Disegni: Dario Perucca
Copertina: Dario Perucca
Casa: Max Bunker Press
Prezzo: L. 4.000
Data d'uscita: 1 giugno 2001
Per chi è totalmente digiuno dalla serie: Wikipedia
Il Numero Uno viene scelto, grazie a una estrazione truccata, come guardia del corpo handicappata del presidente degli Stati Uniti, per una settimana, in forma simbolica.
Ed è proprio lì, mentre ci si aspetta un secondo fine da parte dell'invalido e avido handicappato, che spunta fuori qualcosa di inaspettato, che manco lui o quello che lo ha aiutato a finire lì, Alonisius Alonisiis, si sarebbero mai potuti aspettare.
Con una pubblicazione del 2001, stando alla copertina con un presidente che sembra un bambino cresciuto, ho pensato subito a Bush Jr., spesso preso in giro per questi aspetti. Ma all'interno ho trovato più similitudini con altri presidenti democratici. È un donnaiolo, dato che è alla ricerca della nuova first lady, dove in lizza ci sono l'ereditiera Marylin Coster (non ho trovato l'analogia con la realtà) e la figlia del magnate delle telecomunicazioni Monica Berlusk (e qui non credo ci siano dubbi).
Donnaiolo come Bill Clinton e "lusk" ricorda Lewinski.
Poi quando annuncia la nuova consorte, [SPOILER] la dodicenne che si vede in copertina, fa pensare più all'attuale presidente, il viscido e sbaciucchiatore di infanti John Bidet. Ma questo Max Bunker non poteva prevederlo, nonostante si dimostri ancora una volta di stare avanti, è solo una mia considerazione a posteriori, 20 anni dopo l'uscita del numero 384.
Trovate ulteriori analogie con gli altri due ex presidenti, quello abbronzato e quello con l'autoabbronzante?
CONSIDERAZIONI
Il capo supremo e assoluto del Gruppo T.N.T. è anche l'assoluto protagonista di questo numero, affiancato dal pappagallo Clodoveo, mentre il resto della banda si intravede giusto in qualche breve scena, come delle buone comparse.
Non per questo, Il Presidente È Impazzito risulta un nulla di che, dove a parte qualche trovata, si dimostra una lettura mediocre che non consiglio ai lettori occasionali come me. Non lascia molto e se si trattasse della prima lettura, difficilmente ci si sentirebbe invogliati al provare altri numeri.
Lo chiamano Billy ma è chiaramente Bruno Vespa! |
Una storia che difficilmente potrebbero pubblicare al giorno d'oggi.. o magari continuerebbero a fregarsene :D
RispondiEliminaSe intendi per la dodicenne, non so... il tema viene trattato con leggerezza e ironia.
EliminaAlla fine manco viene spiegato perché il presidente sia impazzito (era comunque scemo fin dall'inizio), solo che il vicepresidente stava complottando usando questa situazione per fargli togliere la carica...
Per ora non mi è ancora capitato un numero recente e poi Bunker si è ritirato.
Purtroppo Alan Ford ha perso verve già negli anni '80 ma dai gruppi se seguo mi si dice che le ultime storie sono anche peggio. Peccato, perché è una lettura che ho sempre adorato!
RispondiEliminaBuono a sapersi!
EliminaLa lettura le decido in base a copertina e titolo, senza badare all'anno e solo per caso non me ne è capitato uno recente. A 'sto punto cercherò di evitare puntando su quelli più vecchi.
Ho letto solo 5 numeri e per ora non mi lamento di quelli anni 80 e primi 90. Pensa che il primo che ho letto e che mi ha fatto appassionare è del'97. Mi ha detto proprio culo! 😝
Io Alan Ford, molti decenni fa, l'avevo completa fino a poco dopo il numero 60. Poi, visto il persistente calo di mordente delle storie, che si era già avviato da qualche numero, smisi di acquistarla.
RispondiEliminaAmmazza! Se anche tu mi confermi questo, devo assolutamente recuperare i primi numeri, dato che a me, i pochi che ho letto anni 80 e 90, sono piaciuti (a parte questo e un altro, su 5 totali).
EliminaMolti decenni fa? Hai 100 anni? 😝
Quasi, ne ho sessanta XD
EliminaAlan Ford smisi di acquistarlo nell'estate del '74.
Ah però! Ti facevo automaticamente più giovane ma solo perché sei un blogger e non ne conosco nessuno che arrivi ai 50.
EliminaMa tanto ormai l'età anagrafica è solo un numero!
Mio padre, 67 a luglio, credo che non lo conosca neanche Alan Ford...