Action Comics #992-999 Booster Shot

PREMESSA: l'articolo è lungo ma non vi spaventate, non è necessario leggerlo tutto! È diviso in sinossi, per i più curiosi che non seguono la serie, note, per i nerd attenti ai particolari che seguono la serie o comunque sanno di cosa stia parlando e considerazioni, la mia breve recensione, per chi vuole solo sapere se ciò che sto recensendo mi sia piaciuto o meno.

Era tantissimo che non leggevo ben 8 numeri tutti di seguito e in pochissimo tempo, ci è voluto l'ottimo Action Comics scritto dal buon Jurgens, che però ultimamente mi stava un po' deludendo, grazie anche ai temi fantascientifici come viaggi nel tempo e nello spazio.

SINOSSI
Dopo gli eventi di The Oz Effect, l'Uomo d'Acciaio decide di tornare indietro nel tempo, al momento della distruzione del suo pianeta natale, per verificare se Attenzione Spoiler: Mr. Oz sia veramente suo padre, qualcosa però va storta, sicuramente per la discrepanza creata dal misteriosa (?) minaccia, così si ritrova su una Krypton con Jor-El e Zod alleati per un progetto di arche che porterà in salvo i kryptoniani. Non si tratta però di una linea temporale alternativa ma solo di un isolotto temporaneo, un what if destinato ad essere cancellato a meno che qualcuno interferisca. Raggiunto da Booster Gold, vengono braccati dalla sicurezza e da Zod ma poi riescono a fuggire.
Una volta fuggiti, a causa di un problema si ritrovano nel 25° secolo, poco dopo che Booster aveva lasciato il suo tempo, il quale viene arrestato, messo in cella col padre criminale che odia, poi fugge grazie all'Azzurrone, insieme spiegano tutto alla madre ignara di tutto, solo che il figlio era un ladro scomparso.
A causa di un guasto stavolta finiscono qualche decennio avanti al presente, in cui Zod dopo essere scappato alla conclusione di Revange, conquista e schiavizza un pianeta insieme alla moglie e al figlio. Dopo una battaglia con la famiglia Zod e l'Eradicatore, si torna nel presente.
Nel frattempo sulla Terra Lois è venuta a sapere che il padre è stato preso prigioniero in Logamba e dato che l'esercito USA non ha intenzione di fare nulla, poiché quella del generale Lane era una missione segreta, ci pensa la figlia ad andarlo a recuperare, con Jon clandestino. A fuga quasi compiuta i 3 vengono uccisi ma ci pensa Booster a tornare indietro nel tempo e salvarli, infrangendo la regola dei viaggiatori del tempo e all'insaputa dell'Uomo d'Acciaio, non prendendosi neanche stavolta il merito per un'azione eroica.
Si conclude con un lieto fine con la riconciliazione tra padre e figlia e Superman che libera il Cyborg Superman dalla Zona Fantasma, posto disumano che peggiora i criminali, secondo lui, mettendolo all'interno di una cella indistruttibile all'interno della Fortezza della Solitudine, donandogli un cristallo che crea ologrammi tangibili dei ricordi, in modo da farlo vivere coi ricordi belli del suo passato, sperando che possa un minimo riabilitarlo.

NOTE
#992: bellissimo per il dialogo con Batman, le parole di Lois e la comparsa di Hal, che fa sempre piacere. Non so quanto ci sia di Williams dato che questo numero porta anche la sua firma, scrittore che non amo molto. Ottimi i disegni di Conrad.
#993: purtroppo anche Booster Gold è vittima dei social ma visto il personaggio, la cosa fa ridere. Torna ai disegni dopo tanto Dan Jurgens ed è sempre un piacere, soprattutto quando sta in forma.
#994: anche qui Jurgens alle matite ma viene rifinito da troppe persone e il risultato non è dei migliori. C'è una pagina in cui Superman sembra una di quelle sagome pubblicitarie messe fuori dai negozi.
#995: qui Lois sa che il marito è nello spaziotempo ma lui mica glielo aveva detto.
Ai disegni c'è Brett Booth e la qualità cala.

#996: simpatica la scena in cui Booster si riferisce a Skeets chiamandolo Alfred e questo non gradisce, così riprova con Jarvis, il papà del maggiordomo, facendo un accenno alla linea temporale di Flashpoint, se non ho capito male.
Torna Conrad ai disegni, una continua delizia per gli occhi.
#997: abbiamo la conferma che lo story arc Last Son di Johns e Donner, in cui Clark e Lois adottavano il figlio di Zod, Christopher Kent, non è in continuity. Davvero un gran peccato!
Purtroppo anche qui ai disegni c'è Booth.
#998: frecciatina da parte di Booster a Flash riguardo Flashpoint, becca e porta casa, maledetto d'un Barry Allen!
Ai disegni di nuovo l'ottimo Conrad.
#999: riguardo la diatriba tra militare e giornalista, quello terrorista che pur di pubblicare un articolo rovina dei piani militari, sono dalla parte di Sam e ha fatto bene a mandare a fanculo la figlia. Invece sul ragionamento del generale sul kryptoniano come possibile minaccia andava bene appena arrivato (soprattutto nella continuity New 52), non dopo tutti questi anni in cui ha dimostrato continuamente il contrario.
C'è un errore di costume (vedi immagine in basso), quando l'Azzurrone ha salvato lo shuttle (se ho capito bene, uno degli astronauti, tutti caucasici, ora è diventato negro e il vaffanculo è partito in automatico), aveva il costume con gli slip rossi, infatti nella vignetta a destra Hank ha il costume giusto, del periodo dopo il Regno dei Superman.
Su Conrad ai disegni non dico nulla per non essere ripetitivo.

CONSIDERAZIONI
Come si sarà capito dall'introduzione, ho apprezzato tantissimo questi 8 albetti, che riportano la run di Jurgens agli alti livelli iniziali, proprio sul finire, una degna conclusione di due ottimi anni. Tra scelte che ho condiviso o meno, mi hanno riportato a leggere fumetti DC e ad apprezzare il mio supereroe preferito dopo 5 anni che avevo smesso. 8 numeri con un Superman mai fuori carattere, si nota che lo conosce bene, tra i migliori che abbia mai letto! Nessun dialogo fuori posto e ogni personaggio sembra parli da solo, non su comando o attraverso l'autore.
Nell'ultima storia si è addirittura superato, mostrando tutta l'umanità del personaggio, uno dei suoi più bei lati, apprezzato dai veri fan. Contemporaneamente la riconciliazione padre e figlia è tra le più emozionati scritte dall'autore che ha ucciso l'Uomo d'Acciaio! Per il 999° numero meriterebbe un premio o almeno essere nominato nella categoria miglior storia singola.