venerdì 26 gennaio 2024

The Messenger (PS4), un ninja in pixel art - la NON recensione

Sviluppato da Sabotage Studio e pubblicato da Devolver Digital il 30 agosto 2018 per Windows e Switch, il 19 marzo 2019 per PlayStation 4 e il 25 giugno 2020 per Xbox One, The Messenger è un action-platform indie a scorrimento orizzontale, in pixel art che alterna momenti a 8 e a 16-bit.

Quando un demone assedia il suo villaggio, un giovane ninja deve avventurarsi in un mondo maledetto per consegnare una pergamena di capitale importanza per salvare il suo clan. Quello che inizia come un classico action platformer si trasforma ben presto in una ricchissima avventura traboccante di viaggi nel tempo, tensione, sorprese e umorismo.

È stato uno degli ultimi titoli che ho giocato grazie all'abbonamento Plus Extra. Iniziato il 15 settembre, alternandolo ad altro (soprattutto a Aragami), finito il 3 novembre e platinato il 5. Non sono riuscito a raggiungere il 100% perché il capitolo extra (in un altro universo) era troppo difficile e lungo... forse un giorno!

Al di là della pixel art e la bidimensionalità, con un ninja che assomiglia a Shinobi, potevo perdermi questo titolo? Mi pento solo di averlo scoperto tardi! Certo, è più metroidvania confronto al vecchio titolo SEGA, dove l'azione era più macchinosa e lenta.


Frenetico, con attacchi dei nemici che possono arrivare da ovunque, dove il tempismo è tutto, anche nelle parti platform, i riflessi e la concentrazione devono stare al massimo.
Ma niente paura, poco a poco si prende la mano e dopo svariati tentativi si supera anche l'ostacolo più ostico, che sembrava impossibile.
Un po' più dura per alcuni boss ma una volta capita la strategia giusta, si sconfiggono anche loro. Il più duro è stato il generale demone, che ha fatto smadonnare tanti giocatori ma anche quello, una volta capita la strategia, l'ho battuto con 2 tentativi (dopo circa 30, se non di più, andati a vuoto).
Dopodiché c'è una svolta che rimette le carte in tavola, con un'ottima ilarità, che contraddistingue l'intero gioco.


Decisamente più rilassante la partita ng+. Sono arrivato alla svolta "loop" (metà) senza mai morire e in meno di 2 ore (senza esplorare, ovviamente). Poi però mi sono rifatto per il trofeo dove bisogna attraversare una grotta completamente al buio, che ho superato grazie a 2 video e dopo una trentina di morti.
Purtroppo non manca il lato GdR, coi potenziamenti/abilità ma sono pochi e si possono ottenere tutti ben prima di avvicinarsi alla fine.
Indubbiamente difficile ma dopo averlo concluso, ogni metroidvania risulterà un passeggiata. Un ottimo allenamento.
Per superare alcuni punti ci sono dei portali che cambiano il periodo storico e per procedere si deve capire quale dei due sia quello giusto. I due periodi sono differenziati tra 8 e 16-bit, che donano una grafica sublime!


Ad accompagnare l'esperienza c'è una delle migliori colonne di sempre, in perfetto stile retro (avviare il video per conferma), piacevole in ogni momento, firmata dall'acclamato compositore chiptune Rainbowdragoneyes, interamente realizzata con Famitracker. Uno dei momenti migliori è quando si va sott'acqua, e diventa ovattata come se si sentisse veramente durante un'immersione (sentendola da fuori).
Purtroppo manca l'italiano, che non è un gran problema quando non ci sono dialoghi parlati ma solo testuali (se si conosce un minimo l'inglese) ma le lunghe chiacchierate col custode del negozio, dopo un po' risultano estenuanti. Non c'è da biasimare nessuno se si decide di saltarle a pie' pari (ho saltato qualche sua storia e quasi tutte quelle necessarie per un trofeo).


Solitamente questi indie durano poco ma non è questa la situazione, dato che c'è bisogno da 25 a 35 ore per completarlo al 100%. Ho impegnato 22 ore per concluderlo, più altre 2 in modalità ng+ perché avevo mancato 5 trofei. Quelle che mi contano i salvataggi ma sicuramente sono state molte di più (alcuni salvataggi li ho recuperati dal cloud dopo che ero morto un fantastiliardo di volte e lo mollavo per giorni). Le app, come Exophase, me ne conta 33. Secondo me 27-30 è il mio orario effettivo.
Incrementa la longevità anche il dover tornare indietro, in quasi tutti i quadri, anche solo per finirlo, a prescindere dai trofei, tipico dei metroidvania, come raggiungere alcune aree nascoste, raggiungibili solo quando si acquisiscono determinate abilità.



Difficile, mi ha fatto innervosire tantissimo ma l'ho comunque amato. Miglior pixel art di sempre (almeno di quelli che ho giocato o conosco)!
The Messenger è un titolo imperdibile per tutti gli amanti del genere e dello stile ma anche per chi ha solo buon gusto. Poi, se non fa proprio per voi, pazienza ma vi perdete tanta roba!



Vecchia introduzione, spostata in basso una volta aggiustato il post:
Primo post realizzato interamente su cellulare (a parte i dati di gioco e la sinossi), causa laptop caduto, che ora sta in ospedale ma ci sono poche speranze. Per questo il ritardo di un giorno, la copertina è di merda, mancano i grassetti colorati e il link sulle immagini è diverso, più invasivo ma non ho trovato di meglio.
Aggiusterò in futuro.


Modificato il 18/02/2024 ore 14:34

2 commenti:

  1. La grafica sembra davvero carina, anche se così a occhio mi sembra ancora migliore quella di Owlboy, che sto giocando in questi giorni.
    Amo i metroidvania, ma odio i titoli troppo difficili, quindi non so se mi farò tentare da questo....

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    Risposte
    1. Non lo conosco Owlboy, potrebbe piacermi (dal trailer) ma per sicurezza aspetto la tua recensione.
      Sulla difficoltà, provalo se ne hai modo perché a differenza tua, non impazzisco per i metroidvania. Ricordo che a te piacciono un po' tutti mentre io quelli con le armi da fuoco, che siano con personaggi antropomorfi o meccanici, li escludo a prescindere. È tosto per il lato platform (nella seconda immagine ho preso il trofeo colpendo tutti quei cosi verdi, senza toccare il suolo con gli spuntoni, spada e saldo, spada e salto), quello action è difficile solo con alcuni boss, due per l'esattezza.

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