sabato 21 novembre 2020

Samuel Stern n. 11

L'Abisso
Soggetto e sceneggiatura: Gianmarco Fumasoli, Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago
Disegni: Lisa Salsi
Copertina: di Maurizio Di Vincenzo, con Valerio Piccioni e colori di Emiliano Tanzillo
Casa: Bugs Comics
Prezzo: € 3,50
Pagine: 96
Data d'uscita: 30 settembre 2020

Samuel e Duncan si troveranno a dover fare i conti con il loro passato. Un passato che riscopriranno entrando nell'accecante oscurità de L'Abisso.

Dopo un numero che mi aveva fatto un po' alterare, torna la trama semplice e non enigmatica, più lineare e senza troppi frasoni con similitudini da filosofo.
Insomma, torna la "normalità", torna l'amico prete e insieme fanno una bella gita molto fuori porta, un po' come per L'Isola dei Perduti (n. 4), L'Agenzia (n. 7) e Il Mistico (n. 9).
Si parte in quarta con quel piccolo lato comico, questa volta i battibecchi tra il libraio di Edimburgo e l'esorcista sono di alto livello, col secondo decisamente in forma, che tira continue frecciate all'altro.
Anche se si torna subito seri, non mancano altre punzecchiate nel corso della storia.
Più di una volta si accenna al passato dei protagonisti, principalmente quello di Duncan, quando 30 anni fa ha affrontato il suo primo esorcismo, che viene coinvolto in questa situazione proprio dallo stesso psichiatra con cui aveva collaborato tanti anni fa. Lo stesso prete ricorda anche qualcosa legata al fratello quando erano bambini ma non si lascia sfuggire altro. Anche il rosso si trova a rivivere un momento della sua infanzia, con qualche tassello in più per poter presupporre l'origine del suo dono (o potere).
La serie viaggia sempre tra il paranormale e la scienza, religione contro medicina, proprio come nella realtà quando si discute sulle possessioni ma quando è coinvolto uno psicologo o uno psichiatra (vedi anche La Fine della Coscienza, n. 5), diventa tutto molto più interessante perché i personaggi si mettono a confronto con interessanti dialoghi.

Ottimi i disegni, non mi hanno convinto solo barba e capelli dei personaggi ma confronto a tanti altri artisti degli scorsi numeri, restando su questo aspetto, siamo ad alti livelli. Oltre i personaggi, buoni anche sfondi, oggetti e ambientazione.

Per farla breve, un gran bel numero, scorrevole, interessante e coinvolgente. Non tra quelli che mi hanno lasciato a bocca aperta ma un tassello importante per il quadro generale.

4 commenti:

  1. Un gran bel numero, con anche bei momenti splatter

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    1. Fino a che non esagerano, mi va più che bene! 👍

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  2. Vero, anche a me piacciono i dialoghi tra i due, che non sono stucchevoli come nei primissimi due albi: la qualità della contrapposizione è salita moltissimo!!

    Moz-

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    1. Quel poco di frizzante ci vuole, non banalizza le atmosfere ma allo stesso tempo non le appesantisce troppo.
      Comunque hai ragione, la qualità è salita di numero in numero 😁

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