giovedì 23 ottobre 2025

L'angolo del videogiocatore /3: titoli VR sospesi


Dato che più di giocare, leggere, guardare, dei miei hobby preferisco parlarne e siccome i videogiochi sono la mia passione numero uno, non è giusto che sia quella meno trattata sul blog. Ho tanto da dire e non mi bastano più le chat o i dialoghi dal vivo con amici e parente. Sarà molto generica, buttando giù due righe su ciò che mi passa per la mente ogni settimana.
In questa terza puntata ho deciso di trattare quei titoli che mi stavano piacendo ma che ho dovuto interrompere per vari motivi.
Non mi piace sospendere i videogiochi ma per mancanza di tempo o voglia, capita. Sono tutti in attesa di essere ripresi per poi poterne fare una recensione.
Parto subito con quelli che vanno con la realtà virtuale, che si avviano con il visore PSVR.

Per mancanza di tempo sto trascurando la realtà virtuale della Sony (precedente generazione, il PSVR2 lo prenderò probabilmente quando è se uscita il terzo, aspettando che si trovi a 100 euro), anche quei titoli che mi hanno preso.

The Inmpatient
Un'avventura grafica ambientata nel sanatorio abbandonato di Blackwood Pines, nello stesso universo di Until Dawn, 60 anni prima degli eventi narrati là (che ho nella lista della spesa ma non ho ancora comprato).
Risvegliato in un vero e proprio incubo, ti rendi conto di essere stato ricoverato, ma hai perso la memoria.
Questo a dire il vero l'ho giocato e concluso una volta ma siccome volevo rigiocarlo per capirlo e valutarlo meglio, ho rimandato ma non ci ho più rigiocato da marzo 2021, tra il 22 e il 30 (non dura molto).
Anche se viene descritto come da brivido, non fa paura anche perché l'azione è totalmente assente, però passeggiare per alcuni corridoi di questo manicomio un po' di ansia la mette. "Senti ogni scricchiolio, ogni colpo, ogni urlo con l'audio 3D e parla con i personaggi usando l'innovativo sistema di riconoscimento vocale", ecco, questo sì ed è molto coinvolgente.
Appena lo platino ci faccio una recensione, anche perché col fresco il visore si riesce a sopportare (la gomma attorno al viso fa sudare).

A ottobre 2022 ho iniziato questi due, dati a tutti gli abbonati PS Plus, 

The Walking Dead: Saints and Sinners
Un survival ambientato a New Orleans, nell'universo post apocalittico creato da Robert Kirkman.
Per provarlo ho aspettato l'acquisto dei Move, tutt'altra cosa confronto al controller, anche se un po' macchinosa. È molto survival e ha poca azione, bisogna nascondersi e agire nell'ombra, proprio come il fumetto e la serie TV. L'esperienza col visore è appagante e sembra davvero di trovarsi nel mondo di TWD ma non sono durato molto. Nonostante la mappa mi perdevo e l'ho trovato troppo difficile. Ad esempio per arrampicarti su una casa per entrare dalla finestra del piano superiore c'è la resistenza (se stai troppo appeso ti cedono le braccia).
Oggi non fa per me. Magari in futuro...

The Persistence
Compatibile con la VR ma giocabile anche senza, semplicemente in prima persona, è un roguelike tra i più difficili di sempre, tanto che viene apertamente detto dagli autori, "vogliamo proprio farvi esasperare, e dive ricominciare dall'inizio sempre!" è un virgolettato ma non sono le esatte parole ma sicuramente un sunto. Avrò fatto 20 partite, morendo sempre e senza raggiungere i primi obbiettivi (nonostante abbia preso molti trofei). Dato che odio le mappe a caso che si ricreano ogni volta che muori, alla fine ho ceduto mandandolo a fanculo! Un giorno ci riproverò ma forse lo avrei dovuto inserire tra i giochi mollati.


Prossimamente farò una lista dei giochi normali sospesi, che sono molti di più.

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