lunedì 12 novembre 2018

Dead Island

Torna il lunedì videogiochi, per la gioia di tutti gli appassionati, che per questo mese avrà una cadenza quattordicinale, come quasi tutte le mie rubriche!

Non è mia consuetudine recensire giochi che non ho finito ma dopo qualche anno dalla mia ultima partita, ho capito che non lo porterò mai a termine, quindi mi è sembrato il momento giusto per parlarne.
Ho iniziato questo videogioco solo per la mia passione per gli zombie, nonostante non sia un amante della visuale in prima persona.

Ci troviamo in un resort tropicale quando qualcosa va storto e i villeggianti diventano dei morti viventi, un'ambientazione che trovo fantastica. Andando in giro per questo villaggio ho avuto l'impressione di essere anche io un vacanziero.

Le armi da fuoco sono l'eccezione, mentre mazze chiodate (si parte da semplici mazze da baseball o remi che vanno modificate per accrescerne l'efficacia contro i nemici) sono all'ordine del gioco. Che però risentono dell'usura e dopo aver spaccato qualche
cranio, sono da buttare.

Nonostante ci siano degli zombie un po' troppo veloci per i miei gusti, l'adrenalina non manca e ci si trova spesso a stringere le chiappe cercando di non essere raggiunti dai putrefatti. Uno spavento che aumenta quando ci si trova di fronte ai "bestioni", ovvero dei morti viventi di grossa stazza che non possono essere abbattuti a suon di mazzate e ogni volta che si hanno di fronte, la migliore strategia risulta quella della fuga.
Un titolo che ho sempre giocato a tempo perso, tra una birra o un altro stupefacente di troppo. Mi sono ritrovato costretto ad abbandonarlo per un principale motivo, un difetto di programmazione (forse una prerogativa della mia versione piratata) che un amante della linearità come me, non è riuscito ad accettare. Dopo l'inizio nel resort, si passa al paese, attraversando una galleria ma il problema è che mi sono ritrovato in questo secondo ambiente nonostante non lo avessi ancora raggiunto. Mi spiego meglio. Per colpa dell'autosalvataggio, vicino a questa galleria che porta dal resort al villaggio, nonostante non avessi ancora deciso di attraversarlo, una volta spenta la console in quei pressi, al mio riavvio mi sono ritrovato nel paese, senza la mia volontà.
Che dovevo fare? Fare finta di niente e proseguire, ricominciare da capo (cosa impensabile) o recuperare un salvataggio da quelli che di tanto in tanto conservo per metterli su pennetta? 3 opzioni impensabili, la prima perché amo la linearità, la seconda per pigrizia e mancanza di tempo, la terza perché è una cosa meno semplice di quanto si pensi, infatti quando si recupera un salvataggio da pennetta, anche se si tratta di un nostro salvataggio, la console non lo riconosce e per farlo accettare, ci sta un procedimento tecnico e noioso che non ho voluto mai fare.
Alla fine ho smesso di giocarci, mantenendo nella mia mente il ricordo positivo di questo titolo, mettendo da parte questo difetto, che non so se sia dovuto alla mia versione pirata o se si tratti di un bug del videogioco.

Ci sono state delle espansioni e un sequel ma per questa esperienza, non sono andato oltre.
Nonostante il bug, mi sento di dare un voto più che positivo a questo titolo, che almeno nella prima parte mi ha saputo intrattenere egregiamente.

21 commenti:

  1. Anche a me è sempre sembrato un gioco interessante, già dal titolo evocativo

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    1. Penso che con visuale in terza persona sarebbe diventato uno dei miei preferiti!

