mercoledì 13 gennaio 2021

Diabolik anno LX - n. 1 Vile Inganno

Soggetto: Enrico Lotti - Alessandro Mainardi
Sceneggiatura: Enrico Lotti - Alessandro Mainardi
Disegni: Riccardo Nunziati
Copertina: Matteo Buffagni
Casa: Astorina
Prezzo: € 2,80
Data d'uscita: 1 gennaio 2021

Mentre si aggira per i sotterranei di Clerville, Diabolik fa un incontro che lo costringe a modificare i suoi piani. Più di quanto avrebbe mai immaginato.

Non ci sono spoiler ma è presente qualche dettaglio di troppo sulla trama. Se avete intenzione di leggere il primo numero dell'anno, vi consiglio di non continuare.

Una storia che parte nel peggiore dei modi, con una direttrice rincoglionita e un ispettore ancora peggio, Zelter, che ci mettono fin troppo a capire che sono coinvolti in un colpo del Re del Terrore, come se non fosse famoso, roba che poteva succedere giusti i primi anni in cui il ladro operava.
Chi sarà stato? Fra' Cazzo da Velletri?
Ah! Per fortuna l'ispettore Tonto ci arriva, cugino del capitano Ovvvio!
Poi per fortuna si riprende e la lettura diventa avvincente. Dopo che l'ispettore rimbambito viene messo da parte, diventa funzionale grazie alla sua ambizione di avere successo uccidendo Diabolik e la sua amata.
Tutto sembra a sfavore dei ladri ma i soliti colpi di scena cambiano le carte in tavola.
Un copione già visto ma che riesce ad incollare alle pagine fino alla fine, con uno spiegone finale per nulla forzato e per nulla pesante!

Grazie alla strategia finale, utile a liberarsi dell'ispettore Zelter, torna la sotto-rubrica i Gadget di Diabolik, forse un po' esagerata dato che Eva fa credere di essere nel rifugio grazie ad un manichino che si muove come un robot. Forse esageratamente tecnologico per questa serie.

Interessante l'uso di un bambino, un orfano fuggito dalla casa famiglia, non tanto per la sua situazione che è pane per i denti della buonista Eva, che infatti pare lo prenda a cuore ma perché da lettore di poca esperienza, ha fatto sorgere in me la domanda se il ladro in calzamaglia sarebbe capace di ucciderlo. Conosco per sentito dire solo la situazione di Bettina ma non mi pare fosse una bambina la prima volta che è apparsa. Se non erro era già una ragazza, più grande di questo bambino.
Zelter, quando lo ha coinvolto, era sicuro di no ma a me è servita la conferma.

Non penso di avere tra le mani un numero destinato ad essere tra i migliori del 2021 ma il compito di intrattenere alla grande, lo compie!

8 commenti:

  1. No, Bettina è apparsa bambinetta la prima volta; andava all'asilo la seconda; anni e anni dopo liceale, oggi universitaria :)
    Ma Bettina non fece niente di male a Diabolik, ingenuamente prendeva delle statuine d'oro dal rifugio di Dk e Eva ma poi le rimetteva a posto, come fossero giocattoli insomma... :D

    Oh, alla faccia del non ci sono spoiler XD
    Comunque, albo leggermente inferiore al precedente, ma bello e avvincente.
    Unica cosa, i lettori ormai affezionati... sanno già che c'era Dk dietro tutto quello che succede da un momento in poi...

    Moz-

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    1. Ho capito. Non avevo idea dell'età di Bettina al primo incontro. Avrei potuto informarmi ma perché farlo quando sai che ti viene a commentare il massimo esperto di Diabolik? 😝

      Eh, in effetti ho esagerato coi dettagli... cercando di intrattenere anche chi non è interessato al personaggio, non mi sono venuti in mente altri argomenti se non quelli un po' più salienti 🤦‍♂️
      Poi alla fine con Diabolik faccio sempre massimo 20 visite 😅 Prima o poi torno a fare i mini commento da forum come facevi tanti anni fa.

      Per fortuna io riesco ancora a non intuire subito l'esatto momento in cui inizia ad agire. Forse per questo lo spiegone finale stavolta non mi ha dato fastidio.l

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    2. Ci sta.
      Più ne leggi, più entri nelle meccaniche del personaggio e quindi intuisci.
      Ecco perché dello scorso anno ho AMATO Danni Collaterali, non potevi aspettarti con sicurezza una certa soluzione^^
      p.s. Bettina e la sua età saranno il mio prossimo articolo per Diabolikando!

      Moz-

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    3. Sono andato a controllare. Lo seguo con regolarità dal n. 6 del 2016 (prima avrò letto meno di 10 numeri in oltre 20 anni). Sono ancora un lettore infante 😝
      Ottimo per il prossimo articolo. Segnalalo sul blog o sui social perché non me lo ricorderò mai 😆

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  2. Wow il manichino robot, classico anche delle storie di Paperinik!

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    1. Lì lo vedi meglio, i gadget di Paperinik sono più surreali. Va be', alla fine era solo un manichino che andava da punto A a punto B, telecomandato dal bambino, non parliamo di un androide o dei Superman robots 😝

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  3. Io personalmente credo che il Diabolik dei primi anni sarebbe stato certamente in grado di uccidere anche dei bambini senza nemmeno uno scrupolo, quello di adesso che è stato molto ripulito dal politically correct non penso proprio che lo farebbe, in tempi recenti ha dimostrato anche pentimento per quello che aveva fatto ad Elisabeth Gay la sua prima fidanzata.

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    1. Da Moz ho scoperto che Diabolik si è sempre adattato ai tempi correnti, di decennio in decennio. A me, abituato con Superman, fa strano anche quando uccide poliziotti onesti ma che si mettono sulla sua strada, va bene corrotti e criminali ma gli innocenti? Eppure deve essere così, altrimenti non sarebbe diaboliko.
      Per i bambini boh? Ci stanno tanti, che incontro in giro, che ammazzerei volentieri, quindi non mi farebbe strano. Però quello di questa storia era proprio un imprevisto, un intralcio per strada, sarebbe stato assurdo ucciderlo anche per il primo Diabolik.

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