giovedì 17 dicembre 2020

Grimm Fairy Tales 2020 Holiday Special

Storia: Joe Brusha, Ralph Tedesco e Dave Franchini
Disegni: AA. VV.
Copertina (variant D): Harvey Tolibao e Mohan Sivakami
Casa: Zenescope Entertainment
Prezzo: $ 5,99
Pagine: 46
Data d'uscita: 9 dicembre 2020
Acquistabile su sito della Zenescope

Credevate che lo speciale natalizio di quest'anno fosse ormai uscito? Io sì ma mi sbagliavo, Grimm Fairy Tales 2020 Holiday Pinup Special di novembre si è rivelato solo un "assaggio". Ed ecco il vero numero di Natale della Zenescope!
Ho scelto la quarta delle 4 copertine disponibili perché è quella che coglie al meglio il Natale e l'orrore, ciò che distingue gli speciali delle Grimm Fairy Tales.

Thread (di Franchini e Babisu Kourtis)
Qualcuno è morto, suicida o ammazzato. Prima di morire disegna sulla neve una stella col sangue.
Dovrebbe essere l'introduzione, con un monologo, che dura una sola pagina e che poi conclude l'abo.

Se avete intenzione di recuperare questo fumetto, saltate fino alle considerazioni finali, altrimenti potete proseguire con la lettura ma...
Allerta spoiler!

Nisse (di Kevin Townsley e Marcelo Basile)
Il capo della polizia, vedovo da poco, rende onore alla defunta moglie vivendo al meglio il periodo natalizio, tra addobbi e luminarie ma qualcuno lo sta boicottando, rubandogli le lampadine o vandalizzandogli il salotto. Ragazzini dispettosi? Qualche ladro? No, ovviamente è lui che crolla ubriaco, compie gli atti ma poi non si ricorda nulla.
La storia, seppure prevedibile, è carina fino alla fine, quando ad uccidere lui e uno collega, sono degli elfi malefici. Non ha senso, smonta il colpo di scena con la pazzia dell'uomo.

Yule Cat (di Robert Menegus e Dario Tallarico)
Il marito del sindaco di non si sa quale cittadina, porta a casa un gattino bianco, come regalo di Natale anticipato. La moglie, che è una stronza e che beve anche (ogni tanto riservano questo ruolo anche alle donne), si incazza perché ha da fare con la campagna elettorale, le elezioni ci sono a febbraio. Non fanno che litigare e nel frattempo trovano prima un volpe squartata, poi la stessa sorte accade al cane della coppia. Chi compie questi atti? Un orso? Un leone di montagna? Un lupo? Il candidato rivale? Ovviamente col titolo "gatto di Natale", l'assassino non può che essere il maggiord-- scherzo, è il felino bianco, cugino del gatto nero di Poe, solo che questo si trasforma in mostro bipede e uccide anche la coppia.
Un po' priva di senso, se non fosse che la coppia, sospettando del rivale, manda all'ospedale il figlio. Quindi sono due stronzi che si meritano una vendetta natalizia.

Gryla (di Mark Bertolini e Rodrigo Xavier)
Un uomo d'affari trascura la moglie e i figli, non solo per il lavoro ma anche andando a bere dopo il lavoro o in strip club. Le poche volte che sta a casa, urla e tratta tutti male.
Un The Family Man al contrario, più realistico. Con un Jack Campbell che si è sposato ma la vita non è stata uno schifo come gli fa vedere il tizio di colore, è ancora peggio! L'uomo è così incazzato e non ha manco visto come sarebbe stata più libertina la sua vita se non si fosse sposato... se qualcuno glielo mostrasse, diverrebbe ancora più nervoso!
I più attenti avranno capito il finale, dal titolo che porta il nome della strega del Natale islandese, che in realtà è un terribile troll di montagna che punisce i bambini cattivi.



Le ultime due pagine riprendono la prima storia, dove ci sono i mostri visti alla conclusione dei 3 racconti, comandati da una che si fa chiamare Befana (e il folklore italiano entra di prepotenza a gamba tesa nelle favole Grimm), che po sarebbe la tizia della copertina A, che vanno a uccidere un uomo... chi sarà? Non l'ho capito, forse l'assassino della prima tavola.

CONSIDERAZIONI
Nonostante la prevedibilità delle storie, solo per i più attenti, non così prevedibili come posso aver lasciato intendere, e nonostante non abbia capito la "storia portante" o il finale del primo racconto, lo speciale di quest'anno si dimostra una piacevole lettura, da alternare a quelle tutte rose e fiori della Disney o della Archie e a quelle comiche della Max Bunker. Per chi ama l'orrore e il Natale ma anche per chi ama o l'uno o l'altro.
E poi nonostante si alternino 4 artisti, i disegni sono complessivamente più che buoni.
Cover C

6 commenti:

  1. Dio mio quanto è brutto il disegno di lei che si versa da bere... sembra fatto per qualche fanzine XD
    Comunque, mi sembrano storie pressoché assurde...
    Bella la copertina che hai scelto.

    Moz-

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    1. Ahahah in effetti i disegni della seconda storia sono quelli che non mi hanno convinto.
      Sono assurde, malefiche ma sì, assurde.
      Le peggiori sono la A e la B, quelle con la "Befana". Non tecnicamente ma come idea non hanno a che fare col Natale. Hanno solo uno sfondo innevato.

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  2. ma gli gnomi nella prima immagine, sono malefici anche quelli?

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    1. Quelli in realtà sono addobbi col naso a lampadina. Però non si capisce se sono gli stessi del finale, che hanno preso vita. Boh? Come ho scritto, è poco chiaro quel punto e rovina quella che poteva essere la migliore storia dell'albo.

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  3. Non male l'ultima copertina :D
    Comunque, solo in inglese?

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    1. Non so se qualcuno pubblica la Zenescope in Italia ma comunque essendo appena uscito in America, bisognerebbe aspettare.

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