giovedì 2 marzo 2017

Superwoman #7; Action Comics #973

Certamente l'albo più verboso da quando è iniziato il Rebirth, non di certo una novità per Superwoman ma col settimo numero Jimenez ha superato sé stesso. Ci ho impiegato circa 5 giorni per completarlo, ogni tot di vignette, preso dallo sconforto, mi prendevo una pausa di ore.
Venendo alle note positive, a dimostrazione che si attinga tanto dagli anni 90 c'è il ritorno di Savior, vecchio nemico dell'Azzurrone che abbiamo conosciuto ai tempi del quindicinale della Play Press. Per l'esattezza era apparso anche negli scorsi numeri (4 e 5) ma non lo avevo riconosciuto senza costume e non ricordando il suo nome di battesimo.
In qualche modo, non entro nei dettagli per evitare spoiler, Lana torna ad indossare i panni della Insect Queen.
L'ultima tavola l'ho trovata ambigua, non capisco cosa abbia capito Superwoman e perché veda Clark (quello suo morto) e perché Lois spalanchi l'occhio nell'ultima vignetta. Sicuramente si capirà nel prossimo numero.
Disegni come al solito stupendi, layout di Jimenez , rifiniture di Matt Santorelli (pagine 1-5, 17-20), matite e chine di Jack Herbert (pagine 6-16).

Action Comics #973, da leggere immediatamente dopo e non prima, sia per lo spoiler che per cronologia degli eventi, conferma la serie come una delle migliori del momento.
Si infittisce il mistero del misterioso e da ora anche bizzarro Clark Kent. Perché non si accorge della pioggia?
Nell'ultima tavola un più che gradito ritorno, era dalla conclusione della mini Lois And Clark che lo aspettavo.
I disegni sono firmati in duo, le parti dedicate a Superman di Segovia, più che buone, e quelle dedicate a Lois di Zircher, di cui apprezzo molto i personaggi femminili ma proprio non mando giù il modo in cui fa Clark.

Nessun commento:

Posta un commento