Altro numero brutto brutto per Supergirl, non so per quanto riuscirò ad andare avanti, per ora finisco il primo story arc, do una possibilità alle prossime storie legate alla Legione e se non migliora, abbandono senza dispiaceri.
Come al solito per fortuna c'è Superwoman a risollevare la qualità delle serie dedicate alle "S-donne".
Prosegue l'ascesa di Lena ma con qualche difficoltà, con più di una persona non intenzionata a restare a guardare e non parlo solo di supereroi.
Non mi è chiaro solamente un punto. Attenzione Spoiler: Il clone che alla fine porta Lana in fin di vita in braccio è quello redento che ha ostentato nell'aiutare la sua padrona Lena quando si è trovata a in difficoltà o, cosa molto più probabile leggendo gli ultimi pensieri di Lana, è una delle tante che seguono fedelmente la padrona con in braccio uno dei cloni, per l'esattezza quello che ha ucciso Lois, che ha preso le sembianze della rossa? Come per attuare la strategia del cavallo di Troia anche se non ne vedo molto il motivo dato che Ultrawoman cercava solo Superwoman e non tutta la combriccola.
Stando al titolo del prossimo numero, "Bizarre Allies" (bizzarri alleati), mi sa che è la prima che ho detto.
Capirò sicuramente meglio leggendo la prossima parte.
Simpatico il siparietto tra George Taylor e la sua news producer musulmana, lo riporto di seguito!
martedì 31 gennaio 2017
lunedì 30 gennaio 2017
Superman Vol 4 #12 e #13 - Super Monster
Nella prima parte ci si chiede se Frankenstein abbia ragione riguardo il capo di Lois, sarà veramente un alieno? Tutto fa supporre di no ma chi ha ragione?
Ovviamente Attenzione Spoiler: alla fine aveva ragione l'agente dello S.H.A.D.E. anche se fino all'ultima pagine si crede il contrario.
L'unica cosa che mi lascia perplesso è che l'Azzurrone non abbia usato la vista a raggi x per capire che quello della donna si trattava solo di un travestimento, finendo col credere al mostro solo una volta che quest'ultimo smaschera Outacast, l'aliena (pare assurdo ma sì, è femmina).
La seconda parte è tutta una caccia, vecchi problemi di una ex coppia, furia di Lois. Detto così sembra che stia sminuendo la conclusione ma non è così, tutto è incastrato bene e tiene il lettore con curiosità fino alla fine, nonostante gli argomenti delle trame principali che si stanno portando avanti dal Rebirth non vengano minimamente toccati.
Non mi convince il signor Cobb, il vicino degli Smith, nonno dell'amica di Jon. Da queste vignette o nasconde qualcosa o ha capito che il suo vicino Clark Smith è Superman.
Un bel racconto breve che riprendere fiato e lanciarsi a capofitto nella prossima entusiasmante vicenda, ovvero quella legata al Multiverso. Soddisfatto di averlo letto, soprattutto per le matite sublimi di Doug Mahnke!
domenica 29 gennaio 2017
Sucide Squad Rebith; Sucide Squad Vol 5 da #1 a #8
Post preso dal topic DC Universe Rebirth, di ComicsViews:
Per questo cavolo di crossover tra i due gruppi, ho dovuto iniziare anche la serie regolare di Suicide Squad. Oddio, iniziare è un parolone, il numero speciale Rebirth e i primi 3 li ho solo sfogliati, leggendo solo le parti che mi attiravano di più, evitando quelle piene di parole, insieme ai riassunti di dcwikia. Poi dal quarto numero i riassunti erano assenti e ho dovuto leggere tutto ma con un minimo di piacere, la serie è carina e si lascia leggere tranquillamente, gli spunti interessanti non mancano. Ad ogni modo in meno di due giorni ho recuperato senza lo sforzo che credevo avrei fatto, arrivando al preludio di JLvsSS, nella seconda parte dell'ottavo numero.
Le mie parti preferite, da appassionato di Superman, sono state quelle legate Attenzione Spoiler: al Generale Zod, anche se probabilmente come detto da uno scienziato di Belle Reve, la Zona Fantasma da cui hanno attinto potrebbe essere una conseguenza dovuta al Multiverso e che non è compatibile con questo universo.
Le parti che avrei evitato sono quelle sulle origine dei protagonisti, presenti nella seconda metà di ogni albo. Alcune interessanti e carine, altre meno ma personalmente non ne sentivo il bisogno.
Ai disegni un Jim Lee irriconoscibile! Spesso salto i credits perché essendo stato per molto tempo lontano dai Comics, molti autori non li conosco e se dopo qualche numero non avessi letto il suo nome, non ci sarei mai arrivato. Mi sembrava un miscuglio tra Rob Liefeld e Ian Churchill (e non è una cosa positiva).