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  2. uuh, interessante questo videogioco. Ecco le cose più notevoli: le zombie fighe, l'ambientazione estiva, le tantissime armi bianche che però si usurano (è realistica come cosa).
    Curioso quel bug...boh, io, linearità o meno, avrei proseguito e bona :D

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    1. Le zombie gnocche in bikini non le avevo notate 😄 Però preferisco le infermiere di Silen Hill 😝
      L'ambientazione l'ho adorata.
      Le armi sono forse anche troppo realistiche, si usurano con troppa facilità, roba che in The Walking Dead sarebbero già tutti senza armi fin dalle prime stagioni.
      Non mi sono mai accertato se fosse un problema mio o del videogioco, però mi sembrava di barare o di perdermi un pezzo della trama saltando quel punto, non ce l'ho fatta. E poi comunque il paese è difficilissimo, morivo subito dopo pochi passi.

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    2. Le cosplayer delle infermiere di Silent Hill sono fra i miei incubi peggiori :D

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    3. Ahahah a me eccitano! Quelle del gioco, le cosplayer non mi sono mai capitate. Solitamente hanno delle belle poppe. Se finissi a Silent Hill me ne farei una mettendole una busta del pane in testa, tipo Shorty in Scary Movie 2 😄

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  3. Bello ignorantone sto gioco, perfetto per far casino. Ormai i giochi sugli zombi non vanno più, sono uno la copia carbone dell'altro, ma Dead Island ha sempre avuto un tocco particolare :)

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    1. Hai detto bene, per fare casino è perfetto!
      Io sto ancora aspettando l'uscita di Days Gone per PS4 che promette bene anche se per i miei gusti è un po' troppo action e io preferisco il survival.
      Comunque Dead Island resta un gran gioco, soprattutto se lo si paragona a quella schifezza di Dead Rising, che ho mollato e cancellato dopo 5 minuti con un vaffanculo (per fortuna lo avevo scaricato e non comprato).

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  4. Zombie, videogame moderno e prima persona. Tre cose che amo.
    Però dai, al di là che mi faccia schifo a prescindere, potrebbe anche essere figo per via dell'ambientazione vacanziera.

    Moz-

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    1. Ogni post a tema zombiesco sappi che lo scrivo pensando a te 😘
      È un gioco perfetto per le serate di cazzeggio tra amici e l'ambientazione spacca! Un giorno andrò a vivere in un resort, devo solo azzeccare i numeri del Superenalotto!

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  5. Che poi i villeggianti di un resort NORMALE sono già mezzi zombie, non hanno inventato nulla :D

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    1. E pure tu hai ragione!
      Almeno quelli non ti vogliono mangiare 😝

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    2. Ahhahah Fabri attento che i villeggianti poi ti vengono a bullizzare sul blog 😁

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    3. Secondo me sono troppo pigri anche per fare il solo login 😆

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  6. Ed io invece l'ho finito tutto, e il problema del salvataggio non ha intaccato il mio gioco, e comunque mi sono "divertito" parecchio, e tuttavia preferisco Left 4 Dead ;)

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    1. Finalmente qualcuno che lo ha giocato e mi dice qualcosa sul bug. Se tu non hai avuto problemi allora dipende davvero dalla mia copia scaricata o forse non hai spento la console nei pressi del tunnel, boh?
      Left 4 Dead non lo conosco ma ho appena visto che non c'è per console Sony, ecco spiegato tutto.
      Comunque complimenti per aver finito questo gioco, è abbastanza lungo e ci vuole costanza e coraggio.

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  7. Uno dei miei fratelli l'aveva comprato, quindi ci giocavo spesso.
    P.s
    Niente male le Cosplayer di Silent Hill.LOL

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    1. A tempo perso secondo me è il modo migliore di vivere 'sto gioco.
      Niente male ma a me vanno bene anche le infermiere all'interno nel gioco 😝

