venerdì 3 aprile 2020

L'Uomo Ragno: Saga del Clone (prima parte)

Su gentile richiesta di Riky de Il bazar del calcio, ho commissionato a mio cugino Nicolò, grande esperto del Ragno, questo guest post! Tutto quello che so sul personaggio, è perché da giovanissimi lui mi faceva i riassunti delle storie che leggeva, mentre io gli facevo quelli delle vicende di Superman.
Quindi lascio la parola a lui, modificando solo il nome del supereroe, con sua autorizzazione, perché questo è un blog nazionalista!

Allora la saga del clone: un macello pazzesco.
Chiuderei cosi l’articolo ma credo che la maggior parte di voi mi cercherebbe per uccidermi (incluso mio cugino), costringendomi a scappare a vita e questo non mi va.
Possiamo dire che ci sono due saghe del clone, tecnicamente parlando, molti non saranno d’accordo con me ma pazienza.

Lasciatemi illustrare a parole: la prima è della metà degli anni settanta, protagonista indiscusso: il professor Miles Warren aka Jackal (Lo Sciacallo) segretamente innamorato perso della ragazza del nostro amichevole Spidey di quartiere Peter Parker: Gwen Stacy. Dopo la morte di lei, a causa di Norman Osborn (Goblin) su uno dei numeri più iconici che ha sconvolto tutto il mondo fumettistico mondiale, il nostro prof. impazzisce per il dolore e dopo aver scoperto l’identità segreta dell'Uomo Ragno, crea il suo alter-ego: Lo Sciacallo, e  comincia a tormentarlo continuamente, incolpandolo della morte di Gwen.
Il nostro prof. burlone allora cosa fa? Crea un clone della sua amata perduta sconvolgendo la vita di Peter e la sua famiglia, inclusa Mary Jane Watson (ormai ragazza di Lui) che pensa: “mo questa da do è ‘scita?”
Parker scopre il sotterfugio dello Sciacallo grazie al suo amico giornalista Ned Leeds, rapito a sua volta dal pazzo prof. Warren (si Lo Sciacallo, sempre lui), costringendo il nostro supereroe a rincorrerlo in una fabbrica abbandonata.
Qui i giochi si fanno seri (prendo fiato alla Ace Ventura): Lo Sciacallo dopo essersi smascherato rivelando la sua identità, approfitta della mossa Kansas City (fattore sorpresa) per ferire l'Uomo Ragno con i suoi artigli avvelenati, facendogli perdere conoscenza che svegliandosi si ritrova davanti una perfetta copia di se stesso, con gli stessi poteri.
I due lottano per salvare Ned e grazie a Gwen che sbrocca al nostro prof. giocherellone dicendogli di essere un pazzo geloso e provocandogli un momento di lucidità, fa liberare l’amico giornalista del nostro Spidey prima dell’esplosione di una bomba piazzata dallo Sciacallo. Bum!
Ancora ci siete o vi ho provocato un ictus?
Ok per i superstiti: dopo l’esplosione che sembra aver ucciso Lo Sciacallo e uno dei due Spider-Man, Peter corre dalla bionda e il suo amico Ned. Lei dopo aver visitato la tomba dell’originale Gwen Stacy, saluta e lascia New York per iniziare una nuova vita.
Peter Parker tormentato dai dubbi se essere l’originale o no, fa una riflessione (che a me sembra un po’ buttata lì però che ne so…): è pazzamente innamorato di Mary Jane, quindi conclude che è lui l’originale, al contrario del clone che non ha ricordi, sensazioni e sentimenti recenti. Tornando sul luogo della battaglia trova il corpo del clone e lo getta in un alto forno della fabbrica dove è successo tutto l’ambaradan.
Cosi si conclude la prima parte, appena potrò (e se mi andrà) vi farò sapere della seconda parte e se pensate già che questa sia stata una montagna russa mentale vi dico solo questo: first part is for boys…  Second part is for men.

15 commenti:

  1. Non ho capito se l'hai scritto te o tuo cugino?
    Per non sbagliare faccio i complimenti ad entrambi.
    Non ricordavo ci fossero due saghe del clone...questa che hai descritto sopra è Classic.
    Molto semplice nella sua scorrevolezza , me pare .
    E per questo deve essere stata pure bella.
    Sulla part two della saga mi aspetto per quello che già so meno linearità.
    Son d'accordo con te sulla riflessione alla cazzo di cane di Peter... ma erano comunque i meravigliosi anni 70.
    E quelle vignette con la nuvola del fumetto che partiva con tante bollicine dalla testa dei personaggi mi manca molto nei fumetti attuali.
    SONO ESTINTI i pensieri? Nei fumetti? Alla Marvel mi riferisco.
    Ciao

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    1. Scritto da mio cugino, io ho solo aggiunto e editato le immagini, prese da una scan di L'Uomo Ragno Classic n. 44 😉
      Neanche io ricordavo questa prima parte, sicuramente autoconclusiva e studiata per non essere ripresa, almeno è l'impressione che mi ha dato.
      Suppongo che per la seconda parte, degli anni 90, si sia abusato di "retcon" ma la amo lo stesso, almeno da quello che mi raccontava mio cugino a metà anni 90 😍
      Il dubbio di Peter, se ricordo bene, è uno dei punti cardini della seconda parte, tanto da confondere e nutrire dei dubbi nel lettore.
      I pensieri oggi sono stati sostituiti dalle didascalie e personalmente preferivo i balloon a "bollicine". Il nuovo modo di fare crea solo verbosità, secondo me.
      Si vedono ancora ma molto raramente.

