La Lotta Per la Sopravvivenza (2020, Netflix)
Un incidente in uno sperduto campo di addestramento crea un'aspra divisione tra un gruppo di survivalisti, trascinandoli in una brutale lotta per la vita.
Un gruppo di fanatici per la sopravvivenza si ritrova unito in questo campo ma la minaccia non ha un'origine apocalittica! L'incidente cambia i programmi e inizia una lotta tra due fazioni, chi pensa di nasconderlo e chi vorrebbe chiamare la polizia.
Iniziato solo perché amo i fissati con l'apocalisse che hanno bunker e scorte di cibo e armi, si giunge alla fine con curiosità ma senza troppe sorprese.
★★★/5
Suburra (2015, su Netflix)
Una lotta senza esclusione di colpi per la trasformazione di Ostia in un paradiso del gioco d'azzardo svela sanguinose faide criminali e corruzione dilagante.
Iniziato e sospeso prima della metà perché mi aveva annoiato fin dalle prime scene, dopo anni e dopo aver visto la serie (nettamente superiore), ho deciso di rivederlo e l'ho rivalutato.
Stavolta sono riuscito ad arrivare alla fine, con interesse ma il giudizio resta sulla sufficienza. Si regge principalmente sulla bravura degli attori, con una trama mediocre.
★★★/5
Il Sacro Male (2021, su Netflix)
Un'adolescente comincia a compiere guarigioni che attribuisce alla Vergine Maria, ma l'entità responsabile del miracolo si rivela essere tutt'altro che divina.
Un giornalista scettico e screditato per aver inventato delle notizie, indaga su questi avvenimenti fino a trovarsi coinvolto in qualcosa di vero! La Madonna si è davvero palesata in questo sperduto paesino degli Stati Uniti?
Una storia scontata ma che cattura e si lascia guardare con piacere grazie alla bravura del grandissimo Jeffrey Dean Morgan! Purtroppo tutto sa di già visto e il risultato è da sufficienza.
★★★/5
The Hunt (2020, su Netflix)
In questa cupa satira horror, le élite benestanti danno la caccia a cittadini innocenti per divertimento... fino a quando una di loro ribalta la situazione contro i suoi aguzzini.
Trama vista e rivista, tanto che sembra un Hunger Games (anch'esso per niente originale) nel presente. Spiazza all'inizio quando Allerta Spoiler: tutti i personaggi principali e che hanno ricevuto più minutaggio (tra cui quelli interpretati da Emma Roberts e Justin Hartley che sembravano i protagonisti destinati a innamorarsi) muoiono, così che parte il secondo atto in cui vengono ripresi quelli che sembravano solo comparse e si erano visti solo di sfuggita. Una bella mossa da parte del regista anche se si resta male.
Il film perde quando nella seconda metà diventa il solo uno contro tutti, solo che la protagonista è una donna, una one woman army direbbero gli anglofoni. Comunque guardabile per molte assurdità che strappano più di una risata.
★★★/5
La rubrica sui film è tornata a sorpresa ma sto comunque guardando pochi lungometraggi. A dire il vero ne avevo un altro in lista ma tornerà nel prossimo appuntamento.
See ya soon!
Suburra ero andata a vederlo al cinema e l'avevo adorato, trovandolo uno dei film migliori dell'anno. La serie, come sempre, non ero riuscita a recuperarla per problemi di tempo. Molto bello anche The Hunt, una delle pochissime gioie del periodo pandemico. Lo spoiler aveva fatto malissimo anche a me, perché adoro la Roberts!
RispondiEliminaProbabile che lo abbia visto nel momento sbagliato ma ho mollato dopo circa mezz'ora. Per la seconda visione sono arrivato sicuramente alla fine perché ormai avevo concluso la serie, amavo i personaggi che appaiono in entrambe le versioni e poi volevo vedere le differenze. Però tecnicamente resta un ottimo film, quello non posso negarlo.
EliminaLa Roberts piace tanto anche a mia moglie e pure a me sta molto simpatica. Io adoro anche Hartley, da quando l'ho conosciuto nel ruolo di spogliarellista pisellone in Bad Moms 2 😂
Su Suburra già sai, su The Hunt pure, piaciuti entrambi, ma più il primo ;)
RispondiEliminaA me più il secondo, ripensandoci oggi.
EliminaPerò ti consiglio quello con JDM, affine ai tuoi gusti 😉
Simpatico The Hunt, non da strapparsi i capelli, ma fa sorridere spesso e alla fine anche se il detto tra le righe più che tra le righe è evidenziato in grassetto, fa pensare un po'!
RispondiEliminaFa sorridere e spesso ridere, soprattutto per le espressioni strane della protagonista 😄
EliminaConcordo sul fatto che faccia pensare un po'! Soprattutto quelli che si credono buoni, i "buonisti", che nella sosta di servizio si fanno tanti problemi per alcuni aggettivi, come usare "quella parola con la N" ma poi va bene tutto il resto...