Justice League Of America Vol 5 #10-11; Justice League Vol 3 #25

A malincuore questa sera sono dovuto tornare in città ma sabato riparto per l'ultima settimana di ferie, stessa meta.

Il giudizio sul decimo numero della JLA è dettato dall'averlo letto controvoglia, infatti per tutta la durata dell'albo non ho fatto che ripetermi "uffa che noia, ma quando finisce?". I disegni non hanno aiutato, il solito pessimo Andy MacDonald.
Però risfogliandolo ora, mentre scrivo, penso sempre che sia verboso ma non è poi così palloso, la trama è interessante, legata a Ray e al suo passato. L'antagonista anche non è affatto male, con motivazioni che ti fanno chiedere se Batman e la sua banda facciano bene ad accanirsi tanto contro di lui.

Menzione d'obbligo alla pagina in cui Lobo racconta del suo passato, da morir dal ridere... mi sono rispecchiato parecchio in lui, con insegnati che ti etichettano e anche se un giorno superi te stesso, non cambia nulla.

Sull'11 si conclude già l'arco iniziato col numero
precedente. Albo con più azione e meno dialoghi, olé! Stavolta ben disegnato, Neil Edwards torna in gran forma, a tratti ricordandomi Reis per i volti belli e puliti.
Purtroppo ciò che sospettato su Kingbutcher, il nemico, viene confermato, i supereroi troppo altezzosi mentre ti viene da esclamare "a deficienti, non capite che ha ragione lui?!", lui con motivazioni valide, loro con mere scuse.
La parte più bella resta quella legata a Ray.
Sullo sfondo Frost continua a cercare una cura.
Nell'ultima tavola finalmente una svolta legata alla vicenda di Palmer! Non vedo l'ora di leggere il prossimo arco.

Hitch, tramite la Lega con la formazione semi classica, in un venticinquesimo numero celebrativo, ci offre una storia legata a tutti i numeri precedenti ma soprattutto alla Rinascita DC, tanto che vengono spesso usate le parole rebirth e reborn. Speriamo non si tratti del solito specchio per le allodole.

La trama principale però è appena sufficiente, con un villain che esce di scena come ci è entrato.
Derenick alle matite, come spesso mi è capitato di scrivere, ha alti e bassi.