Ghost of a Tale narra le gesta del coraggioso Tilo, un topo menestrello, e della sua pericolosa fuga dalle segrete di Forte Derovin alla ricerca della sua amata, Marna. Ambientato in un mondo medievale governato dai Ratti, Ghost of a Tale racconta una storia epica e delicata, combinando elementi dei giochi di avventura classici, RPG d'azione e di esplorazione, con uno stile visivo ricco e coinvolgente.
Nei panni di un topo agile, furtivo, abile nei travestimenti, nonché eccellente menestrello, esplorerai la fatiscente fortezza, dai vasti boschi alle rive dei laghi, fino ad arrivare alle catacombe infestate dai ragni, sfuggendo a numerosi pericoli e svelando antichi segreti.
Forte Derovin è un posto pericoloso per un topolino, e Tilo non è proprio un guerriero. Nell'affrontare nemici mortali del doppio della tua taglia, astuzia e agilità saranno le tue uniche armi. Parla con gli abitanti di Forte Derovin, trasforma i tuoi nemici in alleati, e fruga dappertutto alla ricerca di Marna.
[Descrizione presa sul PlayStation Store]
Scoperto anche questo per caso tra i giochi che avrebbero lasciato il catalogo PlayStation Plus Extra a marzo (senza specificare una data), l'ho iniziato il 24 febbraio e l'ho concluso con tanto di trofeo di Platino il 5 marzo.
Gioco: 5/5
Una fiaba medievale con animali antropomorfi, anche se principalmente sono topi e ratti (la maggior parte cattivi), con qualche elemento fantasy, raccontata con semplicità ma in modo affascinante. Immergersi è un piacere soprattutto perché non ci sono troppi dialoghi da seguire o troppi documenti da leggere, una rottura per i più pigri e per chi vuole rilassarsi dopo una giornata pesante senza troppo impegno.
È uno stealth al 100%, quindi o lo giocate così oppure così, non si può scorrazzare liberamente e tramortire le guardie faccia a faccia come in altri titoli simili ma platform o action platform. Non manca una componente di ruolo (ormai quasi onnipresente) ma è molto semplice, le abilità crescono in automatico senza doverci perdere tempo. Volendo ci si può cambiare d'abito in modo da avere determinate specialità ma non è fondamentale, alla fine si userà quasi sempre il travestimento da guardia per non essere scoperti dai nemici.
È un sandbox e quindi non mancano le missioni secondarie, tutte piacevoli e mai ripetitive, tanto che si è spinti a farle quanto quelle principali. La mappa non è grandissima e in mancanza di uno spostamento veloce, andare da un capo all'altro non risulta mai stancante, anche se in alcuni punti bisogna ricordare bene come arrivarci, dato che non ci sono indicazioni. Ci si sposta tra il forte, le catacombe, la zona portuale e la spiaggia.
Giocabilità e difficoltà: 5/5
Comandi semplici, come tanti altri, con la levetta sinistra ci si muove e con la destra si muove a piacimento la telecamera, importante per individuare gli spostamenti dei nemici. Capito il loro percorso, sempre fisso, sarà facile aggirarli e addirittura camminare piano per poter rubare loro il fazzoletto (utile per un trofeo). Ma questo solo all'inizio perché una volta ottenuto il travestimento da guardia, non sarà più necessario. L'unico difetto è che l'armatura è pesante e ci si muove lentamente, anche con le due modifiche che apporterà il fabbro nel corso della storia, così ogni volta che non ci sono i ratti in giro, conviene alleggerirsi.
I trofei da ottenere sono tutti piacevoli e non richiedono alcuna assurdità, basta seguire 3 semplici regole (non mettere mai in allerta le guardie; non mangiare mai per recuperare energia - basta dormire - e non subire alcun colpo dai nemici, che è davvero difficile per la pressoché nulla azione), per il resto bisogna completarlo al massimo tra abilità; documenti, stendardi da bruciare, nomi da scoprire nei dialoghi, ecc. ecc. Qualcuno arriva con troppa facilità e senza aver completato tutti gli obbiettivi, come aprire tutte le finestre (io l'ho ottenuto quando ne mancava ancora qualcuna).
Grafica: 4/5
L'aspetto visivo è ottimo, soprattutto se si tiene conto che si tratta di un prodotto indipendente con un'ambientazione totalmente tridimensionale. Gli ambienti sono ricchi di dettagli ed è sempre tutto chiaro anche se spesso ci si muove di notte comunque in zone buie come prigioni, segrete e catacombe.
Riesce a far immergere in questo mondo fantastico tanto che può capitare di distrarsi per ammirarlo, che si tratti dell'angolo di una cella o un panorama che mostra una torre o una spiaggia.
Se non do il voto massimo è solo perché quest'ottima grafica girerebbe tranquillamente anche su PS3 e stavolta bisogna essere obbiettivi!
Longevità: 4/5
Portare a termine questo titolo può impiegare circa 16 ore, 6 complessive se si conoscono tutte le scelte e la strada da percorrere (solo seguendo un guida). Per ottenere tutti i trofei il tempo per il raggiungimento può raddoppiare. Mantenersi sotto le 20 ore, utile all'ottenimento di tutti i trofei, è la durata legittima, pressoché perfetta ma nonostante ciò, una volta portato a termine tutti gli obbiettivi, per quanto è fatto bene il gioco, qualcuno potrebbe restare deluso! Ci si immerge con piacere tanto che una volta concluso al 100%, la voglia di avere qualcosa di più è inevitabile! Tanto che la trama principale si interrompe sul più bello, in attesa del seguito!
Sonoro: 5/5
Le musiche che accompagnano l'avventura sono di tutto rispetto e in perfetto stile medievale! Ottimi anche gli effetti sonori, che si tratti di rumori di sfondo o i passi del roditore, col rimbombo nei luoghi chiusi e dispersivi in quelli aperti.
Tutto il parlato invece è testuale, quindi non inseribile in questa categoria.
IN BREVE
Imperdibile per tutti gli amanti dello stealth ma anche per tutti quelli che hanno buon gusto! Ghost of a Tale è destinato a finire nella top3 dei migliori titoli che ho giocato nel 2023 e lo affermo anche se l'anno è solo all'inizio!
Carino anche questo, ti capitano fortunatamente poche schifezze..
RispondiEliminaDiciamo che con questi nell'abbonamento mi informo un po' prima e che se fanno schifo li cancello immediatamente dalla console e poi non ne parlo (anche se qualche volta ne ho accennato in rubriche generiche o sul diario). Però sì, sono anche molto fortunato perché scopro deliziose perle.
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