

Come al solito, cliccando sul titolo si va su INDUCKS, con tutti i dati e le pubblicazioni della storia.

Indiana Pipps e il Mistero di Babbo Natale (di Sarda/De Vita, 1997)
L'archeologo e Topolino si nascondono nella slitta e raggiungono l'introvabile laboratorio, scoprendo una verità che mai nessuno si sarebbe aspettato.
Non la migliore di Indiana ma almeno è originale. Anche se la fantascienza legata al Natale non mi piace.
Riky: la miglior storia del numero praticamente, anche se pluri-ristampata. I disegni di De Vita sono sempre "iconici" affiancati alle sceneggiatura di Sarda su Indiana Pipps, ma non mi piace come è stato realizzato "Babbo Natale" (cioè Attenzione Spoiler: l'alieno sotto il costume di Babbo Natale).

Topolino, Paperino e le Raccolte Salva-Natale (Gagnor/Usai, 2015)
Il nipote deve portare a Paperopoli un prezioso carico di giocattoli ma la sfortuna è sempre dietro l'angolo, affiancato dal topo che stavolta è altrettanto sfortunato (e pasticcione).
Solo che si incrociano topi e paperi, per me è promossa, anche se questa non supera la sufficienza. I personaggi pasticcioni non suscitano rabbia ma l'ansia per 'sto carico c'è e il finale, quando Lillow e Gregor si mettono a regalare i giocattoli di Paperone, su consiglio di Paperoga, mi ha fatto incazzare!
R: una delle peggiori storie natalizie, non a caso c'è il vip di turno parodizzato (Lillo e Greg). In tempi recenti le storie con i vip paperizzati hanno fatto spesso un buco nell'acqua. Questa storia è un esempio, nonostante alla scrittura ci sia l'ottimo Gagnor.

Un Natale da Sassi (Camerini/Lucci, 2013)
Il poliziotto Rock, la pecora nera della famiglia di malviventi, torna a casa per le vacanze contro il proprio volere. Costretto a buttare un occhio sui familiari, per non far loro combinare malefatte.
L'ambientazione calda texana non fa molto Natale ma la storia è carina e riesce a catturare lo spirito natalizio.
Nota: a pag. 82 c'è un "se gli abbiamo detto" per il plurale... "se abbiamo detto loro"! Un errore del genere su Topolino fa rabbrividire! Anche se non è più da penna rossa da anni, è comunque un errore.
R: terribile. La prima storia sulla famiglia Sassi, quella che la introduceva, era anche carina. Questa francamente è allungata e anche un po' noiosa.

Pippo & Gancio Sostituti di Babbo Natale (di Panaro/Ferraris, 2002)
Le renne sono influenzate, per questo il barbuto in rosso e bianco chiede aiuto a Gancio, affidandogli la consegna dei regali a Topolinia.
Solito racconto coi protagonisti che aiutano Babbo. Si lascia leggere e i protagonisti mi stanno simpatici.
R: Panaro è sempre una garanzia, la storia è lineare e divertente. Non è una storia "da apertura", ma si legge con piacere anche approfittando del fatto che Topolino in quest'occasione sia una comparsa e non il protagonista.

Paperino Paperotto e il Bello del Natale Con Tutti (Macchetto/Urbano, 2005)
Il papero e i suoi due amici partono all'avventura verso Old Peak, per andare a trovare il solitario Old Cold Joe.
Nonostante non mi piaccia il giovane Paperino, escono sempre fuori bei racconti, ricchi di avventura con dei giovanissimi come protagonisti, in perfetto stile film anni 80. Questa non fa eccezione e per di più è natalizia!
R: piccolo capolavoro "nascosto". Una storia divertente, ben disegnata, con una morale affatto non banale. Una delle migliori storie di Macchetto. Ritengo Paperino Paperotto e i suoi amici dei personaggi ben caratterizzati. Considerando che sono praticamente un "prodotto" del Topolino moderno, si può dire che la bontà del lavoro stia proprio nella riuscita del loro inserimento tra i personaggi tipici del fumetto Disney italiano.

Qui Quo Qua & l'Operazione Natale (Gianatti/Turconi, 2007)
I nipotini devono sostituire gli zii come agenti segreti, andando prima a recuperarli e poi a vedere che fine ha fatto lo scomparso Babbo Natale.
Inizia bene, nonostante non ami le storie con la P.I.A.,  ma si perde verso il finale, con la risoluzione al problema veloce e banale.
R: anche io non amo le storie della P.I.A. Qui la Gianatti fa un buon lavoro, approfittando del tema natlizio, inserendo Qui, Quo e Qua come protagonisti. Ma soprattutto funzionano benissimo disegni di Turconi [nipotini col ciuffo... ovviamente a me non sono piaciuti n.d.E.].

Zio Paperone e la Stella di Babbo Natale (di Stabile/Held, 2016)
Nessuno fa acquisti perché non si sente lo spirito natalizio, così lo zione prova con la stella dell'albero che sta nei pressi della fabbrica di giocattoli, capace di diffonde gioia e calore.
Altro racconto con trama già vista, gli affari del riccastro nel periodo natalizio. Si rifà nel finale, quando si scopre perché la stella non funziona.
R: Vito Stabile è un giovane e bravo autore, però secondo me un po' altalenante. Pervade le sue storie di buoni sentimenti e questo è un pregio, "scavando" dentro la psicologia del personaggio. Ma qui non mi ha convinto. La buon'azione di Paperone alla fine è quasi per "esasperazione" e non per reale spinta verso il bene.

