Uscito nel 1996, sviluppato da Lobotomy Software e distribuito da BMG Interactive per Playstation e Sega Saturn (solo in seguito per PC), Excuseme, come lo chiamavamo io e mio cugino (era di sua proprietà), è uno sparatutto in prima persona ambientato a Karnak, città egiziana che viene attaccata da una forza malvagia e misteriosa. Dopo che in molti hanno provato ad addentrarsi nella valle senza fare mai ritorno, tocca al giocatore salvare la situazione, impersonando il più abile
guerriero, l'unico capace di salvare l'umanità da questa inarrestabile forza, la quale ha risvegliato terribili creature bramose di anime umane, tutte a tema come dei, mummie, scorpioni e spiriti maligni, che dovremo spazzare via usando le armi lasciate dietro dai precedenti sfortunati esploratori.
Per il periodo in cui è uscito aveva un'ottima grafica (qualsiasi giovane di oggi la definirebbe squadrata e pixellosa), mentre la giocabilità non la ricordo molto, di certo non troppo semplice per chi muoveva i primi passi in questo genere ma neanche troppo difficile, diciamo ben bilanciata.
Ciò che soprattutto amavamo era sicuramente l'ambientazione (il tema egiziano è sempre stato una sua passione che spesso mi trasmetteva anche in altri media) ma non solo, anche per le bellissime musiche (potete ascoltarle nel video in basso).
Nonostante non lo ricordi come un titolo horror, spesso mi spaventava quando venivo inseguito da un mostro, mentre correvo all'indietro per continuare ad averlo a tiro. Anche con le trappole non c'era da scherzare, bisognava sempre stare molto attenti.
Curiosità su di me: è stato il primo sparatutto in prima persona a cui ho giocato dato che per le console non c'era molta scelta, non sono mai stato un amante del genere e nelle generazioni precedenti non ne ricordo nessuno. C'erano anche Doom o Duke Nukem ma questi li ho scoperti più tardi.
Se ti è piaciuto questo articolo, leggi anche:
- Videogiochi dimenticati: Shadows Of Memories
- Videogiochi dimenticati: Extermination
Qui il primo a commentare voglio essere io: uno spettacolo di gioco ancora oggi! Mai lontanamente finito, io almeno.
RispondiEliminaLa cosa più difficile era riuscire a mirare bene quei fottuti scorpioni e sparare senza sprecare pallottole, e come hai detto tu: avere sempre il nemico a portata davanti, il problema era se ti scordavi che dietro di di te c’era un dirupo e il boss che non avevi mai ucciso no faceva praticamente niente perché tu uccidevi da solo ahahah.
Bello bello, non me lo ricordavo però penso che ancora sta lì sulla libreria di casa mia, con Time Crisis. Quando riscendo attacchiamo la play 1 e lo proviamo a finire Le!
Te lo meriti tutto il primo commento! Non ti avrei mai passato il link in privato se non ci avessi tenuto quanto te di vederti come il primo commentatore (se state leggendo, è lui mio CUGGINO che nomino sempre).
EliminaEro tentato di accennarti dell'articolo per fare una doppia recensione... ma vuoi mettere la sorpresa che ti ho fatto?
Non lo abbiamo finito entrambi, fa parte di un periodo della nostra vita in cui non era vitale finire i giochi, piuttosto masturbarcisi fino allo sfinimento!
Dal tuo commento noto che ti ricordi molte più cose tu, d'altronde eri tu che giocavi e io che facevo da spettatore, il più delle volte! 😅
L'articolo lo dovevi scrivere tu!
Quando torni scaviamo nell'intercapedine pur di ritrovare tutto!
p.s. ti amo!
Lo voglio, immediatamente, subito, ci devo giocare.
RispondiEliminaGrafica molto simile a quella di Shadow Warriors, titolo cult, d'altra parte erano quegli anni lì.
Scorpioni? Argggggggh come i ragni di Outlaws :D
Ahahah se passi per Roma tra l'8 e il 27 dicembre, sei il benvenuto, se ritroviamo il disco facciamo una maratona con mio cugino (quello che ha scritto qui sopra)!
EliminaComunque Shadow Wariors non lo conosco, ho controllato ed è solo per PC, ecco perché. Il primo computer l'ho avuto nel 2004.
