sabato 15 luglio 2023

Diabolik anno LXII - n. 6 La Lama che Uccide

Soggetto: Mario Gomboli e Tito Faraci
Sceneggiatura: Tito Faraci
Disegni: Stefano Santoro
Copertina: Matteo Buffagni
Casa: Astorina
Prezzo: € 3,00
Data d'uscita: 1 giugno 2023

Una spada orientale può essere mortale quanto e più del pugnale del Re del Terrore. Se ne renderà presto conto Eva, quando un delitto commesso con una simile lama sconvolgerà tutti i suoi piani.

Ci ho messo un po' a leggerlo, sia perché l'ho recuperato tardi e sia perché ultimamente non ho molta voglia di dedicare tempo ai fumetti. Ho letto le prime 20-30 pagine a fine giugno, ho ricominciato la prima settimana di luglio ma arrivando neanche a metà ma poi ieri, finalmente, con la voglia giusta, ho ricominciato e finito tutto d'un fiato!

Un racconto ricco di intrecci, grazie ai quali riesce a intrattenere bene, peccato solo sia quasi tutto telefonato, pochi colpi di scena e che non lasciano neanche a bocca aperta. Si rifà sul finale con l'unica cosa che non mi aspettavo, ottenendo la sufficienza.

Ad alzare l'asticella ci pensano i bellissimi disegni di Stefano Santoro, magari un po' troppo fotorealistici per qualcuno ma a me piacciono tantissimo!


LA POLEMICA
Chiudo con una polemica. Chi mi conosce e mi segue da un po' sa che non ho simpatia per il personaggio di Eva Kant, avvocato delle cause perse che si interessa sempre delle stesse cose come donne succubi, bullizzati e tutta la robaccia politicamente corretta. Ma se mi ci accanisco è perché il personaggio è coerente, perfettamente caratterizzato da tutti gli autori e Gomboli che li supervisiona!
Allerta spoiler!
In questa storia c'è una donna ricca che ha un fidanzato che sta con lei solo per soldi. Lei lo scopre e lo caccia di casa, anche se lo ama ancora e sa che non potrà mai smettere. Quando Eva viene a conoscenza delle intenzioni dell'uomo, interrogato da lui col pentotal, dice che se fosse stata lei lo avrebbe ucciso.
La bionda dice di non sopportare chi si approfitta delle donne ma il 90% di chi si interessa con secondi fini a un partner, sono zoccole di sesso femminile, le classiche materialiste, arriviste, nonché cercatrici di dote! Ma guai a dirlo, i bastardi sono solo gli uomini! Mi piacerebbe leggere di una storia di una badante (magari dell'est) che approfitta del vecchio rincoglionito per usurparne tutto il patrimonio!


A sabato prossimo per il numero di luglio, se faccio in tempo.

Nessun commento:

Posta un commento