sabato 5 febbraio 2022

Samuel Stern n. 13

Tra Due Mondi
Soggetto e sceneggiatura: Gianmarco Fumasoli, Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago
Disegni: Marco Perugini
Copertina: di Maurizio Di Vincenzo, con Valerio Piccioni e colori di Emiliano Tanzillo
Casa: Bugs Comics
Prezzo: € 3,50
Pagine: 96
Data d'uscita: 29 novembre 2020

Il confine tra legione e la nostra realtà è sottile. Samuel sarà costretto a vigilare con estrema attenzione su quello che accade tra i due mondi.

Dopo 14 mesi riprendo a leggere e recensire questa serie, sperando di riuscire a portarne a termine un numero a settimana.

La "seconda stagione" parte riallacciandosi al settimo numero, L'Agenzia. Torna quindi l'agente Gillian di Singularity, una sorta di man in black, come ironizza lo stesso Stern, ma che si occupa dei demoni, anziché degli alieni. Ricorda che la proposta al demonologo di unirsi è ancora valida e che non ha ancora ricevuto risposta. Nonostante ciò lo ingaggia per occuparsi di un ragazzino affetto da disturbo da deficit d'attenzione/iperattività.


La serie ci ha insegnato che il mondo "demoniaco" può essere collegato a tanti aspetti, non solo a quello religioso. In questo tredicesimo numero viene inserito quello del mondo dei sogni (non ricordo se era già stato affrontato, in tal caso rammentatemelo nei commenti, dopo tutto questo tempo, non posso ricordare i primi 12 numeri).
Riprendendo le teorie del buddismo tantrico, dell'Eidolon greco o corpo astrale, si affronta la teoria dei sogni come finestra di realtà dimensionali alternative, che personalmente avevo avuto modo di scoprire nel settimo numero di Jonathan Steel del compianto Federico Memola: Il Popolo dei Sogni, che consiglio a tutti, leggibile a sé e con un'ottima prospettiva sul tema.
Qui, ovviamente non ci sono fate e altre fantasie ma solo incubi, più affini a Freddy Krueger. Anche sei i chiodi negli occhi fanno pensare più a Hellraiser.


Non mi ricordo se i "dormienti" fossero già stati usati ma qui vengono sfruttati a dovere. Delle pedine dell'agenzia che devono fare da tramite per questa fantomatica realtà alternativa.

Ottimo il finale tra il rosso e la figlia, probabilmente il momento più interessante per chi si aspetta l'evolversi della vita privata del protagonista.

Alle matite torna Marco Perugini, già visto nel terzo numero, non mi era piaciuto all'ora e non mi è piaciuto stavolta. Lo stile che sembra tirato via, non è lontanamente di mio gusto.



Anche se io lo avrei intitolato "tra gli stronzi", ovvero tutti i personaggi che affiancano il povero Joshua, è un altro buonissimo numero che riesce a legare vari temi. Partendo dal paranormale legato ai demoni, ci si collega al mondo dei sogni, citato da chi pratica il buddismo tantrico.
La continuità può essere un bene o un male ma ormai sappiamo che questa serie non è leggibile occasionalmente, quindi bisogna abituarsi a questo modus operandi.


Per i numeri precedenti e tutti i post legati al personaggio, clicca l'etichetta in basso col nome della serie ↓

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