sabato 19 dicembre 2020

Alan Ford n. 175 L'Abbuffata di Natale (1984)

Soggetto e sceneggiatura: Max Bunker
Disegni: Paolo Chiarini
Copertina: -
Casa: Max Bunker Press
Prezzo: L. 1.000
Data d'uscita: gennaio 1984
Per chi è totalmente digiuno dalla serie: Wikipedia

"Viene il Natale e come può esserci un Natale migliore se non con la neve?"
Ma la neve bisogna spalarla. E a chi tocca? Agli agenti Ford e Rock, con la costante natalizia in cui il tappo nasone viene preso a palle di neve dai soliti ragazzini.
Nel frattempo un uomo d'affari trova il modo di far perdere gli aghi a tutti gli abeti, tramite un prodotto del settore di ricerca, in modo che tutti comprino i suoi alberi di plastica.
Attorno a questa vicenda, ruotano quelle del gruppo T.N.T., anche loro rimasti con un albero spoglio e quindi ceduto a quello finto, che partecipano ad un concorso che ha come premio un'abbuffata di Natale, organizzata dalla Plastic-pin, quella dell'uomo d'affari che ha sabotato gli abeti.


CONSIDERAZIONI
Un racconto contestualizzato alla perfezione, dove l'Avvento è la costante, tra poveri che cercando un pasto caldo (compresi i protagonisti, che nonostante i laudi compensi che ottiene Numero Uno, restano degli straccioni), alberi di Natale, l'immancabile neve e postini che pretendono la mancia natalizia, come quelli che vanno da Scrooge solo che questi sono stronzi ed egoisti.
Purtroppo, nonostante sia indubbiamente una lettura piacevole, è anche sconclusionata e frettolosa. Non c'è il tempo di farla pagare alla Plastic-pin, che ne esce immune e ricca, col gruppo T.N.T. che neanche la incrocia, neanche alla fine durante l'abbuffata.
Poi c'è la banda "quelli della dozzina del pentagramma", che hanno il permesso di 15 giorni, fino al 2 gennaio, di uscire di prigione, che si incrocia solo una volta con Bob Rock, in una breve comparsata, per poi essere dimenticati e non più utilizzati. Sarà stato un cameo giusto per strizzare l'occhio ai lettori fissi, "toh, guardate, vi abbiamo messo anche loro!". E anche loro avevano un biglietto per partecipare al concorso.
Inizio ad innamorarmi dei disegni, molto calcati che mi ricordano quelli in stile underground di Eastman per le TMNT.
Troppe situazioni lasciate in sospeso che non mi fanno bocciare il numero ma manco promuoverlo.
Divertente la citazione di un giovane Pippo Baudo, qui chiamato Peter Bauder.


A sabato prossimo per un altro numero natalizio, anche se ormai il Natale sarà già passato ma l'ho già letto e poi è contestualizzato a malapena.

15 commenti:

  1. Ma "l'agurio" di Pippo Bauder è voluto? Si dice anche così?
    Comunque, Alan Ford è un'opera particolare... noto disegni al top in tutte le tavole che hai messo.
    Non mi ha mai troppo appassionato, sono sincero, ma forse perché la sua ironia all'epoca non mi coinvolse...

    Moz-

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    1. Ho notato più di una "licenza poetica" in questa storia, quindi boh? Hanno usato spesso termini poco comuni (o regionali), non solo quello che hai notato.
      I disegni così dettagliati mi sono sempre capitati sempre in opere autoprodotte e roba simile (comprese le TMNT, che per l'appunto sono nate così).
      Per la serie in generale non ti so dire, l'ho scoperta la scorsa settimana ed è subito diventata tra le mie preferite, alla pari del "nostro" Diabolik (il perché l'ho scritto per il post del numero che ho trattato sabato scorso).

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  2. In attesa di leggere: gli sketch della neve, vedo, sono una consuetudine :D

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    1. Parto da Natale con i fiocchi...allora lo sketch dei ragazzini innevati e congelati è proprio uno sketch..quest'episodio mi è piaciuto di meno..tra avvelenamenti al cianuro e rapimenti l'azione non manca. Però molto meglio l'episodio natalizio dell'orfanotrofio. Adesso leggo questa "Abbuffata di Natale"

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    2. Pare di sì, sia la nevicata natalizia che le palle che riceve Bob 😝 E a me va più che bene, non avendo mai vissuto un bianco Natale.

