lunedì 16 settembre 2019

Deep Duck Trouble Starring Donald Duck (SMS)

Quando a inizio luglio ho parlato del mio gioco preferito con Paperino, ho scoperto che esisteva questo sequel, tanto da promettere che lo avrei recuperato per parlarne una volta concluso. Ogni promessa è debito! Grazie al quale torna nel Regno il lunedì videogiochi (anche perché con Dead Space 3 sono fermo dall'inverno e non ho giocato ad altro).

Dalla sua ultima caccia al tesoro, Zio Paperone riporta un ciondolo, il quale gli ha causato un sortilegio, trasformandolo in un palloncino volante (come da copertina).
Tocca allo sfortunato nipote rimediare, riportando il ciondolo sull'isola dove è stato prelevato, ripercorrendo ogni tappa dello zione.

Come il prequel, anche questo viene etichettato come "action", pur trattandosi di un classico platform a scorrimento laterale, uscito due anni dopo, nel 1993 (gennaio 1994 in Europa) ma stavolta sviluppato dalla Aspect Co. anziché dalla SEGA stessa, la quale stavolta distribuisce solo, anche questo rilasciato per Sega Master System e Game Gear.
Pur mantenendo la stessa identica grafica, i quadri ricordano tutti quelli già visti nel prequel, ci si trova davanti ad un videogioco diverso, a partire dal sonoro, che sembra un misto tra quello di Shinobi e, soprattutto, quello di Ghouls 'n Ghosts (capolavori per me ma poco affini a questo titolo), passando ai comandi, che cambiano togliendo le armi (martello e frisebee), mantenendo solo il classico salto sulla testa del nemico e i calci ai massi che vanno a colpire un nemico o un fondale, utile per proseguire.
Stavolta i quadri sono 6, anziché 7. Si parte dai primi 4 che possono essere scelti in ordine sparso, The Jungle; The Volcano; The Inlet (sott'acqua) e The Valley. Una volta conclusi, coi vari amuleti raccolti, ti aprono l'accesso al quadro nel lago dell'isola, The Shrine. Dopodiché si arriva al quadro conclusivo, The Statue, che ha solo la battaglia col boss finale.

I nemici che ostacolano il cammino sono del tutto nuovi: topi, bruchi, scoiattoli volanti, capocce di animale (penso siano lupi) che escono dal terreno, lumache, serpenti, gorilla incazzato (fine primo quadro). Pipistrelli (già visti ma con design diverso), cavallette, vari pesci e molluschi, squalo incazzato (fine terzo quadro). Api (anche queste con design differente), caproni e yeti (differenti e che non scivolano più ma lanciano pezzi di ghiaccio), aquila incazzata (fine quarto quadro). Piranha, crostacei e scarabei (stavolta non in fondo alle sabbie mobili), di nuovo fantasmi (sempre differenti) e una strega finale che non è Amelia ma che le assomiglia molto.
Oltre ai nemici ci sono gli ostacoli, come rocce che cadono o ti rotolano dietro, fiamme e vari trabocchetti.
La stellina che rendeva invincibile per un tempo limitato (come per Super Mario), viene sostituita da una rapa che ti fa correre e travolgere chi ti capita a tiro, piuttosto inutile tranne che in uno dei quadri finali.

FINALE BEFFARDO (seconda parte)
Paperino salva la situazione e Paperone torna normale ma al suo rientro da questa avventura, porta con sé una corona, convinto che questa non sia maledetta... ma si sbaglia e stavolta è lui a trasformarsi in un palloncino volante, facendo esclamare allo zione che è ora di intraprendere una nuova avventura!


Probabilmente da piccolo lo avrei adorato come il precedente titolo ma oggi, con giudizio più severo, lo reputo troppo inferiore. Non dico che non ci rigiocherò più ma sarà molto difficile.

14 commenti:

  1. Ciao! Sono appena tornato a bloggare e sono passato a farti un saluto!
    A prestissimo!

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    1. Ué, ciao e ben ritrovato!
      Hai fatto bene ad avvisarmi perché ultimamente non controllo blogroll o elenco lettura 😉

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  2. Finale beffardo, ma anch'esso in stile Disney fine anni '80-inizio '90!
    Peraltro il papero "palloncino" mi sembra ispirato a una delle più belle storie del periodo, un viaggio nei sogni (anzi incubi) di Paperino, magistralmente disegnata da Roberto Marini.
    Non ricordo però l'autore!

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    1. Vero, anche questo in stile Disney di quegli anni!
      Devo recuperare questa storia che mi dici... poi la cerco su INDUCKS!

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  3. Sto scoprendo un sacco di giochi Disney dell'epoca, più o meno tutti uguali ma va beh, erano altri tempi e andava benissimo così.

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    1. È sempre cosa buona e giusta riscoprire i retrogame!
      Comunque sì, erano quasi tutti uguali e andava (e per me va) bene 😉

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  4. Gli sprite dei personaggi sono fatti veramente bene per un essere un prodotto in subappalto. Il finale mi è piaciuto e il gioco in se non sembra male.

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    1. Vero. A parte Paperino che lo hanno preso pari pari dal capitolo precedente, gli altri sono tutti nuovi e anche migliori.
      Male non lo è di certo 😉

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  5. Ma c'entra qualcosa con quello per Megadrive?

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    1. Boh? Questo e quello precedente sono usciti solo per Master System e Game Gear. Credo che per Megadrive sia tutt'altro titolo.

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  6. QUesto gioco mi ricorda tantissimo come grafica Maui Mallard in Cold Shadow che mi era molto piaciuto (e non era neanche tanto facile)- Aveva inoltre una colonna sonora veramente pazzesca scritta da un compositore di colonne sonore.

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    1. Non lo conosco ma mi hai appena suggerito il prossimo retrogame da scoprire!
      Dal poco che ho appena visto in rete, penso che lo amerò!

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    2. Sono contenta e ne leggerò volentieri un tuo pezzo!

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    3. Ti ringrazio!
      Ormai i vecchi videogiochi sono gli unici ai quali riesco a dedicare un po' di tempo 😩

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