EliminaCiao, nuova follower; complimenti per il blog e i post; qui l'ultimo che ho pubblicato da me: https://ioamoilibrieleserietv.blogspot.it/2017/10/recensione-e-poi-ho-trovato-te-adelia.html
RispondiEliminase ti va ti aspetto come lettrice fissa; trovi il blog anche su instagram come: ioamoilibrieleserietv; grazie
Ciao Benedetta e benvenuta! Io sono aperto a tutti i tipi di blog, quindi sarò lieto di visitare il tuo!
EliminaInstagram non lo uso, mi spiace. Sarò però volentieri una "lettrice" fissa del blog!
Interessantissimo anche sto sparatutto :) vorrei recuperarlo anch'io, probabilmente in rete si "trova"
RispondiEliminaSicuramente e vista la vecchiaia del gioco, si può far girare su qualsiasi PC moderno.
EliminaMai coperto. Ma dopotutto non amo gli sparatutto in prima persona.
RispondiEliminaBello il nome Lobotomy Software XD
Moz-
Neanche io ma proprio della prima persona in generale però ogni tanto faccio delle eccezioni. Speriamo sia finita 'sta moda perché la precedente generazione di console è stata invasa da questo genere.
EliminaVero, bello il nome! 😀
Non mi ci sono mai imbattuto. Graficamente non è male e lo spunto sembra bello tamarro :)
RispondiEliminaDa provare per chi non ha problemi col retrogaming. Rimediarlo per PC, pure in download, non dovrebbe essere difficile.
EliminaExhumed! Evabeh! Vuoi scrivere del FPS più d'atmosfera e tra i meglio riusciti per PSX senza che io non ci metta il becco?
RispondiEliminaAll'epoca,non avendo accesso a un PC che facesse girare il motore di un FPS decentemente, la PSX è stata per me la prima piattaforma su cui sperimentare questo genere, che è tra i miei preferiti tuttora. Lo so, sono una brutta persona violenta e incivile ;)
Tanto per dari un'idea insieme alla PSX comprai 2 giochi: Ridge Racer Revolution e Alien Trilogy (quest'ultimo un FPS sul tema di Alien, che recensirò. L'ho promesso a Lucius).
Exhumed è il titolo utilizzato per la distribuzione europea, in USA il titolo è Powerslave. Su Abandonware con questo titolo lo si "trova".
Per prima furono pubblicate le versioni per MS-DOS e console Sega Saturn (1996), l'anno dopo quella per PSX. L'edizione PSX godeva di alcune aggiunte rispetto alla Saturn e la versione MS-DOS chiaramente era quella più godibile grazie al mouse e tastiera. La croce direzionale del joypad PSX non era molto precisa: una vera...croce! Il Dualshock fu distribuito dopo, tra il 1997 e il 1998, e comunque non raggiunge l'immediatezza del mouse (provate a giocare Alien Resurrectione su PSX dovendo coordinare i due stick...)
Exhumed aveva due finali diversi: io ne ho visto solo il "good ending". Ad avere tempo,meriterebbe un'altra run per vedere il "bad ending".
Coem FPS era davvero d'atmosfera, i livelli potevano essere selezionati in modo anche non lineare (metrodiviano in questo aspetto) perché alcune porzioni di livelllo diventavano accessibili solo con determinati artefatti o poteri.
Insomma se avevi una PSX e non avevi un PC, Exhumed era un 'must have'.
No, infatti aspettavo il tuo commento con impazienza! E l'attesa ne è valsa la pena!
EliminaAnche per te è stato il tuo primo FPS 🙂
Dell'altro titolo avevo letto su Wikipedia mentre prendevo informazioni sul gioco.
Alien purtroppo non lo conosco.
Non sapevo delle differenze con la versione per Saturn e sì, è vero, non c'erano ancora i tasti analogici, che rendevano la giocabilità più difficile. Ho scoperto gli FPS su PC anni dopo, col mio primo notebook nel 2004 e mi si è aperto un mondo.
Purtroppo, come dicevo a mio cugino qui sopra, noi non lo abbiamo mai finito.
Concordo sull'ultima parte del commento!
Nonostante mi sembri poco originale, sono sicuro che all'epoca l'avrei giocato volentieri. Mi piace l'ambientazione.
RispondiEliminaA quei tempi si somigliavano un po' tutti.
EliminaL'ambientazione spacca!