      Sì sì, in ogni numero natalizio pare che le 3 pesti vengano sempre congelate. Una tradizione... vedremo in futuro se continueranno, gli altri numeri a tema li ho rimandati all'anno prossimo.
      Di Natale Coi Fiocchi ne parlo sabato prossimo 😉 Ti sei avvantaggiato col commento 😁
      Comunque concordo, per ora il migliore è Rapina di Natale ed è stata una botta di culo iniziare proprio con quella storia 🤩
      Comunque si continuerà anche durante l'anno nuovo, preparati che ti "presterò" tutti i numeri che ho intenzione di leggere, prima di fare il post!

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    3. A me piace Alan Ford, adesso questa settimana mi hai preso con l'acqua alla gola. E il bello è che con il lockdown natalizio a me non cambierà nulla XD

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    4. Siamo in due ad apprezzare Alan Ford!
      Dai, i prossimi numeri li tratterò con più calma 😉
      Tieniti pronto che mi devi dare una mano per la scelta!
      Il tuo Natale, almeno da quando ti conosco, è sempre stato ristretto, quindi posso immaginare.
      Per me o si fa "ammucchiati" o preferisco partire e passarlo in 2 in qualche bell'hotel. Genitori, cognato, sorella e nipotini... per carità! Se avessi avuto 4 o 5 fratelli, sarebbe stato diverso.

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  3. Comunque le scene della parrucca sbriciolata e dei politici che vogliono indagare, ma rinunciano dopo essere stati corrotti con pochi sono meravigliose :D.
    E' bello come fumetto per il suo stile caustico, però sì, questa volta la storia è un po' incompiuta.

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    1. I 3 politici "maiali" sono gli stessi del numero di sabato scorso, ora mi è più chiara quella scena. Anche loro personaggi fissi.
      Quella scena e quella della parrucca erano da citare, come tante altre ma ho tagliato per non essere troppo lungo.
      Potevano tagliare qualche scena, tipo quella della dozzina del pentagramma e concentrarsi più sul tema principale, quello del perfido uomo d'affari di turno. Ma probabilmente non era l'intenzione di Bunker, volendosi concentrare più sulle singole situazioni che su una trama orizzontale.
      O magari fa come me che scrivo i post all'ultimo secondo e mi dimentico tante cose 😆

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  4. Che razza di piano machiavellico, far cadere gli aghi di pino! A parte che spesso cadono lo stesso! Forse la banda doveva puntare sull'ecologico: §"non tagliare alberi e usa la mia plastica riciclata e riciclabile". Poi visto che erano gaglioffi, non era vero niente.
    Comunque troppe idee, sì quando si esagera in questo senso, poi dà l'impressioneche qualcosa sia lasciato in sospeso o che ci sia troppa fretta.

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    1. È proprio machiavellico, esatto 😅
      Devi tenere conto dell'anno di uscita, nel 1984 non c'era ancora sensibilità verso l'ambiente, quindi penso che non avrebbe funzionato come strategia. Oggi sono diventati tutti Greta Masturber e infatti non vedo i venditori di alberi veri che c'erano fino a fine anni 90. Mi chiedo se siano spariti solo dalle mie parti 🤔
      Esatto, troppa carne al fuoco ma poi a cena sono veniti 4 gatti. Soprattutto per questi fumetti diluiti, capita spesso anche su Diabolik, mettono tanti dettagli ma poi appena si rendono conto mancano meno di 40 pagine, chiudono tutto in fretta!

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    2. Che poi oggi tutti hanno gli alberi di plastica :D

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    3. Appunto!
      Ma esistono ancora quelli veri?
      Noi dopo le feste li piantavamo in giardino e oggi, passati circa 25 anni, un paio sono ancora vivi e enormi!
      Ovviamente se l'anno dopo provavi e rimetterli nel vaso, cosa difficile per le radici, una volta rimessi nella terra, non sopravvivevano.

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    4. Esatto, erano alberi comunque morti, dopo l'uso natalizio...
      Oggi credo proprio non si usino più!

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    5. Non so da te ma qui li vendevano con tutte le radici, mentre nei film si vedevano solo con tronchi tagliati. Pensa che li guardavo come dei cadaveri... mettevano la ciotola di acqua per farli sopravvivere alle feste. Mavvaffanculo!
      Mi sa che oggi lo fanno solo nei film, soprattutto americani. Nella realtà boh, non ne ho idea, non conosco nessuno americano.

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