Per questo cavolo di crossover tra i due gruppi, ho dovuto iniziare anche la serie regolare di Suicide Squad. Oddio, iniziare è un parolone, il numero speciale Rebirth e i primi 3 li ho solo sfogliati, leggendo solo le parti che mi attiravano di più, evitando quelle piene di parole, insieme ai riassunti di dcwikia. Poi dal quarto numero i riassunti erano assenti e ho dovuto leggere tutto ma con un minimo di piacere, la serie è carina e si lascia leggere tranquillamente, gli spunti interessanti non mancano. Ad ogni modo in meno di due giorni ho recuperato senza lo sforzo che credevo avrei fatto, arrivando al preludio di JLvsSS, nella seconda parte dell'ottavo numero.
Le mie parti preferite, da appassionato di Superman, sono state quelle legate Attenzione Spoiler: al Generale Zod, anche se probabilmente come detto da uno scienziato di Belle Reve, la Zona Fantasma da cui hanno attinto potrebbe essere una conseguenza dovuta al Multiverso e che non è compatibile con questo universo.
Le parti che avrei evitato sono quelle sulle origine dei protagonisti, presenti nella seconda metà di ogni albo. Alcune interessanti e carine, altre meno ma personalmente non ne sentivo il bisogno.
Ai disegni un Jim Lee irriconoscibile! Spesso salto i credits perché essendo stato per molto tempo lontano dai Comics, molti autori non li conosco e se dopo qualche numero non avessi letto il suo nome, non ci sarei mai arrivato. Mi sembrava un miscuglio tra Rob Liefeld e Ian Churchill (e non è una cosa positiva).
mercoledì 25 gennaio 2017
Justice League Vol 3 #10 e #11
Sembrava tutto risolto lo scorso numero e invece no, vengono fuori nuovi altarini sul #10.
La lettura è piacevole, però se da un lato ci era stato mostrato un nemico originale, un nemico informatico (probabile che sia stato usato altre volte ma a memoria non ricordo nulla), dall'altro ci viene mostrata una trama à la S.W.A.T. (il film), che è bella e interessante, anche applicata ai supereroi però... non mi convince del tutto.
E poi alla fine arriva lui, il nemico meno riuscito del DCU, Amazo!
Sul #11 si conclude questo arco in vista del crossover con Suicide Squad (per il quale sto ancora trovando la forza di iniziare a leggerlo), con una mega scazzottata iniziale ma che si risolve con una soluzione originale e non mi sorprenderei di rivedere l'artefice tra la schiera degli aiutanti del Cavaliere Oscuro.
I disegni di Neil Edwards, artista per l'intero arco narrativo, mi sono piaciuti molto.
La lettura è piacevole, però se da un lato ci era stato mostrato un nemico originale, un nemico informatico (probabile che sia stato usato altre volte ma a memoria non ricordo nulla), dall'altro ci viene mostrata una trama à la S.W.A.T. (il film), che è bella e interessante, anche applicata ai supereroi però... non mi convince del tutto.
E poi alla fine arriva lui, il nemico meno riuscito del DCU, Amazo!
Sul #11 si conclude questo arco in vista del crossover con Suicide Squad (per il quale sto ancora trovando la forza di iniziare a leggerlo), con una mega scazzottata iniziale ma che si risolve con una soluzione originale e non mi sorprenderei di rivedere l'artefice tra la schiera degli aiutanti del Cavaliere Oscuro.
I disegni di Neil Edwards, artista per l'intero arco narrativo, mi sono piaciuti molto.
martedì 24 gennaio 2017
Action Comics #969
Prosegue Men Of Steel, terza parte sul #969, dove viene svelata qualcosa in più su chi vorrebbe uccidere Lex Luthor per impedire che diventi il successore di Darkseid, probabilmente per spiegare perché abbiano portato via il futuro signore di Apokolips anziché giustiziarlo subito.
Superman, che nello scorso numero si era messo in mezzo, ha solo rimandato l'esecuzione, dando modo al Godslayer di riflettere e l'albo è incentrato su questo. L'Call oltre ad essere stanco di questo compito (vedere le persone care di chi deve giustiziare, soffrire per la perdita di un possibile futuro despota), non è sicuro che le previsioni siano veritiere.
Nel frattempo sulla Terra l'Azzurrone è alla ricerca di un modo per trovare il suo pelato nemico, cosa in cui ha successo ma vengono anche esposti altri interrogativi sulla Genetricon, quelli che hanno cercato di far fuori il misterioso Clark Kent, o almeno così ha raccontato lui, legata anche a Doomsday e al Godslayer, di cui quest'ultimo qualche numero fa aveva fatto sparire l'edificio ma consapevole che l'Uomo d'Acciaio lo avrebbe collegato alla sparizione e così è stato.
Mr. Oz, Doomsday, Godslayer & co., il misterioso Clark Kent... tutti collegati alla Genetricon.
Sui disegni di Patch Zircher la penso sempre uguale, mi piacciono ma manca qualcosa.
