sabato 3 dicembre 2022

Alan Ford Colore n. 8 Albero di Natale (1980)

Per il terzo giorno del calendario dell'Avvento torna il mitico agente creato da Max Bunker che ho iniziato a leggere 2 anni fa proprio coi numeri natalizi!

Soggetto e sceneggiatura: Max Bunker
Disegni: Magnus
Colori: Priscilla Valnova
Copertina:
Casa: Editoriale Corno
Prezzo: L. 500
Data d'uscita: dicembre 1980
Per chi è totalmente digiuno dalla serie: Wikipedia

Sono spariti tutti gli alberi di Natale in città. Che fine hanno fatto? Non ci interessa, o almeno non interessa al Gruppo T.N.T. che è alle prese con la fame, non avendo un soldo per comprare da mangiare e anche il negozio di fiori va male, chi entra trova solo prodotti scadenti. E quando Alan e Bob riescono a vendere delle rose fasulle a un tontolone, per 60 centesimi, entra una vecchietta a chiedere l'elemosina che si ruba l'incasso approfittando della loro distrazione. E dopo ci sono anche gli zampognari!
Ma questo è solo un siparietto iniziale, con tanti momenti messi lì come riempitivo, alcune con un legame, altre solo come disavventura, come ad esempio un gatto randagio che ruba le uniche due salsicce che ha portato Cariatide ai due agenti o le immancabili palle di neve che i ragazzini lanciano al loro bersaglio preferito, Bob Rock! La nascita di questa gag che poi prenderà piede a tutti, o quasi, i numeri natalizi. Un piccolo spoiler, qui è solo il nanerottolo a prenderle, le vendette arriveranno gli anni successivi, come potete leggere da una vignetta di seguito, quella di usare l'acqua per ghiacciare la neve.
La missione inizia dopo che un uomo che aveva perso un fucile smontabile, viene assassinato davanti a Bob, il quale aveva appena rubato un sacchetto di castagne a un venditore ambulante cieco. Ma senza correlazione, l'ordine arriva dall'alto e lo riferisce Cariatide.
Il biondo, il nano e Grunf si dirigono alla stazione e partono per la loro missione.

Ottima e divertente questa prima storia natalizia, la serie brillava già agli albori. Ho avuto la sfortuna di leggerla nell'edizione a colori e a parte che perde, anche perché ricolorata ma qui cambiano l'impostazione delle vignette. Le due per pagina della serie regolare, una sopra all'altra, vengono messe una affianco all'altra e 3 righe per pagina, quindi ogni pagina di AF Colore sono tre di quello standard. Questo formato ne appesantisce la lettura e la scorrevolezza ma è solo una questione mentale. Preferisco voltare pagina ogni 10 secondi anziché ogni 30.

L'infanzia del cattivo...

NOTE
- Dopo due anni credo di non aver capito in quali anni sia ambientata la serie, perché il treno che prendono gli agenti è a vapore e Cariatide ha un calendario in mano con scritto "gennaio 1939"... in effetti la povertà sembra molto quella dei film di Santlio e Ollio (da noi con Totò e Peppino).
- A pagina 5 c'è un "fa" (fare) senza apostrofo.
- A pagina 9 Bob dice "speriamo che Babbo Natale si rompa la slitta", manca la preposizione, così sembra che la slitta sia una parte del corpo o che la voglia rompere da sa solo...



Non vedo l'ora di leggere un altro numero, sempre natalizio, e tornare a parlarne qui tra una settimana!
A domani per aprire un'altra finestrella del calendario dell'Avvento.

4 commenti:


  1. C'è una vignetta meravigliosa di questo fumetto: "Io sono più a sinistra di voi, io SUPERcontesto". E poi la vignetta bellissima sui disagi portati dal freddo e dalla neve, e la bellezza del Natale. Un po' le mie due personalità che dibattono nella mia testa.

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    1. Bellissima quella vignetta, sembra Mario Brega, solo che la storia è del '69, quindi è arrivato prima Bob! 😁
      Come ti dicevo su WhatsApp, quando c'erano i veri comunisti e non 'sti buffoni di sinistra di oggi che stanno più a destra del centrodestra.
      I disagi sul freddo sono stati un appuntamento fisso negli anni a venire, freddo che senti anche tu lettore, un po' come la fame di Totò (che citavo nel post).

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    2. Comunque ti ho commentato un altro post :D Non vorrei essere finito in spam ahha

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    3. Sì, eri finito in spam, non so perché, mentre questo era stato pubblicato, ma ti avevo letto e sbloccato quando ho risposto qui. Ora ti ho risposto anche lì 😉

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