martedì 22 novembre 2022

Moon Knight (prima stagione)


Moon Knight è una miniserie televisiva statunitense sviluppata da Jeremy Slater per Disney+ e basata sull'omonimo personaggio della Marvel Comics, facente parte dell'universo condiviso MCU.
La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto. [descrizione presa da Wikipedia e TeamWorld.it]

Ci ho messo un po' per guardarla tutta, dal 9 settembre al 10 novembre, con una pausa tra il 17 settembre (ep. 3) e il 9 ottobre. Tra il quinto episodio e l'ultimo ho fatto passare quasi un mese, dal 13 ottobre e il 10 novembre.


Non seguo molto il Marvel Cinematic Universe, salvo eccezioni. Poi, lo scorso anno, ho fatto un'eccezione con una miniserie ed è stato subito amore, vuoi per il personaggio (e l'attore che lo interpreta), vuoi per la trama totalmente ambientata durante le feste natalizie. Mi riferisco all'ottima prima stagione di Hawkeye!

Se non sbaglio è capitata qualche altra mini nel corso dell'anno ma nessuna ha catturato la mia attenzione. Poi è spuntata questa su un supereroe vestito tutto di bianco e l'ho messa subito in lista.
Mi basta un trailer per capire se qualcosa mi piacerà e non sbaglio quasi mai. E così è stato!


Ma stavolta non mi ha detto benissimo e l'esperienza non è stata il massimo, ci ho messo tanto a portarla a termine, nonostante una trama valida. Purtroppo la situazione che riguarda la schizofrenia di Marc viene dipanata in questi pochi episodi, anche se è la parte più interessante, facendo perdere l'attenzione.
Per una miniserie di 6 episodi ci si aspetta più velocità ma non è così, facendo calare l'interesse. La lentezza non va bene per una miniserie, quando ci si aspetta di avere un prodotto per niente diluito ma invece ci si ritrova tra le mani un lungometraggio che si poteva concludere in 90 minuti ma che viene prolungato a mo' di miniserie. C'era tanto da dire e approfondire ma ci si concentra su momenti noiosi che si potevano evitare, forse per rimandare quegli argomenti alla prossima stagione. Un peccato!
Parte bene, si perde per strada ma poi si rifà alla fine, molto bello il quinto episodio, tutto psicologico, meno l'ultimo che chiude tutto frettolosamente.
Ottima l'interpretazione del protagonista, l'attore guatemalteco Oscar Isaac!
Non conoscendo il fumetto, non ho approfondito sui cambi di etnia, così ho evitato incazzature ma penso proprio che ci siano state anche qui!
A ogni modo si può vedere senza aver visto altro della Marvel.
Serie riuscita al 50%, sufficienza sulla fiducia sperando di vederla migliorare nella seconda stagione, semmai ci sarà.

Nonno Ethan Hawke
CONSIDERAZIONE PERSONALE
Certo che Ethan Hawke (51) ha una decina di anni più di me ma pare mio padre... ha avuto un calo!
Somiglia un po' a Josh Brolin (un altro che si porta male gli anni) e Jeff Bridges ne Il Grande Leboski, pellicola in cui aveva 49 anni ma li portava decisamente meglio!
Ha meno rughe Sean Penn che di anni ne ha 62...


Modificato il 22/11/2022 ore 20:43

7 commenti:

  1. Non conoscendo per nulla il personaggio dei fumetti me la sono abbastanza goduta, anche se c'era del potenziale per fare qualcosa di molto più interessante. Isaac è tremendamente bravo, però.

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    1. Per me è stata la stessa cosa e concordo su Isaac, bravissimo anche se ho potuto ammirarlo solo doppiato (bravissimo anche il doppiatore italiano.

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  2. Altra serie Marvel che parte benissimo, come quasi tutte le altre :D Poi purtroppo si perde strada facendo...un vero peccato!

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    1. Parte benissimo e si perde per strada però per me si è ripreso negli ultimi due episodi. Più il penultimo, tutto psicologico, che l'ultimo, che forse è stato un po' frettoloso.
      Si poteva dare di più, su questo non c'è dubbio.
      Il personaggio, che non conoscevo fumettisticamente, non è diventato uno dei miei preferiti, nonostante la bravura dell'attore.

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  3. Allora è una fortuna che non conosca il fumetto, perché un po' me lo sono goduto, lentezza a parte.

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  4. Mi mancano parecchi fumetti, per saperne di più in certi casi, anche in questo, comunque come sai non mi è dispiaciuta.

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    1. In questo caso è stato un bene non conoscere i fumetti. Cass l'ha massacrata 😆

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