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  2. E se Gwen Stacy non era un clone... allora cos'è CARRION?
    Chiedilo a tuo cugino.
    Comunque, una delle prime saghe epiche di Spidey...

    Moz-

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    1. Non so chi sia Carrion, quindi aspetto l'intervento di Nicolò!
      Concordo che sia una saga epica! La soap opera Marvel stava avanti anni luce. La DC ne ha abusato subito dopo ma con risultati non sempre soddisfacenti.

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  3. Questa parte è davvero "For boys" non per il post che è ottimo, ma perché la lunga, infinita, controversa saga del clone continuata negli anni '90 è stata una lunghissima soap opera. Ne parleremo perché non vedo l'ora di leggere il resto ;-) Cheers!

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    1. "For boys" ma comunque innovativa e ganiale!
      Ricordo le lamentele per la lunghezza, maggiore critica della seconda parte ma io adoro le saghe prolungate, sono di parte. L'unico difetto, almeno in quelle più recenti (vedi DC Rebirth), è che cambiano idee nel corso dell'opera, con tante incongruenze.
      Stimoliamo il cugino, coi commenti, affinché mi scriva la seconda parte al più presto!

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  4. Letta a suo tempo, e quando c'erano De Matteis e De Falco ai testi apprezzata tantissimo.
    Ben Reilly a me non stava nemmeno antipatico, ed anzi la sua serie regolare con Dan Jurgens ai testi mi piaceva pure parecchio, tutto sommato a me il suo ciclo non dispiacque.
    Peccato che la saga sia finita in malo modo.

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    1. Ovviamente parlo della seconda che ho vissuto.
      La prima l'ho letta nel formato classic e l'ho apprezzata, ma non ha avuto l'impatto della seconda saga.

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    2. De Matteis ha regalato dei gioielli anche a noi fan della DC. Un grande!
      Jurgens era al top anche come disegnatore quegli anni, era appena stato cacciato dalla DC dove ci aveva regalato uno dei più bei Superman di sempre (graficamente ma anche per le storie, secondo me). Ben Reilly è il mio Ragno preferito, sia per la decolorazione dei capelli, sia per il costume da Ragno Rosso. Il finale non lo ricordo ma mi rinfrescherà la memoria mio cugino con la seconda parte (o le prossime, non mi ha detto come suddividerà l'intera saga).
      La prima parte, come scrivevo sopra, è autoconclusiva, molto Silver Age, nonostante fosse uscita in piena Bronze Age.

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  5. Letto no, visto non saprei, comunque di cloni Ragno tanti in Spider-Man: Un nuovo universo ;)

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    1. Non credevo ci fossero anche i cloni, solo vari Uomo Ragno da altri universi.

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  6. Scrivo un post per rispondere e ringraziare un pò a tutti.

    Confesso che quando iniziai a leggere (sul serio) Spider-Man fu poco prima della saga del clone degli anni 90, che mi rintronò di brutto, perche non avevo idea di quello che fosse successo prima, quindi mi misi a comprare le raccolte classic: rilegate in copertina rigida rossa e formato enciclopedia (non so se qualcuno le ha presenti), imponendomi di leggere tutta la storia dal quel famoso numero del 1962 di Ditko e Lee e continuando a comprare i numeri moderni (ma senza leggerli), nel giro di un mese o due, leggendo per due-tre ore al giorno recuperai trenta anni di storie in stile sparate in vena.

    Quando arrivai alla prima saga del '75 pensai: GENIALE! Per poi riprendere quella dei '90 che durò un fottio e che secondo me fu spremuta anche troppo, arrivando a volte ad annoiare il lettore (almeno per me).

    Il fattore Carrion: secondo me non è mai stato un personaggio che stava "in piedi". Carrion era un "clone" venuto male del Prof. Warren, che perseguitava Peter dandogli la colpa della morte non solo di Gwen ma anche di Warren, un casino.

    Mi sto preparando mentalmente per la seconda (e più famosa) saga, perche è veramente lunga e incasinata e se non viene esposta bene, per qualcuno che non l'ha letta è la fine ahahah.

    P.S. Spider Man - Un nuovo universo: quelli che appaiono sono tutti Spideys originali di altri universi, nessun clone, di cui Spider Man Noir è il mio preferito.

    Date un occhiata a Spider-Verse: credo la saga più bella dagli anni 90 dopo quella del clone.

    Un saluto e se ho sbagliato o non vi risulta esatto qualcosa, vi prego di segnalarlo senza nessun problema, non mi offendo, anzi...

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  7. Comunque non è così macello, anzi, ma mi hai lasciato una curiosità: raccontami della morte di Gwen. Mi sembra la cosa saliente di ciò che ho letto, anche se non fa parte della saga del clone :D

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    1. La prima parte è abbastanza semplice, nella seconda le cose si complicano molto.

      La morte di Gwen: fu rapita da Goblin aka Norman Osborn che scopri' la vera identità dell'Uomo Ragno. Goblin perse lo scontro,(che ebbe luogo sul ponte di Brooklyn) ma non prima di gettare Gwen giù da una delle torri. Non si sa ancora se fosse sedata o già morta, fatto sta che Peter in un disperato tentativo di salvarla lanciò una ragnatela, che che frenò bruscamente la caduta e causò la rottura del collo di Gwen.

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  8. Molto interessante, non conoscevo questa saga dell'uomo ragno.

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