venerdì 22 dicembre 2023

Natalissimo (DisneySSIMO n. 114, 2023)

Storie e disegni: di AA.VV.
Copertina: 
Casa: Panini Comics
Prezzo: € 4,50
Pagine: 192
Data d'uscita: 20 novembre 2023

Come ogni anno torna in edicola il classico volume per le feste, con una ricca raccolta di storie perfette per aspettare la Vigilia in compagnia dei più amati personaggi del mondo Disney. I lettori si ritroveranno a Quack Town, con un giovanissimo Paperino, nella divertente Paperino Paperotto e l’invito natalizio, in cui l’abile Daniela Vetro ci restituisce tutta la magia del Natale.
[Sinossi e copertina presi sul sito Panini]

Ovviamente, come per lo scorso Estatissima, non l'ho comprato ma ho preferito recuperare i vecchi Topolino e leggere le storie del sommario. € 4,50 sono davvero troppi e bisogna dare uno stop a questi continui aumenti, soprattutto perché gli stipendi sono sempre gli stessi da 20 anni e non me ne può fregar di meno se i costi di produzione aumentano. L'inflazione c'entra e funziona quando c'è un adeguamento equo, non dove lo prendono nel culo solo gli acquirenti. La disparità di storie topi/paperi persevera ma sarebbe strano il contrario, 2 a Topolinia e 6 dall'altra parte, anche se 2 sono cortissime.
Anche alcune di queste (la metà) le ho lette ieri sugli scogli... che fa per niente natalizio. Diciamo che era meglio leggerle tutte sotto il piumone.

Come al solito, cliccando sul titolo si va su INDUCKS, con tutti i dati e le pubblicazioni della storia.

Il giovane papero invita Babbo Natale a Quack Town e, fatalità, qualche giorno dopo per le strade si aggira un uomo corpulento e dalla barba lunga e bianca. Sarà lui? Assieme agli amici e a gara contro i "nemici", prova a scoprirlo.
Da quando ho rivalutato questa versione del personaggio, resto sempre soddisfatto dalle storie e questa non fa eccezione. Formazione, avventura e stavolta anche il Natale, anche se non è presente la neve.


Uno psicologo aiuta il papero a pensare positivo, mostrandogli che poi le cose iniziano ad andare bene.
Una specie di Yes Man ma che poi ha un bel finale a sorpresa. Però è troppo lunga, si poteva raccontare con 10 pagine in meno e poi non ha nulla di natalizio (ma si capiva dal titolo).

Già letta su Natalissimo del 2019, copio e incollo:
Dopo essere stato beccato per l'ennesima volta ma rilasciato per inefficienza criminale, il ladro fallito decide di cercare un lavoro onesto. Si ritroverà a lavorare per il gran capo del polo nord in persona!
Altro personaggio di cui si abusa e che quindi ormai mi sta sulle palle ma dato che questa è una storia totalmente natalizia e nonostante il finale con lo scontato protagonista redento, gliela passiamo per buona. 30 pagine che però scorrono.


Sfortuna e stramberia, l'accoppiata perdente ci riprova con un'impresa di spalaneve.
Storia per fortuna brevissima, perché bruttissima, per giunta neanche natalizia ma solo invernale. La formula non funziona, vorrebbe far ridere ma fa solo rabbia, come al solito.

Zio Paperone e la Disfida del Regalo (di Fontana/Vian, 2015)
Solita sfida tra Paperone e Rockerduck, solo che questa volta, anziché su chi guadagna di più, è su chi farà il regalo più bello al Club dei Miliardari.
Anche questa molto breve ma con atmosfera natalizia e un finale che riesce ad essere originale, nonostante sia scontato il vincitore.

Già letta quando era inedita, su Toplino 3291 del 2018, copio e incollo:
Il papero più fortunato al mondo non ha mai ricevuto un regalo dall'uomo in rosso e bianco e finalmente scoprirà il perché, grazie ad un viaggio vinto per il polo nord, in cui conoscerà il vero Babbo Natale, e ai Bassotti.
Di natalizio c'è tanto ma purtroppo anche il finale smielato che fa schizzare il diabete alle stelle!

Topolino e il Problema di Natale (di Concina/Asteriti, 1992)
I nipoti del topo fanno amicizia con una bambina, Lilian, in vacanza a Topolinia, ospite dello zio Pietro, passando i giorni a giocare sulla neve.
È sempre bello rivedere Tip e Tap, anche se spesso bisogna attingere da storie vecchissime. Bello, fanciullesco e natalizio. In più introduce un nuovo personaggio, al nipote di Gambadilegno, Lilian, figlia della sorella, anche se poi non si rivedrà mai più, probabilmente cancellata dalla continuity leggera della Disney Italia.


Pippo e la Lettera Dimenticata (di Cordara/Urbano, 2002)
Il pippide si dimentica di inviare la letterina a Babbo Natale e correndo verso l'ufficio postale, incontra Nocciola, che lo aiuterà a far recapitare la posta.
Divertente anche se lo scambio di battute tra lo scettico e la strega non mi entusiasma, le scuse che trova Pippo per non credere alle streghe (non tutte) sono assurde e lo rendono quasi antipatico. Però è molto natalizia, soprattutto nel finale.



Raccolta mediocre, da prendere solo se si adorano le storie a tema e non le si hanno mai lette. Peccato per le due non natalizie, soprattutto quella di Panaro che meritava di essere raccolta in un Invernissimo o quel che è.

4 commenti:

  1. Troppe storie nuove e soprattutto l'unica vecchia è stata pubblicata in più di un numero di Natalissimo, se non sbaglio, assieme alla storia della bambina che si reca da Topolino, per chiedergli di indagare e di salvare suo padre dalla galera per un furto - al centro commerciale - di cui è stato ingiustamente accusato.
    Poi sì, il misfatto di Natale è una storia carina, anche quella di Panaro che però non è una storia natalizia.

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    1. Su Natalissimo 2001 e 2007, manco troppo recenti e ci può anche stare ma il problema resta sempre lo stesso, lo ripetiamo da quando ci conosciamo, tante belle vecchie storie (ma anche sufficienti) che non sono mai state ristampate, con le quali potrebbero anche pareggiare la disparità coi paperi.
      Quella della bambina non me la ricordo o forse mi manca 🤔 strano non averla beccata se è stata ristampata tanto.
      Il Misfatto la avevamo anche recensita insieme 😁

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  2. Ma ovvio che i paperi hanno più storie, sono molto più simpatici eh!
    Buon Natale^^

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    1. A me prima piaceva tutta la banda Disney, non avevo preferenze (anche se le storie dei Bassotti che tentano di assalire il deposito mi hanno sempre messo ansia, meglio quelle con Paperone alla ricerca di tesori, oppure Paperino troppo sfortunato mi fa solo rabbia, meglio quando si concentrano sulla sua irascibilità), poi questa disparità mi ha portato a odiare i paperi.
      Preferisco la simpatia stramba di Pippo o i misteri di Topolino (o i loro viaggi nel tempo).

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