Zio Paperone e il "Dolce" Natale (di Panaro/Del Conte, 1991)
Mentre a Paperopoli c'è una gara per il miglior dolce a tema, con un premio di 10.000 $, a cui partecipa Paperino, il trio di ladri prova a derubare l'avarastro.
Carina e per una volta il piano dei Bassotti intrattiene bene, senza mettere ansia. Il finale però è troppo smielato.
R: come già detto per la storia di Pippo e Gancio, Panaro è sempre una garanzia. E' una storia (la migliore del numero con la prima e con quella di Paperino Paperotto) che ricordo con molto piacere. Letta da bambino, all'epoca, fa sicuramente una miglior impressione. Come vedi negli anni '90 il tema della povertà era ancora presente nelle storie Disney. Bello vedere i Bassotti redenti.


CONCLUDENDO
Confronto curioso tra me e Riky, le schifezze per lui sono accettabili per me, mentre i capolavori per lui restano accettabili per me, escludendo solo Paperotto, la migliore per me. Sono stato troppo severo per le storie brutte e troppo severe per quelle belle? Probabile ma su una cosa siamo sicuramente concordi, il giudizio generale della raccolta.
R: numero discreto, manca una storia cult per l'apertura (quella di Indiana è troppo...avventurosa e poco natalizia) e la storia di Lillo e Greg fa scendere la media!


Ringrazio ancora Riccardo per essere stato mio ospite e sono certo lo sarà di nuovo nel corso del 2020. Per quest'anno però è tutto e quindi vi facciamo doppi auguri di Natale, di buona fine e buon principio!
Gli auguri in assolo invece arriveranno il 24 e il 31.

13 commenti:

  1. Beh, ma dai, non mi sembra che i vostri pareri siano proprio così discordanti, in questo caso.
    Ma e quest'ambientazione texana, che roba è?

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    1. Ma no, infatti. Si discostano un po' per alcune storie ma in linea di massima concordiamo. Non c'è una storia in cui siamo agli antipodi.
      Nulla di che sull'ambientazione, dato che non tutti possono vivere dove l'inverno fa freddo e addirittura nevica. Rock Sassi ha i parenti lì, non è colpa sua 😝

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    2. Ecco Kuku, infatti quella storia potrebbe benissimo essere ambientata il 3 giugno e non nessuno se ne accorgerebbe, al di là del fatto che in Texas la neve non ci sia!

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    3. E' vero, però in teoria neanche in California dovrebbe esserci la neve. Non stanno in California paperi e topi?

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    4. @Riky: vero, a parte la smielatura finale del "siamo tutti più buoni a Natale", poteva essere ambientata in qualsiasi periodo dell'anno! Al Ringraziamento, durante le vacanze estive, a Pasqua... insomma, in ogni periodo dell'anno in cui c'è una scusa per andare a trovare i parenti lontani.

      @Kuku: stanno nel Calisota, stato fittizio che "fonde" California e Minnesota. Sanno un po' più a nord e ci può anche stare la neve in inverno. Anche nella realtà, credo che nella California del nord l'inverno faccia freddo ma non ne sono certo. Sicuramente sulle Montagne Rocciose ma Paperopoli e Topolinia stanno sulla costa.

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  2. Non mi piace.
    Secondo me se facessero un Natalissimo con le storie natalizie vintage e retro (fino al 1995) vedreste quanto sarebbe figo.
    Ne uscirebbero anche diversi volumi! :)

    Moz-

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    1. Come diciamo spesso Riky e io, basterebbe pescare dal "cesto" tante vecchie storie prive di ristampa, per non dover ricadere sempre sulle stesse e puntando maggiormente su quelle recenti. A me fino a che non si ripetono, va bene così ma penso che già tra 2 o 3 anni inizierò a dovermi subire le storie degli ultimi Natalissimo, ovviamente tutte anni 2000-2010.

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    2. Si parlava da te, Miki, proprio delle storie natalizie del 1988...purtroppo dimenticate, senza ristampa!

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    3. Un vero peccato! Ma sta sul cazzo quell'anno? 😆

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  3. Condivido sulla copertina, comunque devo dire questa cosa, ovvero che Indiana Pipps non mi piace ;)

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    1. Nooo, il mio mi pippide preferito! Questo dicembre sto facendo una specie di calendario dell'Avvento con te, ogni casella che mi apri, mi ferisci! 😆

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    2. Anche io amo Indiana Pipps. E ammetto che è difficile trovare storie particolarmente brutte del buon Indiana. Anche se le storie più belle sono quelle più vecchie...alcune veramente cult!

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    3. Ho recuperato una raccolta proprio di Indiana Pipps, da I Miti della Mondandori. Spero di trovare quelle storie vecchie che citi, ancora non ho avuto modo di valutare l'indice.
      C'era anche una serie recente, coi vari pippidi, mi pare la prendesse Orso ma non mi piaceva il formato.

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