Nella seconda stagione, Scott Calvin (Tim Allen) è costretto a proseguire la sua attività come Babbo Natale, non avendo trovato un degno successore nella prima stagione. Ora che Scott e la sua famiglia hanno salvato di nuovo il Natale, Scott inizia ad addestrare suo figlio Cal (Austin Kane) affinché erediti l’attività di famiglia come nuovo Santa Claus.
Personalmente l'ho cominciato e finito ieri! I primi 3 episodi la mattina, mentre l'ho ripreso e concluso nel tardo pomeriggio.
Sei episodi da circa mezz'ora, un'altra miniserie che, tutto sommato, compongono un film allungato, della durata di circa 3 ore.
La storia riprende direttamente dove era stata lasciata ma va tra il Natale appena passato e la Pasqua, con molti flashback e rivelazioni interessanti (come ce ne erano state anche nella prima stagione.
Se lo scorso anno si puntava a un nuovo Santa Claus come nel primo film, quest'anno si è deciso di riprendere le vicende della terza pellicola, con un antagonista cattivo. Viene introdotto il Pazzo Santa Claus, Magnus Anta, interpretato da Eric Stonestreet (Cameron di Modern Family), un Babbo Natale perfetto, versione vichinga (e anche un po' est europea), doppiato da un fantastico Iansante (Mannella, con la sua parlata raffinata, avrebbe stonato).
Tiene fede al titolo, letteralmente "le sante clausole" con una nuova diretta a Betty ma, per puro caso, anche a quello italiano, perché Scott è sempre alla ricerca di un successore, anche se pare deciso a nominare il figlio. Proseguirà anche in un'eventuale terza stagione? Avrei scommesso su ciccio latino che ama il Natale e gestisce Santapolis, un villaggio di Babbo Natale a Chicago, oltre alle sue origini (per il politicamente corretto, ci stava). Comunque bellissimo personaggio anche lui, simpaticissimo (come il doppiatore italiano).
L'impresa a conduzione familiare, come visto nel finale della precedente stagione, qui è un po' forzata e alla lunga stanca ma per fortuna tutto il resto viene proposto in maniera impeccabile, come più spazio a La Befana (non ho capito perché mantenere l'articolo determinativo italiano, come fosse il nome... in inglese doveva essere "the Befana"), esageratamente stereotipata, con tante gestualità che spesso non coincidono con quello che si intende qui... ma un supervisore italiano?
Ancora meglio della prima stagione. Ottimo! Spero di vedere una terza stagione per il prossimo anno, anche se, come per la prima, non c'è un finale aperto (altra nota di altissimo merito, basta coi cliffhanger di merda, che se poi viene cancellata una serie, ci si attacca cazzo!).
🎅🎅🎅🎅🎅/5
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