Superman, che nello scorso numero si era messo in mezzo, ha solo rimandato l'esecuzione, dando modo al Godslayer di riflettere e l'albo è incentrato su questo. L'Call oltre ad essere stanco di questo compito (vedere le persone care di chi deve giustiziare, soffrire per la perdita di un possibile futuro despota), non è sicuro che le previsioni siano veritiere.
Nel frattempo sulla Terra l'Azzurrone è alla ricerca di un modo per trovare il suo pelato nemico, cosa in cui ha successo ma vengono anche esposti altri interrogativi sulla Genetricon, quelli che hanno cercato di far fuori il misterioso Clark Kent, o almeno così ha raccontato lui, legata anche a Doomsday e al Godslayer, di cui quest'ultimo qualche numero fa aveva fatto sparire l'edificio ma consapevole che l'Uomo d'Acciaio lo avrebbe collegato alla sparizione e così è stato.
Mr. Oz, Doomsday, Godslayer & co., il misterioso Clark Kent... tutti collegati alla Genetricon.
Sui disegni di Patch Zircher la penso sempre uguale, mi piacciono ma manca qualcosa.
lunedì 23 gennaio 2017
Batman Vol 3 #12-13 I Am Suicide (pt. 3 e 4)
Post preso dal topic DC Universe Rebirth
Nel #12, detto lo splashpage (ce ne sono ben 9, contro le sole 2 singole, la prima e l'ultima) e proprio per questo non succede tanto, sono quel tipo di pagine doppie che servono solo per un effetto wide screen e non sono pregne di vignette/balloon/didascalie, in cui il disegnatore Mikel Janín se la cava niente male, vediamo Batman procedere combattendo dalla sua posizione per arrivare dove si trova il suo gruppo e Bane.
Come nel decimo numero, dove ci facevano leggere una lettera di Selina a Bruce, si usa lo stesso tipo di narrazione ma stavolta è Bruce a scrivere a Selina. Come per quel numero, ne è venuta fuori una piacevole lettura.
Col #13 si conclude I Am Suicide e la supposizione in spoiler del mio precedente commento si è rivelata esatta, Attenzione Spoiler: le cose procedono e finiscono come tutto era stato perfettamente pianificato da Batman, ogni colpo che ha preso era stato previsto dal più abile stratega esistente. Un lieto fine che proprio non mi aspettavo, credevo che almeno qualcuno sarebbe crepato.
Non mi sono ben chiare due cose:
1. Bane sta nudo o ha dei box aderenti color pelle? In entrambi i casi non ne capisco il motivo...
2. Da quando Bronze Tiger ha la dipendenza dal Veleno di Bane? Se è ai fini della storia, non ne capisco il motivo (solo per aprire una grata a mani nude e correre nel condotto di scolo?), se è una cosa che si porta dietro da tanto, avrebbero potuto spiegarlo.
Tom King sta scrivendo davvero un bel Batman. Mi riferisco al personaggio, idee; pensieri; azioni; parole lo hanno reso piacevole anche a quelli come me di cui hanno sempre riservato più astio.
L'intero story arc è stato disegnato da Mikel Janín e lo ho più che gradito.
Nel #12, detto lo splashpage (ce ne sono ben 9, contro le sole 2 singole, la prima e l'ultima) e proprio per questo non succede tanto, sono quel tipo di pagine doppie che servono solo per un effetto wide screen e non sono pregne di vignette/balloon/didascalie, in cui il disegnatore Mikel Janín se la cava niente male, vediamo Batman procedere combattendo dalla sua posizione per arrivare dove si trova il suo gruppo e Bane.
Come nel decimo numero, dove ci facevano leggere una lettera di Selina a Bruce, si usa lo stesso tipo di narrazione ma stavolta è Bruce a scrivere a Selina. Come per quel numero, ne è venuta fuori una piacevole lettura.
Col #13 si conclude I Am Suicide e la supposizione in spoiler del mio precedente commento si è rivelata esatta, Attenzione Spoiler: le cose procedono e finiscono come tutto era stato perfettamente pianificato da Batman, ogni colpo che ha preso era stato previsto dal più abile stratega esistente. Un lieto fine che proprio non mi aspettavo, credevo che almeno qualcuno sarebbe crepato.
Non mi sono ben chiare due cose:
1. Bane sta nudo o ha dei box aderenti color pelle? In entrambi i casi non ne capisco il motivo...
2. Da quando Bronze Tiger ha la dipendenza dal Veleno di Bane? Se è ai fini della storia, non ne capisco il motivo (solo per aprire una grata a mani nude e correre nel condotto di scolo?), se è una cosa che si porta dietro da tanto, avrebbero potuto spiegarlo.
Tom King sta scrivendo davvero un bel Batman. Mi riferisco al personaggio, idee; pensieri; azioni; parole lo hanno reso piacevole anche a quelli come me di cui hanno sempre riservato più astio.
L'intero story arc è stato disegnato da Mikel Janín e lo ho più che gradito.
Iscriviti a:
Post (Atom)