giovedì 25 maggio 2023

The Last Day of June (PS4)

Sviluppato dall'italiana Ovosonico e pubblicato dalla 505 Games per Microsoft Windows, PlayStation 4 e Nintendo Switch il 31 agosto 2017, The Last Day of June è un'avventura grafica indie con elementi rompicapo.

Prendi parte a un viaggio che comincia dal luogo preferito di Carl e June, e cerca di sbloccare la sequenza di eventi che possono salvare June da un tragico epilogo, in questo racconto in stile cinematografico che ti porterà a domandarti: “Cosa saresti disposto a fare per salvare la persona che ami?”

Last Day of June è un racconto interattivo che parla d'amore e di morte, creato da un team di incredibili talenti - fra cui il geniale Game Director Massimo Guarini (Murasaki Baby, Shadows of the Damned) e il musicista e produttore di successo Steven Wilson, con la collaborazione di Jess Cope, scrittrice/regista/animatrice (animatrice in “Frankenweenie” e regista del video musicale dei Metallica “Here Comes Revenge”).
[Descrizione presa sul PlayStation Store]

Mi era capitato più volte quando giravo su PlayStation Store ma non mi ha mai convinto del tutto. Quando è finito tra i titoli che avrebbero lasciato il catalogo Plus Extra, mi sono deciso a giocarlo. Iniziato il 17 aprile e concluso il 19, ho ottenuto tutti i trofei il 20.

Gioco 4/5 (trama, personaggi e ambientazione)
Col fascino degli indipendenti, è privo di dialoghi, usando solo versi o "grugniti" dei personaggi, come per Brothers A Tale of Two Sons. Nonostante ciò la trama è chiara e viene fuori procedendo. Non è chiarissimo giusto il finale ma non per la mancanza di dialoghi, bensì perché è ambiguo e forse con un significato che lascia alla libera interpretazione.
Nonostante i pochi mezzi, i personaggi sono caratterizzati perfettamente e il piccolo quartiere dove si svolge l'avventura è un'opera d'arte, tanto che pare presa da un quadro tridimensionale in movimento.

Giocabilità e difficoltà 3.5/5
Ci si muove tridimensionalmente in un piccolo quartiere, non troppo liberamente perché per sbloccare alcune zone bisogna aspettare il capitolo giusto o di trovare il modo per sbloccarle, interagendo coi personaggi o l'ambiente, come alzare delle sbarre o aprire dei cancelli, ad esempio.
Nonostante la libertà di movimento, il gioco è piuttosto lineare e per proseguire bisogna girare fino a trovare la mossa giusta che porta la capitolo successivo. Seguendo la teoria dell'effetto farfalla, la maggiore difficoltà risulta quella di trovare la combinazione giusta.
Anche ottenere tutti i trofei non è una sfida ardua, basta esplorare tutto l'ambiente e provare tutte le varianti nei bivi che si incontrano.


Grafica 3/5
L'aspetto estetico compie il suo dovere, senza troppo sforzo e senza la forzatura dell'alta definizione. Un quadro tridimensionale in movimento, come scritto, che senza troppi dettagli riesce a immergere perfettamente il giocatore in un ambiente che ricorda un sogno, vago nelle rifiniture ma chiaro per significato.

Longevità 3/5
La durata media si aggira attorno alle 4 ore. Può durare meno se si azzeccano tutti i percorsi giusti e può durare di più se si vogliono ottenere tutti i trofei. Non cambia di molto perché nonostante si tratti di un'avventura grafica, cambiando le scelte non cambia la storia, semplicemente si perde. Un risultato lineare che può o non può piacere ma per il voto finale bisogna sempre sapere il prezzo dell'acquisto! Da 0 a 5 euro, è più che sufficiente e si viene ripagati dalla storia.

Sonoro 5/5
Privo di dialoghi, tutto è chiaro nonostante i versi che emettono i personaggi (tipo gli adulti dei Peanuts) ma a farla da padrona è la colonna sonora, realizzata dal cantante Steven Wilson. Ottima, emozioante e coinvolgente!


Per oggi è tutto, con questa breve recensione. Appuntamento a giovedì prossimo!

2 commenti:

  1. In Brothers A Tale of Two Sons complicati i movimenti, ma non era male inizialmente, come questo, carino sì, ma dipende da tanti fattori. Provarci prima è meglio..

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    1. Sì, Brother avrebbe funzionato di più giocandoci in due. Muovere un fratello con una leva e l'altro con l'altra, è come guardare due punti differenti, non è che un occhi va da una parte e uno dall'altra 😝
      Per questo, deve sicuramente piacere il genere (avventura grafica + indie) ma potrebbe essere una piacevole sorpresa anche per chi lo snobba.

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