È il quinto titolo che ho comprato per PS3, facendo 2 conti l'ho comprato (usato) e concluso nella seconda metà del 2010 (la console mi è stata regalata a Natale 2009) ma non ho mai scritto nulla, almeno per il blog, forse due righe su un vecchio forum che è stato cancellato, dovrei ricontrollare perché ho salvato in pdf tutte le pagine del topic sui videogiochi.
La scorsa primavera la Sony ha reso gratuito Uncharted: The Nathan Drake Collection per PS4 (che raccoglie i primi 3 capitoli in versione rimasterizzata), come iniziativa per restare a casa durante gli arresti domiciliari. Nonostante abbia ancora tutta la collezione, non ho resistito e lo scorso giugno ho voluto rigiocare, per ora, al primo capitolo.
Ricordavo veramente poco della storia, che debutta col più classico dei temi archeologici, la ricerca della città perduta di El Dorado.
Ricordavo il lato fantasioso con dei mostri, ovvero i vecchi conquistadores trasformati a causa di una maledizione ma ero convinto che fossero molto più presenti e invece appaiono solo alla fine. Per fortuna perché era l'unico aspetto negativo impresso nella mia mente.
Differenze tra le due versioni. |
Lo si può definire in più modi, un gioco d'avventura per l'esplorazione (che assicuro nonostante sia uno dei titoli più lineari delle ultime due generazioni, adornate da splendide ambientazioni), d'azione per le tante sparatorie con tantissime armi e munizioni a volontà ma principalmente è un platoform, non uno di quelli surreali con pupazzi buffi o improbabili idraulici italiani ma di quelli realistici, con esseri umani che saltano da una piattaforma all'altra, cercando di evitare di calpestare la mattonella sbagliata che attiva una trappola o un tracobb-- trabocchetto. Inoltre ci sono le arrampicate da free-climber, su precipizi che fanno venire le vertigini anche si controlla un avatar, da due generazioni l'aspetto che preferisco in un videogioco.
La linearità porta anche a una longevità minore, esplorando ogni angolo e cercando tutti i tesori, lo si conclude in circa 10 ore ma per me sono due qualità e non due difetti. Non ho il tempo dei giovani, che comprano un titolo la data dell'uscita, ci spendono 70-80 € e pretendono di passarci più tempo possibile. Io li compro in offerta tra i 10 e i 20 euro, da un anno a oltre l'uscita e posso dedicare poche ore a settimana... un gioco da 100 ore (vedi Assassin's Creed Origins) per me sono mesi di gioco e prima di diventare un vecchio rincoglionito, vorrei portare a termine più videogiochi possibili.
A 10 anni dalla prima partita, il primo Uncharted continuo a considerarlo uno dei migliori titoli della scorsa generazione, tenendo testa anche alla maggior parte di quelli dell'attuale.
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Uncharted? Mai giocato, ho preferito Far Cry ;)
RispondiEliminaNon lo conosco bene e quindi non colgo le analogie ma dal poco che ho visto mi sembrano due titoli completamente diversi... ma potrei tranquillamente dire una stronzata.
EliminaLeggo sulla wiki che c'è anche l'aspetto dello sparatutto in terza persona, è vero? Non male comunque questa tua selezione..vado a cercarmi un gameplay
RispondiEliminaSì, quando ho parlato d'azione mi riferivo proprio a quello, ma non solo, ci sono anche combattimenti corpo a corpo 😉
EliminaNon ho fatto partite particolarmente belle, quindi non ho salvato e riportato nulla su YT. Cercherò di farlo col secondo capitolo! Stavolta accontentati di ciò che trovi in rete 🙂
Platform no dai, chiamalo action 😆
RispondiEliminaTu non sai l'ansia che mi mettevano i tizi della fine, non so se avrò il coraggio di rigiocarlo in modalità estrema per i trofei
Il fatto è che, esclusi gli FPS, nella generazione PS3 c'erano troppi action, vedi titoli come Vanquish o Binary Domain, che Uncharted non riesco a metterlo tra loro, a 'sto punto preferisco dire che è adventure, genere visto pochissimo. Ciò non toglie che c'è tanta azione.
EliminaIn quella scena correvo come un deficiente da tutte le parti 😅 Comunque sì, tanta ansia!