Seconda e conclusiva parte riguardante il selvaggio cresciuto dai mostri Makson, in una storia che mi è piaciuta e mi ha convinto, come il suo movente e la forza ben calibrata, forse giusto un po' esagerata inizialmente ma famo che era la Lega a trattenersi.
Prosegue la vicenda amorosa di Ryan Choi (chi se ne frega?) ma non quella su Palmer.
Non avendo letto JLA Ray Rebirth non ho capito l'ultima pagina ma grazie a Comic Vine so qualcosa di più, anche se fa riferimento alla versione pre-Flashpoint. Comunque penso che recupero quel one shot.
Disegni di Watanabe belli come per lo scorso numero.
Per l'altra Lega invece abbiamo una sorta di spin off alle vicende di
Aquaman, con protagonista la mitica Mera... mitica fino ad un certo punto perché da come viene scritta fa una brutta figura confronto a quella che vediamo sulle pagine del re di Atlantide, eppure questo numero lo ha scritto lo stesso Abnett. Per farla breve c'è lei accecata dalla rabbia per ciò che è accaduto al suo amato e rischia di creare una catastrofe sulla costa est degli Stati Uniti, se non fosse per la Justice League. Puoi essere piena di rabbia e bisognosa di sfogo quanto ti pare ma questo non ti giustifica se sei un personaggio buono. E lei lo è! Movente di merda.
Inoltre viene mostrata troppo forte tanto da tenere testa all'intero gruppo di supereroi.
L'unica cosa positiva è che Attenzione Spoiler: entra a far parte della Lega, ho sempre amato la versione a gruppo aperto in cui cambiano i membri a seconda delle esigenze e ora ce ne è una, dover sostituire Arthur.
Disegni di Churchill più che buoni.
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