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  8. Dead Island è un gioco con alcune particolarità:
    1) è survival ambientato in un open-world (quando i survival normalmente sono lineari) con l'innesto di elementi ruolistici (come il crafting delle armi e i vari personaggi)
    Già Capcom con Read Rising aveva creato un universo similare con una particolare attenzione sul crafting e, in comune con Dead Island, si appoggia su una marcata componente hack'n'slash. In entrambi si predilige il combattimento corpo a corpo, armi di mischia, anche se armi da fuoco esistono.
    Un altro esempio di survival come i citati è Zombi U. Pubblicato prima come esclusiva per Wii U, poi anche per PS4, XBox One e PC.
    Zombi U e Dead Island sono giochi con visuale in prima persona, mentre Dead Rising è in terza persona. Per PS3 trovi i primi due capitoli e relative espansioni. La serie ha avuto un seguito anche nell'attuale generazione, ma è recente l'annuncio che lo studio di Vancouver che se ne occupava da Dead Rising 2 è stato chiuso.
    2) La seconda particolarità è l'origine del team di sviluppo: la polacca Techland. Sono ancora convinto che i videogiochi abbiano un "imprinting" secondo le origini del team di sviluppo. Era evidente ai tempi dei 16 bit: un videogioco giapponese era riconoscibile da uno americano e da uno britannico nell'ambito dello stesso genere.
    Oggi, con la necessità di essere fruibile da una platea molto allargata, queste differenze sono andate via via appiattendosi, tuttavia Dead Island è uno degli esponenti in cui si può notare la "mano" di uno sviluppatore dell'Est europeo. Secondo me, questo è un elemento arricchente, distintivo di un'identità nell'approccio.
    Ho trovato Dead Island "rugginoso", marcio, decadente e per certi versi dissacrante del genere di derivazione, il classico survival horror di Resident Evil, tecnicamente non eccelso (l'edizione rimasterizzata per PS4 e Xbox One è decisamente migliorata). Come nel tuo caso, ho trovato difficoltà nel dedicarmici fino alla fine per via della dispersività dell'open world e concordo con te - che con il dovuto tempo da dedicarci - può dare soddisfazioni. Con tutta probabilità, la verità è che esistono videogiochi migliori che ci hanno distratto e fatto preferire altro.
    Dopo l'espansioen Riptide e un dimenticabile spin-off, il secondo capito di Dead Island è stato abbandonato. Techland ha pubblicato Dying Light che ha in comune l'ambientazione apocalittica di un modo infestato da zombie, ma la meccanica è quella del "parkour" alla Mirror's Edge con l'aggiunta di un fattore ansia notevolissimo. Per interderci, prendi la prima stagione di The Walking Dead come atmosfera e senso di ansia e precarietà e cucigli intorno un videogioco. Le meccaniche "parkour" però non sono un genere per tutti.

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    1. Risposta lunga che mi voglio godere con calma. Ora sono di fretta, sono rimasto senza connessione e sto scroccando al volo a quella del McDonald's, giusto per rispondere a tutto. Domani ti rispondo al commento 😉

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    2. Eccomi, ancora senza connessione e ancora al McDonald's (fino a domenica, poi tornerò pienamente attivo).
      Da appassionato di zombie ovviamente ho provato Dead Rising ma l'ho cancellato dall'hard disk dopo pochi minuti. Uno dei peggiori zombie-game della scorsa generazione. Magari sono solo io a odiare i picchiaduro a scorrimento.
      ZombieU non lo conosco ma guardando le immagini potrebbe piacermi.
      Comunque il crafting delle armi mi sta abbastanza sulle palle, è una perdita di tempo per i vecchietti come noi che non ne abbiamo molto, dammele pronte e non rompere! Mi basta scelta per l'arma più adatta alla situazione.

      Molto molto molto interessante il secondo punto. Non ci avevo fatto caso ma ora che me lo hai fatto notare, sono d'accordo!

      Concordo sul fatto che ci hanno distratto giochi migliori.

      Dying Light lo conosco, era uno di quelli "me lo segno per quando avrò la PS4" ma non l'ho fatto e ancora non ho la console. Il parkour lo adoro sia in terza persona che in prima (un po' più in terza).
      Uno invece di cui aspetto con trepidazione l'uscita è Days Gone che però tarda ad uscire, venendo continuamente rimandato.

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